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Argomento presente: « SCANDERBEG E RE PULCINELLA »
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ID: 7199  Discussione: SCANDERBEG E RE PULCINELLA

Autore: Gennaro Francione  - Email: azuz@inwind.it  - Scritto o aggiornato: sabato 13 giugno 2009 Ore: 07:14


Pigia la freccetta per l'ascolto, regola il volume.
Brano: "Non c'è di più bello che la primavera" cantata in albanese da Ferdinand Bjanku


Nella foto sotto: Scanderbeg
COMUNE DI LECCE
P.I.C. INTERREG III A ITALIA/ALBANIAAsse IV – Misura 4.3 Azione 1

INTERVENTI DI INFORMAZIONE E PROMOZIONE DELL’IMMAGINE DELL’ALBANIA

CONVEGNO CONCLUSIVO del Progetto: “ SHQIPëRIA – La nobiltà delle aquile"

Lecce, 28 settembre 2007

Ore 09,30 Sala Conferenze Castello “Carlo V”
Ore 09,30 - Saluto autorità - Assessorato al Mediterraneo Regione Puglia - Consolato Generale Albanese a Bari - Comune di Lecce
Ore 10,15 – Presentazione risultati del progetto Dott.ssa Anna Maria Perulli

Responsabile Generale Progetto – Comune di Lecce Prof. ssa Anna Trono - Coordinatore Scientifico progetto Coffee break Prof. Nasho Jorgaqi - Responsabile Scientifico “Antologia di Scritti albanesi” Dott. Gennaro Francione - Drammaturgo, autore di "Scanderbeg, un eroe moderno"

http:// www.antiarte.it/adramelekteatro/scannerebecco.htm

Moderatore: Giuseppina Tiziana Difrancesco Visita della Mostra “ Ritratto di un popolo” allestita presso il Castello Carlo V di Lecce

http:// www.agenziaeuromed.it/Internet/default.asp

Il giudice drammaturgo Gennaro Francione nel corso della sua relazione rappresenterà la scena XI della "SCALA DI SCANNEREBECCO", sua opera teatrale su Scanderbeg tradotta in albanese a cura della Cattedra di Albanese presso l'Università della Sapienza di Roma.
Prenderà le vesti di re Ferrante-Pulcinella, coadiuvato dall'attore Gianni Magni nelle vesti dell'eroe Scanderbeg. Francione è stato invitato al convegno dall'Associazione Integra che, partner del Progetto "Shqiperia - la nobiltà delle aquile", ha progettato la redazione e la divulgazione nelle scuole, attraverso le mediatrici linguistico-culturali albanesi di INTEGRA stessa, del volumetto "La nave di Skanderbeg".
Dr. Klodiana Çuka Presidente di Integra Coordinatore del Centro Interculturale “Lecce Accoglie”
INTEGRA Onlus Associazione per l'Integrazione degli Immigrati Sede legale: via Veneto, 4 - 73100 Lecce - Italia Sede del Centro Interculturale “Lecce Accoglie” : Palazzo Turrisi Palumbo, 1 - 73100 Lecce - Italia tel. +39 0832/276843 - 332824 - 307017; fax 0039 0832/349906; cell. +39 349/0671828 url:

integra_onlus@libero.it
kdiana@libero.it

www.associazioneintegra.eu

http:// www.shqiperiaproject.com/Internet/italiano

ADRAMELEK THEATER:
http:// www.antiarte.it/eugius

UNIONE EUROPEA GIUDICI SCRITTORI(EUGIUS): LA NUOVA UNIONE DEI GIUDICI UMANISTI D'EUROPA:

http:// www.antiarte.it/adramelekteatro



Il giudice torrese Gennaro Francione


 
 
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ID: 11486  Intervento da: Gennaro Francione  - Email: azuz@inwind.it  - Data: sabato 13 giugno 2009 Ore: 07:14



ID: 11436  Intervento da: Gennaro Francione  - Email: azuz@inwind.it  - Data: sabato 6 giugno 2009 Ore: 16:44




ID: 8783  Intervento da: Gennaro Francione  - Email: azuz@inwind.it  - Data: sabato 17 maggio 2008 Ore: 08:52

MESSA IN SCENA DI SKANDERBEG (IN ALBANESE) DI FRANCIONE PER LA REGIA DI ELENA FUGANTI CON GLI STUDENTI ALBANESI DELL'UNIVERSITA' LA SAPIENZA DI ROMA
RAI TRE ORE 10,45-11,30 TRASMISSIONE EST-OVEST-LEVANTE
ADRAMELEK-THEATER


ID: 8631  Intervento da: Gennaro Francione  - Email: azuz@inwind.it  - Data: domenica 27 aprile 2008 Ore: 11:26



Pigia la freccia e regola il volume per ascoltare “Margjelo”, cantata dall'albanese Ferdinand Bjanku

Giorgio Maria CASTRIOTA SCANDERBEG
Intervista dell’editore Costanzo d’Agostino, al Dott. Giorgio Maria Castriota Scanderbeg, discendente diretto dell’eroe Albanese ed Europeo, Giorgio Castriota Scanderbeg.

Domanda: Dott. Giorgio Maria CASTRIOTA SCANDERBEG,, come si origina e si sviluppa nel tempo, il ramo di Napoli dei discendenti di SCANDERBEG?
A mio avviso, quando si parla di discendenza diretta, e’ bene precisare che, come in tutte le cose della vita esistono i rami principali, cioe’ discendenti dal primogenito di poi i rami secondari, che in base alla vicissitudini della vita , possono divenire principali, qualora il primogentito della stirpe non dovesse avere figli maschi.
Per meglio esemplificare il mio pensiero, che si basa su precise norme genealogiche,porto come esempio i mie figli. Il primogenito e’ Filippo Maria, nato il 25.1.1989 ed il secondogenito e’ alessandro maria,nato il 6.2.1992; qualora a Filippo toccasse in sorte di non avere figli maschi, l’onere della discendenza toccherebbe di diritto ad alessandro.
Partendo da Giovanni Castriota, enunciando di volta in volta i primogeniti, individuiamo il figlio giorgio, eroe albanese ed europeo, come da lei giustamente precisato, da cui il mio ramo discende, dopo giorgio da:giovanni, ferrante (spesso indicato il nome ferrante anche come Ferdinando), Achille, Pirro, Antonio, Achille, (signore di san demetrio san cosmo e macchia, in Calabria citra), Antonio, che sposa Claudia di Paola, Giorgio, Ferrante (o Ferdinando) da cui Francesco, nato iul 23.11.1779 (Filippo, nato il 29.3.1783,) Antonio, che sposa emanuella di gennaro, dei marchesi di auletta, giovanni che sposa maria dei marchesi sersale, da cui emanuella e francesco, nato il 7.6.1875 e deceduto, senza eredi, il 9.6.1943-a questo punto, estintosi il ramo principale, il secondogenito di ferrante, cioe’ Filippo, indicato dianzi in parentesi,nato il 29.3.1783, passa a trasmettere la sua discendenza, e quindi la diretta discendenza dei castriota scanderbeg, a: ferdinando (ferrante) I ° barone di fossaceca e castelluccio,filippo II° secondo barone di fossaceca e castelluccio,da cui in prime nozze, ferdinando III° barone di fossaceca e castelluccio, Filippo, IV° barone di fossaceca e castelluccio, e poi, giorgio(io) v° barone di fossaceca e castelluccio, da cui, come detto sopra, Filippo Maria ed Alessandro Maria.

Tale indicazione di nomi, oltre ad essere piu’ dettagliatamente inserita nell’albero geneaolgico della nostra famiglia,e’ stata giustificata, analizzata e riconosciuta valida,con atti che si conservano nell’archivio della consulta araldica, e che sono stati dichiarati autentici a roma il 3.2.1910 dal regio commissario della consulta araldica , e vistati per autenticita’ dal presidente del consiglio dei ministri, ministro dell’interno, nonche’ presidente della consulta araldica, dott. Sannino.

Domanda: le risapute vicende eroiche in cui si e’ contraddistinto il suo grande antenato giorgio, certamente hanno recato in dote ai suoi discendenti oltre a qualche privilegio, anche un certo carico di responsabilita’ soprattutto morale; come vive e come si rapporta con tali evenienze?

Io sono nato Castriota Scanderbeg, per me e’ sempre stato normale portare il mio cognome. Quando abbiamo cominciato a studiare la storia, talvolta, in classe, ci si imbatteva nello studio, in Giorgio Castriota, detto Scanderbeg, le cui gesta, purtroppo, non venivano mai realmente approfondite; io mi sentivo, dapprima intimidito, (non solo dagli sguardi e sorrisini dei compagni), ma anche dal peso del nome che portavo. Saro’ mai all’altezza di un si’ grande uomo?

Nella foto a lato Albania oggi

Ebbene i privilegi terreni,avuti in dote, a livello familiare, non sono nulla nei confronti dell’unico vero privilegio,quello di rappresentare sulla terra , ai giorni nostri, un uomo fiero, imbattibile, leale, onesto, distintosi in Albania ed in Europa, come dimostrabile leggendo le sue gesta.
Non saremo mai comparabili all’eroe, ma potremo solo tentare di esserne degni ambasciatori, in italia, in albania, e d in europa tutta.

Domanda: dopo oltre due secoli di rapporti interrotti tra i due rami principali dei castriota scanderbeg in italia, quello di ruffano (le) e quello di Napoli, si e’ riaperto quel dialogo costruttivo che tanti, da tempo attendevano- puo’ dire qualcosa sul rapporto con i suoi” cugini” ritrovati di ruffano?

Anche qui ho da fare una premessa. Io sono nato nel 1955 da Filippo Maria, figlio primogenito di Ferdinando, il quale, per sua indisponibilita’ alla notorieta’, non ha mai , o meglio quasi mai, partecipato a cerimonie ufficiali in rappresentanza degli Scanderbeg. Chi lo ha fatto, con una diversa e brillante partecipazione e’ stato mio zio giorgio, conosciuto come fra’ giorgio, in italia, in albania e tra gli arberesh. Detto cio’ mi corre l’obbligo, per verita’ storica, di affermare che nella mia famiglia, da quando sono nato, non sono venuto mai a conoscenza di dissapori con il ramo di ruffano. Ho saputo della loro esistenza consultando il libro d’oro della nobilta’ italiana e la mia curiosita’ non si e’ mai spinta oltre.loro discendono da Pardo, fratello di Achille da cui discendiamo noi. Siamo quindi, per trovare un giusto legame “ cugini”.

Mi dispiace apprendere da lei che tra le nostre famiglie ci sia stato del “freddo” secolare, ma in tutti i casi, cosi’ come il ghiaccio mantiene inalterate le caratteristiche delle cose, degli alimenti ecc., cosi questo ghiaccio, una volta scioltosi ha dato vita, seppur ad un solo iniziale incontro telefonico, ad un immutato senso di stima a persone che in tutti i casi portano il nostro cognome. Ricevere una sera verso le ore 20,00 una telefonata dal dott. Alessandro castriota scanderbeg, mi ha riempito di gioia e commozione. So che loro hanno avuto innato, come noi, il senso della famiglia e della modestia. Sono persone di indubbia moralita’, e spero al piu’ presto di poterli conoscere.
Pensi che alessandro ha sposato una donna il cui nome e’ carolina, che e’ lo stesso nome di mia nonna, e che sarebbe stato il nome che avremmo dato a nostra figlia, qualora fosse nata. Il mio secondogenito si chiama Alessandro. Che dire? Siamo felici di sapere che in tutti i casi, le nostre famiglie, a prescindere dalle discendenze, sono e saranno nel futuro, ancora presenti, baluardi dell’unica cosa che possiamo fare, cioe’ tenere in vita la memoria storica dell’eroe albanese. Mi permetto, suo tramite di fare gli auguri al dott. Giulio, il quale di recente ha avuto un erede maschio, Giorgio,, testimonianza del rispetto che entrambe le nostre famiglie portano all’eroe.

Domanda dott. Giorgio maria castriota scanderbeg, lei tra poco visitera’ l’albania, terra in cui si conservano indelebilmente le radici della sua famiglia. Come sta vivendo l’attesa del viaggio?quali sentimenti le dominano l’anima?

Deve sapere che nel 1997 circa, se non ricordo male, si stavano predisponendo i contatti tra gli amici albanesi e mio zio, Fra’ Giorgio, che in albania faceva opera meritoria di invio di generi medicinali e non, in nome e per conto dell’Ordine di Malta, portandoli direttamente lui, alla guida di camion (cosa che ora continua a fare la sua degna figlia, mia cugina, maria luisa,). Gli eventi bellici che hanno devastato ed insanguinato la costa adriatica e non, hanno di fatto interrotto i rapporti , per organizzare tale rientro,ma dentro di me ho sempre avuto il sentore che prima o poi ci sarei andato.
Ho avuto il piacere e l’onore di incontrare a roma l’ambasciatore kola, il poeta vizar zhiti , e tanti, tanti amici e fratelli albanesi. A tutti loro, in occasione di un mio commosso piccolo discorso a piazza albania, ho detto che in tutti i paesi del mondo sarei andato come turista, in albania no.
Vorrei andarci solo previo invito, e consentire a me ed alla mia famiglia, di poter far ritorno in quella che , mi sia consentito, ritengo essere la “terra promessa”.
I mille pensieri, i mille sentimenti che attanagliano la mia persona sono tanti e tali al punto che penso che verrebbe la voglia di “scappare”, ma puo’ un castriota scanderbeg scappare?.

A presto, Albania, mia patria di sangue. Giorgio



A cura del Giudice Fancione di Torre del Greco



ID: 7739  Intervento da: Gennaro Francione  - Email: azuz@inwind.it  - Data: martedì 27 novembre 2007 Ore: 16:44


Un altro brano albanese cantato da Ferdinand Bjanku. Clicca la freccetta e regola il volume

www.java.com/it/download/manual.jsp
Qui troverete tanta musica albanese da ascoltare e scaricare

www.java.com/it/download/manual.jsp
Qui troverete il cantante albanese Ferdinand Bjanku nel sito Antiarte del giudice Francione

CENTRO DI STUDI ALBANESI
FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI
SAPIENZA DI ROMA
ASSOCIAZIONE STUDENTI
ALBANESI N.I.F.A. - R O M A

Il giorno 28 novembre alle ore 17, presso la Sala teatro della Casa dello studente in via C. De Lollis n. 20 , sarà celebrato l’anniversario dell’indipendenza albanese


INTERVERRANNO

Kola LLESH, nella foto a destra, ambasciatore d’Albania in Italia

Rrok ALLOGU, ambasciatore d’Albania presso la S. Sede


Visar ZHITI, qui a sinistra, scrittore e primo ministro dell’Ambasciata albanese


Gennaro FRANCIONE, qui a destra, magistrato e scrittore, autore del libro “Scanderbeg, un eroe moderno”


Elio MIRACCO, Centro di Studi albanesi, Università degli Studi Sapienza di ROMA

Sarà recitata una scena dal dramma “La scala di Scannerebecco” di Gennaro Francione
Attori :
Franco Staffa in Scanderbeg,
Gennaro Francione in Re Ferrante- Pulcinella

REPERTORIO SUI RAPPORTI ITALIA ALBANIA
Le relazioni tra l'Italia e l'Albania, grazie a un'azione strategica e organica, non riguardano unicamente gli aspetti economici, ma sono caratterizzate da legami e scambi nel settore della sicurezza, sociale e culturale. Il carattere globale e multidisciplinare dei rapporti tra i due Paesi è stato realizzato grazie all'adozione di numerosi strumenti legislativi che hanno consentito di rendere stabili e reciprocamente proficui i legami tra due Paesi così vicini, legami rafforzati dai rapporti tra regioni come la Puglia, con una collocazione geografica strategica, e le regioni che si trovano dall'altra parte dell'Adriatico.
L'intervento italiano si colloca all'interno del Patto di stabilità per l'Europa orientale approvato nella riunione ministeriale di Colonia del 10 giugno 1999 che ha evidenziato la necessità di realizzare, accanto alle riforme economiche e democratiche delle regioni dei Balcani, tra le quali l'Albania, una mutua cooperazione su base bilaterale e regionale, non soltanto per garantire buone relazioni tra Paesi confinanti, ma per coordinare i Piani e i Programmi di aiuto economico. Obiettivo del Patto di stabilità è quindi il rafforzamento dell'Europa sud-orientale, "per incrementare la pace, la democrazia, il rispetto dei diritti umani e la prosperità economica, in vista del raggiungimento della stabilità nell'intera regione".


Giudice torrese Gennaro Francione



ID: 7329  Intervento da: gennaro francione  - Email: adramelek@tin.it  - Data: mercoledì 10 ottobre 2007 Ore: 11:28


Settore: cultura.
Poesia: Alessandro D'Agostini, Fabio De Sanctis, Gianni Godi, Ugo
Magnanti, Antonio Saccoccio. Tipo di evento: lettura di poesia: "Ottimo reading a
Zagarolo".
Data: 14/10/2007, ore 19.00.
Presso: Sala delle Bandiere, Palazzo Rospigliosi, 00039 Zagarolo (Rm).
Info: tel. 3471808068

Ingresso gratuito

<< NOTE BIOGRAFICHE DEGLI ARTISTI >>

ALESSANDRO D'AGOSTINI poeta, polemista e performer, ha fondato nel 1994 il Movimento artistico d'Avanguardia "Giovani Poeti d'Azione".
Ha pubblicato, fra l'altro, il libro di poesie "Rivelazione".
Fra le azioni di cui si è reso protagonista insieme ai Poeti d'Azione si ricorda la "Consegna contestataria di una bara agli esponenti del Centro Internazionale di poesia
'Eugenio Montale'" e l'irruzione di protesta, megafono in pugno, al "Rave di Poesia" di Roma a cura di Nanni Balestrini. Sito di riferimento:
www.poetidazione.it www.poetidazione.it

FABIO DE SANCTIS poeta d'ascendenza dadaista. Autore che esprime se
stesso privilegiando la dimensione scenica e giocosa della poesia.
Ha recentemente aderito al Movimento artistico d'Avanguardia fondato
da Alessandro D'Agostini "Giovani Poeti d'Azione".

GIANNI GODI opera nel settore delle arti visive transmediali,
partecipando attivamente a manifestazioni di poesia performativa e arti elettroniche, con immagini, suoni, voci e installazioni. Suoi lavori sono apparsi su "Fiera, "Poesia", "Terra del Fuoco", Catalogo del Premio "Trevi Flash Art", "Paese Sera". Ha
pubblicato "Memorie di Automi" con "Forum V Generazione" . Non intende pubblicare altro di scritto se non sulla sabbia.

UGO MAGNANTI ha pubblicato, fra l'altro, la raccolta di poesie "Rapido blé" e la plaquette poetica "20 risacche". Una sua recentissima intervista di Gianfranco Franchi è apparsa su "Lankelot", portale di comunicazione e critica
letteraria e dello spettacolo:
http://www.lankelot.eu/index.php/2007/09/29/magnanti-ugo-20-risacche

ANTONIO SACCOCCIO musicista, critico e poeta, ha fondato nel 2006 il
Movimento dei Neofuturisti Italiani, avanguardia artistico-culturale nata sul web da una libera aggregazione di bloggers italiani. Si dedica alla creazione di un nuovo pensiero basato sulla critica sistematica della società di inizio millennio e cura in
rete "Liberi dalla forma", il primo blog neofuturista:
http://liberidallaforma.blogspot.com


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