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Argomento presente: « NEWS TORRE 19 08 2007 » | ||||||
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ID: 6869 Intervento
da:
Serena Mari
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info@torreomnia.it
- Data:
domenica 19 agosto 2007 Ore: 11:45
Scontro fra due gommoni a Torre del Greco: un morto Nell'impatto sono rimaste ferite una donna e una bambina. Probabilmente gli occupanti dei due gommoni si conoscevano, erano amici tra loro e stavano rientrando assieme dopo una giornata trascorsa insieme. ![]() I due gommoni si sono scontrati a mezzo miglio dal porto di Torre del Greco. Il bilancio è gravissimo: un uomo, forse il proprietario di uno dei due gommoni, è morto. Nell'impatto sono rimaste gravemente ferite una donna e una bambina. Secondo quanto si è appreso successivamente, un gommone a bordo del quale si trovavano 8 persone ne avrebbe tamponato un altro che lo precedeva e a bordo del quale si trovavano altre due persone. Probabilmente gli occupanti dei due gommoni si conoscevano, erano amici tra loro e stavano rientrando assieme al Torre del Greco dopo una giornata trascorsa insieme. L'uomo morto a seguito della collisione è deceduto poco dopo l'arrivo all'ospedale Maresca di Torre del Greco. Un'altra donna è ricoverata nello stesso ospedale in prognosi riservata, mentre non desterebbero preoccupazioni le condizioni della bambina rimasta ferita anche lei a causa del tamponamento. I primi soccorsi sono stati dati dagli occupanti di un motoscafo, i quali hanno lanciato il 'May day', subito raccolto dalle Capitanerie di porto di Napoli e di Torre del Greco. Cinque motovedette sono accorse e hanno soccorso i 10 occupanti dei due gommoni. L'uomo morto nella collisione tra i due gommoni si chiamava Luigi Petrucci, aveva 42 anni, ed era originario di Catanzaro ma viveva a Torre del Greco. Complessivamente i feriti sono 4, tra questi due bambini, ma le loro condizioni non sono gravi. Gli altri due sono una donna, della quale non si conosce ancora l'identità, e Pio Mennella, 45 anni, ricoverato all'ospedale Maresca in prognosi riservata. Fonte del solo testo: qn.quotidiano.net |
ID: 6868 Intervento
da:
Serena Mari
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domenica 19 agosto 2007 Ore: 11:22
Sequestrate nel napoletano 4800 confenzioni di dentifricio contraffatto Un controllo, condotto dai militari della Guardia di Finanza di Torre del Greco, che ha portato anche alla scoperta di tre lavoratori non in regola. Sequestrate, nel Napoletano, oltre 4.800 confezioni di dentifricio che recavano i marchi contraffatti ‘Colgate’ e ‘Acquafresh’ non a norma. Sulle confezioni, secondo quanto accertato dalla Guardia di Finanza di Napoli in una ditta di commercio all’ingrosso di Poggiomarino, erano riportate solo indicazioni esclusivamente in lingua straniera e di origine extracomunitaria. In particolare, sui dentifrici non vi era alcun tipo di indicazione circa la composizione del prodotto e la scadenza. Assenti, dunque, le informazioni utili al consumatore. Il sequestro di 2.400 confezioni di dentifricio risultato prodotto in Brasile, e di 2.448 confezioni di dentifricio prodotto in Sud Africa, è stato effettuato nel corso di un controllo fiscale nei confronti di una società a responsabilità limitata attiva nel settore del commercio all’ingrosso di detersivi ed affini. Denunciata l’amministratrice della società, M.P. di 36 anni. Indagini sono in corso per risalire agli importatori dei prodotti non conformi alla normativa comunitaria. Fonte www.pupia.tv |
ID: 6867 Intervento
da:
Serena Mari
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domenica 19 agosto 2007 Ore: 11:17
Un salto indietro di cinque secoli? O almeno di due? No, si tratta del recentissimo Omnium gentium conventus de humanitate nostra aetate restituenda / convegno internazionale sull'attualità dell'umanesimo, intitolato più brevemente "Humanitas" e tenuto a Napoli, Pompei e Torre del Greco a cura dell'accademia Vivarium novum in collaborazione con la fondazione Mnemosyne e l'associazione Philia, sotto il patrocinio dell'Istituto italiano per gli studi filosofici. Ambizione esagerata, quella che emerge dalle parole sopra riportate (dal programma del convegno)? Potrebbero invero significare più o meno tutto lo scibile, anzi la vita dell'uomo. Ma ancor più frappant è il contrasto provocatorio con tutta una mentalità, che non possiamo dire ideologia ma nasce dalla comune deriva nichilistica delle moderne ideologie, tra esse nemiche e opposte in tutto, coincidenti tuttavia e nell'esito totalitario e nello sprezzante rifiuto dell'armonia di natura e ragione, essere e dovere, res e verba, sulla quale si fondano il bonum, il iustum e l'honestum della tradizione classica, cristiana e umanistica. L'opporsi a quella mentalità, senza timore di scandalizzare l'ipocrisia buonista dominante nelle istituzioni, è il motivo di questo singolarissimo convegno. Per un piccolo esempio del coraggio di cui non s'è fatto risparmio, si veda il cenno del tutto esplicito sulla connivenza tra autorità napoletane e camorristi, che a pagina 27 del programma conclude una breve storia della città. Insomma quanto di più opposto si potrebbe immaginare, all'atmosfera rarefatta, come toto caelo distante dal mondo reale, che è propria di quasi tutti i congressi eruditi. È chiaro che s'intendeva di smentire carrément il mito formalistico dell'avalutatività della scienza. Aderirono e concorsero a ciò molti illustri studiosi, dei cui contributi cercherò adesso di dare un cenno. Ma sopra tutti la vera anima della manifestazione porta il nome di LUIGI MIRAGLIA: ideatore del tutto, organizzatore sino ai più minuti particolari, traduttore persin troppo infaticabile come sotto si dirà, accompagnatore e guida turistica dei convenuti in tutti i loro spostamenti, capo di un gruppo di giovani aiutanti di buona volontà, e, se ce n'era bisogno, facchino delle casse di acqua minerale destinate ai rinfreschi. A lui in massima parte si deve se due personaggi come Michael von Albrecht e Wilfried Stroh hanno spontaneamente dichiarato, alla fine, di non aver mai partecipato a un convegno migliore di questo. fonte: www.aidanews.it |
ID: 6866 Intervento
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Serena Mari
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domenica 19 agosto 2007 Ore: 11:13
Buonomo (Legambiente): Sono milioni, smaltirle non sarà facile Milioni di ecoballe dannose per la salute e difficili da smaltire: sono quelle stoccate e accantonate nei nove siti sequestrati ieri dalla magistratura nelle province di Napoli e di Caserta. Un enorme immondezzaio ai piedi del Vesuvio sul quale i magistrati vogliono vederci chiaro. Quali siano le possibili strade per liberarsi di questi ingombranti rifiuti lo spiega Michele Buonomo, numero uno di Legambiente Campania. Tre le possibilità, nessuna delle quali indolore dal punto di vista dei costi da sopportare: la prima, che le ecoballe vengano 'riprocessate', vale a dire sfasciate e sottoposte ad un' ulteriore vagliatura che separando il secco dall' umido le renda combustibili nel termovalorizzatore di Acerra quando sarà pronto. 2) che siano incenerite in termovalorizzatori adatti fuori dalla Regione con costi notevoli e la necessità di ricorrere a migliaia di camion per il trasporto e correndo il rischio di nuove emissioni inquinanti. 3) la più realistica: e cioé che trovino una sistemazione in cave e discariche, operazione comunque complicata in una Regione che fa fatica a trovare siti in grado di accogliere la produzione quotidiana di rifiuti. Fonte www.denaro.it |
ID: 6865 Intervento
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Serena Mari
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domenica 19 agosto 2007 Ore: 11:09
Gennaro Esposito: "In D soltanto per la Turris" Oggi pomeriggio ultimo impegno in Abruzzo per la Turris di Pino La Scala. La formazione corallina affronterà la selezione locale prima di fare ritorno a Torre del Greco per proseguire la preparazione in vista dell’imminente inizio di stagione. Il rientro al Liguori è previsto per sabato e c’è da giurarci che ci sarà un gran numero di tifosi ad attendere i calciatori. A stilare un bilancio sulla prima parte di preparazione è Gennaro Esposito, numero uno della Turris, confermato dopo l’ottima stagione in maglia corallina. “Abbiamo lavorato bene in queste due settimane di ritiro – commenta l’estremo difensore napoletano – Si è formato un buon gruppo che è cresciuto notevolmente giorno dopo giorno. Lo confermano anche i risultati maturati nelle tre amichevoli fin qui disputate”. Gran merito va riconosciuto al mister che ha plasmato subito un buon gruppo qui in ritiro. Sono state fatte scelte mirate e nei ruoli che necessitavano di accorgimenti”. In città e tra i tifosi cresce sempre più l’attesa per vedere da vicino i nuovi all’opera. Col Castel di Sangro erano in 200 sugli spalti per assistere al test contro gli abruzzesi. Torre del Greco vive per il calcio e vuole riassaporare la serie C2. Un’attesa quasi soffocante che contribuisce a responsabilizzare ancor di più i calciatori. “Non credo, anzi, i tifosi sono uno stimolo a fare sempre di più – conclude Gennaro Esposito – E’ stato proprio per loro che ho accettato di giocare in serie D. Il pubblico di Torre del Greco non ti fa pesare il fatto di giocare in D”. Raffaella Ascione Fonte www.resport.it |
ID: 6864 Intervento
da:
Serena Mari
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info@torreomnia.it
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domenica 19 agosto 2007 Ore: 11:04
Napoli Consulta il giornale onlineTre navi approdano allo scalo partenopeo: "Emerald Princess", "Msc Musica" e "Costa Fortuna" Passeggeri prelevati dai bus per i tour in costiera. E c´è chi viene scippato: "Napoli è un incubo" La grande fuga dei croceristi Cristina Zagaria "Poca sicurezza, traditi anche dai tassisti: meglio Pompei" Batte bandiera delle Bermuda la prima nave da crociera che attracca in mattinata al porto di Napoli. Sette piani. Vetrate a specchio. Undici ponti. La "Emerald Princess", un´ammiraglia delle vacanze: 3.347 passeggeri, 1.334 uomini e donne che lavorano a bordo. Oltre tremila turisti che, però, sfiorano solo la città. «Il comandante e tutto il personale di bordo ci hanno sconsigliato di girare soli per Napoli: è pericoloso per il traffico e per gli scippi. E comunque il tour operator a cui facciamo capo ci ha proposto escursioni organizzate, più sicure» dice Lesley Knigt, in viaggio da sola con la nipote di 15 anni, Lucinda, dal Galles, mentre salgono su un autobus diretto a Sorrento. Il ritornello è comune: «Operatori e guide sconsigliano giri fai da te in città». E allora i croceristi arrivano a Napoli e fuggono. Al porto è pronto un meccanismo perfettamente oliato, per portarli in tour lontani dalla città. Alle 6.30, una dozzina di taxi, in fila indiana, attendono i turisti. La "Princess" attracca al molo Pisacane, tra le navi commerciali e i container, intorno alle sette. Nel parcheggio davanti l´approdo ci sono trenta autobus, parcheggiati a pettine, che aspettano il grande popolo delle crociere. Pullman gran turismo gialli, rossi, blu, bianchi, pronti per i tour verso Pompei, Ercolano, Sorrento. I croceristi in massa salgono sugli autobus gran turismo e vanno alla scoperta dei siti archeologici o dei profumi della costiera. «Vogliamo vedere le rovine, gli scavi» dice tutta fremente Audrey Palmer. È in viaggio con suo marito David e arriva da Exeter, nel sud dell´Inghilterra, con la "Princess" fanno il giro del Mediterraneo. E Napoli? «Oh no Napoli - interviene David - sulla nave ci hanno detto di stare attenti, di non girare mai da soli. Che c´è delinquenza, traffico, rumore. È una città che non ci interessa». Ad avventurarsi da soli per la città sono in pochi e con grandi difficoltà. Sono le 12,15, quando, Madelaine Hill, cercando di proteggersi dal sole con un ombrellino bianco a pois neri, torna sulla "Princess". «È stato un incubo - dice arrabbiata - Arriviamo da Wellington, Nuova Zelanda. Con mio marito Mike abbiamo deciso di andare da soli in città. Non ci piacciono i tour di massa. Volevamo fare un po´ di shopping» e mostra una cartina con via Roma, via Duomo e corso Umberto segnate con un evidenziatore verde. «Abbiamo trovato solo venditori ambulanti, come a Firenze - continua - Ma a Firenze per strada vendono cose belle, qui no. Ci stavano tutti addosso. Ci hanno anche rubato il portafoglio. Non sappiamo neanche come o dove. Per fortuna ci avevano avvertito e non avevamo documenti. C´erano solo 20 euro. Però non è giusto. Abbiamo speso gli ultimi soldi, 40 euro, per andare e tornare dal centro con il taxi: una follia. Passeremo il resto della giornata sulla nave. È meglio». Dopo la "Princess", arrivano anche la "Msc Musica" (2.550 passeggeri) e la "Costa Fortuna" (3.470 passeggeri). La "Costa" addirittura fa uno stop a Napoli di appena 5 ore (arriva alle 12 e parte alle 19). In molti scelgono il "Citysightseeing City". «Siamo arrivati con la "Msc Musica" alle 11 e ripartiamo alle 19,30 - dice Nick Randall, di Philadelphia - Abbiamo così poco tempo che il bus è l´unica possibilità per vedere un po´ la città e poi così non giriamo, meglio evitare». Sono pochissimi, insomma, i turisti che si avventurano tra i vicoli. Alle 15 in piazza Plebiscito arrivano i gruppi della "Costa". Sono tre, divisi per lingua (italiano, inglese spagnolo) e si radunano in tre angoli della piazza. Una spiegazione di 7 minuti e via. «È molto superficiale - si stringe nelle spalle Sergio Rossi, di Milano, sulla "Costa Fortuna" con la moglie - Ma sia sulla nave, che durante il tour non fanno che ripeterci di stare attenti, di non lasciare il gruppo, di non girare da soli, di tenere in tasca pochi soldi. C´è la fobia degli scippi e dicono che è molto facile essere investiti per strada. Alla fine perciò ci siamo accontentati di questo giro mordi e fuggi: superficiale forse, ma più sicuro». Fonte espresso.repubblica.it |
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