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Argomento presente: « Eroica mamma torrese »
ID: 3387  Discussione: Eroica mamma torrese

Autore: Serena Mari  - Email: sery_mari@hotmail.com  - Scritto o aggiornato: sabato 10 giugno 2006 Ore: 12:03

NATA SOFIA
MAMMA TORRESE HA RIFIUTATO CURE CANCRO PER SALVARLA

Ora è in incubatrice, ma sta bene e se è nata lo deve al coraggio della sua mamma. Si chiama Sofia e pesa un chilo e 800 grammi: è la bambina messa al mondo oggi a Villa Betania a Napoli da Tonia Accardo, la trentunenne di Torre del Greco che per darle la vita ha rifiutato le cure oncologiche necessarie per arginare il tumore alla ghiandola salivare sottolinguale che l'ha colpita ad agosto scorso. Tonia Accardo è laureata in giurisprudenza ed è nata a Torre del Greco dove vive con il marito Nicola Visciano, commercialista di 37 anni. La coppia, sposata da tre anni, ha cercato in tutti i modi di avere un figlio. Poi, ad agosto di un anno fa la scoperta della malattia:
Tonia ha un tumore alla ghiandola salivare sottolinguale. A settembre si opera, l'intervento riesce ma non è sufficiente a debellare il male. Servono cure aggressive, il primo ciclo di chemioterapia viene fissato a ottobre, ma a ottobre Tonia scopre anche di essere incinta. Le viene consigliato di abortire, ma la donna, nonostante le preoccupazioni del marito, decide di non interrompere la gravidanza. Per sette mesi rifiuta la chemioterapia e qualsiasi altra cura.
Il tumore alla ghiandola salivare produce metastasi, fino a invaderle il collo. Si rivolge ai migliori specialisti d'Italia, ma nessuno si assume la responsabilità di operarla. Poi, arriva all'Istituto dei tumori G. Pascale di Napoli dove l'equipe del dottor Franco Ionna, primario del reparto di Otorinolaringoiatria-Maxillofacciale, accetta di condividere la sua scelta. L'intervento riesce: dura cinque ore durante le quali viene asportato il carcinoma dalla ghiandola salivare sottolinguale. Le metastasi però hanno invaso il collo, servono cure radioterapiche. Così si decide di far nascere Sofia. Un nome scelto da Tonia e Nicola proprio per infondere a questa bambina la forza e la vitalità di una grande donna: Sofia Loren.
La piccola è nata questa mattina con parto cesareo portato a termine dal ginecologo Paolo Puggina. Sofia è ovviamente prematura, è nata di 33 settimane, ed è ora in incubatrice nel reparto di Rianimazione prenatale dell'ospedale evangelico di Napoli. "Sta bene - assicura il dottor Puggina - è una normale bambina prematura di sette mesi. Ora bisogna aspettare e vedere come reagisce alle cure". Mamma Tonia ora, nonostante il male terribile che cresce dentro di sé, è finalmente felice. "Sta bene - spiega ancora il ginecologo - è nel suo letto e se non ci saranno complicazioni la degenza durerà tre-quattro giorni". Tonia Accardo, ha raccontato sempre il ginecologo, era sveglia durante l'operazione, l'anestesia non era totale. Così ha potuto condividere l'emozione di un parto tanto desiderato con il marito Nicola che per l'eccezionalità del caso ha potuto accedere alla camera operatoria. Ora è giunto il momento che Tonia pensi a se stessa.
"Bisogna osservare i tempi della guarigione chirurgica, a al più presto inizierà la radioterapia", conferma Puggina. Intanto Nicola, il neopapà, non nasconde un grande sorriso: "E' una giornata bellissima, per Tonia, per me, per Sofia. Il più bel regalo che potessimo ricevere". Come sta la mamma? "Stanca ma felice, una gioia indescrivibile". Una gioia che è anche un segno di speranza per la lotta contro il tumore che attende la mamma-coraggio.
(AGE)

Data: 08/06/06 19:48
Autore: RED


 
 

ID: 3403  Intervento da: virnapaola mari  - Email: virnapaola@hotmail.com  - Data: sabato 10 giugno 2006 Ore: 12:03

donne del forum...
cosa avreste fatto voi al posto suo?
istintivamente a me viene di dire che avrei fatto come lei, ma se mi trovassi davvero in una situazione del genere?
e voi altre, che dite?


ID: 3394  Intervento da: Giovanna Mari  - Email: ipnotic22@libero.it  - Data: venerdì 9 giugno 2006 Ore: 12:42

Questa è la poesia che ho recitato in V elementare dinnanzi ad un pubblico di molte mamme...ancora adesso mia Madre di tanto in tanto mi richiiede i suoi versi e d io, credetemi la ricordo ancora...mi fa sempre un certo effetto per l'entità psicologica che ha e che io gli ho attribuito all'epoca, solo 14 anni fà!!!

ID: 3393  Intervento da: Serena Mari  - Email: sery_mari@hotmail.com  - Data: venerdì 9 giugno 2006 Ore: 12:41

08 giu 13:40
Napoli: donna rifiuto' cure anticancro per partorire, nata la bimba
Torre del Greco - E' nata la bimba della giovane donna di Torre del Greco, nel napoletano, che ha rifiutato le cure contro il cancro pur di portare a termine la gravidanza. La piccola, venuta al mondo a Napoli con parto cesareo, si chiama Sofia ed e' prematura: e' nata infatti di 33 settimane, pesa un chilo e 800 grammi ed e' in incubatrice. La mamma ora dovra' sottoporsi alle terapie necessarie per combattere la malattia, un tumore salivare sottolinguale, che l'ha colpita lo scorso agosto. (Agr)

Fonte: Corriere della sera



ID: 3389  Intervento da: Luigi Mari  - Email: info@torreomnia.com  - Data: venerdì 9 giugno 2006 Ore: 11:09

"Madre" si sa. Ma cosa vuol dire mamma?

E' sempre stato conflittuale capire bene il concetto universale di mamma che si potrebbe sintetizzare in 3 elementi: amore, possesso, proiezione.
Nietzsche sfora: "Molte madri non amano i figli ma si amano nei figli".
Ma ancora prima di nascere che amore è quello della mamma, come nel caso di Sofia, la nascitura torrese?
Teorie, teorie, teorie...
Una cosa è certa, con tutto il bene del mondo, la dedizione e la disponibilità di mia moglie per le quattro nostre figlie io non avrei saputo sostenerle.

Quando mamma gatta divorava davanti ai miei occhi di bimbo il figlio micio malato rimasi schoccato, e dopo cinquant'anni lo sono ancora al solo ricordo.

Salvatore Di Giacomo estremizza ne' "U Munasterio".

"Vuie ca ancora tenite 'a mamma vosta,
si nun 'a stimate, pe' bbulè bbene 'a 'nata
ca cchiù bbene ve vo, vuie ve credite,
gente 'nfanme o 'ngannata,
nun 'a mettite a u paragone maie
ca ll'ammore d''a mamma è gruosso assaie.

'Na vota ce stev'uno che pe' la nnammurata,
tutt' 'a furtuna soia, doppe asseccata,
propeto nun sapeva cchiù che fa'
p''a pute' cuntenta'.

Damme, essa diceva: oro anielle, brillante!
Oro, anielle, brillante isso loe deva.
Puorte! E chillo purtava.
E si diceva : arruobbe! Isso arrubbava.
E si diceva: accira! Isso accereva.

Che bbuo' cchiù, dimmo c'ato aggio 'a fa?

Te', chisto è nu curtiello, addo' mammete va
scippele 'o core e puortammillo ccà.

E chillo 'nfame jette, e stu curaggio avette.
Ma c''o stesso curtiello,
cu 'a mano scellerata lle tremmaje,
sceppanno 'o core 'a mamma nu dito se tagliaie...

E sapite sta mamma, gente, che dicette?
Dicette: f...figlio, te s...si fatto male?
E guardannelo o dito suspiranne murette.

Salvatore Di Giacomo

Postato da Luigi Mari




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