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ID: 549 Intervento
da:
Ciro Adrian
- Email:
ciroadrian@libero.it
per Argenziano Hai ragione, che importa ad altre di certe nostre elucubrazioni? Però in tal modo tu, ripondendomi qualcosa per tutti l'hai fatta.........non lavori sulla lengua turrese? Un serale commiato..........Adri |
ID: 547 Intervento
da:
Salvatore Argenziano
- Email:
salvatore.argenziano@fastwebnet.it
09.01.2005. Caro Ciradrian, ma tu mo viri nu poco che m’attocca ‘i sèntere. I masti ca spiano î uagliuni. Per nziria ti posso rispondere. nzìria: s. f. Ziria. Pianto capriccioso. Capriccio. etim. In ziria. Da “in + ira”. *GBB. quarche vota te vuoie ‘ncepollare e ‘nzirriare. *GCC. - Ma co’ na zirria granne-. Le citazioni sono di Basile e Cortese. Per “a capa nt’a cascetta”. cumme fa nu povero cristo ca manca r’a Torre ‘a quarantacinc’anni a sape’ che significa? Se vuoi dire che ti sei messo nei guai, potrebbe derivare dalla omonimia tra cascetta e casciulella, nel significato di tauto, bara. Vedi Totò ne “A Livella”. Si fosse vivo ve farrie cuntento, / pigliasse 'a casciulella cu 'e qquatt'osse… Fammi sape’ che significa, accussì u mmecco nt’u dizziunario. Un abbraccio all’amico ritrovato. PS. Me piace chist’appätt(e)t(o): s. m. Discussione, VARIE, addo’ putimmo parla’ r’i ccose noste, senz’abbuffa’ ‘i stroppole le discussioni serie del Forum. |
ID: 546 Intervento
da:
Ciro Adrian Ciavolino
- Email:
ciroadrian@libero.it
per Salvatore Argenziano Caro Salvatore, io lo sapevo che sarei finito c' 'a capa int' 'a cascetta........(a proposito, perchè si dice così?) ed eccomi in una nuova avventura,,,,,,, La rivista Lapilli nel mese di dicembre ha pigliato 'a 'nziria,,,(e questa? Da dove viene?) per cui bisogna attendere ancora dei giorni per vederne la pubblicazione, anche se sto scrivendo quello che dovrà seguire.......figurati.... Un abbraccio.........c.ad. |
ID: 533 Intervento
da:
Salvatore Argenziano
- Email:
salvatore.argenziano@fastwebnet.it
Caro Gigi. d’accordo su tutto. Non dimenticare, però, di capetiare l’ordine delle risposte, con l’ultima in alto, per non star sempre a scrollare. Un benvenuto enorme a Ciroadrian. Cu te putimmo purta’ “nzavramiento” coccosa ‘i buono r’a Torre. Quando ti deciderai a regalarci i tuoi “Paesaggi con figure”? |
ID: 532 Intervento
da:
Ciro Adrian
- Email:
ciroadrian@libero.it
Caro Luigi, ti ho scritto nel "migliorare".......Abbracci, Adri. |
ID: 529 Intervento
da:
Luigi Mari
- Email:
gigiomari@libero.it
Ciro, 8D] che il Patrono di portici Ti benedica. Spero che la Tua comparsa in questa desueta tribuna non sia casuale. Sappi che, forse, è la prima volta che, come in occidente la penna ha vinto sulla zappa, così la "torresità" vince sulla "torresaggine". E scusate se è poco. Alla grande ammirazione che ho sempre avuto per Te aggiungo che, sin dai Tempi di Radio Torre del Greco, e forse prima, Ti ho sempre "invidiato per due cose": per l'oratoria, lacunosa per me, afasica, ai limiti della scopofobia, e per il nome "Ciro Adrian Ciavolino" contro il mio striminzito: Luigi Mari, eppure sia io che Tu non siamo bellissimi… "I Ciavol" a Torre sono un istituzione, non escluso il nostro sindaco, ma tu emergi gigionesco sui tavolacci di quell' "oratorio artistico torrese" non già per la tua figura smilza, allampanata, dai lineamenti incisivi e caratteristici, comunque gradevoli, ma per la Tua nonchalance, cioè convivere stoico ed ammiccante in questa "cage des fols" che è Torre del Greco. Benvenuto, e non preoccuparti per distrazioni linguistiche, anacoluti, refusi, doppie di cadenza, dialerttalismi; anzi sono qui preferiti alla lingua dotta. Prediligiamo Marinetti. Il manifesto del futurismo è lo statuto di questo Forum, in fatto di libertà; uno dei pochi salotti informatici al mondo dove sono consentite scorregge elertroniche, e soprattutto non ci sono capi e sudditi, pur rifuggendo l’eslege o l’anarchia. Non a caso alcuni membri di questo forum hanno scelto "Libero" come server della posta elettronica. Mi accorgo che i torresi nei rapporti disistituzionalizzati somigliamo alle patatine, alle arachidi tostate, una tira l'altra. Il forum si popola, grazie a Dio. Chi ha "potere" coinvolga Ciccio Raimondo, ma quello clawnesco, non quello serioso dei "Fatti e personaggi..." (valido studio-ricerca), quello che imita la statua di S. Ciro e il giorno dopo scrive il superbo racconto torrese erotico-poetico "La prima volta di Enzuccio". Vedi: www.torreomnia.com/testi/raimondo/enzuccio01.htm uno spaccato di costume sul caratteriale vesuviano pre-post bellico di ottimo spessore, dove il rapporto uomo-donna torresi (nella fattispecie il ruolo iniziatico maschile) annaspa tra il mistico ed il sensuale, tra lo squallido e il poetico, tra l'umanitario e il diabolico, in una complessità univoca che si distacca persino dalla napoletanità. Un racconto che apre la porta alla comprensione del fenomeno immigratorio odierno delle donne est-europee che hanno sovvertito e sconvolto l’orientamento secolare domestico in seno alla sessualità in tutta la plaga vesuviana. Un Ciccio Raimondo inedito. Luigi Mari |
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