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Il pensiero dell'Est: Qualche parola sull'anima (Voci della Terra) Autore: Szymborska Wislawa Voce narrante: Placer Ivana LA CELLA DI ALESSIO (LA PRIGIONIA DI DOSTOEVSCHIJ)L'Hotel Turnervia Nomentana 29 Romatel. 06-44250077nel Salotto Ottocentescoin collaborazione con lo Studio Legale Nestonnivia Crescenzio 82, Roma tel. 06-97998261segreteriaroma@negrolex.itwww.heraldeditore.itcon la Casa Editrice Herald Editore e l'Area Teatrale Infocarcerecon lo Studio Legale Elia-Piazza Bainsizza 1 Romawww.studiolegaleelia.itTel. 063721499 autore del Progetto DAS (Diritto, Arte e Socialità)presenta LA CELLA DI ALESSIO (LA PRIGIONIA DI DOSTOEVSCHIJ)del giudice drammaturgo Gennaro Francione, direttore artistico dell'Adramelek Theater e dell'Area Teatrale infocarcereRegia: Gennaro FrancioneAiuto regia: Vincenzo Sartinicon:Vincenzo Sartini, nella parte di DostoevschijIlaria Sartini, nella parte del Principe MyskinCommento musicale di Vasco Barbieri BolascoGrafica di Ilaria Sartini Fëdor Dostoevschij, condannato a morte per partecipazione a società segreta con scopi sovversivi, nella cella tetra s'imbatte nel suo doppio, quel principe Myskin che immortalerà nell'Idiota. A lui rivela le sue ambasce, le sue visioni di futura sofferenza personale dopo la grazia nel campo di concentramento siberiano, fino ad arrivare, attraverso incontri con altri personaggi delle sue opere come Raskolnikov, giustiziere uccisore dell'usuraia, a visioni apocalittiche di sterminio dell'intera razza umana. Sull'onda dell'aura sacra generatagli dell'epilessia il martire letterario godrà il miraggio finale di un mondo salvato dalla bellezza e dal sogno.Quando: 23 febbraio 2008 ore 21Visto il numero limitati di posti nel salotto (40) è consigliata la prenotazione al numero 347-9416694Per la locandina e altre informazioni clicca su http://www.antiarte.it/adramelekteatro/la_cella_di_alessio.htmhttp://www.antiarte.it/adramelekteatro/hotel_turner.htmADRAMELEK THEATER: Il TEATRO MAGICO E UROBORICO DI GENNARO FRANCIONE: http://www.antiarte.it/adramelekteatroUNIONE EUROPEA GIUDICI SCRITTORI(EUGIUS): LA NUOVA UNIONE DEI GIUDICI UMANISTI D'EUROPA: http://www.antiarte.it/eugiusGennaro Francione
LA CELLA DI ALESSIO (LA PRIGIONIA DI DOSTOEVSCHIJ)L'Hotel Turnervia Nomentana 29 Romatel. 06-44250077nel Salotto Ottocentescoin collaborazione con lo Studio Legale Nestonnivia Crescenzio 82, Roma tel. 06-97998261segreteriaroma@negrolex.itwww.heraldeditore.itcon la Casa Editrice Herald Editore e l'Area Teatrale Infocarcerecon lo Studio Legale Elia-Piazza Bainsizza 1 Romawww.studiolegaleelia.itTel. 063721499 autore del Progetto DAS (Diritto, Arte e Socialità)presenta LA CELLA DI ALESSIO (LA PRIGIONIA DI DOSTOEVSCHIJ)del giudice drammaturgo Gennaro Francione, direttore artistico dell'Adramelek Theater e dell'Area Teatrale infocarcereRegia: Gennaro FrancioneAiuto regia: Vincenzo Sartinicon:Vincenzo Sartini, nella parte di DostoevschijIlaria Sartini, nella parte del Principe MyskinCommento musicale di Vasco Barbieri BolascoGrafica di Ilaria Sartini Fëdor Dostoevschij, condannato a morte per partecipazione a società segreta con scopi sovversivi, nella cella tetra s'imbatte nel suo doppio, quel principe Myskin che immortalerà nell'Idiota. A lui rivela le sue ambasce, le sue visioni di futura sofferenza personale dopo la grazia nel campo di concentramento siberiano, fino ad arrivare, attraverso incontri con altri personaggi delle sue opere come Raskolnikov, giustiziere uccisore dell'usuraia, a visioni apocalittiche di sterminio dell'intera razza umana. Sull'onda dell'aura sacra generatagli dell'epilessia il martire letterario godrà il miraggio finale di un mondo salvato dalla bellezza e dal sogno.Quando: 23 febbraio 2008 ore 21Visto il numero limitati di posti nel salotto (40) è consigliata la prenotazione al numero 347-9416694Per la locandina e altre informazioni clicca su http://www.antiarte.it/adramelekteatro/la_cella_di_alessio.htmhttp://www.antiarte.it/adramelekteatro/hotel_turner.htmADRAMELEK THEATER: Il TEATRO MAGICO E UROBORICO DI GENNARO FRANCIONE: http://www.antiarte.it/adramelekteatroUNIONE EUROPEA GIUDICI SCRITTORI(EUGIUS): LA NUOVA UNIONE DEI GIUDICI UMANISTI D'EUROPA: http://www.antiarte.it/eugiusGennaro Francione
L'Hotel Turnervia Nomentana 29 Romatel. 06-44250077nel Salotto Ottocentescoin collaborazione con lo Studio Legale Nestonnivia Crescenzio 82, Roma tel. 06-97998261segreteriaroma@negrolex.itwww.heraldeditore.itcon la Casa Editrice Herald Editore e l'Area Teatrale Infocarcerecon lo Studio Legale Elia-Piazza Bainsizza 1 Romawww.studiolegaleelia.itTel. 063721499 autore del Progetto DAS (Diritto, Arte e Socialità)
presenta LA CELLA DI ALESSIO (LA PRIGIONIA DI DOSTOEVSCHIJ)del giudice drammaturgo Gennaro Francione, direttore artistico dell'Adramelek Theater e dell'Area Teatrale infocarcereRegia: Gennaro FrancioneAiuto regia: Vincenzo Sartinicon:Vincenzo Sartini, nella parte di DostoevschijIlaria Sartini, nella parte del Principe MyskinCommento musicale di Vasco Barbieri BolascoGrafica di Ilaria Sartini Fëdor Dostoevschij, condannato a morte per partecipazione a società segreta con scopi sovversivi, nella cella tetra s'imbatte nel suo doppio, quel principe Myskin che immortalerà nell'Idiota. A lui rivela le sue ambasce, le sue visioni di futura sofferenza personale dopo la grazia nel campo di concentramento siberiano, fino ad arrivare, attraverso incontri con altri personaggi delle sue opere come Raskolnikov, giustiziere uccisore dell'usuraia, a visioni apocalittiche di sterminio dell'intera razza umana. Sull'onda dell'aura sacra generatagli dell'epilessia il martire letterario godrà il miraggio finale di un mondo salvato dalla bellezza e dal sogno.Quando: 23 febbraio 2008 ore 21Visto il numero limitati di posti nel salotto (40) è consigliata la prenotazione al numero 347-9416694Per la locandina e altre informazioni clicca su http://www.antiarte.it/adramelekteatro/la_cella_di_alessio.htmhttp://www.antiarte.it/adramelekteatro/hotel_turner.htmADRAMELEK THEATER: Il TEATRO MAGICO E UROBORICO DI GENNARO FRANCIONE: http://www.antiarte.it/adramelekteatroUNIONE EUROPEA GIUDICI SCRITTORI(EUGIUS): LA NUOVA UNIONE DEI GIUDICI UMANISTI D'EUROPA: http://www.antiarte.it/eugiusGennaro Francione
Regia: Gennaro FrancioneAiuto regia: Vincenzo Sartinicon:Vincenzo Sartini, nella parte di DostoevschijIlaria Sartini, nella parte del Principe MyskinCommento musicale di Vasco Barbieri BolascoGrafica di Ilaria Sartini Fëdor Dostoevschij, condannato a morte per partecipazione a società segreta con scopi sovversivi, nella cella tetra s'imbatte nel suo doppio, quel principe Myskin che immortalerà nell'Idiota. A lui rivela le sue ambasce, le sue visioni di futura sofferenza personale dopo la grazia nel campo di concentramento siberiano, fino ad arrivare, attraverso incontri con altri personaggi delle sue opere come Raskolnikov, giustiziere uccisore dell'usuraia, a visioni apocalittiche di sterminio dell'intera razza umana. Sull'onda dell'aura sacra generatagli dell'epilessia il martire letterario godrà il miraggio finale di un mondo salvato dalla bellezza e dal sogno.Quando: 23 febbraio 2008 ore 21Visto il numero limitati di posti nel salotto (40) è consigliata la prenotazione al numero 347-9416694Per la locandina e altre informazioni clicca su http://www.antiarte.it/adramelekteatro/la_cella_di_alessio.htmhttp://www.antiarte.it/adramelekteatro/hotel_turner.htmADRAMELEK THEATER: Il TEATRO MAGICO E UROBORICO DI GENNARO FRANCIONE: http://www.antiarte.it/adramelekteatroUNIONE EUROPEA GIUDICI SCRITTORI(EUGIUS): LA NUOVA UNIONE DEI GIUDICI UMANISTI D'EUROPA: http://www.antiarte.it/eugiusGennaro Francione
Pigia la freccetta per l'ascolto in albanese, regola il volume FERDINAND BIANKU in sei un piccolo fioreLA PRIGIONIA DI DOSTOJEWISKI LA CELLA DI ALESSIO (LA PRIGIONIA DI DOSTOEVSCHIJ)di Gennaro FRANCIONE ADRAMELEK THEATERhttp://http://www.antiarte.it/adramelekteatrocon lo Studio Legale Elia-Piazza Bainsizza 1 RomaTel. 063721499 www.studiolegaleelia.it/autore del Progetto DAS (Diritto, Arte e Socialità)con la Casa Editrice Herald Editore e l'Area Teatrale Infocarcerehttp://www.heraldeditore.itDELLO ADRAMELEK THEATER:http://www.antiarte.it/adramelekteatroe dell'area teatrale INFOCARCEREhttp://www.heraldeditore.itdel giudice drammaturgo Gennaro Francione, direttore artistico dell'Adramelek Theater e dell'Area Teatrale infocarcerepresentanoLA CELLA DI ALESSIO (LA PRIGIONIA DI DOSTOEVSCHIJ)DOVE: Teatro Stabile di Ostia Antica - via Cardinal Cibo 4 - Direttore Artistico Corrado Croceinfo tel 340.7566246 - 338.4155692 - 338.5474819 - 333.8931838 - 347.7561295 oppure 347-9416694 (Gennaro) per prenotazione vivamente consigliataPer la locandina e altre informazioni clicca suhttp://www.antiarte.it/adramelekteatro/hotel_turner.htmhtp://www.antiarte.it/adramelekteatroANTIARTE 2000: LA RIVOLUZIONE DELL'ESTETICA NEL CYBERSPAZIO: Il giudice Francione di Torre del Greco
LA PRIGIONIA DI DOSTOJEWISKI LA CELLA DI ALESSIO (LA PRIGIONIA DI DOSTOEVSCHIJ)di Gennaro FRANCIONE ADRAMELEK THEATERhttp://http://www.antiarte.it/adramelekteatrocon lo Studio Legale Elia-Piazza Bainsizza 1 RomaTel. 063721499 www.studiolegaleelia.it/autore del Progetto DAS (Diritto, Arte e Socialità)con la Casa Editrice Herald Editore e l'Area Teatrale Infocarcerehttp://www.heraldeditore.itDELLO ADRAMELEK THEATER:http://www.antiarte.it/adramelekteatroe dell'area teatrale INFOCARCEREhttp://www.heraldeditore.itdel giudice drammaturgo Gennaro Francione, direttore artistico dell'Adramelek Theater e dell'Area Teatrale infocarcerepresentanoLA CELLA DI ALESSIO (LA PRIGIONIA DI DOSTOEVSCHIJ)DOVE: Teatro Stabile di Ostia Antica - via Cardinal Cibo 4 - Direttore Artistico Corrado Croceinfo tel 340.7566246 - 338.4155692 - 338.5474819 - 333.8931838 - 347.7561295 oppure 347-9416694 (Gennaro) per prenotazione vivamente consigliataPer la locandina e altre informazioni clicca suhttp://www.antiarte.it/adramelekteatro/hotel_turner.htmhtp://www.antiarte.it/adramelekteatroANTIARTE 2000: LA RIVOLUZIONE DELL'ESTETICA NEL CYBERSPAZIO: Il giudice Francione di Torre del Greco
DOVE: Teatro Stabile di Ostia Antica - via Cardinal Cibo 4 - Direttore Artistico Corrado Croceinfo tel 340.7566246 - 338.4155692 - 338.5474819 - 333.8931838 - 347.7561295 oppure 347-9416694 (Gennaro) per prenotazione vivamente consigliataPer la locandina e altre informazioni clicca suhttp://www.antiarte.it/adramelekteatro/hotel_turner.htmhtp://www.antiarte.it/adramelekteatroANTIARTE 2000: LA RIVOLUZIONE DELL'ESTETICA NEL CYBERSPAZIO: Il giudice Francione di Torre del Greco
Pigia la freccetta per l'ascolto in albanese, regola il volume FERDINAND BIANKU in sei un piccolo fioreNell'ambito del Progetto Pharmakon Adramelek Theater, fuori e dentro le mura, s'interroga sul carcere. Il progetto Pharmakon,elaborato dalla casa editrice Herald Editore, in collaborazione con l'Area Teatrale Infocarcere, l'Ass. Artisti per Sbaglio, lo studio Legale Elia(nell'ambito del Megaprogetto DAS: Diritto, Arte e Socialità ) opera per la cura dei devianti attraverso l'arte, la cultura e il teatro fuori e dentro il carcere. La strategia esterna tende ad alimentare la Cultura della legalità fra i giovani, soprattutto studenti, attraverso il dibattito e una rappresentazione teatrale, svolti con esperti, professori e drammaturghi affermati.Solo affrontando con l'informazione e l'emozione artistica il problema dellalegalità potremo aiutare i nostri ragazzi a tirarsi fuori dai problemi della devianza in un dialogo aperto e franco, sostituendo agli svaghi inutili eperniciosi che la società del benessere propone nuove estasi salutari come quella del teatro, della cultura e del gioioso stare insieme. In una interrelazione continua col carcere il progetto tende a portare nel carcere opere attinenti i crimini per emendare i detenuti con l'espernza emotiva della rappresentazione e la fratellanza operativa della compagnia teatrale da creare con i ristretti stessi.Al riguardo nostri esperti entreranno nell'istituto per apportare tuttala loro esperienza nel fare drammaturgico ai fini del reinserimento sociale ella popolazione carceraria. Il 9 maggio operiamo contestualmente presso il carcere di Rebibbia femminile e a Monte San Giovanni Campano 1° SPAZIO LA LIBERTA' Il Comune di Monte San Giovanni Campano assessorato Servizi Sociali Scuola Media Statale Angelicum- Presentano Il Carcere. Se lo conosci lo eviti a Monte San Giovanni Campano il 9 MAGGIO 2008 ALLE ORE 10.00 Presso il Teatro Comunale P.zza Guglielmo Marconi. In questa occasione il gruppo Pharmakon propone un convegno-spettacolo volto a far conoscere ai giovani l'esperienza delcarcere nel progetto della casa editrice Herald EditoreDudu, il padre dicolore Fiore RANAURODada, la moglie di Dudu Gerardina Russo Gianna SGORBI Carmela ROSSI Il Direttoredel manicomio Gabriele STELLARadicronisti Claudio ZAPPULLO e Carlo BISIOLe musiche ed effettisonori sono a cura di Claudio Zappullo, Carlo Bisio, Francesco De Cicco, Stefano Bacilli, eseguite da Jacopo e Gian Marco De Cicco, Alessio Pellerani e Riccardo Ciorba, presso lo studio di registrazione "Spazio Cinque" inFregene (RM)Regia: Francesco De Cicco2° SPAZIO (IL RECLUSORIO)Presso il Carcere di Rebibbia FemminileNella foto a lato una cella del carcere di Rebibbia. Il ..."peccato originale" dei bambini?. L'ASSOCIAZIONE ARTISTI PER SBAGLIO PRESENTA alle ore 15,30 IL TATO(ASYLUM DOMESTICO PER MAGGIORDOMO PAZZO) Opera comica in due atti di Francesco De Cicco e Gennaro Francione Personaggi ed interpreti:Antonio Cesarano Francesco DE CICCOGertrude , lamoglie Gemma ANDREINICamilla, lafiglia Anna Maria ROBAUDL'amministratore dicondoSpazio Cinque" inFregene(RM)Regia: Francesco De Ciccominio Claudio AMOREIlMaggiordomo Gianfranco NOBILIOGianfilippo, lospasimante Eduardo TOMMASINODongo, il ragazzo dicolore Alessandro TRIVELLINIDudu, il padre dicolore Fiore RANAURODada, la moglie diDudu Gerardina RussoGiannaSGORBI Carmela ROSSIIl Direttoredel manicomio Gabriele STELLARadicronisti Claudio ZAPPULLO e Carlo BISIOLe musiche ed effettisonori sono a cura di Claudio Zappullo,Carlo Bisio,Francesco De Cicco,Stefano Bacilli, eseguite da Jacopo e Gian Marco De Cicco, Alessio Pellerani eRiccardo Ciorba, presso lo studio di registrazione "La notizia della fuga dal manicomio di un maggiordomo pazzo sconvolge la vita di Antonio Cesarano, ossessionato prima in equivoco e poi realmente dall'intrusione del folle. La commedia si sviluppa in avalanchein un crescendo di situazioni comiche, basate sulla tecnica del sequestro dipersone e sull'entrata di personaggi grotteschi, come l'impresaria di pompefunebri e lo stregone africano, fino all'esito finale dove tutto si ricomponefacendo riacquistare ad Antonio l'agognata pace.ADRAMELEK THEATER: Il TEATRO MAGICO E UROBORICODI GENNAROFRANCIONE:http://www.antiarte.it/adramelekteatroUNIONE EUROPEA GIUDICI SCRITTORI(EUGIUS): LA NUOVA UNIONE DEI GIUDICI UMANISTID'EUROPA: http://www.antiarte.it/eugiushttp://www.antiarte.it/adramelekteatrohttp://http://www.studiolegaleelia.ithttp://www.heraldeditore.it ID: 8253 Intervento da: Gennaro Francione - Email: azuz@inwind.it - Data: martedì 26 febbraio 2008 Ore: 20:27 Pigia la freccetta per l'ascolto in albanese, regola il volume FERDINAND BIANKU in sei un piccolo fioreLA PRIGIONIA DI DOSTOJEWISKI LA CELLA DI ALESSIO (LA PRIGIONIA DI DOSTOEVSCHIJ) di FRANCIONE AL TEATRO BETTI IL TEATRO BETTI www.teatrobetti.it in collaborazione IN COLLABORAZIONE CON LO STUDIO LEGALE ELIA - PIAZZA BAINSIZZA 1 - TEL. 063721499 www.studiolegaleelia.itDIRETTORE ARTISTICO DELLO ADRAMELEK THEATER:http://www.antiarte.it/adramelekteatroe dell'area teatrale INFOCARCEREhttp://www.heraldeditore.itdel giudice drammaturgo Gennaro Francione, direttore artistico dell'Adramelek Theater e dell'Area Teatrale infocarcere Regia: Gennaro Francione Aiuto regia: Vincenzo Sartini con: Vincenzo Sartini, nella parte di Dostoevschij Ilaria Sartini, nella parte del Principe Myskin Commento musicale di Vasco Barbieri Bolasco Grafica di Ilaria Sartini Fëdor Dostoevschij, condannato a morte per partecipazione a società segreta con scopi sovversivi, nella cella tetra s'imbatte nel suo doppio, quel principe Myskin che immortalerà nell'Idiota. A lui rivela le sue ambasce, le sue visioni di futura sofferenza personale dopo la grazia nel campo di concentramento siberiano, fino ad arrivare, attraverso incontri con altri personaggi delle sue opere come Raskolnikov, giustiziere uccisore dell'usuraia, a visioni apocalittiche di sterminio dell'intera razza umana. Sull'onda dell'aura sacra generatagli dell'epilessia il martire letterario godrà il miraggio finale di un mondo salvato dalla bellezza e dal sogno.QUANDO: 13-14-15 marzo ore 21 - 16 marzo domenica ore 18DOVE: TEATRO BETTI - Viale delle Mura Aurelie 19 Roma (Porta Cavalleggeri) Il teatro Betti è sito nel primo palazzo sulla destra di Viale delle Mura Aurelie, nel cortile-terrazzo che fronteggia Porta Cavalleggeri e il colonnato di S.Pietro Visto il numero limitati di posti (35 ) è [adramelek] vivamente consigliata la prenotazione al numero 347-9416694Per altre informazioni, locandina etc. clicca su www.antiarte.it/adramelekteatro/gurdjieff.htmTEATRO BETTI:www.teatrobetti.it LA CORTE DEI MIRACOLI:www.deimiracoli.orgANTIARTE 2000: LA RIVOLUZIONE DELL'ESTETICA NEL CYBERSPAZIO: http://www.antiarte.itIl giudice Francione di Torre del Greco ID: 8233 Intervento da: Gennaro Francione - Email: azuz@inwind.it - Data: venerdì 22 febbraio 2008 Ore: 09:40 L'Opinione Edizione 36 del 21-02-2008La Fortezza di Pietro e Paolo a San Pietroburgo vissuta da Fedor DostoevskijLa cella di AlessioLa prigione, dove Pietro il Grande torturò il suo primogenito, diventa lo sfondo teatrale per raccontare la detenzione del celebre scrittore russoPer leggere l'articolo http://www.opinione.it/pages.php?dir=naz&act=art&edi=36&id_art=1543&aa=2008 ID: 8226 Intervento da: la redazione - Email: info@torreomnia.it - Data: domenica 17 febbraio 2008 Ore: 23:45 Fëdor Michajlovič Dostoevskij Nel 1865 firma con l'editore F.Stellovskij un contratto, per il quale dovrà consegnargli entro il primo novembre dell'anno successivo un nuovo romanzo, pena la pubblicazione fuori diritti da parte di Stellovskij di tutte le sue opere. Comincia a scrivere Delitto e castigo, e per velocizzarne la stesura assume una stenografa, Anna Grigorevna Snitkina, che sposerà nel 1867. Nel 1866 esce a puntate sul "Russkij vestnik" (Il messaggero russo), Delitto e castigo. Lo stesso anno termina Il giocatore.Dal 1867 al 1872 fa un secondo viaggio, caratterizzato dalle difficoltà finanziarie e dalle perdite al gioco.Nel gennaio 1868 inizia sul "Russkij vestnik" la pubblicazione a puntate de L'idiota. Gli nasce una figlia, Sonja, che muore due mesi dopo.Nel 1869 nasce la figlia Ljubov.Nel 1871 inizia la pubblicazione a puntate de I demoni. Nasce il figlio Fedor.Nel 1872 diventa capo-redattore di una rivista conservatrice "Grazdanin" (Il cittadino), presso cui cura una rubrica intitolata Diario di uno scrittore. La collaborazione, però, dura poco.Nel 1875 esce L'adolescente e gli nasce il figlio Aleksej.Nel 1876 cura per suo conto la pubblicazione di una nuova rivista dal titolo Diario di uno scrittore.Nel 1878 muore il figlio Aleksej, per un gravissimo attacco di epilessia. Nei mesi disperati che seguono incontra spesso il filosofo Vladimir Solovev e con lui si reca al monastero di Optina, centro di spiritualità russa, dove incontra lo starec Amvrosij, prototipo dello starec Zosima de I fratelli Karamazov; all'amico filosofo confiderà il tema del suo ultimo libro: "La Chiesa come autentico ideale sociale".L'anno successivo il "Russkij vestnik" inizia la pubblicazione a puntate del romanzo I fratelli Karamazov, che vedrà la luce in volume alla fine del 1879.L'8 giugno 1880, in occasione dell'inaugurazione del monumento a Puskin, pronuncia un famoso discorso sul grande poeta discorso che suscita grandi entusiasmi: solo i russi sono dotati, come Puskin, di simpatia universale, solo essi sono in grado di penetrare nell'anima degli uomini di tutti i paesi e di elevarsi alla concezione dell'unoine universale di tutti i popoli. "Puskin illuminò la strada della storia russa come una chiara luce-guida e profetizzò il suo sviluppo ulteriore mostrando a tutti il cammino salutare di un legame con il popolo. Il 28 gennaio 1881 muore a Pietroburgo, per il peggioramento dell'enfisema polmonare da cui è affetto. Viene sepolto nel cimitero del convento Aleksandr Nevskij, accompagnato da una folla immensa. ID: 8225 Intervento da: la redazione - Email: info@torreomnia.it - Data: domenica 17 febbraio 2008 Ore: 21:15 PITTURA E RECITAZIONE Caravaggio, vita e morte di un grande artista oggi domenica e domani lunedì su Rai Uno Titolo di apertura del primo Festival Internazionale della Fiction di Roma, presentato in anteprima dalla Columbia University di New York e in altre manifestazioni internazionali, giunge su Raiuno oggi domenica 17 e domani lunedi’ 18 febbraio in prima serata, la versione integrale in due puntate del “Caravaggio”, l’ opera dedicata alla vita del tormentato e geniale artista italiano. Il film, con la regia di Angelo Longoni, è una grande coproduzione internazionale di Rai Fiction e Titania Produzioni, con Gmt Productions, Eos Entertainment, ICC-Istituto del Cinema Catalano, prodotto da Ida Di Benedetto e Stefania Bifano in collaborazione con Rai Cinema. Alessio Boni, conterraneo del grande pittore, e’ Michelangelo Merisi. Accanto a lui nel nutritissimo cast Elena Sofia Ricci è Costanza Colonna, Jordi Molla’ è il Cardinal Del Monte, Paolo Briguglia interpreta Mario Minniti, Luigi Diberti Scipione Borghese, Roberto Bisacco è il Rettore, Marta Bifano (Lucia Merisi), Arnaud Giovaninetti (Vincenzo Giustiniani), Ruben Rigillo (Fabrizio Colonna), Blas Roca Rey (Giovanni Baglione), Francesco Siciliano (Strozzi), Maurizio Donadoni (Ranuccio Tomassoni) e molti altri. Illustri sono le collaborazioni al progetto, prima fra tutte quella di Vittorio Storaro, uno dei maggiori nomi del panorama cinematografico mondiale, vincitore di tre Premi Oscar, da sempre appassionato alla figura del grande pittore. Clicca sulla foto per vedere le foto di scenaMichelangelo Merisi, detto Caravaggio, nasce a Milano nel 1571. Si forma presso la bottega del pittore Simone Peterzano nella città di Milano dove recepisce i modi di due tradizioni diverse: da un lato il realismo lombardo, dall'altro il rinascimento veneto, con il quale viene in contatto quando Peterzano lo porta con se in alcuni viaggi a Venezia, dove conosce l'arte del Tintoretto. A vent'anni si trasferisce a Roma, prima presso Lorenzo Siciliano, di seguito presso Antiveduto Gramatica, poi presso il Cavalier d'Arpino.Costui gli affida l'esecuzione di quadri di genere, rappresentanti fiori o frutta, genere dispezzato dagli accademici del tempo perchè ritenuti soggetti inferiori rispetto a dipinti in cui venivano rappresentate figure umane. Egli inventa un suo particolare repertorio dipingendo giovani presi dalla strada, messi in posa, accompagnati da cesti di frutta, calici e oggetti di vetro. Tra i primi dipinti dell'artista c'è il Bacchino malato, oggi alla galleria Borghese di Roma, dipinto nel 1591 circa, che viene considerato un autoritratto eseguito nel periodo in cui fu ricoverato in ospedale per malaria; inoltre, del primo periodo della sua attività sono: il Ragazzo morso da un ramarro, il Giovane con cesto di frutta e Bacco degli Uffizi. Rivela la sua predilezione per soggetti popolareschi e musicali nei dipinti come I bari, La buona ventura, Il suonatore di liuto. Esemplare è il Canestro di frutta, oggi a Milano alla Pinacoteca Ambrosiana, in cui rappresenta gli oggetti così come sono in realtà: la foglia secca, la mela bacata, senza cercare di abbellire la natura , ma rappresentandola così com'è.Il suo primo quadro di figure, dipinto nel 1595 circa, è il Riposo durante la fuga in Egitto, nel quale è chiaro il richiamo ai grandi maestri bergamaschi e bresciani come Savoldo, Lorenzo Lotto e Moretto. Ma è altrettanto evidente il richiamo alla cultura romana dimostrato dall'angelo rappresentato di spalle che è il perno dell'intera composizione. In questo periodo abbandona la bottega del Cavalier d'Arpino e passa sotto la protezione del cardinal Francesco Maria Del Monte che lo immette in un ambiente culturale molto più stimolante, esegue infatti in questo periodo Testa di Medusa, San Giovanni Battista, L'amore vittorioso, Giuditta e Oloferne.La sua maturazione verso uno stile personale è evidente soprattutto nei dipinti della cappella Contarelli in San Luigi dei Francesi a Roma per la quale esegue tre dipinti: la Vocazione di San Matteo, il Martirio di San Matteo e San Matteo e l'angelo. Con il Martirio di San Matteo ha inizio la poetica caravaggesca del rapporto luce-ombra che poi si svilupperà nelle opere successive. Nel dipinto rappresentante la Vocazionedi San Matteo il racconto è immerso nella realtà del tempo, con personaggi con abiti moderni. La luce è l'elemento caratterizzante l'intera opera. E' una luce soffusa che entra da una finestra fuori scena sulla sinstra illuminando il braccio del Cristo che emerge dall'ombra sulla destra. Il taglio della luce conduce l'occhio dello spettatore da destra verso sinistra, dal gruppo di personaggi al gesto di Cristo.Del dipinto rappresentante San Matteo e l'angelo esistevano due versioni, ma il primo fu rifiutato dai committenti perchè rappresentava un San Matteo popolano in atteggiamento ritenuto scandaloso all'epoca. Oggi questo dipinto è andato perduto. Prima di compiere quest'opera Caravaggio riceve la commisioni per altri due dipinti per la cappella Cerasi di Santa Maria del Popolo: Crocifissione di San Pietro e la Conversione di San Paolo. Il pittore interpreta i due avvenimenti sacri come fatti semplicemente umani eliminando ogni richiamo a schemi prefissati. Successiavmente esegue per la chiesa di Santa Maria in Vallicella la Deposizione, oggi alla pinacoteca Vaticana. La composizione ha una struttura piramidale che ricorda le composizioni michelangiolesche. Esegue in questo periodo opere come la Madonna dei Pellegrini la Madonna dei Palafrenieri e la Morte della Vergine per Santa Maria della Scala in Trastevere, che fu rifiutata dai committenti per ragioni di decoro, oggi infatti il dipinto si trova al museo del Louvre. Tra il 1606 e il 1607 Caravaggio vive nella città di Napoli, qui si conservano alcune sue importanti opere: la tela con Le sette opere di Misericordia, conservata al Pio monte di Misericordia e La flagellazione di Cristo, conservata al museo di Capodimonte.Nel 1608 Il pittore si trova a Malta dove viene nominato cavaliere, il gesto rappresenta una riabilitazione per la vita sregolata dell'artista che dovette fuggire da Roma dopo aver ucciso un uomo durante una rissa. Qui esegue quella che è la sua tela più vasta: la Decollazione del Battista. La scena è piuttosto spoglia, rappresenta un ambiente squallido, con colori spenti.Dopo essere stato espulso dall'ordine dei cavalieri di Malta fugge a Siracusa dove dipinge il Seppellimento di Santa Lucia e anche in questo caso, come nelle successive opere realizzate a Messina: La resurrezione di Lazzaro e l'Adorazione dei pastori, confermano la sua tendenza a lasciare grandi spazi vuoti su tele di dimensioni notevoli.Nel 1609 è dinuovo a Napoli dove viene ferito gravemente, qui esegue opere come Davide con la testa di Golia e Salomè con la testa di Battista.Nel 1610, sulla spiaggia di Port'Ercole, dove era in attesa di rientrare a Roma per ricevere la grazia, viene arrestato e incarcerato per 2 gioni, perchè scambiato per qualcun'altro, perdendo così tutti i suoi averi. Due giorni dopo sulla stessa spiaggia, cercando di recuperare le sue cose, morirà di " febbre maligna", come scrive il Bellori. Era il 18 agosto del 1610 Caravaggio non aveva ancora 39 anni, pochi giorni dopo arriverà la grazia con il permesso di ritornare a Roma.Quickribbon Your browser doesn't support java or java is not enabled! Pagina 2 di 2 - << Prima Pagina < Indietro 1 2 Puoi anche Tu intervenire a questo argomento o invia un post alle e-mail private Ogni risposta fa saltare la discussione al primo posto nella prima pagina indice del forum. L'ultima risposta inviata, inoltre, che è la seconda in alto a questa pagina "leggi", aggiorna sempre pure data e ora della discussione (cioè il messaggio principale), pur se vecchio. T O R R E S I T A' Autore unico e web-master Luigi Mari TORRESAGGINE
Nell'ambito del Progetto Pharmakon Adramelek Theater, fuori e dentro le mura, s'interroga sul carcere. Il progetto Pharmakon,elaborato dalla casa editrice Herald Editore, in collaborazione con l'Area Teatrale Infocarcere, l'Ass. Artisti per Sbaglio, lo studio Legale Elia(nell'ambito del Megaprogetto DAS: Diritto, Arte e Socialità ) opera per la cura dei devianti attraverso l'arte, la cultura e il teatro fuori e dentro il carcere. La strategia esterna tende ad alimentare la Cultura della legalità fra i giovani, soprattutto studenti, attraverso il dibattito e una rappresentazione teatrale, svolti con esperti, professori e drammaturghi affermati.Solo affrontando con l'informazione e l'emozione artistica il problema dellalegalità potremo aiutare i nostri ragazzi a tirarsi fuori dai problemi della devianza in un dialogo aperto e franco, sostituendo agli svaghi inutili eperniciosi che la società del benessere propone nuove estasi salutari come quella del teatro, della cultura e del gioioso stare insieme. In una interrelazione continua col carcere il progetto tende a portare nel carcere opere attinenti i crimini per emendare i detenuti con l'espernza emotiva della rappresentazione e la fratellanza operativa della compagnia teatrale da creare con i ristretti stessi.Al riguardo nostri esperti entreranno nell'istituto per apportare tuttala loro esperienza nel fare drammaturgico ai fini del reinserimento sociale ella popolazione carceraria. Il 9 maggio operiamo contestualmente presso il carcere di Rebibbia femminile e a Monte San Giovanni Campano 1° SPAZIO LA LIBERTA' Il Comune di Monte San Giovanni Campano assessorato Servizi Sociali Scuola Media Statale Angelicum- Presentano Il Carcere. Se lo conosci lo eviti a Monte San Giovanni Campano il 9 MAGGIO 2008 ALLE ORE 10.00 Presso il Teatro Comunale P.zza Guglielmo Marconi. In questa occasione il gruppo Pharmakon propone un convegno-spettacolo volto a far conoscere ai giovani l'esperienza delcarcere nel progetto della casa editrice Herald EditoreDudu, il padre dicolore Fiore RANAURODada, la moglie di Dudu Gerardina Russo Gianna SGORBI Carmela ROSSI Il Direttoredel manicomio Gabriele STELLARadicronisti Claudio ZAPPULLO e Carlo BISIOLe musiche ed effettisonori sono a cura di Claudio Zappullo, Carlo Bisio, Francesco De Cicco, Stefano Bacilli, eseguite da Jacopo e Gian Marco De Cicco, Alessio Pellerani e Riccardo Ciorba, presso lo studio di registrazione "Spazio Cinque" inFregene (RM)Regia: Francesco De Cicco2° SPAZIO (IL RECLUSORIO)Presso il Carcere di Rebibbia FemminileNella foto a lato una cella del carcere di Rebibbia. Il ..."peccato originale" dei bambini?. L'ASSOCIAZIONE ARTISTI PER SBAGLIO PRESENTA alle ore 15,30 IL TATO(ASYLUM DOMESTICO PER MAGGIORDOMO PAZZO) Opera comica in due atti di Francesco De Cicco e Gennaro Francione Personaggi ed interpreti:Antonio Cesarano Francesco DE CICCOGertrude , lamoglie Gemma ANDREINICamilla, lafiglia Anna Maria ROBAUDL'amministratore dicondoSpazio Cinque" inFregene(RM)Regia: Francesco De Ciccominio Claudio AMOREIlMaggiordomo Gianfranco NOBILIOGianfilippo, lospasimante Eduardo TOMMASINODongo, il ragazzo dicolore Alessandro TRIVELLINIDudu, il padre dicolore Fiore RANAURODada, la moglie diDudu Gerardina RussoGiannaSGORBI Carmela ROSSIIl Direttoredel manicomio Gabriele STELLARadicronisti Claudio ZAPPULLO e Carlo BISIOLe musiche ed effettisonori sono a cura di Claudio Zappullo,Carlo Bisio,Francesco De Cicco,Stefano Bacilli, eseguite da Jacopo e Gian Marco De Cicco, Alessio Pellerani eRiccardo Ciorba, presso lo studio di registrazione "La notizia della fuga dal manicomio di un maggiordomo pazzo sconvolge la vita di Antonio Cesarano, ossessionato prima in equivoco e poi realmente dall'intrusione del folle. La commedia si sviluppa in avalanchein un crescendo di situazioni comiche, basate sulla tecnica del sequestro dipersone e sull'entrata di personaggi grotteschi, come l'impresaria di pompefunebri e lo stregone africano, fino all'esito finale dove tutto si ricomponefacendo riacquistare ad Antonio l'agognata pace.ADRAMELEK THEATER: Il TEATRO MAGICO E UROBORICODI GENNAROFRANCIONE:http://www.antiarte.it/adramelekteatroUNIONE EUROPEA GIUDICI SCRITTORI(EUGIUS): LA NUOVA UNIONE DEI GIUDICI UMANISTID'EUROPA: http://www.antiarte.it/eugiushttp://www.antiarte.it/adramelekteatrohttp://http://www.studiolegaleelia.ithttp://www.heraldeditore.it
IL TATO(ASYLUM DOMESTICO PER MAGGIORDOMO PAZZO) Opera comica in due atti di Francesco De Cicco e Gennaro Francione Personaggi ed interpreti:Antonio Cesarano Francesco DE CICCOGertrude , lamoglie Gemma ANDREINICamilla, lafiglia Anna Maria ROBAUDL'amministratore dicondoSpazio Cinque" inFregene(RM)Regia: Francesco De Ciccominio Claudio AMOREIlMaggiordomo Gianfranco NOBILIOGianfilippo, lospasimante Eduardo TOMMASINODongo, il ragazzo dicolore Alessandro TRIVELLINIDudu, il padre dicolore Fiore RANAURODada, la moglie diDudu Gerardina RussoGiannaSGORBI Carmela ROSSIIl Direttoredel manicomio Gabriele STELLARadicronisti Claudio ZAPPULLO e Carlo BISIOLe musiche ed effettisonori sono a cura di Claudio Zappullo,Carlo Bisio,Francesco De Cicco,Stefano Bacilli, eseguite da Jacopo e Gian Marco De Cicco, Alessio Pellerani eRiccardo Ciorba, presso lo studio di registrazione "La notizia della fuga dal manicomio di un maggiordomo pazzo sconvolge la vita di Antonio Cesarano, ossessionato prima in equivoco e poi realmente dall'intrusione del folle. La commedia si sviluppa in avalanchein un crescendo di situazioni comiche, basate sulla tecnica del sequestro dipersone e sull'entrata di personaggi grotteschi, come l'impresaria di pompefunebri e lo stregone africano, fino all'esito finale dove tutto si ricomponefacendo riacquistare ad Antonio l'agognata pace.ADRAMELEK THEATER: Il TEATRO MAGICO E UROBORICODI GENNAROFRANCIONE:http://www.antiarte.it/adramelekteatroUNIONE EUROPEA GIUDICI SCRITTORI(EUGIUS): LA NUOVA UNIONE DEI GIUDICI UMANISTID'EUROPA: http://www.antiarte.it/eugiushttp://www.antiarte.it/adramelekteatrohttp://http://www.studiolegaleelia.ithttp://www.heraldeditore.it
Le musiche ed effettisonori sono a cura di Claudio Zappullo,Carlo Bisio,Francesco De Cicco,Stefano Bacilli, eseguite da Jacopo e Gian Marco De Cicco, Alessio Pellerani eRiccardo Ciorba, presso lo studio di registrazione "La notizia della fuga dal manicomio di un maggiordomo pazzo sconvolge la vita di Antonio Cesarano, ossessionato prima in equivoco e poi realmente dall'intrusione del folle. La commedia si sviluppa in avalanchein un crescendo di situazioni comiche, basate sulla tecnica del sequestro dipersone e sull'entrata di personaggi grotteschi, come l'impresaria di pompefunebri e lo stregone africano, fino all'esito finale dove tutto si ricomponefacendo riacquistare ad Antonio l'agognata pace.ADRAMELEK THEATER: Il TEATRO MAGICO E UROBORICODI GENNAROFRANCIONE:http://www.antiarte.it/adramelekteatroUNIONE EUROPEA GIUDICI SCRITTORI(EUGIUS): LA NUOVA UNIONE DEI GIUDICI UMANISTID'EUROPA: http://www.antiarte.it/eugiushttp://www.antiarte.it/adramelekteatrohttp://http://www.studiolegaleelia.ithttp://www.heraldeditore.it
Pigia la freccetta per l'ascolto in albanese, regola il volume FERDINAND BIANKU in sei un piccolo fioreLA PRIGIONIA DI DOSTOJEWISKI LA CELLA DI ALESSIO (LA PRIGIONIA DI DOSTOEVSCHIJ) di FRANCIONE AL TEATRO BETTI IL TEATRO BETTI www.teatrobetti.it in collaborazione IN COLLABORAZIONE CON LO STUDIO LEGALE ELIA - PIAZZA BAINSIZZA 1 - TEL. 063721499 www.studiolegaleelia.itDIRETTORE ARTISTICO DELLO ADRAMELEK THEATER:http://www.antiarte.it/adramelekteatroe dell'area teatrale INFOCARCEREhttp://www.heraldeditore.itdel giudice drammaturgo Gennaro Francione, direttore artistico dell'Adramelek Theater e dell'Area Teatrale infocarcere Regia: Gennaro Francione Aiuto regia: Vincenzo Sartini con: Vincenzo Sartini, nella parte di Dostoevschij Ilaria Sartini, nella parte del Principe Myskin Commento musicale di Vasco Barbieri Bolasco Grafica di Ilaria Sartini Fëdor Dostoevschij, condannato a morte per partecipazione a società segreta con scopi sovversivi, nella cella tetra s'imbatte nel suo doppio, quel principe Myskin che immortalerà nell'Idiota. A lui rivela le sue ambasce, le sue visioni di futura sofferenza personale dopo la grazia nel campo di concentramento siberiano, fino ad arrivare, attraverso incontri con altri personaggi delle sue opere come Raskolnikov, giustiziere uccisore dell'usuraia, a visioni apocalittiche di sterminio dell'intera razza umana. Sull'onda dell'aura sacra generatagli dell'epilessia il martire letterario godrà il miraggio finale di un mondo salvato dalla bellezza e dal sogno.QUANDO: 13-14-15 marzo ore 21 - 16 marzo domenica ore 18DOVE: TEATRO BETTI - Viale delle Mura Aurelie 19 Roma (Porta Cavalleggeri) Il teatro Betti è sito nel primo palazzo sulla destra di Viale delle Mura Aurelie, nel cortile-terrazzo che fronteggia Porta Cavalleggeri e il colonnato di S.Pietro Visto il numero limitati di posti (35 ) è [adramelek] vivamente consigliata la prenotazione al numero 347-9416694Per altre informazioni, locandina etc. clicca su www.antiarte.it/adramelekteatro/gurdjieff.htmTEATRO BETTI:www.teatrobetti.it LA CORTE DEI MIRACOLI:www.deimiracoli.orgANTIARTE 2000: LA RIVOLUZIONE DELL'ESTETICA NEL CYBERSPAZIO: http://www.antiarte.itIl giudice Francione di Torre del Greco ID: 8233 Intervento da: Gennaro Francione - Email: azuz@inwind.it - Data: venerdì 22 febbraio 2008 Ore: 09:40 L'Opinione Edizione 36 del 21-02-2008La Fortezza di Pietro e Paolo a San Pietroburgo vissuta da Fedor DostoevskijLa cella di AlessioLa prigione, dove Pietro il Grande torturò il suo primogenito, diventa lo sfondo teatrale per raccontare la detenzione del celebre scrittore russoPer leggere l'articolo http://www.opinione.it/pages.php?dir=naz&act=art&edi=36&id_art=1543&aa=2008 ID: 8226 Intervento da: la redazione - Email: info@torreomnia.it - Data: domenica 17 febbraio 2008 Ore: 23:45 Fëdor Michajlovič Dostoevskij Nel 1865 firma con l'editore F.Stellovskij un contratto, per il quale dovrà consegnargli entro il primo novembre dell'anno successivo un nuovo romanzo, pena la pubblicazione fuori diritti da parte di Stellovskij di tutte le sue opere. Comincia a scrivere Delitto e castigo, e per velocizzarne la stesura assume una stenografa, Anna Grigorevna Snitkina, che sposerà nel 1867. Nel 1866 esce a puntate sul "Russkij vestnik" (Il messaggero russo), Delitto e castigo. Lo stesso anno termina Il giocatore.Dal 1867 al 1872 fa un secondo viaggio, caratterizzato dalle difficoltà finanziarie e dalle perdite al gioco.Nel gennaio 1868 inizia sul "Russkij vestnik" la pubblicazione a puntate de L'idiota. Gli nasce una figlia, Sonja, che muore due mesi dopo.Nel 1869 nasce la figlia Ljubov.Nel 1871 inizia la pubblicazione a puntate de I demoni. Nasce il figlio Fedor.Nel 1872 diventa capo-redattore di una rivista conservatrice "Grazdanin" (Il cittadino), presso cui cura una rubrica intitolata Diario di uno scrittore. La collaborazione, però, dura poco.Nel 1875 esce L'adolescente e gli nasce il figlio Aleksej.Nel 1876 cura per suo conto la pubblicazione di una nuova rivista dal titolo Diario di uno scrittore.Nel 1878 muore il figlio Aleksej, per un gravissimo attacco di epilessia. Nei mesi disperati che seguono incontra spesso il filosofo Vladimir Solovev e con lui si reca al monastero di Optina, centro di spiritualità russa, dove incontra lo starec Amvrosij, prototipo dello starec Zosima de I fratelli Karamazov; all'amico filosofo confiderà il tema del suo ultimo libro: "La Chiesa come autentico ideale sociale".L'anno successivo il "Russkij vestnik" inizia la pubblicazione a puntate del romanzo I fratelli Karamazov, che vedrà la luce in volume alla fine del 1879.L'8 giugno 1880, in occasione dell'inaugurazione del monumento a Puskin, pronuncia un famoso discorso sul grande poeta discorso che suscita grandi entusiasmi: solo i russi sono dotati, come Puskin, di simpatia universale, solo essi sono in grado di penetrare nell'anima degli uomini di tutti i paesi e di elevarsi alla concezione dell'unoine universale di tutti i popoli. "Puskin illuminò la strada della storia russa come una chiara luce-guida e profetizzò il suo sviluppo ulteriore mostrando a tutti il cammino salutare di un legame con il popolo. Il 28 gennaio 1881 muore a Pietroburgo, per il peggioramento dell'enfisema polmonare da cui è affetto. Viene sepolto nel cimitero del convento Aleksandr Nevskij, accompagnato da una folla immensa.
LA PRIGIONIA DI DOSTOJEWISKI LA CELLA DI ALESSIO (LA PRIGIONIA DI DOSTOEVSCHIJ) di FRANCIONE AL TEATRO BETTI IL TEATRO BETTI www.teatrobetti.it in collaborazione IN COLLABORAZIONE CON LO STUDIO LEGALE ELIA - PIAZZA BAINSIZZA 1 - TEL. 063721499 www.studiolegaleelia.itDIRETTORE ARTISTICO DELLO ADRAMELEK THEATER:http://www.antiarte.it/adramelekteatroe dell'area teatrale INFOCARCEREhttp://www.heraldeditore.itdel giudice drammaturgo Gennaro Francione, direttore artistico dell'Adramelek Theater e dell'Area Teatrale infocarcere Regia: Gennaro Francione Aiuto regia: Vincenzo Sartini con: Vincenzo Sartini, nella parte di Dostoevschij Ilaria Sartini, nella parte del Principe Myskin Commento musicale di Vasco Barbieri Bolasco Grafica di Ilaria Sartini Fëdor Dostoevschij, condannato a morte per partecipazione a società segreta con scopi sovversivi, nella cella tetra s'imbatte nel suo doppio, quel principe Myskin che immortalerà nell'Idiota. A lui rivela le sue ambasce, le sue visioni di futura sofferenza personale dopo la grazia nel campo di concentramento siberiano, fino ad arrivare, attraverso incontri con altri personaggi delle sue opere come Raskolnikov, giustiziere uccisore dell'usuraia, a visioni apocalittiche di sterminio dell'intera razza umana. Sull'onda dell'aura sacra generatagli dell'epilessia il martire letterario godrà il miraggio finale di un mondo salvato dalla bellezza e dal sogno.QUANDO: 13-14-15 marzo ore 21 - 16 marzo domenica ore 18DOVE: TEATRO BETTI - Viale delle Mura Aurelie 19 Roma (Porta Cavalleggeri) Il teatro Betti è sito nel primo palazzo sulla destra di Viale delle Mura Aurelie, nel cortile-terrazzo che fronteggia Porta Cavalleggeri e il colonnato di S.Pietro Visto il numero limitati di posti (35 ) è [adramelek] vivamente consigliata la prenotazione al numero 347-9416694Per altre informazioni, locandina etc. clicca su www.antiarte.it/adramelekteatro/gurdjieff.htmTEATRO BETTI:www.teatrobetti.it LA CORTE DEI MIRACOLI:www.deimiracoli.orgANTIARTE 2000: LA RIVOLUZIONE DELL'ESTETICA NEL CYBERSPAZIO: http://www.antiarte.itIl giudice Francione di Torre del Greco
Il giudice Francione di Torre del Greco
PITTURA E RECITAZIONE Caravaggio, vita e morte di un grande artista oggi domenica e domani lunedì su Rai Uno Titolo di apertura del primo Festival Internazionale della Fiction di Roma, presentato in anteprima dalla Columbia University di New York e in altre manifestazioni internazionali, giunge su Raiuno oggi domenica 17 e domani lunedi’ 18 febbraio in prima serata, la versione integrale in due puntate del “Caravaggio”, l’ opera dedicata alla vita del tormentato e geniale artista italiano. Il film, con la regia di Angelo Longoni, è una grande coproduzione internazionale di Rai Fiction e Titania Produzioni, con Gmt Productions, Eos Entertainment, ICC-Istituto del Cinema Catalano, prodotto da Ida Di Benedetto e Stefania Bifano in collaborazione con Rai Cinema. Alessio Boni, conterraneo del grande pittore, e’ Michelangelo Merisi. Accanto a lui nel nutritissimo cast Elena Sofia Ricci è Costanza Colonna, Jordi Molla’ è il Cardinal Del Monte, Paolo Briguglia interpreta Mario Minniti, Luigi Diberti Scipione Borghese, Roberto Bisacco è il Rettore, Marta Bifano (Lucia Merisi), Arnaud Giovaninetti (Vincenzo Giustiniani), Ruben Rigillo (Fabrizio Colonna), Blas Roca Rey (Giovanni Baglione), Francesco Siciliano (Strozzi), Maurizio Donadoni (Ranuccio Tomassoni) e molti altri. Illustri sono le collaborazioni al progetto, prima fra tutte quella di Vittorio Storaro, uno dei maggiori nomi del panorama cinematografico mondiale, vincitore di tre Premi Oscar, da sempre appassionato alla figura del grande pittore. Clicca sulla foto per vedere le foto di scenaMichelangelo Merisi, detto Caravaggio, nasce a Milano nel 1571. Si forma presso la bottega del pittore Simone Peterzano nella città di Milano dove recepisce i modi di due tradizioni diverse: da un lato il realismo lombardo, dall'altro il rinascimento veneto, con il quale viene in contatto quando Peterzano lo porta con se in alcuni viaggi a Venezia, dove conosce l'arte del Tintoretto. A vent'anni si trasferisce a Roma, prima presso Lorenzo Siciliano, di seguito presso Antiveduto Gramatica, poi presso il Cavalier d'Arpino.Costui gli affida l'esecuzione di quadri di genere, rappresentanti fiori o frutta, genere dispezzato dagli accademici del tempo perchè ritenuti soggetti inferiori rispetto a dipinti in cui venivano rappresentate figure umane. Egli inventa un suo particolare repertorio dipingendo giovani presi dalla strada, messi in posa, accompagnati da cesti di frutta, calici e oggetti di vetro. Tra i primi dipinti dell'artista c'è il Bacchino malato, oggi alla galleria Borghese di Roma, dipinto nel 1591 circa, che viene considerato un autoritratto eseguito nel periodo in cui fu ricoverato in ospedale per malaria; inoltre, del primo periodo della sua attività sono: il Ragazzo morso da un ramarro, il Giovane con cesto di frutta e Bacco degli Uffizi. Rivela la sua predilezione per soggetti popolareschi e musicali nei dipinti come I bari, La buona ventura, Il suonatore di liuto. Esemplare è il Canestro di frutta, oggi a Milano alla Pinacoteca Ambrosiana, in cui rappresenta gli oggetti così come sono in realtà: la foglia secca, la mela bacata, senza cercare di abbellire la natura , ma rappresentandola così com'è.Il suo primo quadro di figure, dipinto nel 1595 circa, è il Riposo durante la fuga in Egitto, nel quale è chiaro il richiamo ai grandi maestri bergamaschi e bresciani come Savoldo, Lorenzo Lotto e Moretto. Ma è altrettanto evidente il richiamo alla cultura romana dimostrato dall'angelo rappresentato di spalle che è il perno dell'intera composizione. In questo periodo abbandona la bottega del Cavalier d'Arpino e passa sotto la protezione del cardinal Francesco Maria Del Monte che lo immette in un ambiente culturale molto più stimolante, esegue infatti in questo periodo Testa di Medusa, San Giovanni Battista, L'amore vittorioso, Giuditta e Oloferne.La sua maturazione verso uno stile personale è evidente soprattutto nei dipinti della cappella Contarelli in San Luigi dei Francesi a Roma per la quale esegue tre dipinti: la Vocazione di San Matteo, il Martirio di San Matteo e San Matteo e l'angelo. Con il Martirio di San Matteo ha inizio la poetica caravaggesca del rapporto luce-ombra che poi si svilupperà nelle opere successive. Nel dipinto rappresentante la Vocazionedi San Matteo il racconto è immerso nella realtà del tempo, con personaggi con abiti moderni. La luce è l'elemento caratterizzante l'intera opera. E' una luce soffusa che entra da una finestra fuori scena sulla sinstra illuminando il braccio del Cristo che emerge dall'ombra sulla destra. Il taglio della luce conduce l'occhio dello spettatore da destra verso sinistra, dal gruppo di personaggi al gesto di Cristo.Del dipinto rappresentante San Matteo e l'angelo esistevano due versioni, ma il primo fu rifiutato dai committenti perchè rappresentava un San Matteo popolano in atteggiamento ritenuto scandaloso all'epoca. Oggi questo dipinto è andato perduto. Prima di compiere quest'opera Caravaggio riceve la commisioni per altri due dipinti per la cappella Cerasi di Santa Maria del Popolo: Crocifissione di San Pietro e la Conversione di San Paolo. Il pittore interpreta i due avvenimenti sacri come fatti semplicemente umani eliminando ogni richiamo a schemi prefissati. Successiavmente esegue per la chiesa di Santa Maria in Vallicella la Deposizione, oggi alla pinacoteca Vaticana. La composizione ha una struttura piramidale che ricorda le composizioni michelangiolesche. Esegue in questo periodo opere come la Madonna dei Pellegrini la Madonna dei Palafrenieri e la Morte della Vergine per Santa Maria della Scala in Trastevere, che fu rifiutata dai committenti per ragioni di decoro, oggi infatti il dipinto si trova al museo del Louvre. Tra il 1606 e il 1607 Caravaggio vive nella città di Napoli, qui si conservano alcune sue importanti opere: la tela con Le sette opere di Misericordia, conservata al Pio monte di Misericordia e La flagellazione di Cristo, conservata al museo di Capodimonte.Nel 1608 Il pittore si trova a Malta dove viene nominato cavaliere, il gesto rappresenta una riabilitazione per la vita sregolata dell'artista che dovette fuggire da Roma dopo aver ucciso un uomo durante una rissa. Qui esegue quella che è la sua tela più vasta: la Decollazione del Battista. La scena è piuttosto spoglia, rappresenta un ambiente squallido, con colori spenti.Dopo essere stato espulso dall'ordine dei cavalieri di Malta fugge a Siracusa dove dipinge il Seppellimento di Santa Lucia e anche in questo caso, come nelle successive opere realizzate a Messina: La resurrezione di Lazzaro e l'Adorazione dei pastori, confermano la sua tendenza a lasciare grandi spazi vuoti su tele di dimensioni notevoli.Nel 1609 è dinuovo a Napoli dove viene ferito gravemente, qui esegue opere come Davide con la testa di Golia e Salomè con la testa di Battista.Nel 1610, sulla spiaggia di Port'Ercole, dove era in attesa di rientrare a Roma per ricevere la grazia, viene arrestato e incarcerato per 2 gioni, perchè scambiato per qualcun'altro, perdendo così tutti i suoi averi. Due giorni dopo sulla stessa spiaggia, cercando di recuperare le sue cose, morirà di " febbre maligna", come scrive il Bellori. Era il 18 agosto del 1610 Caravaggio non aveva ancora 39 anni, pochi giorni dopo arriverà la grazia con il permesso di ritornare a Roma.Quickribbon
Titolo di apertura del primo Festival Internazionale della Fiction di Roma, presentato in anteprima dalla Columbia University di New York e in altre manifestazioni internazionali, giunge su Raiuno oggi domenica 17 e domani lunedi’ 18 febbraio in prima serata, la versione integrale in due puntate del “Caravaggio”, l’ opera dedicata alla vita del tormentato e geniale artista italiano. Il film, con la regia di Angelo Longoni, è una grande coproduzione internazionale di Rai Fiction e Titania Produzioni, con Gmt Productions, Eos Entertainment, ICC-Istituto del Cinema Catalano, prodotto da Ida Di Benedetto e Stefania Bifano in collaborazione con Rai Cinema. Alessio Boni, conterraneo del grande pittore, e’ Michelangelo Merisi. Accanto a lui nel nutritissimo cast Elena Sofia Ricci è Costanza Colonna, Jordi Molla’ è il Cardinal Del Monte, Paolo Briguglia interpreta Mario Minniti, Luigi Diberti Scipione Borghese, Roberto Bisacco è il Rettore, Marta Bifano (Lucia Merisi), Arnaud Giovaninetti (Vincenzo Giustiniani), Ruben Rigillo (Fabrizio Colonna), Blas Roca Rey (Giovanni Baglione), Francesco Siciliano (Strozzi), Maurizio Donadoni (Ranuccio Tomassoni) e molti altri. Illustri sono le collaborazioni al progetto, prima fra tutte quella di Vittorio Storaro, uno dei maggiori nomi del panorama cinematografico mondiale, vincitore di tre Premi Oscar, da sempre appassionato alla figura del grande pittore.
Clicca sulla foto per vedere le foto di scena
Michelangelo Merisi, detto Caravaggio, nasce a Milano nel 1571. Si forma presso la bottega del pittore Simone Peterzano nella città di Milano dove recepisce i modi di due tradizioni diverse: da un lato il realismo lombardo, dall'altro il rinascimento veneto, con il quale viene in contatto quando Peterzano lo porta con se in alcuni viaggi a Venezia, dove conosce l'arte del Tintoretto. A vent'anni si trasferisce a Roma, prima presso Lorenzo Siciliano, di seguito presso Antiveduto Gramatica, poi presso il Cavalier d'Arpino.Costui gli affida l'esecuzione di quadri di genere, rappresentanti fiori o frutta, genere dispezzato dagli accademici del tempo perchè ritenuti soggetti inferiori rispetto a dipinti in cui venivano rappresentate figure umane. Egli inventa un suo particolare repertorio dipingendo giovani presi dalla strada, messi in posa, accompagnati da cesti di frutta, calici e oggetti di vetro. Tra i primi dipinti dell'artista c'è il Bacchino malato, oggi alla galleria Borghese di Roma, dipinto nel 1591 circa, che viene considerato un autoritratto eseguito nel periodo in cui fu ricoverato in ospedale per malaria; inoltre, del primo periodo della sua attività sono: il Ragazzo morso da un ramarro, il Giovane con cesto di frutta e Bacco degli Uffizi. Rivela la sua predilezione per soggetti popolareschi e musicali nei dipinti come I bari, La buona ventura, Il suonatore di liuto. Esemplare è il Canestro di frutta, oggi a Milano alla Pinacoteca Ambrosiana, in cui rappresenta gli oggetti così come sono in realtà: la foglia secca, la mela bacata, senza cercare di abbellire la natura , ma rappresentandola così com'è.Il suo primo quadro di figure, dipinto nel 1595 circa, è il Riposo durante la fuga in Egitto, nel quale è chiaro il richiamo ai grandi maestri bergamaschi e bresciani come Savoldo, Lorenzo Lotto e Moretto. Ma è altrettanto evidente il richiamo alla cultura romana dimostrato dall'angelo rappresentato di spalle che è il perno dell'intera composizione. In questo periodo abbandona la bottega del Cavalier d'Arpino e passa sotto la protezione del cardinal Francesco Maria Del Monte che lo immette in un ambiente culturale molto più stimolante, esegue infatti in questo periodo Testa di Medusa, San Giovanni Battista, L'amore vittorioso, Giuditta e Oloferne.La sua maturazione verso uno stile personale è evidente soprattutto nei dipinti della cappella Contarelli in San Luigi dei Francesi a Roma per la quale esegue tre dipinti: la Vocazione di San Matteo, il Martirio di San Matteo e San Matteo e l'angelo. Con il Martirio di San Matteo ha inizio la poetica caravaggesca del rapporto luce-ombra che poi si svilupperà nelle opere successive. Nel dipinto rappresentante la Vocazionedi San Matteo il racconto è immerso nella realtà del tempo, con personaggi con abiti moderni. La luce è l'elemento caratterizzante l'intera opera. E' una luce soffusa che entra da una finestra fuori scena sulla sinstra illuminando il braccio del Cristo che emerge dall'ombra sulla destra. Il taglio della luce conduce l'occhio dello spettatore da destra verso sinistra, dal gruppo di personaggi al gesto di Cristo.Del dipinto rappresentante San Matteo e l'angelo esistevano due versioni, ma il primo fu rifiutato dai committenti perchè rappresentava un San Matteo popolano in atteggiamento ritenuto scandaloso all'epoca. Oggi questo dipinto è andato perduto. Prima di compiere quest'opera Caravaggio riceve la commisioni per altri due dipinti per la cappella Cerasi di Santa Maria del Popolo: Crocifissione di San Pietro e la Conversione di San Paolo. Il pittore interpreta i due avvenimenti sacri come fatti semplicemente umani eliminando ogni richiamo a schemi prefissati. Successiavmente esegue per la chiesa di Santa Maria in Vallicella la Deposizione, oggi alla pinacoteca Vaticana. La composizione ha una struttura piramidale che ricorda le composizioni michelangiolesche. Esegue in questo periodo opere come la Madonna dei Pellegrini la Madonna dei Palafrenieri e la Morte della Vergine per Santa Maria della Scala in Trastevere, che fu rifiutata dai committenti per ragioni di decoro, oggi infatti il dipinto si trova al museo del Louvre. Tra il 1606 e il 1607 Caravaggio vive nella città di Napoli, qui si conservano alcune sue importanti opere: la tela con Le sette opere di Misericordia, conservata al Pio monte di Misericordia e La flagellazione di Cristo, conservata al museo di Capodimonte.Nel 1608 Il pittore si trova a Malta dove viene nominato cavaliere, il gesto rappresenta una riabilitazione per la vita sregolata dell'artista che dovette fuggire da Roma dopo aver ucciso un uomo durante una rissa. Qui esegue quella che è la sua tela più vasta: la Decollazione del Battista. La scena è piuttosto spoglia, rappresenta un ambiente squallido, con colori spenti.Dopo essere stato espulso dall'ordine dei cavalieri di Malta fugge a Siracusa dove dipinge il Seppellimento di Santa Lucia e anche in questo caso, come nelle successive opere realizzate a Messina: La resurrezione di Lazzaro e l'Adorazione dei pastori, confermano la sua tendenza a lasciare grandi spazi vuoti su tele di dimensioni notevoli.Nel 1609 è dinuovo a Napoli dove viene ferito gravemente, qui esegue opere come Davide con la testa di Golia e Salomè con la testa di Battista.Nel 1610, sulla spiaggia di Port'Ercole, dove era in attesa di rientrare a Roma per ricevere la grazia, viene arrestato e incarcerato per 2 gioni, perchè scambiato per qualcun'altro, perdendo così tutti i suoi averi. Due giorni dopo sulla stessa spiaggia, cercando di recuperare le sue cose, morirà di " febbre maligna", come scrive il Bellori. Era il 18 agosto del 1610 Caravaggio non aveva ancora 39 anni, pochi giorni dopo arriverà la grazia con il permesso di ritornare a Roma.Quickribbon
Ogni risposta fa saltare la discussione al primo posto nella prima pagina indice del forum. L'ultima risposta inviata, inoltre, che è la seconda in alto a questa pagina "leggi", aggiorna sempre pure data e ora della discussione (cioè il messaggio principale), pur se vecchio.
T O R R E S I T A'
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