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Argomento presente: « L'IMMACOLATA CONCEZIONE »
ID: 8054  Discussione: L'IMMACOLATA CONCEZIONE

Autore: Michele Tuoro  - Email: m.tuoro@virgilio.it  - Scritto o aggiornato: mercoledì 3 dicembre 2014 Ore: 10:26



"QUE SOY ERA IMMACULADA COUNCEPCIOU"
di Michele Tuoro

QUI SOTTO "INNO IMMACOLATA", STRAORDINARIO FILMATO INEDITO:


Semplici parole che racchiudono in se un significato che ha segnato il cammino spirituale di un intero popolo cristiano. Si volle presentare così la “Donna di bianco vestita” a Bernadette Soubirous in una delle diciotto apparizioni del lontano 1858. Venerare l’Immacolata Concezione nella nostra città, che ne vanta il titolo di città mariana, è motivo d’orgoglio per il popolo torrese. Sulla scia della forte devozione verso l’Immacolata Concezione, illuminato dal più illustre devoto dell’Immacolata, il Beato Vincenzo Romano, nasce la mia quarta pubblicazione sulla festa più amata dal popolo torrese. Ringrazio di cuore il settimanale “Il Torrese” nelle vesti dell’editore nonché direttore Vincenzo Frulio, unitamente a Maria Rosaria Picaro che ancora una volta mi hanno concesso questa pubblicazione; il parroco della Basilica di Santa Croce Don Giosuè Lombardo, ed il vice parroco Don Aniello Gargiulo per la disponibilità offertami e a tutti gli sponsor ed ai commercianti che hanno affiancato l’iniziativa.


FILM: IMMACOLATA 2007 A TORRE - PARTE I



Un ringraziamento particolare, va al mio amico Salvatore Perillo, inviato di Tele Torre, per l’impegno e l’affiancamento prestatomi. Il ringraziamento più grande lo voglio rivolgere a tre persone, che hanno creduto in questo progetto fin dal primo anno di pubblicazione. A loro va il merito della stampa a colori. Con l’impegno di migliorare e crescere sempre di più voglio ringraziare di cuore Raimondo Mennella, da sempre al mio fianco, Vincenzo Porzio e Andrea D’Urzo, da quindici anni regista della processione dell’otto dicembre.
Un grazie per la disponibilità e per il tempo dedicatomi all’artista Riccardo Lamberti al suo decimo anno nella realizzazione del carro trionfale. E solerne ricordare anche quest’anno che il giornalino è stato redatto senza alcun scopo di lucro e che le “donazioni” degli sponsor hanno ripagato i soli costi della tipografia. Il nostro obbiettivo è quello di diffondere la conoscenza, il culto e la devozione che ci lega all’Immacolata Concezione; quel amore materno che lega il popolo torrese alla Madre di Dio.



Michele Tuoro della redazione

 
 

ID: 16741  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: mercoledì 3 dicembre 2014 Ore: 10:26


SITO IMMACOLATA DI LUIGI ASCIONE
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ID: 16682  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: domenica 23 novembre 2014 Ore: 01:29

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ID: 8209  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: lunedì 11 febbraio 2008 Ore: 23:41


























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ID: 8056  Intervento da: Michele Tuoro  - Email: m.tuoro@virgilio.it  - Data: venerdì 11 gennaio 2008 Ore: 12:18


"L’Immacolata a Torre: Fede e devozione dal 1861"
di Michele Tuoro

FILM IMMACOLATA 2007 A TORRE - PARTE II:


Per una città dalle antiche e ricche tradizioni culturali, quale la nostra Torre del Greco, è sicuramente limitativo non parlare di una ricorrenza che ne ha amplificato la fama nell’intera provincia partenopea, diffondendone l’incomparabile sentimento in tutta la regione Campania. È ormai acquisita come patrimonio storico locale, la festa dell’Immacolata concezione, la solennità liturgica mariana che ricorre ogni anno l’8 dicembre e che nella città di Torre del Greco è particolarmente sentita e celebrata dalla popolazione per ricordare lo scampato pericolo della distruzione della città in conseguenza dell’eruzione vesuviana del 1861, scoppiata proprio in quel fatidico giorno. In quell’occasione, i Torresi, minacciati dall’incombente violenza dell’esplosione vulcanica e dalla furia distruttrice della lava, che con impeto inarrestabile veniva giù dai fianchi dell’incandescente montagna, imploranti convennero nella chiesa di S.Croce, facendo voto alla statua della Vergine Immacolata, ivi esposta, di potarla trionfante in processione ogni anno a venire l’8 di dicembre.Ed avvenne così come fu chiesto: il fiume di fuoco giunto ormai in località Montedoro improvvisamente si arrestò. La città restò danneggiata solo dalle scosse sismiche ed i cittadini poterono così ben presto ritornare nelle proprie abitazioni ed alle proprie attività. Bisognava ora adempiere e sciogliere il voto fatto; così dal seguente anno 1862 si incominciò ad allestire per quella data un grande carro, disegnato anno per anno dai diversi artisti locali: da Enrico Taverna, a Giovanni Palomba, da Antonio Candurro ad Errico Ruggiero e a tanti altri sino ai nostri giorni, che con indescrivibili emozioni esprimono il meglio delle proprie composizioni artistiche.


Singolarità dell’evento è che l’opera presenta sempre un aspetto nuovo e diverso, fatto di armature di legno rivestite di decorazioni di stoffa, veli e carta dorata, arricchito con angeli, nuvole, figure e simboli, sul quale si erge dritta, in alto, la statua della Madonna, sostenuta da grosse travi di legno. Ma forse, per chi vive questo giorno, per chi sente scorrere nel suo sangue il sapore torrese, l’ aspetto più bello è la processione per le strade della città nel corso della quale la Vergine Immacolata sollevata a spalla da “paranze” di oltre cento uomini ed accompagnata dal Preposito Curato, dal Clero e dalle autorità comunali, visita la gente, i quartieri ed i borghi storici, in un’aria di letizia e di commozione, tra il suono solenne delle campane, i fiumi odorosi dell’incenso, le inconfondibili note della banda musicale ed i fuochi d’artificio. Un carro, dunque, che nell’imponenza delle sue fattezze riproduce la grandezza di una fede, sempre viva e vera, che quasi da un secolo e mezzo fa tuonare la dignità di una città e di un popolo su cui nulla ha potuto la prorompenza della Natura, ma che con il solo scudo della fede è riuscita a crescere sull’asprezza della roccia vulcanica e a poter davvero gridare: “Post fata Resurgo” ( Dopo le avversità, mi rialzo)


Michele Tuoro della redazione



ID: 8055  Intervento da: Michele Tuoro  - Email: m.tuoro@virgilio.it  - Data: venerdì 11 gennaio 2008 Ore: 12:17


Ascolta il "JesusChristyouaremy" per coro e orchestra. Non ascoltare se i filmati hanno musica


"Colei che di tutti i santi Santi è chiamata Regina"
di Michele Tuoro

FILM IMMACOLATA A TORRE - 2007 PARTE IV:


Non memoria di un Santo, ricorre oggi: ma la solennità più alta e più preziosa di Colei che dei Santi è chiamata Regina.
L'Immacolata Concezione di Maria è stata proclamata nel 1854, dal Papa Pio IX. Ma la storia della devozione per Maria Immacolata è molto più antica. Precede di secoli, anzi di millenni, la proclamazione del dogma che come sempre non ha introdotto una novità, ma ha semplicemente coronato una lunghissima tradizione.
Già i Padri della Chiesa d'Oriente, nell'esaltare la Madre di Dio, avevano avuto espressioni che la ponevano al di sopra del peccato originale. L'avevano chiamata: " Intemerata, incolpata, bellezza dell'innocenza, più pura degli Angioli, giglio purissimo, germe non- avvelenato, nube più splendida del sole, immacolata ".
In Occidente, però, la teoria dell'immacolatezza trovò una forte resistenza, non per avversione alla Madonna, che restava la più sublime delle creature, ma per mantenere salda la dottrina della Redenzione, operata soltanto in virtù del sacrificio di Gesù.
Se Maria fosse stata immacolata, se cioè fosse stata concepita da Dio al di fuori della legge dei peccato originale, comune a tutti i figli di Eva, ella non avrebbe avuto bisogno della Redenzione, e questa dunque non si poteva più dire universale. L'eccezione, in questo caso, non confermava la regola, ma la distruggeva. Il francescano Giovanni Duns, detto Scoto perché nativo della Scozia, e chiamato il " Dottor Sottile ", riuscì a superare questo scoglio dottrinale con una sottile ma convincente distinzione. Anche la Madonna era stata redenta da Gesù, ma con una Redenzione preventiva, prima e fuori del tempo. Ella fu preservata dal peccato originale in previsione dei meriti del suo figlio divino. Ciò conveniva, era possibile, e dunque fu fatto.
Giovanni Duns Scoto morì sui primi del '300. Dopo di lui, la dottrina dell'Immacolata fece grandi progressi, e la sua devozione si diffuse sempre di più. Dal 1476, la festa della Concezione di Maria venne introdotta nel Calendario romano.


FILM IMMACOLATA A TORRE 2007 - PARTE V:


Sulle piazze d'Italia, predicatori celebri tessevano le lodi della Vergine immacolata: tra questi, San Leonardo da Porto Maurizio e San Bernardino da Siena, che con la sua voce arguta e commossa diceva ai Senesi: " Or mi di’ : che diremo noi del cognoscimento di Maria essendo ripiena di Spirito Santo, essendo nata senza alcun peccato, e così sempre mantenendosi netta e pura, servendo sempre a Dio? ".
Nel 1830, la Vergine apparve a Santa Caterina Labouré, la quale diffuse poi una " medaglia miracolosa " con l'immagine dell'Immacolata, cioè della " concepita senza peccato ". Questa medaglia suscitò un'intensa devozione, e molti Vescovi chiesero a Roma la definizione di quel dogma che ormai era nel cuore di quasi tutti i cristiani.
Così, l'8 dicembre 1854, Pio IX proclamava la " donna vestita di sole " esente dal peccato originale, tutta pura, cioè Immacolata.
Fu un atto di grande fede e di estremo coraggio, che suscitò gioia tra i fedeli della Madonna, e indignazione tra i nemici del Cristianesimo, perché il dogma dell'Immacolata era una diretta smentita dei naturalisti e dei materialisti.
Ma quattro anni dopo, le apparizioni di Lourdes apparvero una prodigiosa conferma del dogma che aveva proclamato la Vergine " tutta bella ", " piena di grazia " e priva di ogni macchia del peccato originale. Una conferma che sembrò un ringraziamento, per l'abbondanza di grazie che dal cuore dell'Immacolata piovvero sull'umanità.
E dalla devozione per l'Immacolata ottenne immediata diffusione, in Italia, il nome femminile di Concetta, in Spagna quello di Concepción: un nome che ripete l'attributo più alto di Maria, " sine labe originali concepta ", cioè concepita senza macchia di peccato, e, perciò, Immacolata.

Michele Tuoro della redazione



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