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Argomento presente: « FRANCESCO PENZA NONNO ATTORE »
ID: 7523  Discussione: FRANCESCO PENZA NONNO ATTORE

Autore: Penza Francesco  - Email: francopenza@interfree.it  - Scritto o aggiornato: venerdì 2 novembre 2007 Ore: 21:54

STORIA DEL CINEMA

Alla ricerca del cinema perduto

Il cinema muto

Elvira Coda Notari, di famiglia modesta, era nata a Salerno il 18/2/1875 da Diego Coda e Agnese Vignes. Fu la prima donna ad interessarsi di cinema, regista, attrice, sceneggiatrice. La DORA FILM, sua prima casa di produzione napoletana, era in via Roma, 91. Nel 1911 in via Parma, 33. Dal 1912 i Notari ebbero studi cinematografici ai margini del centro storico della città in via Leonardo di Capua, 15. L’ITALIA S’E’ DESTA. 1927. Sceneggiatura di Elvira Notari. Basato sulla canzone “Pass’’a bandiera”. Fotografia di Nicola Notari. Montaggio Elvira e Nicola Notari. Produzione e distribuzione Dora Film Napoli. Con Edoardo Notari, Gennaro Santoro, Clara Boni, Francesco Penza, Oreste Tesorone.
Visto della censura. N. 23808. Ottenuto il 31 ottobre 1927. 1820 m.

STORIA DEL CINEMA
La figlia del Diavolo (1952) regia di Primo Zeglio, con Massimo Serato, Paola Barbara, Aldo Giuffrè, Marina Vlady, Roberto Risso e Francesco Penza.

Nel 1860 Garibaldi sbarca a Marsala. A Napoli in casa del conte Sereni arriva un barone, che persuade la contessa a sopprimere il marito. La figlia fugge in cerca di aiuto. Un fatto storico è lo spunto per una truculenta storia di amori e tradimenti. Un film debole che interessa solo come esempio di cinema nazional popolare.

Il cinema Moderno è in una dimensione diversa

Maddalena (1954) regia di Augusto Genina, con Charles Vanel, Valentie Tessier, Jacques Sernas, Folco Lulli, Gino Cervi, Marta Toren e Francesco Penza.

In un paese dell’Appennino campano dove il venerdì santo si svolge da secoli una processione religiosa che ha per epicentro la Madonna, un ricco agrario propone, a scorno del parroco, che la parte sia affidata a una forestiera che è, in realtà, una prostituta. Costei, pentita, si confessa al parroco, ma, prima di andarsene, visita un bambino morente che esce dallo stato di coma. Miracolo! A quel punto il riccone grida a tutti la verità. Maddalena, abbracciata a un tabernacolo della vergine, muore lapidata. Lanciato dalla Titanus con un’accorta campagna pubblicitaria (un manifesto con gli occhi azzurri di Marta Toren), ebbe un vasto successo. Il film ha, insieme, la struttura di una tragedia classica, il clima di una Sacra rappresentazione, l’enfasi di un melodramma settecentesco, e le ambizioni di una parabola evangelica. Il risultato è leggermente artificioso e folcloristico. Apprezzabili, la fotografia di Claude Renoir e l’interpretazione della svedese Toren con la voce di Andreina Pagnani.


Dott. Francesco Penza

 
 

ID: 7524  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: venerdì 2 novembre 2007 Ore: 21:54

STORIA DEL CINEMA NAPOLETANO

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La direzione aggiunge una foto del padre del Dott. Penza: Giuseppe Penza, figlio a sua volta di Francesco Penza che qui recita con Eduardo e Dante Maggio.


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