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Argomento presente: « NON E' VERO MA CI CREDO » | |||||
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ID: 780 Intervento
da:
luigi mari
- Email:
gigiomari@libero.it
- Data:
martedì 25 gennaio 2005 Ore: 23:15
SCUSATE HO DOVUTO INSERIRE IO IL MESSAGGIO DI GIULIO ARRIVATOMI INCAZZATO IN PRIVATO, PERCHE' NON E' ANCORA RIUSCITO AD ISCRIVERSI E AD AVERE LA PASSWORD. (L'AMMINISTRATORE) Stasera voglio dare una rsposta seria, a quelli che si sono messi paura di aprofondire la cosa del munaciello e di Torre del greco sottoterra. Prima di tutto ho visitato rigo per rigo tutto lo studio del Dott. Langella in Torreomania e mi rendo conto che le due o tre galleria di quando andamavo a giocare noi da piccoli sono niente rispetto a quello che ha stutiato il Dottore Langella e chi sa quanti serpi ancora ha dentro il manicone. Complimenti, avete fatto un lavoro fasticoso e fantastico, fate uninciclopedia. Il sono stato sottp la galleria che dal villaggio libbico andava a mare e non siamo morti quella volta perche la madonna non ha voluto. In concudere vi dico come esisteno le gallerie del Dott. Langella cosi esisteno i munacielli. Qualcuno del sito ha dubitato dalla mia indentità ho riceviuto un post-list off.-post, come dice il direttore, e tre o quattro persone di questo sito dicono che io sono laureato e che scrivo a fetecchia per scherzo. Fra qualche mese sto a Torre fuori il bar di purpettone e ho il piacere di incontrare questo amico, anze veniti tutti a vedere il professore che sarei io e ci facciamo due risate da buoni amici. Non dovete fare niente, mi dovete solo fare vedere dove stanno i miei diplomi e le mie laure. Dovere vedere se a stento trovo la paggella della quinta elementare mezza stracciata. Ma im questo forum sono solo sospettosi? E santo Dio, e arrentedevi qualche volta. E dite evviva maria una volta sola. La risposta seria è che a casa di mia nonna pure c'era il munaciello. Io non lo mai visto, ma si spostavano le cose in casa. Anchio sono collegaro col Dott. Sorrentino di Milano via postal-off. Però se scce fuori qualcosa di losco vi facciamo spantecare ma non diciamo niente perche siete tutti non credenti. Giulio da Roma. Ma perche nessuno mi risponde, nemmeno di privato. giulio. |
ID: 758 Intervento
da:
Luigi Mari
- Email:
gigiomari@libero.it
- Data:
sabato 22 gennaio 2005 Ore: 09:45
Nicola. Ti do subito il Tu, in maniera da essere coerenti con la Tua affermazione, che confermo: bando alle formalità, perché dire "formalismi", come hai detto, incappiamo in un discorso di respiro più ampio e complesso, entriamo nel filosofico, quindi l'opinabilità aumenta. La mia risposta al Tuo primo "proponimento" rivolto al forum (chissà cos'altro hai in serbo...) voleva essere un breve e cubitale, isomma un laconico ed elegante "NO COMMENT" che me ne faceva uscire per il cosiddetto "rotto della cuffia", ma l'argomento è talmente astruso, enigmatico e intrigante che adoperare la politica dello struzzo è quanto meno inadeguato. Veniamo subito "alle uovE sode" direbbe il nostro simpaticissimo Giulio Sorrentino (torrese di Roma), che saluto qui per mancanza di tempo). Punto primo: la signora Lisa, allora, coinvolta nel messaggio di risposta 736 nella discussione "Area inquietante di Torreomnia" è Tua moglie; la quale in un post off-list mi prega di reindicarle il link di "personaggi anonimi", ma non già in relazione all'episodio del ragazzo che levita dal pavimento, come fingeva dirichiedere. Il suo interesse, in realtà era sull'argomento dell'episodio "Il munaciello". Va be’, peccato veniale. Io non metto in dubbio la Tua buona fede, ma Ti rendi conto come sia grave, greve e gravoso il tuo proponimento? Quando certi argomenti diventano argomentazioni e se ne estrae il cosiddetto "beneficio dell'inventario", si va a finire inevitabilmente a "razzaviello", caro torrese. L'unica cosa che, per il momento, condivido della Tua missiva è quel sobrio, elegante, regolamentare punto e virgola che precede il "ma" successivo alla parola eruzione, così raro a trovare nei miliardi di messaggi sulla rete cristallizzati nel "tecnocratese". Ti porto per i vicoli, certo. I dedali di Milano sono lindi, asettii, "rifatti", quelli di Torre sono ancora legati all'architettura spagnola, al viceregno, un po' fuori della storia dove allignano processi mentali che dire pregiudizi o preconcettuali è un complimento. Stamane il trambusto domestico mi ha ribaltato dalle coltri alle cinque per motivi logistici relativi al pragmatismo odierno intessito nel nucleo oramai come la retina organico-sintetica dell'ernia inguinale. Partenza per Roma di una pulcella per la laurea integrativa alle nientemeno che "scienze della comunicazione", semplicemente riscoprendo, rinominandola, l'acqua calda dell'oratoria, della dialettica, nate con la parola sin dal Neardental. Intervento successivo per la pulcella maritata al Vomero per l'ombelico infiammato del neonato per eccesso di mercuro cromo. E la consorte emula Taxdriver con De Niro. SMS o telefonate di amichetti che alle cinque di mattina che non già si destano, ma danno il saluto della buona notte per andare a dormire. E via via: trillo del campanello di casa. E' il salumiere ambulante del parco, mattiniero, che escogita come eliminare le saracinesche, in ottemperanza al "fatto la legge, trovato l'inganno", di casa nel sud, sacrosanto per la sopravvivenza sull'ara della New economy internos. Disperato per il sogno interrotto, dove un amplesso sia pur platonico con la Diva puteolana (anni 60) mi ricaricava testosterone e platonicità giovanile insieme. Accendo il computer. Desideroso ed incuriosito dalla discussione; "E' scoppiato il Vesuvio" dalla prosa di Giulio da Roma, naso a patata, orecchie a filippone, e con quello che tiene nella pancia lo tiene pure "a fianco alla lingua", testuale. Ma trovo, inoltre: altro che patata bollente, un impiastro di sementa di lino con foglie di nicchinon. Mi affaccio e sento la brezza dal porto sul viso semi-narcotizzato dal sonno castigato. Sulle bande d'argento fluttuanti oltre la breve insenatura di Calastro, lancio lo sguardo come due lenze da pesca che si stagliano sul balugginio delle onde, mentre gli ami della memoria afferrano impietosi il passato, i turbamenti adolescenziali. gli amori mai corrisposti, le promesse mai appagate. Tutto è sconvolto ed obliato dalla Tua missiva, Nicola, dal Tuo desiderio di sforare la soglia del mistero della vita e della morte. No, non ci sto. E non credo che qualche componente il forum abbia voglia di avventurarsene; nemmeno Tua cugina SS, o la tua pro-nipote che sia, (della sezione "personaggi anonimi", nella fattispecie "Racconti di un munaciello"), sia disposta a questa vivisezione. ...Perché solo io conosco l'ansia e la trepidazione, la profonda umana solidarietà morale che provava SS per questa "entita" condannata alla semi-immortalità (sic), ed il rispetto profondo che ha per essa. E la dedizione, il romanticismo, la "purezza" se così si può azzardare, che riceveva simbolicamente dai suoi "gesti" materializzati in eventi inspiegabili. Un amore senza afrori e dipendenze biochimiche che nessun uomo mai può dare a una donna. Luigi Mari P. S. - Il mio consiglio è la corrispondenza elettronica privata. Filtreremo le e-mail che ti arrivano e le relative Tue risposte. Se non provocano danno e turbamento le pubblicheremo sul forum. Ti invito, intanto a dirottare l'orientamento delle discussioni su Torre. |
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