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Argomento presente: « Narrando sotto il Vesuvio »
ID: 3660  Discussione: Narrando sotto il Vesuvio

Autore: La redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Scritto o aggiornato: domenica 2 luglio 2006 Ore: 23:10

La mia cittadina alle falde del Vesuvio, amena e ridente, come leggo da secoli sui libri di storia locale, non ridarà mai più alle fanciulle quelle labbra carnose sulla bocca larga e voluttuosa senza il belletto, il roseo naturale alle guance prive di fard, lo splendore ai denti d'avorio tersi con bicarbonato, gli occhi luminosi privi di mascara.
Alcuni dedali sono stati risanati nella mia Torre del Greco. Falansteri di cemento armato fagocitarono le romantiche magioni-giardino delle costruzioni spagnole.
Mai più vedrò fanciulle alle finestre dagli infissi detti pezzi d'opera, da lavare e lucidare nelle prossimità pasquali. Occhi dolcissimi e sereni, mimetizzati tra vasetti di garofani e rose, le nostre rose, i garofani di Torre del Greco, rossi come il fuoco del Vesuvio. Immagini a mezza strada tra il mistico mariano e la passionalità shakesperiana. La mente richiamava epos trovadorici e cavallereschi che accendevano il meridionale ardore. Haimè, la letteratura moderna analitica ed introspettiva aveva a mano a mano i consensi popolari ed interessava pure gli editori campani. La retorica alla gogna. Pure i giovani dei dedali erano suggestionati dai dialoghi interiori di Joyce e di Svevo o dallo sconvolgente pensiero di Nietzsche. Ancora Fromm e Jung e tutti i neofreudiani, Il giovane meridionale si accorge di aver addentato la mela. Determina che l'attrazione intensa per la fanciulla del cuore e solo una condizione mentale, un'elaborazione culturale dell'idea dell'amore. E sospetta, con amarezza, che quella folle passione che intende placare, non è, in fondo, amore per lei, ma per se stesso, attraverso lo specchio di lei.
La vecchia Napoli dei guantai, dei ciabattini, dei dolcieri, degli ambulanti, dei tipografi del piombo fuso tramonta inesorabilmente (...).

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www.torreomnia.it/testi/narrando_vesuvio.htm
 
 

ID: 3664  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: domenica 2 luglio 2006 Ore: 23:10

LE GOLIARDIE PEPATE TORRESI ANNI 70
Latinorum e doppi sensi che oggi fanno ridere rispetto al linguaggio dei media.

(...) "Ammesso e non concesso che io ti dicessi di fare poco il berloffo, tu che faresti"?
Oppure le caricate traduzioni letterarie di nutriti epiteti in vernacolo, le quali suonano: "Vai ad operare in cio che sta sotto il naso di colui che un giorno ti si spense", comunemente conosciuta come: il popolare "Va' fa' mmocca a chi t' è mmuorto".
O, ancora: "All'alma di colui che a te percosse i funerei rintocchi dei sacri bronzi", che sta per: "All'anema 'e chi te sona 'a campana a mmuorto". Inoltre: "Adesso piroetto sulle tue guance una discreta dose di enzimi orali", cioè il volgare: "Mo te sputo 'nfaccia". E via dicendo...
Le contumelie moderate si limitano a "l'Eva t'amo tanto", che faceva inviperire le ragazze d'allora. Ché, dire, oggi, al coetaneo sessantottino: "Levate 'a mutanda", equivale al dammi un bacio d'una volta.
Noi anta ancora ci scandalizziamo anche perché ignoriamo che i giovani si sforzano a naturalizzare il linguaggio sessuale (il che non è turpiloquio) allo scopo di esorcizzare l'ipocrisia bigotta del passato "si fa, ma non si dice" (...).

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www.torreomnia.it/Testi/narrando_vesuvio2b.htm


ID: 3662  Intervento da: la rerdazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: domenica 2 luglio 2006 Ore: 23:07

(...) Un giorno, nella mia bottega di Via Purgatorio dichiarò pubblicamente che la sua coglia fungeva da guanciale, oramai, alla sua mentula logorata ed in avanzato stato di atrofia, e gli epididimi completamente aridi come le dune del Sahara. Non sarebbe il caso di ironizzare, dileggiando un momentino il povero Totonno, ma il sesso e il peto sono i temi centrali dell'umorismo vesuviano, quindi prendiamo la cosa sotto l'aspetto del beneficio sociale di carattere evasivo a base di flatulenza e sessuomania.
Veniamo al sodo, anche se non sarebbe proprio il caso di usare questa frase fatta, perché Totonno pallappese era allo strenuo poiché veniva insidiato dalla consorte ventiquattrore su ventiquattro, non escluso le feste comandate, anzi. Lo possedeva sempre e dovunque, molto spesso nella sua bottega, ad est del Vesuvio, contro le pianocilindriche, sulle pedane impilate, là dove definire ninfomania, quella della donna, equivarrebbe ad aggettivare piccolo l'Universo (...).

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www.torreomnia.it/testi/narrando_vesuvio2.htm


ID: 3661  Intervento da: Veronica Mari  - Email: veronicamari@libero.it  - Data: domenica 2 luglio 2006 Ore: 23:06

Quando, imberbe, apprendevo i primi rudimenti dell'arte tipografica, rammento con nostalgia un vecchio scrivano che, tra l'altro, ha tanto colorito di lirismo la mia fantasia. Veniva a Torre del Greco, a piedi, naturalmente, dall'allora Resina, e ambulava pacato e monacale puntando frequentemente lo sguardo sulle architetture ora di Villa Favorita, ora dell'Istituto S. Geltrude, fino al Palazzo Vallelonga del Vanvitelli, che egli scandagliava lentamente, ponendo sulle costole a manca il viluppo di scartoffie nella cartella di bazzana color porpora. Indi si impancava presso il famoso Caffè Palumbo a centellinare una bibita, procacciandosi, intanto, il lavoro tra i passanti.
Lo scrivano ha avuto risonanza storica, anche se aneddotica quando partivano i bastimenti, dove diecine di sensali di carne umana trasferivano oltre oceano migliaia di italiani. Lo scrivano era il loro tramite interiore, il loro poeta, colui che coglieva i sentimenti più vivi e sanguinanti dal cuore delle madri, e forse un po' vizzi e annacquati dall'animo delle mogli, trasmigrandoli nelle Americhe, immortalati sulla carta spesso olezzante, come si diceva una volta, di misteriose quintessenze. Lo scrivano adoperava l'alfabeto come un ponte immenso sull'oceano.
So di ditirambeggiare i miei personaggi, ma opino che il tipografo artigiano quello della bottega degli impresepiati centri storici, sia un po' lo scrivano delle arti grafiche. (...)

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www.torreomnia.it/testi/narrando_vesuvio_b.htm


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