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Argomento presente: « Le tette la mia passione » | |||||
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ID: 3450 Intervento
da:
Arturo Borriello
- Email:
borrielloarturo@supereva.it
- Data:
giovedì 15 giugno 2006 Ore: 14:24
Screening Mammografico Iniziamo con una curiosità linguistica che stupirà molti vesuviani. Il "seno" non è altro che il canale tra le due mammelle. Quindi dire "quella donna ha un bel seno" riferendosi alle mammelle non è corretto. E' ancora bassa la percentuale di donne vesuviane e del sud che si sottopone ad esami preventivi. La colpa è delle pazienti o dei medici? Il tumore della mammella è una malattia frequente tra le donne dei Paesi europei. In Italia colpisce ogni anno circa 27.000 persone ed è la prima causa di morte per tumore tra le donne. Molti studi ed alcuni decenni di esperienza hanno dimostrato che nelle popolazioni sottoposte a screening del tumore della mammella la mortalità per questa causa diminuisce, i trattamenti chirurgici sono più limitati, i risultati a lungo termine del trattamento sono migliori. Anche la ASL Città di Milano ha attivato a partire dai primi mesi del 2000 un programma di screening mammografico che si rivolge a tutte le donne residenti a Milano di età compresa tra 50 e 69 anni, perché numerosi studi hanno dimostrato che la mammografia ripetuta ogni due anni è particolarmente efficace in questa fascia d’età per ridurre la mortalità per tumore al seno. Partecipano allo screening tutte le donne che non hanno sintomi o segni di malattia al seno; le altre accedono direttamente agli esami specialistici. Lo screening per il tumore al seno consiste nell’esecuzione ogni due anni di una mammografia bilaterale Non viene effettuata la visita da parte del medico. Le mammografie, eseguite da personale tecnico specializzato, vengono successivamente valutate da due radiologi, specificamente competenti in questo settore, che operano indipendentemente l’uno dall’altro. Se anche uno solo dei due radiologi ritiene che la mammografia non sia normale, la donna viene richiamata per eseguire ulteriori esami di approfondimento, che consistono, a seconda dei casi, in: visita senologica, altra mammografia, ecografia, prelievo di cellule con siringa, biopsia, al fine di accertare o escludere la presenza di un tumore. Non rientrano negli obiettivi del programma di screening mammografico il riconoscimento e il trattamento di patologie diverse dal tumore del seno. Arturo, medico radiologo |
ID: 3369 Intervento
da:
virnapaola mari
- Email:
virnapaola@hotmail.com
- Data:
lunedì 5 giugno 2006 Ore: 18:58
bravo salvatore!!! personalmente credo molto nella prevenzione...sono tantissimi i casi, anche di persone che conosco, in cui la prevenzione ha scongiurato esiti spiacevoli |
ID: 3364 Intervento
da:
francesca mari
- Email:
zigymari@libero.it
- Data:
domenica 4 giugno 2006 Ore: 20:57
Accidenti, Salvatò, con questi titoli trabocchetto ci fai venire un accidente. In un forum, allo stato, prevalentemente di ragazze esordisci così... Invece il post di Beppe grillo è davvero utile e interessante. E forse hai ragione: se beppe Grillo avesse scritto "seno" non tutti avrebbero aperto la discussione. Il vesuviano non smette mai di essere un irriducibile assatanato? Ma usiamo i temini corretti e non diamo fastidio a nessuno. Francesca |
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