ID: 722 Discussione: A CARTE SCOPERTE
Autore:
Luigi Mari
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Email:
gigiomari@libero.it
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Scritto o aggiornato:
mercoledì 19 gennaio 2005 Ore: 01:22
A CARTE SCOPERTE
ID: 719 Risposta da: Salvatore Argenziano - Email: salvatore.argenziano@fastwebnet.it - Data: martedì 18 gennaio 2005 Ore: 17.48
> Caro amministratore non sono stato io a citare la logorrea. Vedi intervento “TORRESI DI FUORI PEGGIORI?” “SI CADE NEL MONOLOGO E NON NELLA DISCUSSIONE. SI AFFACCIA LA SINDROME DA LOGORREA ELETTRONICA. (…)
> Ti abbraccio, caro fratello in Torre.
Mi hai rubato l’ultima frase , come io ho rubato la frase alla signora M. Un sorriso per tutti. Ma io credo che le frasi amorevoli non abbiano autori, ne siamo solo portatori.
“L’ultima parola” se è giusta benvenga! Tu sei un altro che cambi significato alle parole? Ho usato la parola “logorrea” ma Tu me l’hai rilanciata addosso a boomerang travisandone il significato. I miei interventi scritti sono tutt’al più prolissi non logorroici, la logorrea è una sindrome di origine nevrotica, ne sono stato vittima quando i banchi di scuola delle elementari mi presero a calci nel sedere perché, complici del maestro, non compresero che l’afasia, che la precede, viene da profondi e dolorosi disagi familiari.
Vuoi lo sventramento alla Henry Miller della dillogia dei tropici, che per dire “ho paura della vecchiaia” figurava: “Sono preoccupato delle ovaie fradicie di mia moglie”. Formicola, non gridare “alla gogna”, ho citato due capolavori della letteratura universale.
> ID: 718 Risposta da: Aniello - Email: aniello.langella@tiscali.it - Data: martedì 18 gennaio 2005 Ore: 17.41
> (…) In questo forum volevo promuovere moltissime cose.
> Ve ne accenno qualcuna: CREARE UNA SEZIONE SCOLASTICA DEDICATA SOLO AI BAMBINI DELLE ELEMENTARI . Qui il Bambino entra legge copia e porta a scuola. Qui il nostro interlocutore privilegiato deve avere il posto d'onore.
Il campo faticosamente arato di Torreomnia, su esasperazioni umanistiche, non prevede privilegiati. Parità assoluta. Spazzini e professori pari nel contesto della libertà di parola e di opinione. Socialismo e comunismo non sono rulla rispetto alla libertà e all’uguaglianza di fatto.
> Vorrei CREARE UN LUOGO DOVE DISCUTERE SOLO DI URBANISTICA.
> Vorrei creare UN LUOGO DOVE PARLARE CON INTERLOCUTORI COMPETENTI (non certamente io) di VULCANOLOGIA STORICA .
>Vorrei UN LUOGO DOVE SI PARLA SOLO DEL RISCHIO VESUVIO, ancora,...
> UN LUOGO DEI CORALLARI.... Una sede per i pittori ED IL MARE,.... Non posso dirveli tutti .
> Avrei da proporvi tante cose ma faremo sicuramente . Mettiamo in maniera asburgica le cose a posto. Dove vivo, qui in Friuli mi hanno insegnato a tenere il CHIODO SULL'ELMETTO. Baffoni, cipiglio, grappetta, serietà, sorriso e filar dritti. Sono un po' eccessivi ma in fondo, loro mi hanno insegnato. Coraggio. Lavoriamo nelle regole. Nello
E’ la prima volta che ti dichiari “Nello”. Quante sfaccettature ha la nostra personalità. Come si fa a non volere bene il prossimo in generale, la cui fragilità deriva dal fatto che. spesso, gli insegnano a correre prima ancora di imparare a camminare.
Argomenti intelligenti (se posso osare: Nello) ed interessanti, ma mi sembrano partoriti da, come dire, un’ “astinenza da veicolo espressivo”. Mi spiego. Tu hai una intelligenza di gran lunga superiore alla media (ne sono convinto) che, insieme ad un discorso emotivo ed affettivo inconcluso della tua età evolutiva (come d’altronde quasi tutti quelli inclini alla cultura), hai accumulato e compresso nel tuo animo un oceano di idee vermiglie e fluttuanti, una volta celeste di nozioni, documentazioni, sperimentazioni che hanno avuto poco e niente un adeguato drenaggio catartico comunicativo, un veicolo appunto dove finalmente “vomitare” questa indigestione di sapienza.
I veicoli idonei a questo progetto gigantesco sono quello cartaceo della stampa tipografica, quello dell’emittenza via etere e via cavo, quello di un palco permanente per comizi itineranti.
MA NON UN FORUM DI DISCUSSIONE POPOLARE, STAREI PER DIRE PLEBEO, DOVE ARGOMENTAZIONI COSI’ DOTTE E SETTORIALI PRECLUDONO LA VOGLIA E IL DIRITTO DI ESPRESSIONE A CHI NON E’ ADDETTO AI LAVORI. INSORGE UNA SORTA DI VIOLENZA E DI PREVARICAZIONE.
Ma perché questo prestigioso, valido e coltissimo torrese (e Dio mi fulmini se non lo penso davvero) non sorvola le costose alternative (cartaceo, emittenza ed oratoria come conferenze, seminari, ecc.) e crea un salotto elettronico proprio denominato Torrelangella o Italialangella, o che dir si voglia ai costi attuali irrisori, lasciando libero dal tormento della sapienza queste “Cento fontane elettroniche di Luigi Mari” dove Nanninella, Pascalino, e Giuvannella vanno ad attingere con damigiane e mastelli un po’ di semplice, ignorante, materno, fraterno amore, di una Torre che fu onesta, sincera, amorevole, magari sorridendo sornioni al De Nicola di turno che si china sotto il solleone privilegiando l’acqua al sapere e soprattutto al potere?
Io posso solo parlare di me perché, (come diceva Marotta di Napoli) Torreomnia sono io, perché solo di me so qualcosa, se lo so. Diogene nella botte, un disneyano me meschino e me tapino, un povero tipografo vecchia maniera della plaga vesuviana ostinato a non piegarsi alle connivenze ed agli intrallazzi; un manipolatore dei vecchi stampi gutemberghiani dell’arte nera, che a sessant’anni ancora è costretto a lavorare 12 ore al giorno in un terranno polveroso e fuligginoso.
Ma peccherei tremendamente di immodestia rivelandolo, posso accennarlo solo su preterizione. Io stesso mi stupisco di questo mio “palcoscenico”. So che esso ha un’anima, ma non immaginavo che un’anima potesse attrarre a se una platea così vasta, così spontaneamente commossa, interessata, entusiasta. Perché, a parte il numeratore delle visite, solo io serbo in seno le migliaia di telefonate o e-mail private, (non pubblicabili per non infrangere la privacy), che arrivano dandoti l’emozione delle uova di Pasqua, nella dimensione puerile del candore, da tutto il mondo: da studenti, da giornalisti, da prelati, da poveracci, da possidenti.
Cosa volete che contino le beghe e le ripicche di fronte a questa realtà.
La galassia Torreomnia non sta sul server, ma consiste nella sua platea. Essa è il parametro del suo valore. La platea immensa. Torreomnia è un optional è un fortunato cocktail casuale di sentimenti mai sapientemente miscelati, ma spontanei, eterogenei e indiscriminanti. Io non conto nulla, se non nella misura dell’arco breve di una vita umana che ha rifuggito arrivismi ed arrampicature sociali, che stende Torreomnia come una enorme mano tesa che va dalle falde del vulcano al bagnasciuga, per ricambiare un po’ d’amore, un po’ di gioia e colmare il buco nero dei turbamenti adolescenziali per torti ricevuti da tutti e da nessuno.
Luigi Mari