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Argomento presente: « ParcoVesuvio videosorveglianza »
ID: 4034  Discussione: ParcoVesuvio videosorveglianza

Autore: Serena Mari  - Email: sery_mari@hotmail.com  - Scritto o aggiornato: sabato 29 luglio 2006 Ore: 11:13

Parco nazionale del Vesuvio: al via la videosorveglianza

di Paola Gonnella

Aggiudicato l'appalto per la realizzazione del sistema di videosorveglianza nel territorio del Parco Nazionale del Vesuvio. Il progetto si inserisce nell'attuazione della convenzione firmata tra l'Ente Parco ed il ministero dell'Interno-dipartimento della Pubblica sicurezza-programma operativo nazionale "Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno d'Italia" 2000-2006 e del protocollo d'intesa tra Ente Parco Nazionale del Vesuvio ed i Comuni di Boscoreale, Boscotrecase, Ercolano, Massa di Somma, Ottaviano, Pollena Trocchia, San Giuseppe Vesuviano, San Sebastiano al Vesuvio, Sant'Anastasia, Somma Vesuviana, Terzigno, Trecase, Torre del Greco e dai Comuni dell'area contigua di Cercola, San Giorgio a Cremano, Pompei, Portici e Torre Annunziata.
Il progetto ha lo scopo di dotare l'area vesuviana di un efficace sistema di videosorveglianza per contrastare, tra l'altro, il diffuso fenomeno dei depositi abusivi di rifiuti. Il costo di 530mila euro è stato finanziato dal Ministero dell'Interno. E' prevista l'installazione di circa quaranta telecamere che verranno posizionate in corrispondenza di altrettanti siti considerati "sensibili", quali la strada provinciale di Ercolano che porta al piazzale a quota mille, via Cifelli al confine tra Trecase e Boscotrecase, la strada provinciale di Ottaviano-Monte Somma, la salita di Santa Maria a Castello nel comune di Somma Vesuviana, le strade per lo più senza uscita che si inerpicano lungo le pendici del Vesuvio.
Il dispositivo di videosorveglianza, farà capo a due centrali operative di controllo, gestite dal Corpo Forestale dello Stato, situate rispettivamente nella casa del custode della sede del Parco Nazionale del Vesuvio ad Ottaviano e presso il Comando provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Napoli.
"Il sistema - dice il presidente del Parco Nazionale del Vesuvio, Amilcare Troiano - che sarà attivo dal prossimo dicembre, servirà ad aumentare l'azione di prevenzione svolta dalle forze dell'ordine per prevenire e reprimere i reati ambientali quali lo sversamento abusivo dei rifiuti, l'abusivismo edilizio e gli incendi dolosi. Grazie alla collaborazione - prosegue Troiano - con il ministero dell'Interno e in particolare con il prefetto di Napoli, Renato Profili, con i dirigenti responsabili dell'ufficio Sicurezza della Regione Campania, ed i sindaci dei tredici Comuni del Parco e delle aree contigue, abbiamo potuto realizzare un altro importante progetto che supporterà in maniera efficace e tecnologicamente avanzata l'azione di difesa della legalità e di salvaguardia dell'ambiente che il Parco Nazionale del Vesuvio sta portando avanti". Secondo Troiano "il sistema di telecontrollo consentirà un monitoraggio capillare e costante dell'area protetta, fungendo così da deterrente e da strumento di indagine per le forze dell'ordine. Si tratta di un importante passo in avanti sulla strada della lotta ai crimini ambientali".

28-07-2006

Fonte: www.denaro.it
 
 

ID: 4036  Intervento da: Serena Mari  - Email: sery_mari@hotmail.com  - Data: sabato 29 luglio 2006 Ore: 11:13

CARTELLONI CULTURALI IN PVC PER TUTTA TORRE

L’interessante iniziativa promossa dall’assessorato alla Cultura di adottare un monumento da parte di professionisti, scuole, enti locali, enti comunali e associazioni culturali ha riscosso molto successo...

Infatti da pochi giorni si sta allestendo presso i luoghi più significativi della città cartelloni in pvc, montati su stendardi a pavimento con struttura in acciaio zincato, dove sono riportate descrizioni storico-critiche dei monumenti stessi, molti dei quali corredati da documentazione fotografica. Il progetto, portato avanti dal coordinatore tecnico l’ingegnere Domenico Izzo, ha sensibilizzato molti professionisti, cultori della materia, amanti dell’arte e studenti, i quali si sono particolarmente adoperati con zelo alla compilazione e alla descrizione di ogni singolo monumento. Il fine pratico spero sia utile per i cittadini stessi e non meno per i turisti; capire la realtà del nostro territorio e cercare di comprendere la ricchezza del nostro passato, sono i capisaldi per la riscoperta di un’identità storica della città, ormai sbiadita dalle troppe brutture che l’hanno deturpata. Diciotto sono i cartelloni sparsi sul territorio cittadino, partendo dal centro storico abbiamo due cartelloni posti in piazza Santa Croce, uno che descrive la storia della Basilica e l’altro che spiega la colata lavica del 1794, che portò al sotterramento di gran parte del campanile. In via Diego Colamarino ne abbiamo altri due, uno che illustra il convento degli “zoccolanti”, l’altro la colata lavica del 1861 ed un altro ancora in Villa Comunale. Via via scendendo verso la marina c’è un cartellone con una pregevole descrizione dei Molini Marzoli, memoria industriale della città, poi altri presso la chiesa di Santa Maria di Portosalvo, la Fontana delle Cento Cannelle e il Castello Baronale. Risalendo a monte ne abbiamo uno presso la chiesa della SS. Annunziata, ed incamminandoci verso l’antica Strada Regia delle Calabrie ne abbiamo altri presso la settecentesca Villa del Cardinale, presso i resti romani di Villa Sora, presso il seicentesco monumento spagnolo dell’Epitaffio e presso la futura sede della Biblioteca Comunale quale Villa Macrina. Alle pendici dello “sterminator vesevo” ne abbiamo uno presso Villa delle Ginestre e un altro presso le Case Matte, bunker bellici in via Sopra i Camaldoli. Non meno importanti sono le torri antisaracene della nostra costa, quale la Torre di Bassano, anch’essa ben documentata da un cartellone, come anche per la meno nota ma non meno bella e misteriosa Torre della Scassata, reperto archeologico da tanto tempo abbandonato all’incuria. Attraverso un rapido excursus sono stati menzionati i monumenti salienti del nostro territorio; ma senza ombra di dubbio ce ne sono degli altri di non meno importanza ancora da approfondire. La proposta è quella di lanciare un nuovo appello e quindi di poter rinnovare l’invito ad altri cittadini di buona volontà che sulla scorta dell’esperienza precedente vogliano adottarne degli altri, e rendersi divulgatori attraverso un messaggio didascalico della memoria collettiva.

Gianluca Pappalardo

Fonte: www.ephemerides.it
quotidiano torrese on line


ID: 4035  Intervento da: Serena Mari  - Email: sery_mari@hotmail.com  - Data: sabato 29 luglio 2006 Ore: 11:06

Polo orafo a Torre del Greco, aree Corallium: ceduti i compromessi

Il consorzio Corallium, presieduto da Giovanni Aucella, continua la sua battaglia per la realizzazione del polo orafo e del corallo a Torre del Greco, iniziativa che è al palo ormai da circa cinque anni anche perché non si riesce a trovare un’adeguata allocazione per la struttura produttiva.
Stavolta, però, i responsabili della struttura consortile lanciano un’iniziativa forte: “Il Consorzio Corallium — si legge infatti in una nota - preso atto che la Regione e la Provincia, dopo cinque anni di promesse, non hanno dato le concessioni per realizzare il progettato Polo Orafo Torrese in Contrada Carpinone, all’uscita del casello autostradale di Torre del Greco, per evitare ulteriori costi e facili strumentalizzazioni, ha ceduto i compromessi registrati in suo favore, rientrando degli anticipi versati”.
In questo modo, spiega il portavoce del consorzio, “si è sgomberato il campo da equivoci e si ripresenta all’attenzione del governo del territorio la urgenza di individuare il sito alternativo, di dare le relative concessioni coi finanziamenti adeguati all’iniziativa”.
La richiesta di Corallium “diventa così — si legge ancora nella nota - una denuncia di indifferibilità che non concede agli enti sovraordinati scappatoie retoriche. L’esigenza è reale ed è da colmare: ridare ai torresi il proprio spazio per poter continuare a realizzare nella propria città quello che da secoli sanno fare e portare per il mondo: i coralli ed i cammei. Non ci sono più alibi per nessuno”.
“La necessità rappresentata anche da questo ultimo sacrificio di Corallium - prosegue il portavoce - deve indurre la Regione, la Provincia ed oggi anche il Comune senza sindaco e sotto gestione commissariale ad assumere ciascuno le proprie responsabilità nei confronti di una città di centomila abitanti. E’ esecrabile che non si trovi uno spazio e disponibilità per una esigenza pulita e trasparente, alimentando in questo modo equivoche e dubbie opportunità alternative”.

28-07-2006

Fonte: www.denaro.it


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