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Argomento presente: « Torre subisce l'epocale »
ID: 3658  Discussione: Torre subisce l'epocale

Autore: Amministratore .  - Email: info@torreomnia.com  - Scritto o aggiornato: domenica 9 luglio 2006 Ore: 11:20

Sarà per colpa di un reddito superiore alla media nazionale? (sperequato,. s'intende). Come fa la nostra città ad avere caratteristiche così "metropolitane" con tutti i danni che ne conseguono?

TORRE DEL GRECO E’ TRA UNO DEI PRIMI POSTI PER INCIDENTI STRADALI MORTALI NELL’AREA URBANA:

Vediamo cosa dice a riguardo Beppe Grillo:

QUANDO IL BUSNEES E’ MORTE

E’ matematico: quando si costruisce una strada si inaugura una nuova contabilità dei morti che saranno in seguito ricordati con mazzi di fiori, cippi, lapidi, fotografie, le cui testimonianze sono ovunque. Piccoli cimiteri on the road. Circa settemila persone ogni anno muoiono sulle nostre strade, quasi venti al giorno. E un numero spaventoso, vicino a settantamila, è quello dei feriti, molti con lesioni permanenti. I giornali di provincia aprono sempre con la cronaca mortuaria del motociclista che si schianta contro un palo o con lo scontro frontale sulla statale. Negli ultimi trent’anni facendo due conti dovrebbero essere morte più di duecentomila persone.

Nessuno dice niente. Le società automobilistiche fanno le loro pubblicità con macchine sempre più potenti, che ti invitano a violare i limiti di velocità. L’eccesso di velocità è una delle cause principali degli incidenti. Ci rompiamo tanto i c..ni per un paio di spinelli e non regolamentiamo una pubblicità antisociale ed omicida. Non imponiamo ai costruttori un limite di velocità. I media riportano le notizie con una rituale indifferenza. Le istituzioni invece di promuovere il decentramento e il telelavoro sviluppano la concentrazione e la mobilità. E’ l’economia bellezza. L’economia delle auto, della benzina con le accise statali, dei finanziamenti per l’acquisto delle auto. Dei morti economici che valgono molto meno dei morti di guerra. Se ne parla poco, sono morti banali, un po’ superficiali. Un po’ se la sono cercata La quantità contro la qualità. Uccidono più le pubblicità delle auto delle mine anti uomo.

E allora voglio la par condicio. Voglio anch’io dire la mia sulle reti nazionali (le NOSTRE reti nazionali) con un spot che faccia capire che la velocità è violenza, che è un mito del passato, di persone vecchie, finite, che si gratificano con la marmitta invece che con la f..a. Si, voglio tornare in televisione per 30 secondi, subito dopo ogni pubblicità mortuaria, per ricordare, soprattutto ai giovani, che la vita è altro, è altrove. Non nei pneumatici, nelle ruotemotrici, nei 220 all’ora, nelle Suv.
I velocimani sono dei poveretti, ma il vero problema è che non sanno di esserlo.

Ps: “La velocità è il maggiore assassino sulle strade e secondo l'Unione Europea (EU) il ridurre la velocità media di guida di 3 km/h salverebbe attorno a 5000-6000 vite ogni anno e preverrebbe attorno a 120.000-140.000 incidenti, risparmiando € 20 miliardi in costi... portando la velocità nei centri cittadini da 30 km/h a 50 km/h aumenta il rischio di morte per i pedoni di 8 volte”.

Dati it.wikipedia.org/wiki/Incidenti_stradali_in_Europa

Fonte: www.beppegrillo.it

 
 

ID: 3742  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: domenica 9 luglio 2006 Ore: 11:20

Le 50 foto più significative della storia del nostro mondo

www.worldpressphoto.nl/50years


ID: 3736  Intervento da: Veronica Mari  - Email: veronicamari@libero.it  - Data: sabato 8 luglio 2006 Ore: 17:36

Ancora una volta preghiamo l'utenza di scrivere nel forum. Alcuni post privati ci chiedono i link per le altre canzoni torresi di Raimir.

www.torreomnia.it/canzoni/raimir/quanno_primavera.htm

www.torreomnia.it/canzoni/raimir/curalline.htm

www.torreomnia.it/canzoni/raimir/tesoro_golfo.htm

www.torreomnia.it/canzoni/raimir/guerriere.htm
www.torreomnia.it/canzoni/raimir/canta_popolo.htm

www.torreomnia.it/canzoni/raimir/barcone_sulitario.htm

www.torreomnia.it/canzoni/raimir/musica_mare.htm

www.torreomnia.it/canzoni/raimir/piererotta.htm

La moderatrice


ID: 3735  Intervento da: Luigi Mari  - Email: info@torreomnia.com  - Data: sabato 8 luglio 2006 Ore: 15:10

Stamane ho avuto un colloquio telefonico con un torrese fuori le mura. "Ciò che ha sostenuto Torre del Greco è sempre stato il patrimonio del mare". In piena questione meridionale dopo il 1861 Torre del Greco è stata una delle città meridionali nel benessere. Una famiglia con 2-4 maschi in pochi anni diventava ricca.
I motivi del crollo economico torrese li conosciamo bene, e non è il caso di reiterarli. Saturazione commerciale, baronati, crisi del greggio, concorrenza estera, l'avvento degli eeromobili, ecc. Bisogna solo sottolineare che la disoccupazione del giovani del 70% e il permissivismo post-sessantottino alimenta l'eslege fino a determinare la discesa repentina della qualità della vita.
Ma il punto focale di questo post è la dedizione al lavoro del torrese pre-bellico sin dalle prime coralline dell'800. Il lavoro per il torrese marinaro era un culto, una missione. Forza ed energia andavano pari passi col sacrificio.
Ebbene oggi nipoti e pronipoti di questi uomini escono alle 11,30 di sera e ritornano il mattino per dormire fino all'ora di pranzo. Un pranzo che non è mai gradito appieno, pittasse oro la mamma.
La dedizione del lavoro di nonni e bisnonni torresi è sintetizzata in un "poema". Una canzone di Giuseppe Raiola (Raimir) da ascoltare parola per parola sopra un arrangiamento musicale magistrale come le note dello stesso Raiola.

www.torreomnia.it/canzoni/raimir/guerriere.htm

Mi raccomando di ascoltarla in mistico silenzio. E' una buona esperienza.

Biografia di Raiola:

www.torreomnia.com/Musicisti/Raimir/giuseppe_raiola.htm

Luigi Mari


ID: 3659  Intervento da: Amministratore .  - Email: info@torreomnia.com  - Data: domenica 2 luglio 2006 Ore: 15:28

E' BENE CHIARIRE SUBITO CHE UN ARGOMENTO COSI' SPINOSO NON PREVEDE GENERALIZZAZIONI.

Anche perché accade che nello stesso nucleo familiare non tutti i figli hanno una mentalità conforme a quella epocale.
Non ho nulla contro i giovani, sia chiaro subito. Io credo che il loro comportamento nel bene e nel male sia la conseguenza di un fatto epocale creato dalla società planetaria intera, voluta in fondo, dai burattinai del business, che sono per la massima parte anziani. Il benessere, (non la civiltà) ha causato nuovi malesseri le cui cause sono ancora oscure. Il divario repentino tra la generazione degli anta e quella dei ventenni e abissale. Una trasformazione radicale di mentalità avvenuta nel solo arco di vent'anni. Quando in passato ci volevano secoli, quindi ci si abituava man mano senza traumi devastanti tra le due "fazioni".
Oggi non esistono gli amici, ad esempio, ma i "gruppi" che, fortunatamente solo raramente si trasformano in "branchi", indipendentemente dal livello culturale ed economico familiare. Essere fuori dal gruppo con le sue leggi epocali significa restate solo.
I papà sono i più penalizzati perché le mamme, bene o male, coalizzano e assecondano i cambiamenti estremizzanti dei figli perché essi "sono parte distaccate del proprio corpo" e non fenomeno della grandezza di Dio. Quindi il misero, scellerato semino conta quasi niente, viste le tecniche odierne.
Questa fenomenologia, però è mirata dai giovani, perché alligna nelle famiglie dove, bene o male, c'è un buon reddito. In quelle dove il reddito buono non c'è si tenta sui sacrifici estremi finché durano e alla fine si fa arni e bagaglio.
Quello che, però, non si capisce, reddito o non reddito, è il senso di colpa dei genitori che si sentono obbligati fino allo stenuo dall'applicare lo stato sociale e mantenere i figli fino a tarda età.

La mia bottega artigiana è un refugium di pena di queste problematiche a causa di un cartello che tutti i torresi hanno visto affisso presso il banchetto di accettazione e che tutti i papà torresi (raramente qualche mamma) hanno chiesto una fotocopia.
Fino ad ora ne ho distribuito gratuitamente oltre tremila (documentabile), come strumento di solidarietà a quelli che io chiamo i "papà-pepè", me compreso, chiaramente.
I papà-pepè sono tutti coloro consapevoli che da piccoli hanno subito l'educazione rigida dei genitori o educatori scolastici conseguenza del regime anteguerra degli anni ruggenti; oggi subiscono dai figli con i postumi del 68, della liberalizzazione sessuale, del femminismo, del matriarcato manifesto o in sordina, mai scomparso.
Una generazione di genitori del dopoguerra che non ha mai "comandato", per così dire, e non comanderà nemmeno dopo morta vista l'autorità e il giudizio severi del Padreterno.

IL CARTELLO SCOMODO:

Oggigiorno i giovani sono istruiti. Studiano storia, psicologia, scienza, eppure non conoscono la semplce funzione degli interruttori e dei rubinetti, non distinguono la differenza che passa tra la parola "casa" e la parola "albergo", non sanno la differenza che intercorre tra la parola "madre" e la parola "cameriera" o tra la parola "padre" e la parola "bestia da soma".
Ignorano altresì al significato delle parole: "sacrifici, carriera, gavetta". Il loro motto è "vogliamo tutto e subito".
Fino a 10 anni i ragazzi dicono: "papà e mamma sono tutto per me"; a 15 anni dicono: "i miei genitori sono noiosi"; a venti anni dicono "i miei genitori non capiscono niente"; a 60 anni dicono: "Ah se avessi ancora i miei genitori!".


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