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Argomento presente: « NEWS TORRE 09_07_2006 » | |||||
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ID: 3759 Intervento
da:
la redazione
- Email:
info@torreomnia.it
- Data:
lunedì 10 luglio 2006 Ore: 11:48
Intervista al presidente dell'associazione forense ''E. De Nicola'' Liberalizzazioni: Liborio Mennella è la voce degli avvocati torresi E’ duplice l’immagine dell’Italia, moralmente bigotta, ma radicalmente aperta alle liberalizzazioni, quella che in modo tanto contrastante quanto ambiguo, si presenta agli occhi dei suoi cittadini, che seguono con compiacenza e spirito di indecisione, le vicende del cosiddetto pacchetto Bersani sulla competitività, con i conseguenti scioperi di tassisti, farmacisti, avvocati e categorie di settore, i cui privilegi sembrano esser lesi dal decreto approvato dal neogoverno Prodi. Se dall’Ue arrivano espressioni di apprezzamento per la manovra effettuata, dalle categorie coinvolte unanimi i pareri di dissenso riflessi in scioperi ad oltranza. Ultima fra tutte la protesta degli avvocati, che dopo la recente Assemblea generale degli Ordini forensi, ha indetto il suo sciopero dal 10 al 21 luglio, con una manifestazione finale a Roma nell'ultimo giorno previsto di astensione dalle udienze. Contestate in maniera generale le norme che dispongono riduzioni degli stanziamenti per la Giustizia, l’abolizione delle tariffe minime e la negoziazione delle parcelle tra le parti. Queste le posizioni ufficiali a livello nazionale, ma quale sia l’atteggiamento degli avvocati di Torre del Greco, lo si evince dalle dichiarazioni del presidente dell’associazione forense “Enrico De Nicola”, Liborio Mennella. Qual è la posizione degli avvocati di Torre del Greco, in merito alle attuali vicende politiche? “Quello che purtroppo sono costretto a constatare è che il momento che stiamo vivendo, è il risultato di un grande malessere che investe tutto il mondo dell’avvocatura. La nostra posizione, concorde a quella adottata a livello nazionale, sarà quindi l’astensione da tutte le udienze. Considerando inoltre che questa decisione, si intreccia con la nostra attuale denuncia, per gli insufficienti locali destinati al Giudice di Pace e la carenza insostenibile di personale di cancelleria nella sezione distaccata del tribunale di Torre del Greco. In sciopero dal 10 al 21 luglio, ma anche in attesa martedì 11 luglio, di essere ascoltati alla Corte di Appello a Napoli, per i disagi che quotidianamente affrontiamo”. Perché la Commissione di Garanzia ha definito lo sciopero “illegittimo”? L’Authority ha considerato illegittimo lo sciopero per il non rispettato termine di preavviso di 10 giorni e per la durata della protesta che supera i sette giorni. Ha quindi adottato una posizione formale, che aderisce al corretto svolgimento dei suoi compiti. Ma la nostra astensione, decisa legittimamente per una proclamazione d’urgenza, è stata deliberata in maniera unitaria da tutta la categoria. Contrari alle liberalizzazioni, quale dunque le terapie per i malesseri che investono il settore? “Ci tengo a sottolineare che noi avvocati non siamo contrari alle "liberalizzazioni". Siamo per i diritti e i benefici dei consumatori”. Come però guarire i malesseri del settore se non si hanno le aule per le udienze e il giusto numero di personale per svolgerle? Fornire a noi avvocati, la possibilità di svolgere il nostro lavoro in contesti sociali e logistici adeguati e offrire agli utenti il miglior servizio possibile, sarebbe stata la mossa migliore del Governo: investire nella Giustizia. In seguito poi discutere sulla possibilità di introdurre dei cambiamenti in senso di liberalizzazioni. Liberalizzare però vuol dire soprattutto far chiarezza su chi realmente si intende tutelare e per tutte le categorie devono essere adottati i medesimi criteri di giudizio. Caterina A. Stuppia Fonte: www.ephemerides.it quotidiano torrese online iscritto al Tribunale di Torre Annunziata |
ID: 3756 Intervento
da:
la redazione
- Email:
info@torreomnia.it
- Data:
lunedì 10 luglio 2006 Ore: 11:13
Ieri notte Massimo ha lasciato un commento sul blog sulla morte di suo fratello. “Caro Beppe, le scrivo per segnalarle ciò che è accaduto a mio fratello Vincenzo detenuto nel carcere di Como e poi ammalatosi e morto in circostanze ancora da chiarire. Mio fratello aveva 35 anni quando fu arrestato a dicembre del 2005 ed era un tossicodipendente, aveva commesso un reato ma era già malato di una grave forma di cirrosi. Appena entrato a San Vittore fu preso di mira da un gruppo di detenuti che lo picchiò selvaggiamente fino a mandarlo in coma tra l'indifferenza delle guardie del carcere. Ricoverato al Policlinico di Milano gli fu asportata la milza e dati 130 punti di sutura. Ma al Policlinico dichiararono la compatibilità con il carcere e fu trasferito a Como. Qui appena riavutosi fece domanda per entrare in una Comunità per disintossicarsi ed ottenne la disponibilità di un centro di Varese ad accoglierlo ma il giudice di sorveglianza gli negò la comunità. Mio fratello tentò il suicidio allora,ma fu fermato in tempo. Dopo qualche giorno si aggravò malamente per il fegato e per una terribile malattia che si chiama sepsi e pur facendo più volte presente al personale del carcere di stare male, questi non lo ricoverarono finché non lo trovarono in coma senza più quasi segni di vita. Entrò così al Sant'Anna con una diagnosi di encefalopatia epatica e di uno shock settico che aveva devastato tutti gli organi. I medici ci dissero subito che c'erano poche speranze e mio fratello a soli 36 anni si è spento 3 giorni fa e adesso finalmente la procura di Como ha aperto una inchiesta perchè "sospetta" una morte colposa. Vede Grillo, io non so nemmeno se Lei mi leggerà,e so che mio fratello non era meglio di tante vittime della giustizia ed era anche una persona che aveva commesso reati,ma era mio fratello,il mio sangue,e lo hanno lasciato morire nell'indifferenza generale. Forse perchè non era né un politico né un ex regnante, né un manager, ma era solo un ragazzo sfortunato. Se può fare qualcosa le sarei davvero grato”. Massimo De Angelis. Da chi è stato ucciso Vincenzo? Dai detenuti che lo hanno ridotto in fin di vita? Dal Policlinico di Milano che lo ha dichiarato compatibile con il carcere dopo essere stato massacrato? Dal giudice di sorveglianza che gli ha negato il recupero in comunità? Dal personale del carcere che non lo fece ricoverare? Dalla prigione che trasforma i detenuti (solo quelli poveri) in delinquenti o in relitti? La risposta è nel vento, ma il vento può parlare. In memoria di un ragazzo che ha pagato con la morte i suoi reati. Postato da Beppe Grillo il 09.07.06 23:30 | Muro del pianto | Scrivi | Trackback Fonte: www.beppegrillo.it |
ID: 3746 Intervento
da:
Veronica Mari
- Email:
veronicamari@libero.it
- Data:
domenica 9 luglio 2006 Ore: 23:17
L'ITALIA VINCE IL CAMPIONATO DEL MONDO. LA REDAZIONE DI TORREOMNIA ESULTA INSIEME A TUTTI GLI ITALIANI LA DIREZIONE |
ID: 3745 Intervento
da:
Veronica Mari
- Email:
veronicamari@libero.it
- Data:
domenica 9 luglio 2006 Ore: 13:25
Rapina auto con bambina Una vicenda incredibile, che ha tenuto in apprensione due genitori per circa un ora. Nel pomeriggio di ieri, una donna che si trovava alla guida della sua auto, un Alfa 147, è stata fermata da due ignoti in sella ad uno scooter che le hanno indicato un guasto alla macchina. La donna è scesa dalla sua macchina per verificare di cosa si trattasse, proprio in quel momento uno dei due sconosciuti è salito a bordo della vettura ed è scappato via dirigendosi verso il casello autostradale. Il rapinatore però, non aveva notato che nella macchina c’era la figlia della malcapitata, una bambina di tre anni che era seduta sul sedile posteriore. Un dettaglio che era sfuggito ai rapinatori , i quali appena hanno visto la bambina, hanno deciso di abbandonare la macchia e di fuggire a piedi. E’finita nel migliore dei modi una vicenda che poteva andare veramente peggio. La mamma infatti, dopo lo spavento ha riabbracciato in lacrime la sua bambina. Fonte: www.teletorre.it |
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