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| ID: 7504 Intervento
da:
Cosimo CANFORA
- Email:
cosimoblanc@hotmail.fr
- Data:
mercoledì 31 ottobre 2007 Ore: 17:03
 
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| ID: 7503 Intervento
da:
Luigi Mari
- Email:
info@torreomnia.it
- Data:
mercoledì 31 ottobre 2007 Ore: 16:51
Marotta probabilmente dimenticò di mettere in appendice l'"Oro di Torre" al suo capolavoro "L'oro di Napoli". Ecco un paio battute firmate Canfora in quest'argomento consueto in Torreomnia: "Mi dicono: Ma pecché? Torre ch'à fatte pé te'?- Niente: m' à fatte nascere!" (Canfora) (Torre del Greco, la mamma comune di pietra, la sala parto di tutti i corallini buoni e onesti, gli altri sono figli illegittimi. N.d.r.). E ancora: "E' importante! Si', è vero, non ci sono molti interventi, nel bene come nel male. Forse per vergogna o timidezza, u turrese è scurnuse" (Canfora) Ciò in contrapposizione a quello che io per primo ho spesso, forse, travisato scambiando la timidezza per sedicenza e perbenismo, dimenticando che talvolta la superbia si nasconde dietro l'introversione, anche se il timido non è sempre uno stinco di santo per difetto di geni. Ma si crede davvero, forse, che io, Luigi Mari, con l'espormi in prima persona, con i fiumi di parole, non sia timido, ma solo per natura trasgressivo o quanto meno stravagante? Quante cose che lamento di sbagliato in questa sede, ad esempio, sono rivolte a me per primo, sono miei autosermoni, per razionalità, per logica comune e non per disistima. Non si crederà mica che i "predicatori" siano "prescelti" e santificati? Spesso, invece, siamo semplicemente persone che discernono i guasti personali perché riconosciamo i propri errori o le proprie debolezze, innanzitutto; e talvolta finiamo per interpretare gli altri per proiezione. Risposte come quelle di Cosimo, ad esempio, non l'avrei saputo dare a Giovanni Raiola. Le mie sarebbero state più tormentate e più rassegnate isieme; più tremendamente e forse nocivamente dotte, tuttavia vere; e non sempre la nostra logica e la nostra razionalita aderisce alla propria forma mentis. Molto è oggettivo e deleterio e tutto ciò che disgrega e deteriora denota mancanza d'amore! Bisogna viverci oggi sotto il Vesuvio per constatare alcune bassezze, efferatezze e lordure. Cosimo ha adottato il trilussiano: "Infondo la felicità (e la semplicità N.d.r.) è una piccola cosa". Tuttavia la semplicità e la comprensione avvicinano gli uomini, ma non li mutano, li rendono complici e compagni, e quasi mai amici e fratelli. Grazie Cosimo  Luigi Mari |
| ID: 7502 Intervento
da:
Cosimo CANFORA
- Email:
cosimoblanc@hotmail.fr
- Data:
mercoledì 31 ottobre 2007 Ore: 16:21
Concludo, per ora, ringraziandoti per il tuo scritto. Spero che altri Torresi, come me, rileveranno il tuo stimolo. E anche se non ce ne saranno, NON AVER TIMORE! TORREOMNIA NON E' FINITA: STA APPENA COMINCIANDO! |
| ID: 7501 Intervento
da:
Cosimo CANFORA
- Email:
cosimoblanc@hotmail.fr
- Data:
mercoledì 31 ottobre 2007 Ore: 16:17
In ogni caso, credo che mai come in questo momento Torreomnia riceve plausi, consultazioni e iscrizioni. Proprio perché, come tu giustamente riconosci, Luigi e tutta la sua bella Famiglia, sono devoti alla "Nostra Città" (ebbene si', mi ci metto anch'io). Un giorno qualcuno a chi avevo espresso la volontà di rimanere a Torre del Greco per evitare che essa si svuoti dei giovani promettenti, mi rispose:-Ma pecché? Torre ch'à fatte pé te'?- Niente: m' à fatte nascere! Torre Del Greco è una città. Da sola non puo' fare niente! Siamo NOI che dobbiamo agire! Senza troppo rumore, con calma, distintamente e compatibilmente con il resto di questo bel Mondo che abbiamo ereditato e che a nostra volta lasceremo. Il parco Naturale del Vesuvio. E cché d'è? NIENTE...  CANFORA COSIMO torrese dalla Francia |
| ID: 7500 Intervento
da:
Cosimo CANFORA
- Email:
cosimoblanc@hotmail.fr
- Data:
mercoledì 31 ottobre 2007 Ore: 16:07
Carissimo Giovanni, Perdonami se, prima di Luigi, ti rispondo io. Lo so, potresti dirmi:-Ma tu che centri. Io mi rivolgo a Luigi-. E avresti ragione. Per una volta sono indiscreto. Te ne chiedo ancora perdono, semplicemente perché spero, e ne sono quasi certo, nella tua indulgenza e comprensione. Abito lontano da Torre del Greco, eppure, grazie a Torreomnia, e sopratutto il suo Forum, vengo da voi quasi tutti i giorni. A volte scrivo, a volte leggo, a volte ascolto, a volte osservo...Sempre mi sento vicino a voi tutti, fratelli Torresi, e vi sento vicini anche. E' importante! Si', è vero, non ci sono molti interventi, nel bene come nel male. Forse per discrezione, forse per vergogna=timidezza. O' Turrese è scurnuse! CANFORA COSIMO torrese dlla Francia |
| ID: 7497 Intervento
da:
Giovanni Raiola
- Email:
raiolagiovanni@virgilio.it
- Data:
mercoledì 31 ottobre 2007 Ore: 14:53
Caro Luigi, perdonami questa osservazione: io credo che Torreomnia sia conclusa. Hai detto tutto il bene di Torre del Greco, come mai era accaduto prima, scavandolo sin nelle nidolla dei suoi cittadini e scandagliandolo sin dalle pietre più recondite della città. Altro parlare amorevole e positivo per Torre lo dovresti inventare; altri complimenti e apprezzamenti per alcuni tuoi concittadini immeritevoli li dovresti costruire ipocritamente. Per continuare Torreomnia dovresti parlar male di Torre, il che aprirebbe un varco di realtà negative ben largo; ma non lo farai, perché il tuo intento è stto sempre costruttivo. Né lo faranno i nostri compaesani che non sono stati capaci, in questo spazio, di esprimersi per il bene, figuriamoci per il male. Pubblicamente, s'intende, perché in silenzio, dietro la maschera "accacciano chello che Dio nun è Dio" (s'inventano vituperi fuori la volontà di Dio). Io non apprezzo tanto, in primis, questo tuo capolavoro trash e barocco, ma estremamente compiuto e significativo, (quale nessuna fatica letterario-artistica, sin ora, s'era verificata a Torre), ma innanzitutto ammiro la tua tenacia e la tua ostinazione di faticare tanto e così sodo per anni in un ambiente di spietata indifferenza, dovuta al terrore della detronizzazione o defenestrazione, specie da parte degli addetti ai lavori o di una pseudo intellighentzia che avanza testarda avvalendosi del consenso insignificante del "nemo propheta in patria". Giovanni |
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