ID: 7998 Discussione: CROLLA CAMPANILISMO E CAMPANILE?
Autore:
camillo scala
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doncamillo57@libero.it
- Scritto o aggiornato:
venerdì 14 giugno 2013 Ore: 18:56
Campanile pericolante allarme per Santa Croce.Dubitiamo dello ”Sta come torre ferma che non crolla” del Purgatorio di Dante da 60 anni sotto la testata de “La Torre”
Torre del Greco. C’è allarme per l’antico campanile della basilica pontificia di Santa Croce che si sta sfaldando sotto i colpi del tempo. Scampati alla devastante eruzione del 1794, il secondo e il terzo ordine della torre campanaria costruita nel 1596 e il lanternino realizzato nel 1800 per dare maggiore slancio alla struttura, devono essere messi in sicurezza e consolidati con urgenti lavori di restauro. Nella foto a lato si nota il campanile con un asse inclinato rispetto all’asse della chiesa Un intervento complesso, già sintetizzato in un progetto che ha ottenuto anche l’ok dalla sovrintendenza ai Beni architettonici, ma che aspetta, ormai da anni, di essere finanziato. Un’attesa che aumenta il rischio di crollo del lanternino che sovrasta la torre campanaria: i pilastrini si stanno assottigliando e bisogna assolutamente fermare il processo di degrado. «Il pericolo di crollo – assicura l’architetto Ornella Silvetti, che curerà il restauro – non è imminente. Ma con il passare delle settimane è probabile che la situazione possa peggiorare: anzi, non escludo che nei prossimi mesi, per tutelare la struttura e garantire l’incolumità delle persone, potrebbe essere necessario mettere un’armatura di protezione al lanternino». Una soluzione che, tuttavia, non fermerà il lento declino e le condizioni di fatiscenza della torre campanaria. È, invece, indispensabile iniziare al più presto gli interventi di consolidamento e di restauro della struttura: il progetto firmato dagli architetti Ornella Silvetti, Maria Pina Frisini, Guglielmo Pescatore e Salvatore Edipio, prevede sei mesi di lavoro e un investimento di circa 380 mila euro. «Si tratta – aggiunge Ornella Silvetti – di un intervento complesso che prevede anche il ripristino dell’ordine inferiore della torre campanaria che è stata sepolta durante l’eruzione del 1794 dalla lava del Vesuvio. Nel pieno rispetto dei vincoli architettonici, realizzeremo una nuova scala che renderà più facile l’accesso anche all’antico piano di calpestio della base del campanile». Un lavoro che punta al recupero della memoria storica dei torresi che dopo l’eruzione del 1794 hanno voluto ricostruire la nuova città intorno alla basilica pontificia che fu sommersa dalla lava. «Il campanile di Santa Croce – prosegue l’architetto Silvetti – non è solo un simbolo ecclesiale ma anche la testimonianza di un passato glorioso e di un tenace presente. Non a caso, questo monumento ancora oggi rappresenta l’asse attorno a cui si muove tutta la città. E il suo restauro non solo recupera un bene di grande rilevanza storico-architettonica, ma rappresenta l’inizio della valorizzazione di Torre del Greco». Ma quando arriveranno i soldi dello Stato potrebbero non bastare a coprire interamente il costo del consolidamento e del restauro della torre campanaria. Per questo dalla Basilica pontificia di Santa Croce, potrebbe partire un appello ai cittadini: con la nascita di un comitato pro-campanile, potrebbe iniziare anche una sottoscrizione pubblica. 27/12/07 da “Il mattino”
Nella foto a lato il Parroco di S. Creoce Giosuè Lombardo
IL PARROCO «Da anni aspettiamo i soldi dell’8 per mille». «Sperando che arrivino presto i soldi: la ristrutturazione del nostro campanile e del lanternino, già da diversi anni è nell’elenco delle opere che devono essere finanziate con l’8 per mille a gestione statale - dice il parroco della basilica di Santa Croce don Giosué Lombardo - C’è il progetto, abbiamo tutti i permessi e l’iter burocratico è già completato. Dobbiamo solo iniziare gli interventi ma il cantiere continuerà a rimanere chiuso fino a quando non ci sarà consegnato il denaro. In una lettera, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al quale mi sono rivolto per chiedere aiuto, mi ha assicurato la sua personale attenzione. E sono fiducioso». È da tempo infatti che la basilica ha bisogno di lavori urgenti di restauro e consolidamento: al momento, però, uno tra i monumenti più antichi della città, intorno al quale si muovo la storia e la cultura di Torre del Greco, rappresenta da solo il simbolo dell’abbandono in cui si trova la città.
A cura di Camillo Scala della redazione
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ID: 7999 Intervento
da:
Mari virna
- Email:
virnapaola@hotmail.com
- Data:
mercoledì 2 gennaio 2008 Ore: 23:32
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