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Argomento presente: « Aniello Langella » | |||||
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ID: 720 Intervento
da:
Antonio Abba
- Email:
usn123@tin.it
- Data:
martedì 18 gennaio 2005 Ore: 21:21
A Salvatore ed Aniello porto i saluti di Michele a Sampdoria, che ha incontrato anche il fratello di Salvatore. Voglio anche dirvi che oggi si è insiedato all'Assessorato agli eventi Flavio Russo, noto scrittore e vulcanologo; che ne dite di fargli gli auguri di buon lavoro ? A Salvatore e a Gigi, un abbraccio fraterno "Capisce a mme". Antonio |
ID: 683 Intervento
da:
Luigi Mari
- Email:
gigiomari@libero.it
- Data:
lunedì 17 gennaio 2005 Ore: 15:34
Caro Aniello, per quanto Ti stimo, vedi, possiamo essere grandi per quanto vogliamo ma dobbiamo, chi più e chi meno, subire, ad esempio, quasi sempre la "sferza" delle consorti. Polacche ed ucraine fate giustizia, voi apparentemente non la vendereste a peso d'oro, ma è solo apparenza. Pensioni ed appartamenti vi fanno troppo gola, voi che soffrite fame, sete, gelo ed angherie di potere. E mio padre, 84 anni, terzo matrimonio, autonomo ed autosufficiente, vive felice e beato nelle braccia di una cinquantenne. "Nessuna precedente moglie - si difende lui - mi ha mai tagliato i peli dalle orecchie o dal naso, nessuna di esse mi ha mai carezzato la testa pelata o mi ha sbucciato l'arancia e me l'ha imboccata, nessuna la sera mi rimbocca le coperte e mi da la buona notte facendosi il segno della croce. E quando, talvolta, la solitudine senile mi assale ed allungo una mano per sentire il suo colpo caldo non mi butta giu dal letto. Forse un giorno mi porterà nelle steppe dell'est europeo e mi farà morire dal freddo, ma a 90 anni sarei morto lo stesso". Cosa rispondereste Voi a vostro padre ottantaquattrenne? Devo inviarvi dei testi aneddotici sulla vita privata dei grandi uomini messi affettuosamente alla berlina dal proprio giardiniere, dal proprio autista, ecc. Ma proprio il loro spirito di grandi uomini alimenta in toto la tolleranza e sfidano la solitudine dei ricchi e dei famosi. Non la pensava così la matriarca dell'aneddoto torrese famoso: "Cianni, e chi è Cianni? Ah volete tire u tottorino Cianni, e vuie dicite Cianni, scusate". Anni 60: frase che ha fatto il giro del mondo. Eppure, credimi Aniello, quando penso a quella donna mi si smuove dentro una grande tenerezza. Chissa quante e quali vessazioni pseudo-educative ha dovuto subire da piccola. Ma il punto focale non è questo: non solo "gli esami non finiscono mai", ma si è pure, inevitabilmente, "sempre alunni di qualcuno" (risposta 679 dell'omonimo torrese di Celentano). Per i genitori e i professori figli ed alunni sono sempre marmocchi. II discorso è generico! Tu ne sei escluso. Mettiamo subito i puntini sulle (i) e le tacchetelle sulle (t). La risposta va a Te solo perché Adrian è a Te che butta le "zeppate" scherzose ed affettuose, naturalmente. Questo quando davanti ai nomi ci sono i Prof. e i Dott., non parliamo poi degli Ing. E meno male che sono gli altri a chiamare Professore Ciro Adrian, perché, grazie a Dio, egli è schivo e riservato e disdegna gli autoincensamenti. Grazie a questo alone di goliardia non ci sentiamo gli anni addosso. La serietà da difendere? E' quasi sempre seriosità. Siamo nel 2005. Eppure, spesso, pregiudizi e (preconcetti, che non sono la stessa cosa), compromettono amicizie e compagnie fino ad estinguerle. Che squallore! In realtà mi dichiaro Tuo grosso estimatore, Aniello, ed ammiratore per l'operato sociale, come lo sono di Salvatore Argenziano, infaticabile e validissimo collaboratore culturale di Torreomnia, di Antonio Abbagnano, di Franco Formicola e tutti coloro che sono impegnati per questa nostra Mamma di pietra lavica chiamata Torre. Ah gioventù sfortunata che esci alle undici di sera e ritorni alla quattro di mattina, mentre a mezzo giorno ancora dormi... Luigi Mari Per Antonio Abbagnano: non ti sforzare a capire "Messaggio nella bottiglia" non ci sono fatti e personaggi, c'e solo musicalità, melodia, suono, così come quando i sentimenti come la gioia e l'amarezza, il fervore e la tristezza si cozzano, giù ai precordi, e si trasformano in segni grafici. Ascolta questa serie anfanante di messaggi del nostro Aniello, non leggerli. Chiudi gli occhi, e vedrai l'isola, il mare, la bottiglia all'orizzonte e i personaggi indefiniti, ma non nell'equivocità del doppio senso, della ripicca umana, della invidia e della dannazione umana di apparire sempre e comunque sul filo della bravura, il primo della classe. Personaggi e figure diafane come il tuo cuore vuole vederli. Si può mai leggere una musica, a prescindere dalle partiture? E' il connubio autore-lettore che conta. I sentimenti si trasmettono e si recepiscono, non si leggono. Non ti sei accorto, allora, degli sposalizi del Tuo "Comete". Questo libro già ti ha reso sentimentalmente poligamo. O l'amore è ancora solo quello dell'accezione della carne sudata e degli ansimi? Io non analizzo didatticamente gli scritti, altrimenti mi vengono a galla tutte le spurie. Le scorie mi piroiettano nella realtà. Dò il il significato ai messaggi perché li filtro col significato sublimale della parola AMORE. E' con questo filtro che scriveremo o leggeremo i massaggi di questo forum, tutto appannaggio della comunità e di Torre. In "Messaggio nella bottiglia" insolve la melodia ed avverti una profonda serenità. Diventi coautore del bello, cosicché spurie e scorie divengono zavorra da catapultare giù dalla mongolfiera della vita ideale che cerca sempre nuovo orizzonti, più puri, più sublimi. Aniello, Antonio, Salvatore vi stimo e vi voglio bene in nome di Torreomnia. Luigi Mari |
ID: 682 Intervento
da:
Aniello
- Email:
aniello.langella@tiscali.it
- Data:
lunedì 17 gennaio 2005 Ore: 15:11
...torno da poco dal lavoro... leggo ed URGE CHE VI SPIEGHI perchè da quando ho preso la botta in testa sento i neuroni dentro che si agitano e mi girano....i neuroni. Grazie ad Antonio magnifico nel libro delle comete e grazie al Prof Ciavolino che incontreò presto. VI accenno solo ....la storia E' VERA ... esiste l'isola che è quella dove tutti vorrebbero andarsene per sbattere la porta in faccia a tutti....esiste il "paludo" del chiavicone .....che è il sistema che cancella e macina tutte le buone idee.....esiste la grotta delle idee..... ed esiste la montagna fatta di bottiglie piene di messaggi. Esiste anche Marì. Purtroppo devo lasciarvi ma questa sera dopo l'ambulatorio, vi spiegherò cosa contiene l'antro delle idee....... lo conoscete quel vostro amico che faceva chionze ed era bravissimo ma non conosceva la vocale e la consonante e morì umile incisore povero,ma era ravissimo ? Lo conoscete quel pittore eccellente , che dipingeva,.....ma solo perchè non aveva la voce nessuno lo ascoltò,....lo conoscete quel tipografo che era bravissimo, ma solo perchè il chiavicone gli aveva contato il numero di neuroni ,.....lo conoscete quel medico bravissimo che solo perchè ,....non potè fare quel che voleva ? Tutta questa gente la conoscete ? Questi uomini hanno avuto delle idee e le hanno ancora ( quelli vivi ) e quelle idee purtroppo non hanno avuto la corretta maturazione ed il giiusto risalto. Le loro idee non si perdono tuttavia. Vanno tutte nell'antro delle idee. Lì bisogna cercarle. Ossia bisogna essere vicini , solidali, altruisti ed onesti. Solo coì si entra nell'antro , si vedono le idee ed assieme si possono realizare, concretizzare. VI spiegherò meglio questa sera. Intanto ho un gran mal di testa per qualla schifosa botta in testa. Aniello l'acciaccato scusate per gli errori ma vado di pressa |
ID: 679 Intervento
da:
c.adrian
- Email:
ciroadrian@libero.it
- Data:
lunedì 17 gennaio 2005 Ore: 09:24
Signor Antonio Abbagnano, io glielo avevo anche scritto che, caduto nella polla d'acqua del Dragone, il Langella non s'era più ripreso. Ne stiamo avendo la prova. Finge di non capire, oppure non se ne rende conto. Un caro saluto ed abbi comprensione. Ormai non è più lui. Adry. |
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