Autore:
gennaro francione
- Email:adramelek@tin.it
- Scritto o aggiornato:
giovedì 26 maggio 2011 Ore: 17:06
Un brano sonoro sulla musica come droga sulla droga Linkata Youtube - Clicca la freccetta per per ascoltare o spegnere - Se si interrompe la musica riclicca la freccetta e aspetta un po' il caricamento - Per vedere il video clicca l'ultimo pulsante a destra
CONVEGNO - SPETTACOLO Promosso dal Comune di Monte San Giovanni Campano
Assessorato Servizi Sociali Scuola Media Statale “Angelicum”
SUL TEMA ‘DISAGIO SOCIALE E DROGA’
CHE SI TERRA’ a Monte San Giovanni Campano IL 19 MAGGIO 2007 ALLE ORE 09.30 Presso il “Teatro Comunale “ P.zza Guglielmo Marconi
CON IL GRUPPO DI LAVORO PHARMAKON IMPEGNATO IN UN CICLO DI INCONTRI CON I GIOVANI SUI PROBLEMI DEL DISAGIO SOCIALE E DELLA DROGA, COSTITUITO DA:
Giudice Gennaro Francione (Tribunale Penale di Roma) - scrittrice del sociale Maria Grazia Colombo - avvocato Maria Antonietta Corsetti – psichiatra e criminologa Carmela Carrieri (Ospedale di Albano) - direttore editoriale Roberto Boiardi (Herald Editore, Roma). Interverranno inoltre sul tema gli artisti Alberto Ruocco, Filippo Bubbico, Giuseppe Alagna e Sandro Scarpelli.
Saranno presenti:
L’Assessore ai Servizi Sociali: Prof. Renato Bottoni Il Dirigente Scolastico: Dott.ssa Palmina Bottoni Il Sindaco: Avv. Antonio Cinelli
L’iniziativa nasce da un progetto volto ad affrontare i problemi giovanili (in particolare, appunto, il disagio sociale e la droga) con i giovani stessi in un contesto di solidarietà, di reciproco scambio di idee e di esperienze. Il tour è cominciato all’Università La Sapienza di Roma ed è continuato a Supino, Nettuno(alla scuola di polizia), proseguendo presso altre località del Lazio.
Saranno presentati nel convegno due libri editi dalla Casa Editrice Herald di Roma, la quale si occupa in maniera attiva dell’inserimento lavorativo e sociale degli ‘emarginati’((i libri vengono stampati presso la tipografia INFOCARCERE srl) http://www.heraldeditore.it/:
I libri sono:
LE NUOVE FRONTIERE DELLA DROGA: LA VIA MEDICINALE - di Gennaro Francione.
In questo testo, l’autore sottolinea l’inutilità della repressione penalistica nell’uso delle droghe, proponendo il dialogo coi giovani e la nuova via medicinale che sostituisce al carcere la cura (preventiva e successiva), le sanzioni amministrative, le misure di sicurezza sul territorio. Come artista (Francione è Presidente dei Giudici Scrittori Europei), propone il TEATRO, che aggrega ed unisce i giovani, come una delle terapie alla solitudine ed alla droga, raccontando la sua esperienza nel testo “ ‘A Scigna”.
VIA DEI RIARI,48 – La stanza morta – di Maria Grazia Colombo.
Pagine che danno voce ai giovani ‘perduti’ sia nell’incubo della droga, sia in una società colpevolista ed emarginante che chiede repressione e non prevenzione, protesa ad ‘avere’ e non a ‘pensare’.
“Un’idea geniale quella di Maria Grazia Colombo di trasformare sterili archivi di un SERT in materia da cui attingere per descrivere le vicende tragiche, grottesche, sempre doloranti di persone che sono passate in quella struttura alla ricerca di una salvezza dallo stupefacente, il più delle volte rivelatasi vana chimera. Dal dolore della poesia del mondo come è, alla speranza di un mondo come sarà, un mondo di giovani liberati dallo stupefacente con l’aiuto dell’arte, della cultura e dello stare insieme”. (da “Prefazione” di Gennaro Francione).
“Storie di persone, di donne e di uomini, di ragazzi e di ragazzi, storie di vita a volte violente, sempre laceranti da cui tuttavia appare una straordinaria sensibilità, pari, e non a caso, alle evidenti fragilità.” (da Commento del Garante dei Diritti dei Detenuti del Lazio, on. Angiolo Marroni).
Hanno gentilmente prestato la propria immagine per le fotografie artistiche contenute nel libro gli attori: Alberto Ruocco, Massimiliano Bonafede e Leandro Cassarà.
Da ‘Via dei Riari, 48’ saranno letti alcuni brani dall’attore Rocco dallo studente Leandro Cassarà e dall’autrice.
Sarà di seguito rappresentato il dramma:
APOXIOMENOS (IL DOPATO DI OLIMPIA) di Gennaro Francione. Con Filippo Bubbico, Giuseppe Alagna e Sandro Scarpelli. Regia di Filippo Bubbico.
L’atleta Koroibos, ex cuoco, esprime i peggiori vizi della Grecia di un tempo, che sono quelli di adesso. Ovvero la ricerca di un arrivismo senza scrupoli che non esita a ricorrere al doping pur di primeggiare nello sport e nella vita sociale. Allora come ora, infatti, il primeggiare in una disciplina dava accesso alle più alte cariche politiche.
ID: 13117 Intervento
da:
Gennaro Francione
- Email:azuz@inwind.it
- Data:
venerdì 4 giugno 2010 Ore: 18:44
ID: 12759 Intervento
da:
Gennaro Francione
- Email:azuz@inwind.it
- Data:
martedì 23 febbraio 2010 Ore: 23:52
RECENSIONI Ultime dai news-blog del CorrieredelWeb.it Web TuttoTeatro lunedì 22 febbraio 2010 KOROIBOS - L'ATLETA DI LUSSINO Il 21 febbraio è' andato in scena, in anteprima nazionale presso la galleria d'arte e cultura Te Fenua"Koroibos- l'atleta di Lussino" una tragedia scritta da Gennaro Francione, ambientata nell'antica Grecia ma che vuole allacciarsi alle attuali tristi vicende odierne. Koroibos un giovane pescatore nato nell'isola di Lussino, attuale Croazia, grazie alle sue capacità fisiche, e alle sue vittorie sportive a Olimpia è diventato un semi-divo. Il poeta Pittaco suo coach, nonché suo amante lo ha iniziato ai misteri eleusini:quando l'acido lattico ti taglia le gambe, il fiato ti si spezza, e non ce la fai più ad andare avanti nella competizione la soluzione secondo Pittaco è una sola...ricorrere a dei rimedi, a delle fonti di energia alternative come l' Ergot droga storica ricavata dalla claviceps purpurea (Fungo parassita dei cereali) in particolare della segale. Alla fine del 1800 sulla claviceps, da uno scienziato fu scoperto e isolato L'acido lisergico, dalla cui sintesi nasce LSD, nominata da Francione nel testo dell'opera, perché quest'opera vuole essere un monito per i giovani d'oggi a non cadere nel baratro della droga dimostrando loro come già tremila anni fa le lusinghe misteriose delle sirene , i sogni di gloria raggiunti con disonestà portavano alla rovina. Al personaggio di Pittaco si contrappone quello di Callipatera la madre di Koroibos, vedova coraggiosa, che ha cresciuto da sola questo figlio, e che tenta di tutto per strapparlo al vortice in cui è caduto. Una tragedia di altri tempi, ma che potrebbe essere benissimo ambientata ai nostri, quante madri coraggio ci sono nei bassi napoletani che hanno denunciato i propri figli pur di salvarli dalla scimmia sulla spalla, e poi è inutile fare i nomi degli atleti che sono morti nella lotta contro il doping nello sport... Miriam Comito http://tuttoteatro.blogspot.com/2010/02/koroibos-latleta-di-lussino.html http://www.newsitalia.eu/koroibos-latleta-di-lussino-0222.html @@ NO AL DOPING! KOROIBOS, L’ATLETA DI LUSSINO Debutta ieri presso l’Art Gallery Tefenua (Ostia Antica) lo spettacolo di Gennaro Francione dal titolo : “Koroibos, l’atleta di Lussino”, che tratta in chiave antica il tema –attualissimo- del doping. Nella pièce l’atleta Koroibos esprime i peggiori vizi della Grecia di un tempo, che sono anche i vizi di oggi, e in cui la figura dell’atleta (che in quell’epoca come in questa era anche uno “show man”, in un certo senso) è totalmente inglobata e succube di un più grande Sistema. Grazie alla vittoria al Pentatlon (le 5 discipline olimpioniche) Koroibos può dunque aspirare alla carica di magistrato, allo stesso modo in cui a Valentino Rossi è stata riconosciuta la laurea ad honorem. Allora come ora, infatti, il primeggiare in una disciplina dava accesso ad onori e cariche (anche le più alte cariche politiche). Toccante e realistica l’interpretazione del protagonista, Stefano Guerriero, attore nonché ex-atleta, sul quale il ruolo dell’Atleta di Lussino sembra cucito addosso. Chiara Alivernini http://www.newnotizie.it/2010/02/22/no-al-doping/ @@@@@@@@@ Un’opera ambientata nell’antica Grecia ma quanto mai adeguata ed estremamente attuale ai nostri giorni. Un’opera che tratta di arrivismo, di sport, di “doping”. Un’opera che angoscia e sconvolge lo spettatore, per quello che il protagonista è indotto a fare, dal fato, dal subdolo Pittaco e dalla “magica” sostanza che gli viene somministrata per consentirgli di vincere il Pentathlon ai giochi olimpici. L’arte e il teatro sono fini a se stessi ma ogni qualvolta toccano il nostro “io”, segnando l’anima e lasciandoci spunti di riflessione, ci accrescono. Questo è quello che l’opera di Gennaro Francione sicuramente è riuscita a fare, messa in scena attraverso una sinergia di attori, ballerine, e musica, che riescono a mantenere alto il livello di “pathos”, sino alla risata finale di colui che appare come la materializzazione di una volontà superiore, divina e tentatrice nella cui trama il protagonista, una volta caduto, è ormai destinato a restare impigliato, arrivando addirittura a tradire gli affetti a lui più cari. Luciana Spina http://www.facebook.com/profile.php?ref=sgm&id=1594868978#!/profile.php?ref=profile&id=1633929201 @@@@@@@
"Ancora emozioni, contrastanti, ma forti emozioni attraverso il teatro di Gennaro Francione. Una forma espressiva, quella del Giudice Drammaturgo, che inebria lo spettatore e con la quale affronta un problema sociale di particolare rilievo, il doping nello sport appunto, un male endemico ed epidemico. Lo spettacolo coinvolge emotivamente lo spettatore attraverso la bellezza e la purezza dell'Essere Umano che anche la maestrìa del Regista ha saputo ben evidenziare ed ... uccidere. Oltre la lettura di ciò che palesemente appare agli occhi dello spettatore, l'opera teatrale esprime la sublimazione dell'eterno contrasto tra Eros e Thanatos, ovvero quel dissidio cosmico tra le forze dell'Amore e della Distruzione e disperata diventa la necessità di vivere e di morire"
ID: 12740 Intervento
da:
Gennaro Francione
- Email:azuz@inwind.it
- Data:
domenica 14 febbraio 2010 Ore: 09:02
ID: 12671 Intervento
da:
Gennaro Francione
- Email:azuz@inwind.it
- Data:
martedì 26 gennaio 2010 Ore: 07:58
SPETTACOLO-CONFERENZA SU CULTURA E DROGA A REBIBBIA
Venerdì 29, alle ore 15.30 e sabato 30 gennaio 2010 alle ore 11.00, avrà luogo, presso la terza casa del carcere circondariale di Rebibbia, via Bartolo Longo, il recital dal titolo"la vita è bella". Lo spettacolo avrà per protagonisti 10 ragazzi ivi reclusi. Il recital altro non è che una riflessione su poesie di uno dei ragazzi che si trova all'interno del carcere. La regia è affidata a Francesco de Cicco, affiancato da Fiore Ranauro, Claudio Zappullo (fonica), Stefano Manduzio (fotografie), Gemma Andreini e Carmela Rossi (recitazione), tutti componenti dell'Associazione Artisti per Sbaglio, che da anni mette l'arte a disposizione di tutti, con aggregazione, volontariato e beneficenza. Per il momento lo spettacolo si svolgerà all'interno della struttura e l’ingresso è ad inviti, ma non è da escludersi che in futuro potremmo vederlo in uno dei teatri di Roma. Lo spettacolo di venerdì avrà come ospiti alcune classi dell'Istituto "Jean Piaget" di Roma (IV e V Superiori), con le quali c'è già stato un incontro-dibattito all'interno dell'Istituto, che ha visto la partecipazione del magistrato-scrittore Gennaro Francione pure presente all’iniziativa odierna. Alla fine del recital ci sarà una breve conferenza. Si parlerà di droga e cultura. Lo spettacolo di sabato sarà dedicato ai familiari dei ragazzi e al personale tecnico di Rebibbia. Si ringraziano, per la collaborazione: la dr.ssa AZARA Paola (educatrice), che si è prodigato nell'organizzazione interna , il sign. Silvio PALERMO, per aver generosamente offerto le maglie per lo spettacolo e per averne donato altre in occasione dello scorso Natale; il personale tutto, il corpo della polizia penitenziaria l'Associazione artisti per sbaglio.
UNIONE EUROPEA GIUDICI SCRITTORI(EUGIUS): LA NUOVA UNIONE DEI GIUDICI UMANISTI D'EUROPA: http://www.antiarte.it/eugius
ID: 11753 Intervento
da:
Gennaro Francione
- Email:azuz@inwind.it
- Data:
lunedì 27 luglio 2009 Ore: 11:49
Venerdì 24 luglio 2009, Alberto Ruocco nell'ambito dello spettacolo tenutosi al Gay Village dal titolo Ogni uomo uccide la cosa che ama organizzato dall' associazione DI' GAY PROGET, ha interpretato Koroibos il dopato di Olimpia, scritto dal Gennaro Francione, in modo del tutto singolare recitando il monologo a seguito di una performance ginnica su musica di Vangelis, riscuotendo grande successo. Alberto ringrazia Laura Annibali e Imma Battaglia, per avergli dato questa opportunità, ringraziando inoltre la regia di Armando Cianchella e l'intero cast con cui si è trovato a collaborare per l' evento in questione con la speranza di poterlo ripetere presto altrove.
ID: 8913 Intervento
da:
Gennaro Francione
- Email:azuz@inwind.it
- Data:
lunedì 2 giugno 2008 Ore: 08:04
Ogni
risposta fa saltare la discussione al primo posto nella prima pagina
indice del
forum. L'ultima risposta inviata, inoltre, che è la seconda in alto a questa
pagina "leggi", aggiorna sempre pure data e ora
della discussione
(cioè il messaggio principale),
pur se vecchio.