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Argomento presente: « - L A T R A P P O L A - » | |||||
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ID: 6709 Intervento
da:
Vito D'Adamo
- Email:
Viad37@online.de
- Data:
mercoledì 1 agosto 2007 Ore: 10:25
Caro Lucariello, ti ringrazio di cuore per aver illustrato "LA TRAPPOLA". Ciò significa che il racconto ha fatto breccia nell'immaginazione del lettore; e ne sono pago. Mi viziate, però, e, benché non lo ammetterei mai in pubblico (!), mi stropiccio le mani. Amici come voi, insomma, se ne trovano di rado. Grato, Nonnovito vi abbraccia. Nonnovito |
ID: 6705 Intervento
da:
Salvatore De luca
- Email:
toredeluca_1981@libero.it
- Data:
martedì 31 luglio 2007 Ore: 12:05
Caro Nonno Vito, ti ho illustrato questo Tuo bel racconto alla men peggio. Non me ne volere. Ti confesso che non sono Gustave Dorè. Tore |
ID: 6248 Intervento
da:
Penza Francesco
- Email:
francopenza@interfree.it
- Data:
lunedì 2 luglio 2007 Ore: 00:43
Caro Vito, complimenti per il racconto. Luigi lo ha ben commentato. Dimmi come posso farti recapitare i miei francobolli. Li posso lasciare a Luigi Mari in maniera che Tua sorella passa a ritirarli? Fammi sapere Franco |
ID: 6246 Intervento
da:
Luigi Mari
- Email:
info@torreomnia.it
- Data:
domenica 1 luglio 2007 Ore: 23:35
Vito D'Adamo si riallaccia ad uno studio fondato sulla rifondazione narrativa del linguaggio, che si rifà anche al mezzo delle interviste personali. Spesso Vito nel mezzo secolo teutonico ha adoperato il dialogo che riporta nelle sue memorie creative. Narrativa del linguaggio attraverso la quale tutti gli immigrati riescono a svelare la loro esistenza. Creano e ricreano il loro mondo, sia presente che assente, creando una simbiosi determinista di quello che è stato il loro passato e di quello che è il loro presente. L'immigrante, in fondo, conosce e ristruttura il suo esistere e il suo sistema linguistico. Tutto questo, in tali racconti è cucito e impastato con i contenuti. Nel linguaggio, correlato di espressioni dialettali, viene fatto luce su un sistema di simboli in cui si produce una rifondazione della realtà, che è in rapporto contemporaneamente con il suo passato e il suo presente. Luigi Mari P. S. - Sono contento che questa piattaforma di comunicazione associa diverse forme espressive dalla storia alla cronaca, dalla tecnica alla narrativa, dalla confessione all'intervista in maniera che ciascun collaboratore esprima bene le sue potenzialità. Un sistema globale di indubbio interesse generale. Caro Vito, avevi ragione. "La quiete dopo la tempesta". Mai il muneratore delle visite di Torreomnia ha avuto tale ascesa. Allo stato, senza tema di smentita Torreomnia è il sito torrese più navigato, all'interno e all'esterno delle mura. Al di là del numeratore delle visite rovente, a prescindere dalla diffusione correlata di libri gratuiti, DVD Torreomnia duplicati a milioni dagli stessi utenti in tutto il mondo, fruiti quotidianamente persino dai marittimi torresi sugli oceani, la riprova di questa effermazione è la democraticità del veicolo e l'assenza di complicazioni tecniche di navigazione degli snobisti e perfezionisti dell'allineamento convenzionale tecnologico. Anche il "barocco" di Torreomnia, paradossalmente, ha contrubuito alla sua unicità e gradevolezza per un richiamo alla vecchia grafica cartacea festosa e policroma; e soprattutto la libertà di espressione, e la lotta contro perbenismo e provincialismo. I bacchettoni moralisti si mettono da parte. Torreomnia porta bannerini e link di tutti i siti e giornali torresi. Trovatemi un sito o un giornale torrese che cita o accenna Torreomnia. IL SILENZIO degli addetti ai lavori di cui si parla spesso in questa sede è la riprova del successo di Torreomnia dovuto ad un gruppo nutrito di collaboratori e non al solo web-master. Il direttore del Giornale la Torre Salvatore Accardo mi disse, qualche mese prima di morire: "Il silenzio degli addetti ai lavori, a Torre, è la riprova del successo. Se tutto va bene ci sarà un silenzo di tomba. Guai se si sente parlare in giro, significherebbe il fallimento sicuro. Infatti a Torre molti parlano solo se devono criticare e sempre in maniera distruttiva. Riconoscere un complimento li annienta. CONCLUDO CON UNA PROVOCAZIONE CONTRO I PERBENISTI E I PROVINCIALI. IL FILMATO FAMOSO DI UN PREMIO OSCAR. UNO DEGLI ATTORI PIU' AMATI E APPREZZATI AL MONDO: IL CONTENUTO DI QUESTO FILMATO HA CANDORE DI PRIMA COMUNIONE RISPETTO ALLE LORDURE DELLA CRONACA RELATIVE ALLE GUERRE, ALLA PEDOFILIA SPECIE IN FASCE SOCIALI DI ALTO BORDO, ALLA POLITICA CORROTTA, ALL'INGIUSTIZIA SOCIALE, ECC. CLICCA SULLA FRECCIA AL CENTRO DEL FILMATO PER NON USCIRE DAL FORUM Un caro saluto a Vito D'Adamo, a Salvatore Argenziano, a Franco Penza, a Gennaro Francione, alla redazione attiva, ecc. |
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