Il Forum - Sito d' Incontro

ID: 565 Discussione: Il Forum - Sito d' Incontro

Autore: Angelo J. Guarino - Email: Angelojg@AOL.com - Scritto o aggiornato: mercoledì 19 luglio 2006 Ore: 01:05

Caro Luigi, vengo a te di nuovo. Questa volta l’ hai fatta grande; ti sei sorpassato. So che altri ti hanno gia’ manifestato la loro opinione e graditudine. Permettimi di aggregarmi al loro ”wagon” (sciaraballo) per esprimerti la mia. “Una ne fai e cento ne pensi” e’ una frase che si addice a te come un pennello.
Dopo la “cannonata’ di Torreomnia, ecco che vieni fuori con la “tuonata” di Forum. E’ stato un progetto geniale e il fatto che e’ gratis, lo rende ancora piu’grande ed apprezzatissimo, in barba di coloro che vogliano che nessuna cosa la mondo viene gratis. Dove altro al mondo una persona puo’ attingere tante informazioni, dare opinioni, pensieri e fare dibattiti e battibbecchi o cercare, rintracciare, fare contatto con persone da Torre a Bologna, a New York (Parigi, Rio De Janeiro, Tokio, ....il mondo intero) senza lasciare il sito. Solo con il tuo sito e’ possibile tanta stravaganza. Si, e’ vero abbiamo gia’ l’ internet, ma questo e’ mondiale. Benche’ di una importanza e grandezza ennesimale (io lo definisco l’altra meraviglia del mondo) l’ internet non e’ torrese, non e’ nostrano come il Forum.
Luigi, grazie per averlo portato a mia conoscenza. In un breve tempo, sono stato bombardato (tramitre il Forum e privatamente) con saluti ed auguri da persone da Torre, da Bologna e da New York, persone che non conoscevo neanche, ma che ora ritengo amici, sia pure di penna
Son sicuro che non passera’ tempo che ricevero’ notizie da tanti cari amici Torresi, come Peppe (surrient) Sorrentino, Angelo Sorrentino, Agnese, Maria, Aniello Palomba, fratelli Luise, Luciano Sorremtino (California) Frank Sorrentino (Rio De Janeiro).
Con la mia famiglia, Guarino, Pomposo, Romano e Farinaro, ci sentiam spesso.
Si, il Forum e’ ‘nata cosa; e’ ‘nu babba’, un “Sito d’ Incontro Torrese” un progetto che solo una mente geniale come la tua avrebbe potuto escorgitare. A nome di tutti i mura di Torre e sparsi nel mondo, ti ringrazio di vero cuore.
Da New York, come prima, piu’ di prima, con amore, Angelo

ID: 701 Intervento da: Angelo J. Guarino - Email: Angelojg@AOL.com - Data: lunedì 17 gennaio 2005 Ore: 23:08

Caro Luigi - il tuo elogio ci lusinga, l’ offerta dei tuoi beni (anche se platonica) ci commuove. Ma prima di agire, pensaci sopra; il tuo regalo potrebbe risultare in un grande sbaglio.
Si, e’vero, il tuo pesiero e’ sincero, ma merita di essere rivisto. Avevo fatto un piccolo specchietto del soggetto, ma poi mi son rifatto. Chi mu fa’ fa” e pe’che’? specialmente quando una simile descrizione e’ gia’ incorporata nel tuo scritto. Prendi il pensiero del sig. xz, l’ adagio di Salvatore e il tuo stesso pensiero, tranne “dentro le mura” e avrai l’ esatta descrizione del soggetto, dentro e fuori le mura di Torre.. No, Luigi, una nuova terra non cambia il suo carattere; il suo carattere emigra con lui. Dici di fidarti di loro perche’ sono redenti, purificati, non hanno bisogno di poveri, inferiori, analfabeti da schermire . Si vede che non sei mai stato ..dopo il Gargano. Si, Luigi, essi non hanno bisogno dei poveri e analfabeti, perche’sono capaci di esercitare le loro virtu’ anche su persone superiori, benestanti, emancipate e dotte. A pro del vero, pero', questi formano solo una minoranza, ma una minoranza viva ed attiva. Per nostra fortuna e stima, la maggioranza di essi, e’ laboriosa, intelligente, tenace, emancipata e cio’ addolcisce un po il mio sentimento verso l’intero soggetto, dentro e fuori le mura. Dicendomi di “non fidarti di molti noi Torresi dentro le mura”, indichi, senza dubbi, che non ne fa di loro un solo fascio. ll mio avviso, permettimi Luigi, e’ di non fare neanche un solo fascio di quelli dopo il Gargano. Credimi, dentro e fuori le mura di Torre, essi hanno le stesse caratteristiche, belle e brutte, dolce e amare, sincere e maligne.
Luigi, scusa dello sfogo. So che non e’ bello sparlare di gente, specialmente di stesse mura
Ci e’ voluto un ripensarci per un lungo tempo e un coraggio da leone per scrivere il sudetto, ma bisogna essere onesti e sinceri, bisogna dirla come e’, come la si pensa ed io lo penso cosi
Da New York, come prima e piu’ di prima, con amore, Angelo.

ID: 584 Intervento da: Aniello - Email: aniello.langella@tiscali.it

Cosa rispondere a questo scritto ? E' saturo e traboccante di amore per il proprio, compresa la Torre di Babele. Non è retorica nè demagogia ma all'amore si risponda con pari sentimento.
Forza Luigi ! Punto e a capo. Rispondi per amicizia.
Aniello

ID: 583 Intervento da: Luigi Mari - Email: gigiomari@libero.it

Cari, amorevoli, fraterni torresi emigrati.

Vedi Angelo,
un mio cliente XY che tratta corallo un giorno mi fece fare una targa nientemeno 50x70 cm. e sopra dovetti scrivere "NON SI VENDE AI TORRESI". Prima risi divertito, poi presi a riflettere pensieroso.
Privatamente, col permesso di questo signore, potrei rivelarne l'identità. XYcommentò: "E' impossibile averci a che fare, sono come i capitoni, non li puoi prendere né per la capa nè per la coda".
Siamo permalosi, turbolenti, presuntuosi, adombrosi, code di paglia o cosa?
E su il telefono. Ma Salvatore Argenziano mi dice dall'altro capo: "Esageri, tutto il mondo è paese, sto da quarant'anni a Bologna, ne ho viste di tutti i colori". (telefonata testimoniabile).
Allora mettiamola così: capitano tutti a me i "negativi" a Torre, o magari sono io l'unico "negativo" e mi rifletto negli altri?; ragiono per proiezione?
Non metto più una targa grande sulla Home page del sito con la scritta a schermo intero "Proibito ai torresi entrare in Torreomnia", anche se di molti noi torresi dentro le mura non mi fido, me per primo, perché pur'io sto qui, nell'aria settica, contaminato di disamore. Sono pur'io in quarantena, potenziale salvabile, verso altre mete.
Ma di voi NO di Voi Torresi fuori le mura mi fido. Mi prostro a vostro cospetto, perché voi siete redenti, purificati, non avete bisogno di poveri, inferiori, analfabeti da schernire, avete digerito i vecchi matriarcati, il "perbenismo" che non ha mai escluso prevaricazioni, ed il provincialismo assassino.
Credetemi, scrivo con gli occhi lucidi, mi accade sempre dopo qualche giorno triste, quando la Torre diventa di Babele e non ci si capisce, ci si preclude di scherzare, di correre sui prati delle montagnelle rosse facendoci berleffi, persino alzare la gonna alle bambine e scappare con innocenza, per ridere, per conoscere, per capire, per iniziarci all'ipocrisia ed al falso pudore dei grandi che poi ci precluderà di amarci, di capirci non solo quando facciamo discorsi "grossi".
E finiremo con amare solo il lavoro o solo la maternità e non saremo mai una "carne sola" e la famiglia non sarà mai un nucleo in armonia. E poi si incrina. E poi si perde nel buio o nella luce accecante dei paradisi artificiali. E poi guarderemo "I bottazzi" con distacco e con vergogna dissociandocene disdegnandoli, senza capire la nostra di vergogna perché i "bottazzi" sono lì anche per la politica dello struzzo, quella nostra, per il nostro perbenismo e per la nostra presunta superiorità.
VOI TORRESI OLTRE LE MURA, dopo il Gargano e via via per il mondo siete il Paradiso di Torre. Cosa volete? Le vecchie macchne della mia bottega, le mie tute di lavoro di mezzo secolo, cosa volete, vi darò tutte le mie care cose, le foto di scuola, i ricordi d'infanzia, la medaglia della Prima Comunione, il mio primo ricciolo che mamma mi conservò in uno scatolino prima di morire. Quello che ho, sono il frutto del lavoro fisico di mezzo secolo, hanno un grande valore per me, sapete; approfittate di questa mia sofferta dichiarazione d'amore alla Torre nel mondo, ecco prendete intanto in anticipo via etere il mio vecchio cuore e Torreomnia!

Luigi Mari

ID: 573 Intervento da: Luigi Mari - Email: gigiomari@libero.it

Caro Angelo, sei entrato in un momento di transizione,
sei il benvenuto. Adesso che si calmano le acque molti di noi ti risponderenno e ti accoglieranno calorosamente.
A presto

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