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Argomento presente: « GUARINO ADDIO ITALIAMERICA CANZONI »
ID: 7752  Discussione: GUARINO ADDIO ITALIAMERICA CANZONI

Autore: Serena Mari  - Email: sery_mari@hotmail.com  - Scritto o aggiornato: sabato 3 ottobre 2009 Ore: 22:46

Nuova pagina 1

IL MEGLIO
DELLE CANZONI
NAPOLETANE
Linkate dal sito: www.italiamerica.it


Sopra: una foto altamente artistica di grande emozione dell'emigrazione italiana in america

Le canzoni napoletane antiche che seguono cantate da interpreti d’eccezione sono state linkate dal sito www.italiamerica.org.
Si va da Tito Schipa, Roberto Murolo, Luciano Taioli, Carlo Buti, Enrico Caruso a Massimi Ranieri, Gigi D’Alessio, ecc.
Uno dei più bei siti sull'emigrazione italo-americana. Assolutamente da visitare. Dicono gli autori nella presentazione:
Siamo i figli, i nipoti e pronipoti di emigranti dell'Italia del Sud. Le nostre famiglie rischiarono tutto quando partirono per l'America. Queste persone coraggiose arrivarono in uno strano mondo, senza conoscerne la lingua e, in molti casi, con pochissimi soldi! Ce l'hanno fatta e non solo sono sopravvissuti, ma hanno prosperato e molti di loro hanno avuto successo. Una prova della loro straordinaria forza di carattere. Questo sito è l'espressione dell'amore e della gratitudine verso i nostri parenti che emigrarono nel nuovo mondo che essi hanno contribuito a costruire, l'America.
Riuscite ad immaginare che cosa significhi dire addio alla propria famiglia, alla propria casa e agli amici? Partire per un paese straniero, senza conoscerne la lingua, e con pochissimi soldi, in pratica nessuno? Chi sarebbe disposto a fare una cosa del genere? Perché mai qualcuno dovrebbe fare qualcosa di così drastico?
Quella che segue non è una “bella storia.” È comunque una STORIA VERA, che finisce bene, e che deve essere raccontata, e raccontata in continuazione perché le generazioni future non dimentichino. E’ la storia dell’emigrazione delle nostre famiglie in America…perché vennero e cosa significò per loro vivere là.

Andare in America
La maggior parte degli immigrati non partì mai col progetto di stabilirsi definitivamente in America. C’è addirittura un'espressione coniata appositamente per gli italiani: ”Uccelli di passaggio” in quanto il loro intento era di venire come lavoratori migranti. Nonostante il 75% degli immigrati italiani fossero agricoltori in Italia, non aspiravano ad esserlo negli Stati Uniti (in quanto questo implicava una permanenza che non era nei loro piani). Al contrario, si diressero verso le città dove c’era richiesta di lavoratori e dove le paghe erano relativamente alte. Molti uomini lasciarono a casa mogli e bambini, perché convinti di ritornare (e molti, moltissimi lo fecero). In ogni caso, per molti immigrati italiani l’emigrazione non fu mai da intendere come un ripudio dell’Italia. In effetti, essa rappresentò una difesa dello stile di vita italiano, in quanto i soldi spediti a casa aiutavano al mantenimento della struttura tradizionale. Piuttosto che una sistemazione permanente, cercavano in città la possibilità di lavorare per un salario (relativamente) alto, così da risparmiare abbastanza da poter tornare in Italia a condurre una vita migliore. Fatto certamente lodevole, anche considerate le difficili condizioni di vita dell’Italia meridionale in quei tempi. Queste condizioni furono il risultato di molti fattori diversi.

La Storia
La maggior parte dell'immigrazione italiana venne dall'antico Stato indipendente e sovrano del Regno delle Due Sicilie. Il Regno delle Due Sicilie fu invaso nel 1860 ed occupato militarmente, senza dichiarazione di guerra, dal regno piemontese dei Savoia (Regno di Sardegna). Seguirono dieci anni di guerra civile sanguinaria, durante la quale furono assassinati circa un milione tra Napoletani e Siciliani. Tutto il patrimonio monetario fu rapinato dalle casse dello Stato delle Due Sicilie e perfino i macchinari delle fabbriche napoletane furono portati al Nord dove in seguito sorsero le industrie del Piemonte, della Lombardia e della Liguria (il cosiddetto "triangolo industriale"). A questo si aggiunse poi la depressione economica causata dalle politiche colonizzatrici dell'Italia "unita." Per molti Napoletani e Siciliani l'unica via di salvezza fu l'emigrazione.
(Continua nel sito Italiamerica)





Serena Mari della redazione



 
 

ID: 7977  Intervento da: Angelo Guarino  - Email: AngeloJG@aol.com  - Data: domenica 30 dicembre 2007 Ore: 21:52


Raro brano per coro e orchestra: “Quanno Nascette ninno” - Pigia la freccetta e regola il volume

CHE QUESTO NATALE RENDA MIGLIORI TUTTI NOI DELLA COMUNITA'

Angelo Guarino vi augura 'Na bell 'a yurnata
e auguri a tutti i collaboratori di Comunità, nessuno escluso.
Cara Serena:
oggi che bellissima giornata, che gionata di felicita', la mia ragazza, no. no, no, la mia ragazza non se e' ne andata, ad apportare tanta felicita' e' stato il tuo "italiamerica in canzoni. Il giorno dopo al tuo articolo, cercai di abbozzare una risposta, una lode, ma per ragioni "behind my controll" dovetti rimandare.
Da quel giorno ne ho passate delle belle. Si pensava anche ad un brutto momento. Ho meditato, col consiglio del dottore e con la famiglia, naturalmente, se lasciare "u munn cumm sta' e vivere una vita quieta, senza tanti....proggetti. Ma dopo un paio di mesi ho capito che questo non e' il mio tenore di vita. Mi son sottoposto a controlli, analisis ed oggi il risultato e' qui.
Il malore non e' tanto quanto si credeva (il dottore ve l' ha aveva gia' riferito).
L' arterie sono pulitissime. al 100/100. C'e' solo una valvola che non chiude tanto bene. allora si e' deciso di andare per l' intervento. Abbiamo gia' fatto appuntamento col dr. Riccardo Esposito, per il giorno 8 Gennaio per una consultazione. L' intervento e' gia' stato approvato dalla mia assicurazione. Non so quando si operera', ma posso dirti che mi sento gia' tanto bene, fuori dalle ansie e "cacarelle" del passato.
Riguardo il tuo "Italiamerica in canzoni" (vengo a te con un po di ritardo, ma come si dice, "meglio tardi che mai" ) e' una cannonata. Non ho mai visto tanti
interessantissimi soggetti utili per l' italiano all' estero. Le canzoni sono superbe e non potevano essere altrimenti.

Noi emigrati viviamo di memorie e quelle canzoni sono la nostra....vita. Non mi soffermero' al breve cenno della "vigliaccata" storia che noi meridionali siamo stati soggetti, non solo dallo straniero,(saraceni, arabi, francesi, spagnoli) ma dai "fratelli" settentrionali, perche' oggi sono giorni santi e non voglio disturbare gli animi. Ritorneremo su questo nefasto argomento o cenno di storia appena avuto un po di tempo
Il "chi ha avuto avuto,,," non e' bastato ad addolcire un po o dimenticare le noste sofferenze; continueremo la nostra strada con il nostro dolore.
Anche se con un po di ritardo, oggi miei migliori auguri, unito alla ia famiglia, vadano a tutti voi della redazione, a tutti i Torresi entro le mura e specialmente ai Torresi sparsi involontariamente nel mondo, con l' augurio che il nuovo li anno porti pace e felicita'
Un pensiero speciale vada a tutti quei figli di mamma (ambo le parti) che per un ostinazione personale, stanno perdendo la loro vita. Che Dio li benedica.
Da New York, come prima e piu' di prima vogliamoci bene, Guarino Angelo, Jo, Maria, Gioia e Frank


Angelo Guarino della redazione dall'America


ID: 7804  Intervento da: Cosimo CANFORA  - Email: cosimoblanc@hotmail.fr  - Data: mercoledì 5 dicembre 2007 Ore: 21:14

Quoto Giovanni Raiola Siete veramente insuperabili! E ci aggiungo inimitabili! Grazie a TE, SERENA, ed a tutti gli Amici della Redazione! E' un BELLISSIMO E GRADITO REGALO DI NATALE che riceviamo...Mi auguro che, nel mio piccolo, anch' io possa farvene uno prossimamente. Vi penso tutti i giorni. Meritate MOLTISSIMO: tutto cio' che il vostro Cuore desidera!...



ID: 7803  Intervento da: Giovanni Raiola  - Email: raiolagiovanni@virgilio.it  - Data: mercoledì 5 dicembre 2007 Ore: 10:39

Siete insuperabili,
grandi servigi.
Complimenti per i 400.000 ingressi
Giovanni


ID: 7756  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: venerdì 30 novembre 2007 Ore: 11:28

DAL FILM: FERDINANDO PRIMO RE DI NAPOLI DUE LUNGHE SEQUENZE ECCEZIONALI





ID: 7755  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: venerdì 30 novembre 2007 Ore: 03:31


Dal famoso film "Carosello Napoletano" di Ettore Giannini 1954. La favolosa scena di Pulcinella


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