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Argomento presente: « New Unione consumatori Torre » | |||||
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ID: 3913 Intervento
da:
la redazione
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info@torreomnia.it
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martedì 18 luglio 2006 Ore: 11:24
AL VIA IL PROGETTO "QUALITA' & TRASPARENZA" PER LE ATTIVITA' TORRESI IDEATO DALL'UNIONE CONSUMATORI di TORRE DEL GRECO www.unioneconsumatoritorredelgreco.it/ E' Partito il progetto "QUALITA' & TRASPARENZA" ideato dall'Unione Nazionale Consumatori di Torre del Greco. In pochi giorni sono già diverse le domande inoltrate da assicuratori, autorivenditori, agenzie immobiliari, turistiche, commercianti ed altri professionisti che hanno chiesto di aderire al progetto che, ricordiamo, si prefigge l'obiettivo di tutelare sia il consumatore che il professionista (inteso in senso lato come colui che esercita un'attività imprenditoriale), contemperandone le diverse esigenze e rappresentando per il professionista aderente un "valore aggiunto". CLICCATE SUL LOGO "TRASPARENZA & QUALITA'" DELLA PRIMA PAGINA DEL SITO PER I DETTAGLI. PER MAGGIORI INFORMAZIONI, CONTATTATE LA NOSTRA SEDE IN VIA CIMAGLIA, 112, TEL. 081 8491273 OPPURE INVIATE UNA E MAIL AL SEGUENTE INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA: CONSUMATORRE@LIBERO.IT NON BUTTARE LA BOLLETTA Ormai tra bollette, ricevute, tasse, estratti bancari, bisogna conservare in casa una serie infinita di documenti. Ma per quanto tempo? E’ la domanda che continuano a farsi i consumatori i quali, spesso, pur avendo regolarmente adempiuto alle loro obbligazioni, vengono perseguitati dai vari enti pubblici e privati. Ecco, quindi, quali sono i tempi minimi per la conservazione delle relative ricevute. · Dieci anni per attestazioni contributi previdenziali e canone RAI; · cinque anni per fitti, quote condominiali, enel, telefonie, gas, acqua, irpef, iva, multe stradali; · quattro anni per tassa nettezza urbana e ici; · tre anni per bollo auto, parcelle professionisti, onorari artigiani, cambiali; · un anno per ratei assicurativi, scontrini beni durevoli, ricevute bancarie; · sei mesi per ricevute alberghi e pensioni. Bisogna tener presente, però, che tale tempo, detto prescrizione, può essere allungato. Una sentenza della Corte di Cassazione (n° 7662/1999), per esempio, ha stabilito che le cartelle esattoriali relative a contravvenzioni, bollo auto e tributi vari, possono essere notificate fino al quarto mese successivo al termine di prescrizione. Pertanto, il consiglio é quello di porre molta attenzione ai diversi periodi di tempo, ricordando che l’eventuale prescrizione deve essere necessariamente eccepita innanzi all’Autorità Giudiziaria competente. |
ID: 3657 Intervento
da:
la redazione
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info@torreomnia.it
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domenica 2 luglio 2006 Ore: 12:45
NUOVA VALANGA DI "CARTELLE PAZZE". 1.700.000 AVVISI DI ACCERTAMENTO PER TASSE AUTOMOBILI Nuove "cartella pazze". La Regione ha prorogato illegittimamente di due anni i termini per il recupero della tassa automobilistica senza mai aver approvato alcuna legge sul condono per i tributi. Una valanga di contribuenti si sono rivolti a noi, chiedendo assistenza. Attenzione alla prescrizione e, soprattutto, al termine di giorni sessanta dalla notifica dell'avviso di accertamento per proporre ricorso alla Commisione Tributaria Provinciale di Napoli. Nell'Area Riservata ai Soci, troverete lo schema di ricorso da inoltrare alla Regione ed alla Commissione Tributaria Provinciale di Napoli. Per maggiori informazioni non esitate a contatarci in Torre del Greco, via Cimaglia, 112, tel. 081 8491273 oppure inviando una mail al seguente indirizzo di posta elettronica: consumatorre@libero.it www.unioneconsumatoritorredelgreco.it |
ID: 3656 Intervento
da:
la redazione
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info@torreomnia.it
- Data:
domenica 2 luglio 2006 Ore: 12:42
A TORRE DEL GRECO ACCADE SPESSO PERCHE' ARRIVANO LE MULTE A CHI NON HA PIU' L'AUTOVETTURA? Ci sono automobilisti che continuano a ricevere multe anche dopo aver ceduto l'auto da diversi anni. Il perché é molto semplice: al PRA (Pubblico Registro Automobilistico) l'auto risulta ancora intestata a loro e le multe vengono notificate a chi risulta intestatario del veicolo al PRA, a meno che non siano immediatamente conciliate dal conducente. I casi possono essere diversi. Chi ha venduto l'auto tramite un'agenzia pratiche auto, crede di essere a posto dopo la stipulazione dell'atto di cessione. Il nuovo acquirente, però, é spesso un "furbo" il quale sa benissimo che non gli conviene chiedere anche il trasferimento al PRA, atto che solo lui può e dovrebbe fare. In questo modo può circolare liberamente senza pagare le multe. Il nuovo acquirente può essere anche uno che compra per rivendere e che, per lo stesso motivo, non ha alcun interesse a chiedere il trasferimento al PRA ed a pagare la relativa tassa del passaggio di proprietà. Prima di consegnare materialmente l'auto al nuovo acquirente, bisognerebbe farsi dare una fotocopia della domanda di trascrizione al PRA, che é sufficiente, anche se poi il Pubblico Registro ritarda ad effettuare la trascrizione. Anche chi cede l'auto usata ad un concessionario auto per la rivendita a terzi o con la formula "usato per nuovo", firmando una semplice procura a vendere, corre gli stessi rischi. Infatti, nel frattempo il concessionario che detiene l'auto notifica la targa agli uffici competenti ai fini dell'esenzione dal pagamento del bollo auto e paga una tassa fissa di 1,55 euro per ogni vettura detenuta, finché non la vende. Ecco però quello che può succedere. -Il concessionario non trasmette l'elenco delle auto detenute perché se ne infischia e non vuole pagare il diritto fisso, oppure lo trasmette incompleto o sbaglia a riportare quella targa. -Il concessionario fallisce e sparisce dalla circolazione, l'elenco non viene più inviato e le auto in deposito vengono vendute all'asta giudiziaria; nel frattempo passa qualche anno ed il vecchio e ignaro proprietario risulta evasore del bollo auto. -Il concessionario vende l'auto ad un terzo, il quale firma il passaggio di proprietà versando un piccolo acconto, prende l'auto e sparisce senza ripresentarsi a pagare l'agenzia che ha l'incarico delle pratiche auto; questa blocca tutte le carte perché non vuole anticipare le somme per il costoso passaggio di proprietà e, quindi, l'auto rimane intestata al vecchio proprietario. Perché non si dispone che, con la firma della procura a vendere, l'auto passa in proprietà provvisoria al concessionario? Fonte www.unioneconsumatoritorredelgreco.it |
ID: 3549 Intervento
da:
la redazione
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info@torreomnia.it
- Data:
domenica 25 giugno 2006 Ore: 23:21
Sempre dall'Associazione Consumatori di Torre del Greco L'Unione Nazionale Consumatori - Torre del Greco ha la propria sede in via Cimaglia, 112. Tel. e fax: 081.849.12.73 Riceve dal lunedì al venerdì, dalle ore 16.30 alle 19.30. In tutte le città si applicano i saldi, la cui disciplina é dettata dal decreto legislativo n° 114/1998. I saldi possono essere praticati soltanto nei periodi stabiliti dalle Regioni che, di fatto, delegano i Comuni. Oramai, però, non si comprende più il senso di questo limite, atteso che un negoziante può decidere di praticare in qualsiasi momento "ribassi dei prezzi", evitando di usare la parola "saldi" nei cartelli e sostituendola, per esempio, con "scontissimi". Inoltre, le vendite promozionali si possono fare e si fanno in qualsiasi momento. Comunque, contrariamente a quanto pensano molti consumatori, va precisato che i saldi non riguardano necessariamente tutta la merce del negozio. Tra l'altro, la normativa impone che gli articoli in saldi debbano essere tenuti separati da quelli in vendita a prezzi normali. E' molto importante sapere che i negozianti devono esporre obbligatoriamente, oltre al prezzo di vendita, anche la percentuale di sconto praticata, sotto pena della sanzione di 1.032 euro. Bisogna anche ricordare che nessuna norma prevede un minimo di sconto, che é completamente libero e può essere anche "sottocosto". Per quanto riguarda i consumatori, va ricordato che non possono protestare né avanzare alcun diritto ad una qualsiasi riduzione di prezzo se, dopo aver comprato un prodotto a saldo (o in qualsiasi vendita straordinaria), lo vedono in un altro negozio ad un prezzo inferiore. Ciò é continua fonte di lamentele, ma i prezzi e sconti sono completamente liberi e i commercianti possono fare come vogliono. E' vero, invece, che il venditore deve essere in grado di dimostrare la veridicità di qualsiasi asserzione pubblicitaria relativa agli sconti o ribassi praticati, oltre che alla composizione e qualità della merce. Ovviamente lo sconto deve essere reale e non é consentito maggiorare un prezzo prima di applicare lo sconto, cosicché alla fine il prezzo rimane sempre lo stesso. Per evitare di rimanere vittime di questo stratagemma, basta controllare il prezzo di un capo a cui si é interessati prima che inizi il periodo dei saldi e verificare successivamente se é stata davvero praticata la percentuale di sconto pubblicizzata. Per qualsiasi contestazione sono competenti i Vigili Urbani. Non sono rare, poi, le liti tra consumatori e negozianti che sostengono di non poter rimborsare i clienti per prodotti difettosi, perché non ne sono responsabili o perché l'annullamento dell'operazione di cassa sarebbe vietata dalle norme fiscali. Fortunatamente, la maggior parte dei negozianti svolge la propria attività onestamente e con correttezza. Vi sono, però, molti di essi ai quali, a tutela dei consumatori e del buon nome della stessa categoria dei commercianti, é opportuno ricordare che: -sono responsabili del difetto del prodotto ai sensi dell'art. 132 del Codice del Consumo (D. L n° 206/2005), che sia in saldo o che non lo sia; -sono tenuti a sostituire il prodotto o rimborsare il prezzo ai sensi dell'art. 130 del medesimo Codice, se c'é difetto grave e non riparabile; -possono modificare l'operazione di cassa anche nei giorni successivi, in quanto il registratore é programmato per evidenziare sullo scontrino eventuali "rimborsi per restituzione di vendite", come previsto dall'art. 8 del decreto ministeriale 30 marzo 1992 e una successiva circolare del Ministero delle Finanze del 5 giugno 1992. Occore poi ricordare che durante il periodo dei saldi circola molta merce scadente proprio per la forte domanda dei consumatori. Può essere, quindi, utile qualche suggerimento: -preferire i saldi di articoli venduti in pochissimi numeri e taglie, che sono quelli più attendibili e, generalmente, i più convenienti, trattandosi di merce residua di cui il negoziante ha interesse a disfarsi; -diffidare di chi apre un saldo dopo una vendita promozionale; -per i capi di abbigliamento accertarsi che la composizione eventualmente dichiarata nel cartellino d'accompagnamento corrisponda a quella dell'etichetta vera e propria del prodotto; -non comprare capi d'abbigliamento che non hanno l'etichetta di composizione (obbligatoria) e preferire quelli che hanno anche l'etichetta di manutenzione (facoltativa), ovvero le istruzioni per il lavaggio o pulitura, che é un riscontro afidabile di quella composizione; -preferire i prodotti di marca nota, che nel settore dell'abbigliamento danno più affidamento, ma fare attenzione alla veridicità del marchio esposto, perché vi sono marchi che imitano nelle fattezze o in qualche elemento quelli più noti. BUON ACQUISTO! http://www.unioneconsumatoritorredelgreco.it/ |
ID: 3548 Intervento
da:
la redazione
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info@torreomnia.it
- Data:
domenica 25 giugno 2006 Ore: 23:15
Sempre dall'Associazione Consumatori di Torre del Greco L'Unione Nazionale Consumatori - Torre del Greco ha la propria sede in via Cimaglia, 112. Tel. e fax: 081.849.12.73 Riceve dal lunedì al venerdì, dalle ore 16.30 alle 19.30. Per consulenze online, riservate ai soli soci sostenitori, è possibile inviare un'email al seguente indirizzo di posta elettronica: consumatorre@libero.it oppure utilizzare l'apposito form online presente nell'area Consulenza Online. Attenzione alle truffe con le finanziarie. E' di questi giorni il fatto che alcuni utenti si sono rivolti a noi per scoprire strani comportamenti di alcune finanziarie. Nel merito una signora sarebbe venuta a conoscenza che una finanziaria avrebbe richiesto copia del TFR e altre informazioni personali al datore di lavoro al fine di rilasciare un finanziamento mai richiesto. In pratica una persona ignota avrebbe inviato una richiesta per conto dell'ignaro utente alla finanziaria per ottenere un finanziamento, il tutto completo di fotocopia del documento di identità personale, busta paga e codice fiscale suo e del marito, chiedendo infine che la somma erogata come prestito, venisse inviata ad un fantomatico indirizzo. Per fortuna siamo intervenuti fermando a tempo l'operazione; abbiamo indagato e forse siamo risusciti a idividuare l'autore! Infatti l'accesso a determinati documenti personali è possibile solo ad amici e parenti ovvero come in questo caso da un collega di lavoro. Attenzione quindi ai vostri documenti. E bene che l'insieme dei vostri documenti e informazioni personali siano accessibili solo a persone autorizzate. Chiedete sempre che le operazioni e i contratti avvengano per iscritto e nel dubbio chiedete ulteriori delucidazioni su ciò che vi chiedono o propongono, chiedendo se è il caso l'assistenza all'Unione Consumatori. Data pubblicazione: domenica 19 febbraio 2006 http://www.unioneconsumatoritorredelgreco.it/ |
ID: 3547 Intervento
da:
la redazione
- Email:
info@torreomnia.it
- Data:
domenica 25 giugno 2006 Ore: 23:09
Senza tema di smentita crediamo che quello segnalato in questa discussione sia uno dei siti più importanti di Torre del Greco, sul piano pratico, visti i chiari di luna... Il resto è un infinito oceano di bla, bla, bla, politichese, culturalese, retorichese, muffa e naftalina. Non perdetelo mai di vista, è il vostro avvocato gratis che tutela i vostri diritti. Ad esempio: LA TRUFFA DEL BANCOMAT ATTENZIONE ALL'UTILIZZO DEL BANCOMAT Moltissime persone si rivolgono all'Associazione Consumatori per segnalare truffe a loro danno con la carta Bancomat. Le segnalazioni riguardano prelevamenti di somme, il più delle volte di bassa e media entità, fatte con la propria carta Bancomat. Come si viene truffati: Il truffatore manomette lo sportello bancomat incollando sopra la fessura dove si introduce la tessera, una falsa apertura in tutto simile a quella autentica e pone in posizione nascosta una micro telecamera. La falsa mascherina è provvista di banda nera magnetica che va ad oscurare (una volta che la carta è inserita) tutte le cifre della carta: in questo modo lo sportello non riesce a leggere la carta e si blocca. L'Utente digita il codice attendendo che appaia a video il messaggio successivo. Tutto fermo. Dopo qualche minuto di attesa si tenta il recupero della carta ma invano: a nulla valgono colpi al vetro o energici colpetti ai tasti. Si guarda scoraggiati alla banca che chiusa che, non può offrire aiuto. Quando il malcapitato utente si è allontanato al truffatore non resta che ritirare la falsa mascherina con la tessera bancomat incastrata, leggere dalla registrazione della micro telecamera il numero di codice segreto e il gioco è fatto. Nella truffa può accadere che non venga utilizzata la telecamera nascosta, ma sia lo stesso truffatore a presentarsi nel momento del tentativo di recupero della carta Bancomat offrendo i suoi servigi e carpirvi il codice segreto, magari con le parole "....forse non ha digitato bene il codice, me lo detti che ci provo io". Se vi si incastra la tessera del Bancomat, non digitate il vostro PIN (codice segreto), e non fidatevi degli sconosciuti! Un'altra possibilità tecnica di truffa consiste nel collocare sulla vera fessura per l’inserimento del bancomat, una finta fessura con uno scanner che legge i dati registrati sulla vostra carta bancomat. Ai numeri segreti della carta ci pensano o la telecamerina nascosta o il volonteroso, "onesto" passante. Con questo sistema sono stati clonati (duplicati) parecchi bancomat e prelevati consistenti somme dai conti dei clienti. Le cose che bisogna sapere per prevenire la truffa: Carta e codice sono un tutt'uno; il codice è legato ai dati dell'utente registrati nella banda magnetica. La carta e pressocchè inespugnabile senza codice segreto e il codice appartiene solo a quella carta. Il truffatore deve conoscere ambedue per poter fare il prelievo al vostro posto. Assicuratevi che la fessura dove viene introdotta la tessera Bancomat sia a livello cioe' pari con la parete di fondo, non deve sporgere dal pannello, in quel caso potrebbe essere stato applicato il beccuccio con all'interno uno scanner per la lettura dei dati magnetici presenti sulla carta. Non riponete mai la carta bancomat vicina al codice, nel porafoglio, e tantomeno non identificate il numero scrivendo, per esempio: "codice bancomat" oppure, "codice carta di credito" Evitate di scriverlo. Memorizzatelo, è più sicuro. Se per voi è indispensabile scrivere il numero segreto, mimetizzatelo mettendogli un nome e un prefisso a guisa di numero di telefono. Per esempio: Mario 081 507345 Non allontanatevi dallo sportello bancomat senza essere certi che la vostra carta è in mani sicure cioè trattenuta dalla banca. La banca avvisa con un messaggio a video, se la carta viene ritirata per ragioni tecniche. Quando digitate il codice segreto assicuratevi che non ci siano persone troppo vicine. Scoprire una telecamera nascosta è alquanto difficile, è più facile proteggere con una mano l'altra, mentre digita il codice segreto. Le truffe sono perpetrate abitualmente nelle ore serali, il sabato, la domenica e festivi, difficilmente con l'istituto di credito aperto. Le banche sono tenute a rimborsare le quote prelevate illecitamente ma va a loro segnalato come altri disagi. Denunciate ai Carabinieri o alla Polizia la truffa il più rapidamente possibile. Numeri per denunciare lo smarrimento della carta bancomat. Numero verde del circuito bancomat (Ufficio Blocchi della S.I.A. – attuale numero 800-822056) se si tratta di carta bancomat. Data pubblicazione: venerdì 24 febbraio 2006 http://www.unioneconsumatoritorredelgreco.it/ |
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