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Argomento presente: « DEGRADARTE E ANTICOPYRIGHT » | |||||||
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ID: 12599 Intervento
da:
Gennaro Francione
- Email:
azuz@inwind.it
- Data:
domenica 10 gennaio 2010 Ore: 12:57
GENNARO FRANCIONE, IL GIUDICE ANTICOPYRIGHT Gennaro Francione: "Nascita ed evoluzione del copyright" Affrontiamo il delicato tema dei diritti d'autore, meglio noto con il nome di copyright, attraverso la testimonianza diretta di chi ha fatto di questo argomento un cavallo di battaglia andandovi spesso contro, soprattutto a colpi di sentenze quando operava in Magistratura: il giudice Gennaro Francione. Giudice, ci racconta la nascita ed evoluzione del copyright nella società? Nel mondo antico, quando l'unico modo per copiare un libro era quello di farsene una copia a penna, non c'era il copyright. Chiunque sapesse scrivere poteva copiare un libro e, in principio, poteva copiarlo bene come chiunque altro; fare una copia era come fare cento copie. Il copyright è stata una invenzione dell'era Gutenberg, un risultato dell'invenzione delle presse per la stampa risalente al 1476 circa. Comunque il torchio tipografico non creò d'amblais il diritto d'autore, inteso come riproduzione autorizzata di un'opera. All'inizio la gente stampava normalmente le opere che ammirava, quando ne aveva la possibilità, un'attività che è responsabile della sopravvivenza di molte di quelle opere fino al giorno d'oggi. Al più in quel tempo primevo c'erano limitazioni o divieti di stampa perché un documento poteva avere un contenuto diffamatorio, o perché trattavasi di comunicazione privata, o perché il governo lo considerava pericoloso e sedizioso. Ma queste erano ragioni di salute pubblica o di danno alla reputazione; non si verteva certo in materia di diritto di proprietà artistica. In alcuni casi c'erano stati anche privilegi particolari (allora chiamati patenti) che consentivano la stampa esclusiva di certi tipi di libri. Col tempo accadde che l'autore chiedesse sempre più al sovrano il diritto di esclusiva sulle proprie opere. Per diverso tempo questo diritto fu riconosciuto attraverso alcuni privilegi concessi dal principe alle singole opere. Si trattava, pertanto, di riconoscimento discrezionali. In ogni caso la legislazione originale proteggeva gl'interessi degli stampatori e l'autore non veniva preso in considerazione, anche perché spesso poi i libri contenevano testi di antichi scrittori morti da secoli. Il libro più stampato, infatti, era la Bibbia. Come e quando nacque questa idea di difendere gli stampatori? Per il seguito http://www.laveracronaca.com/index.php?option=com_content&view=article&id=62:gennaro-francione-qnascita-ed-evoluzione-del-copyrightq&catid=1:ultime&Itemid=29 |
ID: 11468 Intervento
da:
Gennaro Francione
- Email:
azuz@inwind.it
- Data:
martedì 9 giugno 2009 Ore: 17:01
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ID: 8849 Intervento
da:
gennaro francione
- Email:
adramelek@tin.it
- Data:
domenica 25 maggio 2008 Ore: 20:41
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