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Argomento presente: « 1943 AIUTO, FUIMME SOTT''U RICOVERO2 » | |||||
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ID: 16202 Intervento
da:
la redazione
- Email:
info@torreomnia.it
- Data:
lunedì 27 gennaio 2014 Ore: 01:24
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ID: 7058 Intervento
da:
salvatore argenziano
- Email:
salvatore.argenziano@fastwebnet.it
- Data:
martedì 11 settembre 2007 Ore: 00:25
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ID: 7042 Intervento
da:
Vito D'Adamo
- Email:
Viad37@online.de
- Data:
domenica 9 settembre 2007 Ore: 16:12
Da "la tófa" Anno 1, N. 15, del 4 ottobre 2006, in prima pagina, riporto la drammatica testimonianza di Ciro Cirillo, con una riflessione d'apertura degna di nota: "Sono le sofferenze che forgiano il carattere. Chi ha avuto una vita facile, senza tragedie, non avrà mai la forza per lottare, emergere. Io ebbi la sofferenza più grande, quando una bomba degli alleati, il 13 settembre del 1943 alle undici del mattino, colpì il nostro palazzo e morirono mia madre, mio fratello Bernardo il sacerdote, le mie due sorelle (nota del trascrittore: Elena, sposata Lerro, e Albina, se non erro), due nipotine (ndt: figlie dei Lerro) e una zia che si era trasferita da noi per stare più al sicuro. Ci salvammo mio padre ed io, che ero andato a Napoli per lavoro". Seguono crudi ricordi sulle condizioni di vita nel dopoguerra. Da Nonnovito, che raccoglie dati ed elementi per una esauriente ricostruzione di qegli "infausti" giorni, saluti a tutti con rinnovato invito a collaborare. |
ID: 7013 Intervento
da:
Salvatore Scala
- Email:
info@torreomnia.it
- Data:
sabato 8 settembre 2007 Ore: 02:03
Grazie Cosimo per la testimonianza. Sei un torrese fuori le mura sensibile ed aperto, non hai borie e sedicenze. Italia-Francia? Vinca il migliore e diamo ragione a Pierre de Coubertin con: l'importante è partecipare. Sono ricordi che si tramandano solo attraverso i figli, oramai, perché alcuni che hanno vissuto la seconda guerra mondiale sono passati a miglior vita oppure soffrono della sindrome della dipartita. Caro Nonno vito ci stiamo adoperando per aggiungere a questo argomento qualche testimonianza fotografica. Deve essere rigido l'inverno da te. Salvatore Scala della redazione |
ID: 7010 Intervento
da:
Cosimo CANFORA
- Email:
cosimoblanc@hotmail.fr
- Data:
venerdì 7 settembre 2007 Ore: 22:23
Ricordo con grande emozione e tristezza cio' che mio padre, già orafo all' epoca, mi raccontava della mattina successiva a quel bombardamento. Doveva recarsi per lavoro a Napoli, per comprare dell' argento che gli serviva per realizzare degli oggetti. La tristezza, la rabbia, il dolore...le macerie...la Chiesa di Santa Maria del Popolo bombardata...Sono ricordi per me "antichi", ma sempre presenti nel mio cuore. Mi racconto' che, per il dispiacere, non fu capace di continuare a camminare fra le macerie...e torno' indietro, quel giorno...senza potersi recare a Napoli a piedi... Cosimo Canfora dalla Francia |
ID: 6997 Intervento
da:
Serena Mari
- Email:
info@torreomnia.it
- Data:
giovedì 6 settembre 2007 Ore: 23:40
CARO NONNO VITO, PER IL MOMENTO FACCIAMO RIFERIMENTO ALLA CHIESA DI S. MARIA DEL POPOLO. POI PUBBLICHEREMO LA FOTO DELLA GRANDE LAPIDE CHE RIPORTA CENTINAIA DI MORTI VITTIME DEL BOMBARDAMENTO DEL MIGLIO D'ORO. Questi i versi in "RICORDI" di Salvatore Argenziano a riguardo: www.torreomnia.it/Testi/argenziano/ricordi.htm Sezioni in Torreomnia sia html che pdf. |
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