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Argomento presente: « Fumare in gravidanza »
ID: 3263  Discussione: Fumare in gravidanza

Autore: francesca mari  - Email: zigymari@libero.it  - Scritto o aggiornato: mercoledì 31 maggio 2006 Ore: 10:55

ciao forumisti
il mio messaggio probabilmente non sarà di grande interesse per tutti, ma secondo me nessuno può rimanere insensibile davanti a certi argomenti riguardanti la vita umana.
Negli ultimi giorni alcune ricerche scientifiche hanno ribadito i danni apportati al feto quando la madre in gravidanza fuma, che non sto qui a riportare, anche perché la mia attenzione va soprattutto al sacrificio mancato della mamma.
Io sono in attesa del mio secondo figlio e sono due anni che ho smesso di fumare, dal giorno stesso in cui ho saputo di aspettare Salvatore, il mio primo figlio. La cosa che più mi ha colpito non è stata vedere alcune mamme fumare in gravidanza, poiché non voglio dire che sono migliore di loro e neanche a giudicarle senza sapere il motivo che le spinge a farlo (ammesso che ce ne sia uno giustificabile). Peggiori di loro sono le persone che dicono: "va beh, che fa, in fondo non crea nessun problema al feto...o quasi...". Mi piacerebbe che la persona a cui ho sentito dirlo mi spiegasse almeno quel quasi.
Se volete scrivete la vostra o meglio ancora riportate la vostra esperienza personale.
CIAO francesca da Napoli.
 
 

ID: 3329  Intervento da: Angelo Guarino  - Email: AngeloJG@aol.com  - Data: mercoledì 31 maggio 2006 Ore: 10:55

Cara Francesca - ho letto il tuo articolo sul fumo e non posso rimanere indifferente..
Hai tanta ragione quando dici che il tuo articolo non destera’ molto interesse, ma non ti avvilire perche’ sono stati scritti tanti e tanti libri (in svariate lingue) sul soggetto del fumo; sono stati rilasciati migliaia e migliaia di “filmati”e tenuti migliaia e migliaia di seminari per mostrare, inequivolmente, il danno inflitto dal fumare e o dal respirare fumo passivo e, stando alle statistiche, io credo che neanche essi abbiano destato molto interese. La maggioranza delle persone e’ egoista, se ne frega del danno che un suo piacere possa inflinggere ad altri; e’ un mondo cane. (con tante scuse alla mia piccola Sofia)
Negli Stati Uniti, la maledetta sigaretta miete 400.000 persone all’ anno piu’ di ogni altra atroce insidia mortale come l’ alcool, cocaina, crak, heroin, morfine, omicidi e suicidi messi insieme. 4000 bambini nascono e crescono storpi dovuto al “piacere” della madre. durante la gravidanza. Migliaia di persone sono in ospedale con cancro alla gola, ulcero allo stomaco e ai polmoni. 100,000 persone muoiono all’ anno prima ancora di riscuotere la prima pensione.
Qui negli Stati Uniti, Uncle Sam (il governo) in cooperazione con compagnie d’ assicurazioni, ha investito e continua ad investire bilioni di dollari, non solo per la ricerca del fumo, ma sopratutto per la sua prevenzione. I giornali, le riviste, la radio e specialmente la televisione hanno mostrato, senza alcun dubbio, i dannii causati dalla “malattia del secolo.” la sigaretta. Io sono un fervente “antifumo” non solo per i danni che si causano ad altri, ma perche’ sono allergico mortale del fumo. Individuo un fumatore a centinaia di metri lontano. Cinque minuti in presenza di un fumatore e sono a terra pronto per un’ ambulanza. Anche non essendo un esperto in materia di fumo, ho scritto il mio credo su giornali locali. La mia opinione sul fumo non e’ fondata solamente su ricerche scientifiche di accreditate autorita’ in materia (ne sono un fervido lettore) ma su esperienza personale Malgrado cio’ che si dice, malgrado cio’ che si vede alla televisione, o che si puo’ osservare con una semplice visita ad una clinica o ad un ospedale, malgrado, “believe it or not” le raccomandazioni di non fumare (rivolte specialmente ai giovani) da parte delle compagnie di tabacco (che sfarza), ci sono ancora milioni di persone che continuano a fumare. Anzi, le ultime statistiche mostrano che ci sono piu’ fumatori oggi che nel passato, specilmente tra i piccoli vizziati. Fa veramente pena vedere un “teen-age” un ragazzino e piu’ ancora una ragazzina tirare furtivamente una boccata di fumo come se fosse l’ ultimo respiro, pur sapendo (e lo dovrebbero sapere per averlo imparato a scuola, o visto alla televisione) che quella boccata potrebbe causare L’ ULTIMO RESPIRO.
In varie occasioni, con dati e fatti, per mostrare la gravita’ del fumo, ho cercato di persuadere (specialmente i piccoli) a non fumare , ma la risposta e’ stata sempre: “NO ME’ “no a me’ e qualche volta ho dovuto subire anche un insulto, come: non son... cavoli tuoi, vai a fa ‘ naple. In altre occasioni, visitando un familiare o amico steso a letto, per ragion del fumo, ho sentito la patetica e incoerente domanda “WHY ME?” “perche’ a me” dal che io ho coniato “NO ME, WHY ME?”
Quale e’ la soluzione per questi “brain washed” - scervellati? e per questa malattia del secolo? Il divieto di fumare? Non credo. Sappiamo benissimo cosa successe qui a New York, quando negli anni venti si cerco’ di abolire le bevande alcoliche; sappiamo benissimo cosa avviene nel mondo intero col diviedo della droga. Con un parziale divieto (fumare solo in certi luoghi) si e’ perfino fatto ricorso alla Corte Suprema per la ragione che si e’ tolto loro un “civil rights”, un diritto civile mandato e protetto dalla costituzione; ma dov’ e’ il diritto dei non fumatori ? dov’e’il diritto di quel povero essere umano che nascera’ e crescera’ deforme, solo per il piacere di mamma durante la gravidanza? dov’ e’ il diritto dei familiari che sono costretti a soffrire, moralmente e finanziariamente. per il piacere di uno dei loro familiari; dov’e’il diritto dei cittadini che debbono sborsare miliardi per loro riabilitazione?
A questo punto, direi basta; non sprechiamo piu’ tempo e denaro per queste persone scervellate. se vogliono arrecarsi un danno a se stessi, lo facciano pure, Io non spendo piu’ neanche una lira per la loro riabilitazione, pero’ sentiro’ sempre i dolori che essi inflinggono ad altri.
A detta di mia nonna: “a llava’ a capa r ‘u ciuccio, se perde l’ acqua e u sapone.” Angelo
PS - in certi casi ho usato la parola “scervellati”e non a caso, ma con una buona ragione , per una vivida esperienza. “Tony, la vuoi smettere di fumare? Non ti guardi nello specchio?
Non vedi come sei ridotto? Se non hai amore per te stesso, fallo per i tuoi figli, fallo per tua moglie di oltre 30 anni, il dottore ti ha gia’ detto che i tuoi polmoni sono come un colabrodo.”
la risposta? “ non dirmi di non fumare”....brain-washed ............SCERVELLATI./
Due mesi dopo persi un amico dovuto alla maledetta malattia del secolo, la sigaretta,
Questa non e’ una fantasia, ma una realta’ - potrei benissimo nominare la persona.

Angelo Guarino da New York


ID: 3281  Intervento da: Serena Mari  - Email: sery_mari@hotmail.com  - Data: giovedì 25 maggio 2006 Ore: 10:15

Brava francy...anke io nn trovo giusto che una donna continui a fumare durante la gravidanza e spero che il nostro amico Giovanni Raiola abbia schiarito un pò le idee degli incoscienti!!!

Ora però voglio riportare un articolo ke ho letto stamane su "Repubblica" a dir poco commovente!! Faccio i miei piu sinceri auguri a questa mamma di Torre del Greco a dir poco coraggiosa!!!

Malata di cancro fa a meno delle cure
"Così adesso mia figlia potrà nascere"
Due interventi chirurgici, l'ultimo quindici giorni fa
la piccola verrà al mondo il 10 giugno, due mesi prima del tempo


NAPOLI - Si chiamerà Sofia. E, se tutto andrà nel verso giusto, lo dovrà al coraggio di sua madre, e ai medici dell'Istituto dei tumori "Pascale" di Napoli che hanno deciso di appoggiare la scelta della donna, affetta da un carcinoma che si sta diffondendo rapidamente, ma che ha deciso di rifiutare la radioterapia per non compromettere la vita della piccola.

Tonia Accardo ha 31 anni, è laureata in giurisprudenza, lavora presso lo Sportello unico di Ercolano, è nata a Torre del Greco dove vive con il marito Nicola Visciano, 37 anni, commercialista. Sono sposati da tre anni. Per due anni hanno cercato in tutti i modi di avere un figlio. Ad agosto del 2005, la scoperta della malattia, un tumore alla ghiandola salivare sottolinguale.

A settembre Tonia si opera. L'intervento riesce ma non è sufficiente a debellare la malattia. Servono cure più aggressive. Il primo ciclo di chemioterapia viene fissato per ottobre. Ma proprio a ottobre la donna scopre di essere incinta. Il ginecologo le consiglia caldamente di interrompere la gravidanza, perché rischia la vita. Tonia non ci pensa nemmeno.

"Ero troppo felice al pensiero di quella gravidanza - racconta la donna - mai e poi mai avrei deciso di interromperla. Mio marito era preoccupato per la mia salute, in verità lo è ancora. Ma davanti al mio entusiasmo, alla mia serenità, al mio ottimismo ha dovuto necessariamente cedere e sostenere la mia scelta. Ho seguito soltanto il mio cuore".

Per sette mesi Tonia rifiuta la chemioterapia e qualsiasi altra cura. Il tumore alla ghiandola salivare produce metastasi, fino a invaderle il collo. Si rivolge ai migliori specialisti d'Italia, ma nessuno si assume la responsabilità di operarla. "Mi dicevano tutti che dovevo rinunciare al bambino se volevo continuare a vivere. Ora so di aver commesso un solo errore: non essermi affidata subito ai medici del Pascale".

All'Istituto dei tumori di Napoli, l'equipe del dottor Franco Ionna, primario del reparto di Otorinolaringoiatria maxillo-facciale, accetta di condividere la sua decisione. Due settimane fa viene predisposto il secondo intervento. Il direttore generale dell'Istituto, Mario Santangelo, fa sì che vengano rilasciate le necessarie autorizzazioni.

Per l'occasione viene allestita al Pascale una camera prenatale. All'operazione prendono parte anche i ginecologi dell'Istituto e due neonatologi del Policlinico. "Nessuna eventualità poteva essere trascurata - spiega il primario- dovevamo essere pronti anche per un cesareo d'emergenza. L'intervento è durato cinque ore, abbiamo asportato un carcinoma dalla ghiandola salivare sottolinguale con metastasi che si erano formate fino al collo".

L'operazione è riuscita, "ma la signora - continua lo specialista - adesso ha bisogno di cure radioterapiche. Per questo la bambina nascerà al settimo mese". Cioè il 10 giugno, a Villa Betania. "Io e mio marito abbiamo deciso di chiamarla Sofia - dice Tonia - come la Loren: una donna forte e piena di vita".

(24 maggio 2006) da "La Repubblica"


ID: 3270  Intervento da: Amministratore .  - Email: info@torreomnia.com  - Data: martedì 23 maggio 2006 Ore: 13:31

Organi umani freschi cento euro al chilo!!!

Ci lagniamo dell'Italia e dei politici che ci ritengono "popolo sovrano" solo sulla carta. Ma vediamo cosa accade nel mondo.
Pensate una bella mattina nella nostra piazzetta vedere le bancarelle mostrare organi umani per la vendita al migliore offerente.

Beppe Grillo: "Ricevo e pubblico una lettera di Harry Wu su quello che sta succedendo in Cina".

“Caro Beppe,
sono Harry Wu della Fondazione Laogai con base a Washington, che si occupa della ricerca e della diffusione di notizie riguardo ai Laogai.
Ti ringrazio per il tuo interesse per la nostra Fondazione e per la tragedia dei Laogai, i campi di lavoro forzato in Cina.
Nei Laogai un numero imprecisato di milioni di persone, da 4 a 6 milioni, forse di più, sono, costrette a lavorare in condizioni disumane, a profitto del Governo Cinese e di numerose multinazionali.

Esecuzioni di massa con relativa:
VENDITA DI ORGANI FRESCHI.

Lo sfruttamento dei bambini sottoposti ai lavori forzati. Rappresaglie nei confronti delle varie Chiese. Gli aborti e le sterilizzazioni forzate.

Queste sono le realta' della Cina odierna! Realta' ignorate dai mass-media occidentali, che non vogliono disturbare i commerci internazionali.
Sabato scorso ho ricevuto il Premio Sciacca che ho dedicato:

- a tutti i milioni di cinesi perseguitati per la loro Fede Cattolica o per altre Fedi religiose,
- a tutti i milioni di detenuti nei Laogai,
- alle centinaia di migliaia di madri costrette ad abortire, anche se all'ottavo o al nono mese di gravidanza, spesso per mezzo di un'iniezione letale al feto,
- a tutte le centinaia di migliaia di persone fucilate durante le esecuzioni di massa, i cui organi, se in buono stato, sono spesso venduti con grandi profitti.

Quindi a tutte le decine di milioni di vittime, nel passato e nel presente, del Regime Comunista Cinese.
Sono stato intervistato da vari quotidiani e dal vostro TG2.
Martedi' ho partecipato a un dibattito alla RAI International e, oggi, mercoledi' daro' una conferenza stampa al Parlamento Europeo a Strasburgo. Daro' anche un'audizione parlamentare venerdi' mattina a Montecitorio.
Ti ringrazio sinceramente e spero di incontrarti presto”.
Harry Wu

Fonte:
http://www.beppegrillo.it/2005/11/organi_freschi.html


ID: 3264  Intervento da: Giovanni Raiola  - Email: raiolagiovanni@virgilio.it  - Data: lunedì 22 maggio 2006 Ore: 21:57

Cara signora,
siamo stati intorno a questo problema quest'anno perché mia figlia deve partorire a giorni. Le posso rispondere col parere di un mio amico medico primario il quale ci fece una chiara relazione scritta sui danni del fumo al feto.


Nuove ricerche confermano che gli effetti negativi dell'esposizione al fumo di tabacco durante la vita fetale sono dovuti essenzialmente a due ordini di motivi:

1) l'ipossia (diminuzione di Ossigeno disponibile nel sangue e nei tessuti) indotta dall'Ossido di Carbonio derivante dalla combustione, e che passa attraverso la placenta nell'organismo del feto, nonché dall'azione vasocostrittrice della Nicotina.
2) la presenza nel fumo di circa 4.000 sostanze, di cui molte cancerogene e potenzialmente responsabili di allergie.   
Il nascituro subisce danni non soltanto se la madre fuma, ma anche dall'esposizione al fumo passivo. I bambini nati da fumatrici presentano un più alto rischio di soffrire di respiro affannoso e di asma vera e propria.  
Lo dice uno studio condotto da Andrew Lux, della Bath Unit for Research in Paediatrics presso il Royal United Children's Hospital di Bath, in Inghilterra. Nell'ambito dell'ALSPAC (Avon Longitudinal Study of Parents and Children), più di 8500 donne gravide sono state tenute sotto osservazione anche per quanto riguarda l'abitudine al fumo.  
Si è poi visto che nei bambini tra i 18 e i 30 mesi, uno su cinque soffriva di respiro affannoso, e il rischio era più alto nei figli di quante avevano fumato in gravidanza (il periodo considerato è importante, perché successivamente questo problema respiratorio può essere causato da infezioni). Forse inaspettatamente, nella stessa ricerca si è visto che anche l'esposizione al fumo passivo provoca effetti analoghi.  
Le sigarette sono colpevoli di circa l'1,5 di problemi di affanno nei piccoli, ci sono poi ovviamente altri fattori di rischio, come una storia familiare di asma, l'essere maschi, le condizioni abitative eccetera. Di questi fattori, comunque, il fumo sarebbe il più facile da eliminare.  
Secondo un altro studio olandese (condotto dalla Sijmen Reijneveld Institution, a Leida) i figli di forti fumatrici (15-50 sigarette al giorno) soffrono di coliche il doppio dei figli di non fumatrici. Lo si è appurato intervistando un campione rappresentativo di genitori di più di 3000 bambini di età superiore ai sei mesi. Le coliche venivano identificate da specifici comportamenti di pianto che duravano più di tre ore al giorno per più di tre giorni alla settimana.
 
Possiamo tentare di sintetizzare i danni provocati dal fumo passivo nel feto e nel bambino:
- Diminuzione del peso alla nascita, da 200 a 500 grammi in relazione al numero di sigarette. Gli effetti sono, almeno in parte, definitivi, in quanto a sviluppo completato il ragazzo sarà mediamente 1 cm meno alto rispetto agli altri.
- Aumento della frequenza dei parti prematuri, il che incide ancora una volta sul peso alla nascita.
- Aumento delle infezioni neonatali, con persistente aumentata suscettibilità a infezioni respiratorie e cutanee in età adolescenziale e adulta.
- Alterazioni dello sviluppo psicofisico nei figli di madri fumatrici, con significativo aumento di problemi comportamentali e di socializzazione.
- Aumentata incidenza di tumori infantili (il 15% di questi sono legati al fumo in famiglia).   

Per quanto riguarda i disturbi respiratori, l'esposizione al fumo materno durante la vita fetale comporta una ridotta funzione respiratoria, in particolare per l'interessamento delle piccole vie aeree. Il fumo dei familiari è invece responsabile del 15% dell'asma nei bambini e dell'11% del respiro sibilante negli adolescenti.

Giovanni


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