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Argomento presente: « Balvano 1944: 30 morti torresi » | |||||
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ID: 5146 Intervento
da:
Gennaro Francione
- Email:
azuz@inwind.it
- Data:
lunedì 27 novembre 2006 Ore: 19:54
Gentile Francesca la ringarzio sempre delle pubblicazioni. Intanto per chi volesse saperne di più consiglio il sito sull'argomento in continuo aggiornamento con le testimonianze, rettifiche, etc. di suprestiti, parenti delle vittime TRENO DI LUCE 8017: L’INNO ALLA PACE DEI 521 MORTI DELLA TRAGEDIA DI BALVANO http://www.antiarte.it/trenodiluce A presto Gennaro Francione |
ID: 5145 Intervento
da:
la redazione
- Email:
info@torreomnia.it
- Data:
lunedì 27 novembre 2006 Ore: 19:46
"Quando non riesci a trovare le parole adatte, statti zitto!" Non ricordo di chi è quest'aforisma, e non so nemmeno se è nato in questa forma, o si tratta solo di un mio arbitrario e poco formale adattamento, ma credo che, ormai, la paternità sia secondaria, come per molti altri concetti che (questo è il potere del pensiero) da personali e temporali diventano universali e atemporali. Tutto questo preambolo per dire che sento superflua la ricerca di parole per esprimere il mio apprezzamento all'operato del Giudice Francione, ma nello stesso tempo ne ho fatto allusione perchè mi è venuto naturale, essendo io una "formichina pensante in erba..." Comunque, cerco con la forza di mettere a tacere il cèrebro che incombe su di me, a volte, riconosco, pesante per l'interlocutore più istintivo, e lascio parlare, appunto, l'istinto: Lodevole questa iniziativa, e non solo dal punto di vista intellettuale (non credo, quindi sia rivolta solo alla 'casta' dei pensatori osservanti) ma anche dal punto di vista psico-sociale. Sarò breve, la malattia, che lo vogliamo ammettere o no, incombe sull'umanità, ed oggi in maniera sempre più opprimente. Non lo dico io, ma, almeno a livello nazionale, l' AISMe ( Associazione Ialiana Salute Mentale) che prevede che entro il 2020 la depressione sarà la terza causa invalidante, dopo l'infarto e l'ictus (mi limito qui a fornire un'informazione superficiale tratta dalla memoria, per le fonti complete vi aggiornerò al più presto). Alla luce di questo, e del fatto che tanti viaggi, ormai secolari, nel mondo della psicologia e della psichiatria, seppure un tempo hanno sortito pure buoni effetti, oggi sembrano non bastare più, perchè è ovvio che la scienza deve aggiornarsi mantenendosi sulla stessa lunghezza d'onda dell'evoluzione del pensiero dell'uomo, sono dell'opinione che è molto utile ascoltare le proposte di questi nuovi scienziati e, perchè no, anche le idee di coloro che credono nella medicina alternativa. Spazio alle idee ed alle innovazioni, seppure i risultati dovessero essere inefficienti, bisogna rischiare perchè, lo sappiamo già: "Chi non risica...". Allora, mi piace proprio questa conferenza, e mi rammarico di non poterci essere. E' interessante, a mio avviso, l'aspetto inerente alla "Malattia come messaggio dell'anima". Ha un nonsochè di poetico, e mi piacerebbe scoprire che sia così. Spero che l'esimio giudice Francione, ovviamente secondariamente all'entità di impegni che si trova a dover affrontare con grande passione e solerzia, possa, anche solo attraverso una sintesi, onorarci di un resoconto della suddetta conferenza. Con rispetto e infinite grazie, a priori Francesca Mari |
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