Autore:
Veronica Mari
- Email:veronicamari@libero.it
- Scritto o aggiornato:
sabato 14 luglio 2007 Ore: 23:11
"Dopo aver scritto poesie giovanili, come fanno piú o meno tutti i ragazzi, questa attività divenne per me un aiuto durante la stesura delle mie opere teatrali.
Mi succedeva, a volte, riscrivendo una commedia, d'impuntarmi su una situazione da sviluppare in modo da poterla agganciare piú avanti ad un'altra, e allora, messo da parte il copione, per non alzarmi dal tavolino con un problema irrisolto, il che avrebbe significato non aver piú voglia di riprendere il lavoro per chissà quanto tempo, mi mettevo davanti un foglio bianco e buttavo giú versi che avessero attinenza con l'argomento e i personaggi del lavoro interrotto.
Questo mi portava sempre piú vicino alla essenza dei mio pensiero e mi permetteva di superare gli ostacoli. Per esempio, 'A gatta d'o palazzo e Tre ppiccerilli mi aiutarono ad andare avanti con Filumena Marturano.
Come la gatta lascia il biglietto da mille lire e mangia il cibo, cosí Filumena non mira al danaro di Domenico Soriano ma alla pace e alla serenità dei suoi figli. I quali figli sono poi i tre bambini sotto un ombrello che vidi davvero una mattina in un vicolo di Napoli, uniti nella poesia, separati nella vicenda teatrale fino al momento della rivelazione di Filumena.
La Loren e Mastroianni in "Matrimonio all'italiana", una riuscita rivisitazione di "Filumena Marturano" di Eduardo.
Mentre scrivevo Questi fantasmi, per chiarire a me stesso il tormento di Pasquale Lojacono, ebbi bisogno di Io vulesse truva' pace. Talvolta l'impuntura riguarda questioni di linguaggio. Per esempio, per rendere vivo il modo d'esprimersi di Amalia Jovine nel secondo atto di Napoli Milionaria, scrissi L'enemi, avendo in mente il tipo di popolana napoletana che usa termini a lei inconsueti e cosí, per paura di sbagliare le finali delle parole, le elimina del tutto. Invece di dire «vitamina» dice «vitamí», invece di «anemia», «enemí»: l'eterna anemia del popolo napoletano... A poco a poco ci ho preso gusto e ora scrivo poesie anche indipendentemente dalle commedie.
Fra le tante che si sono andate accumulando sul mio tavolo ho scelto quelle che piú mi piacevano per farne una raccolta di versi, alcuni già pubblicati in Il paese di Pulcinella e in 'O canisto, e altri inediti."
EDUARDO DE FILIPPO
Eduardo De Filippo - Natale in Casa Cupiello Atto Primo 2
Eduardo De Filippo - Natale in Casa Cupiello Atto Primo 1
EDduardo - Natale in casa Cupiello - o fatto d''e fagioli
Eduardo De Filippo - L'umanità perde la fratellanza
Ogni
risposta fa saltare la discussione al primo posto nella prima pagina
indice del
forum. L'ultima risposta inviata, inoltre, che è la seconda in alto a questa
pagina "leggi", aggiorna sempre pure data e ora
della discussione
(cioè il messaggio principale),
pur se vecchio.