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Argomento presente: « Pulcinella: latrine biologiche »
ID: 6694  Discussione: Pulcinella: latrine biologiche

Autore: Penza Francesco  - Email: francopenza@interfree.it  - Scritto o aggiornato: martedì 7 agosto 2007 Ore: 02:20

RICORDO DI PULCINELLA INVIATO SPECIALE AL CAMPIONATO DEL MONDO DI CALCIO NEGLI STATI UNITI IMPRESARIO DI LATRINE BIOLOGICHE NEGLI STADI AMERICANI 1996

“Mi hanno inviato in America, per assistere al Campionato del mondo di calcio, su una nave, che non finiva mai. Appena sbarcato, mi sono trovato davanti a palazzi che gli americani chiamano grattacieli, tanto che sono alti. Io sono nato e vissuto nel Napoletano e precisamente ad Acerra: lì le cose sono uguali da sempre.
Sono entrato nello stadio, che io credevo una misura greca, invece pare un paese che contiene migliaia e migliaia di persone.
Al centro un rettangolo verde nel quale undici giocatori con la maglia azzurra e undici con la maglia gialla si disputano la finale per l’assegnazione del titolo mondiale con un uomo che dirige il traffico di una palla che deve essere messa in una rete di qua o di là.

Un signore, vedendo che io mi meraviglio, mi ha chiamato e detto:
”Pulcinè, io ti conosco. Sono pure io napoletano di Torre del Greco. Vivo a Brookljn da molti anni; i miei figli e mia moglie sono americani. Non ti devi meravigliare di niente. Io ti ricordo nel baraccone, quando tu ti esibivi nella Villa Comunale davanti ad un pubblico ingenuo e credulone. Tutti sapevamo che dopo Torre del Greco e la sua capitale il mondo fosse finito. Io pensavo che i tre comuni, dove erano le fermate del treno della Circumvesuviana, Ercolano, Torre del Greco e Torre Annunziata, fossero i limiti del mondo. Scoprii che per arrivare qua il piroscafo impiegò circa un mese.
Qua è tutto “business”. E tu credi che al campionato di calcio tutto vada liscio come l’olio? Una squadra come l’Italia, che ha le stampelle dalla prima partita, con giocatori acciaccati, perché deve arrivare alla finale in America? Perché allo stadio vengono tutti gli emigranti.
Alla fine decide il calcio di rigore dopo i tempi supplementari. Chi avrebbe litigato con gli scommettitori di tutto il mondo? Business. Soltanto business.
Tu scrivi che è è stata una bella partita, che l’Italia ha perso ai calci di rigore, perché due giocatori erano con le grucce e tutto è stato affidato alla fortuna.
Salviamo la faccia e non diciamo che l’allenatore è fesso e perché ce l’ha con alcuni giocatori e che la formazione la compongono in alto. I giochi sono stabiliti in alto.
Pulcinè, torna a Napoli, non è per te l’America. Là per preparare il tappeto delle scarpe dell’economia mondiale, i G 7 più i russi G 8, ci sono voluti 55 miliardi.
Tutto è da rifare. Tante guerre nel mondo per tornare al punto di partenza: capo e sotto. Il mondo va avanti sempre così. Gli italiani hanno voluto cambiare gli imprenditori al Governo centrale. Subito questi hanno fregato noi con un decreto legge apri carcere ai tangentisti. Che vuoi più.
E le armi per i poli in guerra chi le commercia? Tu hai chiesto la pensione d’invalidità da venti anni e non te la concederanno per le due gobbe, per la cirrosi epatica e per la tua ernia inguinale, ma solo se farai un business. Ste scamorze in campo sai quanti miliardi costano? Non ne parliamo.
E un cantante un attore, un presentatore, un prete? Lasciamo stare. E il mondo a guardare, a litigare, a vivere solo per una partita di pallone. Mi chiedo solo quale sia la spinta di mettere un pupazzo al centro e tutti intorno ad applaudire sia che dica sciocchezze che problemi seri.
Ma il gioco è nato con l’uomo per distrarsi dal pensare l’inutilità della sua vita. Solo che i furbi ne hanno ricavato un affare colossale.
Torna dalla tua Colombrina e non pensarci più. Il pezzo lascialo redigere da altri. Il ricco è troppo povero e il povero è troppo povero. L’equilibrio è un sogno nel mondo.”
Pulcinella, dopo aver ascoltato attentamente con il viso tra le mani piangendo di rabbia e di dolore, dice:
“Allora io sto fuori dal mondo. E che ci campo a fare.” Smette la maschera, il pantalone e la casacca, ne fa un rotolo e lo butta nell’acqua del ponte. E con la sua voce nasale si lascia assorbire dal mondo, che è tutta tecnologia e soldi e diventa l’impresario delle latrine biologiche negli stadi americani e con un sigaro in bocca è un business-man.
Mormora tra sé:”Io non ho capito il piacere che si prova a stare nella platea, abituato ad essere sempre primo attore. Nel mio baraccone. Che è poi la mia città. E’ una patologia d’identificazione? Allora siamo tutti scemi, se applaudiamo e retribuiamo chi propone ancora le guerre, la povertà, e l’inutilità.

Povera umanità.” Signori, buone vacanze.



Dott. Franco Penza della redazione



 
 

ID: 6776  Intervento da: Salvatore Vitiello  - Email: iello@hotmail.com  - Data: martedì 7 agosto 2007 Ore: 02:20

UN MIO PICCOLO CONTRIBUTO AL DOTT. FRANCO PENZA. IL FILMATO SUL DEGRADO DELLA CINTURA VESUVIANA E' REALISTICO E FA RIFLETTERE.



Salvatore


ID: 6767  Intervento da: Cosimo CANFORA  - Email: cosimoblanc@hotmail.fr  - Data: lunedì 6 agosto 2007 Ore: 08:28

Conosco Nicola personalmente. E' un amico di famiglia. Un fratello maggiore. La sua carica di umanità e di sensibilità è contagiosa. A volte mi piace andare a tenergli compagnia nel suo laboratorio artistico. E' un vero piacere...Ciao, Nicola, stammi bene! Ti voglio bene, a te, alla bella Maria e a tutti i tuoi figlioli. CIAO!

ID: 6695  Intervento da: Luigi Mari  - Email: info@torreomnia.it  - Data: domenica 29 luglio 2007 Ore: 15:05

PULCINELLA E TORRE DEL GRECO

Missione TORRE DEL GRECO con Pulcinella


Buongiorno da Torre…la mattina il cerchio di inizio si va popolando a poco a poco….iniziamo alle 9/ 9 :15 e mano a mano arrivano i pulcini chi a piedi chi accompagnato dalla mamma…

Verso le 19 tutti seduti nel piazzale che inizia lo spettacolo…Zorra è tornata appena in tempo…e così si passa dal numero di acrobatica con tanto di Vesuvio in eruzione, passando per la giocoleria e le gag di Pulcinella (interpretate questa volta dai ragazzi), fino all’improvvisazione di clownerie…solo il video rende giustizia a quanto hanno saputo creare ed improvvisare in così poco tempo !
…… ma felici di essere arrivati… poverini ancora non sanno cosa li aspetterà!!! Pochi Chilometri, attraversando Napoli che ancora dorme ed eccoci davanti il cancello delle suore a Torre del Greco…. bussiamo ma dopo un po’ ci aprono … forse anche per loro domenica!!!!

clownincorsia.blogspot.com/2007/06/missione-torre-del-greco-na-2007.html

IL PULCINELLA DI CORALLO di Ludovico D'Elia 1974. Vive e opera a Torre del Greco

Nella Foto a lato: Pulcinella di corallo dell'artista torrerse D'Elia

Quest'ultimo lavoro, un pulcinella in corallo con maschera in argento e' stato piu' volte pubblicato,sia su libri quale

"IL GIOIELLO TRA STORIA E COSTUME" di Nino D'Antonio e Dario Cristiano (nel 1997)

sia su riviste come "VOGUE GIOIELLO"N 47 di SETT.1998.

1997 Lavora presso un azienda del TARI' dove svolge varie attivita': scultore corallo e metalli, designer di gioielli al computer e operatore C.A.M. sino al genn. 2000.

1998 Partecipa alla collettiva ,"DALLA MIMOSA ALLA GINESTRA" in VILLA CAMPOLIETO Ercolano(NA).

Nel 2000 Vince il concorso per realizzare un'opera a tema utilizzando segatura e colore in polvere,come da tradizione(dim.6,20x6,20m)per la festa dei "QUATTRO ALTARI" di Torre del Greco svoltasi dal 30 giugn. al 2 luglio

2001 Dal 15dic.al 14genn. partecipa alla collettiva "TORRE ARTE"dove presenta una scultura.



La CAMICIA DI PULCINELLA agghindata con il corallo rosso di Torre del Greco

Per l'estate del 2007 ha intenzione di far indossare agli uomini la "camicia pulcinella", una giacca-camicia che tra il corallo di Torre del Greco e gli intramontabili "cornetti" portafor- tuna ha intenzione di essere in tutto e per tutto espressione del "made in Campania".
Lui, Mario, 33 anni, il mestiere di sarto lo ha imparato dal papà. Del resto la sua azienda di famiglia ha mosso i primi passi nel 1964 ed è dal 1991 che anche lui ha deciso di seguire la strada di casa. Seppur fedele alla tradizione ha deciso, però, di andare oltre. La "camicia Pulcinella" lo prova. Un modello, la Camicia Pulcinella, che tra gli obiettivi si pone quello di rilanciare la camicia artigianale napoletana."Si tratta di una giacca-camicia in puro lino per le sere d'estate, con una novità spiega Muscariello bottoni e gemelli sono di corallo rosso di Torre del Greco.
In particolare i gemelli sono costituiti da una fantasia di piccoli cornetti. Nata da una conversazione con Renzo Arbore, la Pulcinella è una mia reinterpretazione della più nota sahariana secondo lo stile napoletano".

IL PULCINELLA TORRESE COL TEATRO EDUCATIVO E TERAPEUTICO

Nella foto a lato: Pierluigi Ortiero Uno dei migliori Pulcinella torresi

Pier Luigi Ortiero, Uno dei migliori ed appassionato interprete torrese di Pulcinella, regista della compagnia teatrale "La Mariposa", da lui diretta, e lieta di presentare nelle scuole ciò che crede da oltre trent'anni in ciò che le più moderne teorie psico-pedagogiche, ora recepite fortunatamente anche a livello ministeriale, vanno affermando, e che cioè il teatro sia uno dei mezzi più efficaci per la crescita e l'educazione dei giovani e soprattutto per la loro formazione etico-sociale.
I vari linguaggi e temi che il Teatro propone, avviano il giovane ad una migliore comprensione di se e degli altri, ne affinano il gusto estetico-musicale e sviluppano i senso della creatività e dell'espressione personale inserite in un contesto di socializzazione e integrazione con il proprio ambiente; non per nulla gli antichi greci attribuivano proprietà catartiche alle tragedie.
Si è sicuri che per i giovani costituirebbe una validissima esperienza culturale approfondire la conoscenza di un autore come Leopardi attraverso la chiave offerta dal teatro, vivendo insieme a compagni e docenti un momento educativo unico, i cui risultati non saranno assolutamente comparabili a quelli ottenuti con altri mezzi educativi.

"Il teatro non è un fenomeno, ne una scoperta, è cioè un apografo della vita, non ha tempo, non ha luogo ed i suoi attori non hanno limiti epocali, né una propria identità razziale, perché il teatro è il popolo planetario, l'attore è solo il suo degno tramite. Per questo, con buona pace di Freud, non esiste metodo formativo e terapico, contro problematiche esistenziali, più autentico ed idoneo del teatro, proprio perché esso è connaturato all'uomo, persino nel dottrinario più estremo". (Luigi Mari).

www.torreomnia.it/Attori/Pierluigi_Ortiero/pierluigi_ortiero.htm

NICOLA CONSIGLIO, l'acquerellista torrese con Pulcinella

Nella Foto a lato: "Pulcinella sulla luna" di Nicola Consiglio

La pittura di Nicola Consiglio ci propone gli aspetti più diversi dal mondo che ci circonda, dal paesaggio vero alla «natura morta», tutti però pervasi di una sensibilità talmente trasparente da farci scoprire nelle umili cose ritratte un profumo, sottile ed una poesia semplice e meravigliosa.

Abile nel dare emozioni e sensazioni di ineguagliabile freschezza e vigorosa esaltazione attraverso le repentine accensioni del colore che esprimono pienamente l’intimo accordo fra la sensibilità dell’Artista e l’armonia dell’Universo che lo ha ispirato.

Una pittura, insomma, dalla tavolozza accesa e violenta che, se a volte l’intensità della disperazione la rende esplosiva, non manca però di soste, di pause meditate, di soluzioni serene. Direi che il tormento interiore dell’Artista, l’eccitazione che lo pervade all’inizio di un’opera pittorica, si placa man mano che essa si va realizzando.

NICOLA CONSIGLIO ha il merito di riproporre tale realtà sicuro di infondere nell’osservatore un senso di distensione e di pace, un momento di vita che val la pena di vivere. Egli ha scoperto l’elemento idoneo e far scattare la sua emozione: e la natura in tutti i suoi aspetti, severi e semplici, ma pur sempre incantevoli.


www.torreomnia.it/Pittori_scultori/nico_consiglio/nicola_consiglio.htm



Luigi Mari della redazione






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