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Argomento presente: « NEWS TORRE 18 10 2006 » | |||||
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ID: 5064 Intervento
da:
Serena Mari
- Email:
sery_mari@hotmail.com
- Data:
domenica 19 novembre 2006 Ore: 11:49
È nata a Napoli tanto tempo fa. L’ha fischiettata Gagarin nella navicella e Giovanni Paolo II ad Ischia oltre ai più grandi interpreti della canzone italiana "O SOLE MIO", cent’anni ma non li dimostra È la canzone più famosa al mondo, ma, in nessuna delle versioni che conosciamo, appare in alcuna classifica. La conoscono gli eschimesi, la fischiettava l’astronauta Gagarin nel buio del cosmo, la intonò Giovanni Paolo II in visita ad Ischia e l’hanno cantata a squarciagola i calciatori della nazionale nei festeggiamenti per la finale durante gli ultimi mondiali. Stiamo parlando de: “ ‘O Sole Mio”, scritta nel 1898 da Giovanni Capurro, poeta a “tempo perso”, e musicata da un noto artista dell’epoca, mente e cuore di una formazione di “posteggia”: Eduardo Di Capua, autore anche di: “I’ te vurria vasà” e di “Era de maggio”. Per decenni, quest’aria è stata un inno alla natura, un canto universale, nonché il cavallo di battaglia del tenore Enrico Caruso che la fece conoscere al mondo intero e la tenne per sempre nel suo repertorio concertistico, fra le poche canzoni napoletane che usava eseguire. La sua storia è oggi in libreria con un saggio omonimo, a cura di Paquito Del Bosco, direttore dell’archivio sonoro della canzone napoletana. Qui, più che di ogni altro aspetto della storia, viene analizzato il clamoroso fraintendimento, dall’originale all’italiano, che ne ha minato il futuro nelle traduzioni delle altre lingue. Difatti, i versi che dicono: “Ma n’atu sole, cchiù bello, oi ne’. ‘O sole mio, sta ‘nfronte a te!”, sono stati interpretati da tutti con: “ma un altro sole più bello non c’è!”, mentre nelle intenzioni dell’autore il sole scompariva al paragone di un altro sole, la donna, identificata in: oi ne’ (nenna, ragazza), ergo la traduzione doveva essere: “ma un altro sole, più bello è nenna!”. Insomma, le parafrasi straniere sarebbero nate da questo misunderstanding, perpetuando in eterno, l’equivoco di un sole che c’è o non c’è. Ti.Me Fonte: www.ephemerides.it |
ID: 5059 Intervento
da:
la redazione
- Email:
info@torreomnia.it
- Data:
sabato 18 novembre 2006 Ore: 11:11
Rugby: Tirelli dell'Ivpc Sannio in evidenza tra i Vigili del Fuoco Fabio Tirelli -------------------------------------------------------------------------------- Disputerà in anticipo nel campionato di serie B contro il Torre del Greco In vista dei mondiali che si disputeranno a marzo 2007 ad Adelaide (Australia), nei giorni scorsi allo stadio Monigo di Treviso i Vigili del Fuoco hanno battuto in amichevole l'Austria per 46-15. Risultato finale frutto di sette mete che non ammette repliche e che resterà negli annali degli azzurri con la fiamma come primo successo contro una nazionale partecipante alle qualificazioni di Coppa Europa. Il tempio del rugby italiano "prestato" dalla Benetton per l'occasione ha visto protagonista il centro tre quarti dell'U.S. Sannio Fabio Tirelli, il quale nel Test match si è reso protagonista per aver disputato un’ ottima partita, schiacciando la palla in meta per ben 3 volte. Bella da vedere in particolare la seconda meta dove ha saltato il diretto avversario per finire lo sprint in bandierina. Buon segno in attesa della gara che l’ Ivpc Sannio disputerà in anticipo nel campionato di serie B contro il Torre del Greco, domenica 19 novembre alle ore 14,30. Fonte: www.ilquaderno.it |
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