Puoi anche Tu inserire qui un nuovo argomento
Puoi anche Tu intervenire a questo argomento o invia un post alle e-mail private
Pigia la freccetta per l'ascolto di Adagio, allegro ma non molto di Dvorak, regola il volume, se desideri musica di sottofondoNEL PRIMO ANNIVERSARIO DELLA MORTE DEL PIU' UMANO ATTORE TORRESEIl 12 febbraio la figura poliedrica di Gianni Pernice (scomparso lo scorso 24 aprile), cantante, attore e regista è stata ricordata, non commemorata, come alcuni hanno detto, da quanti, amici, colleghi ed estimatori, hanno avuto la fortuna di conoscerlo e volergli bene. Diciamo subito che nel corso della serata è emersa agli occhi dei presenti la personalità del galantuomo, dell’uomo onesto, dell’appassionato di cultura e teatro, che per decenni ha lavorato con umiltà ed entusiasmo, forgiando generazioni di attori e di cantanti. E’ stato un ricordo affettuoso e completo quello di Gianni Pernice, che è riuscito a toccare il cuore del folto pubblico accorso allo spettacolo e a far conoscere anche ai moltissimi ospiti non Torresi la figura che si stava ricordando, suscitando in essi le medesime emozioni e considerazioni che sono scaturite nei cuori di chi Gianni lo conosceva e bene.L’evento è stato fortemente voluto dalle Associazioni Prometeo e Giovani&Dintorni, il Gruppo Teatrale dell’Oratorio Vincenzo Romano in cui recita fra gli altri la figlia Rosalba ed il nipote Nello, in collaborazione con il Circolo Professionisti, l’Associazione La Giostra ed il nostro periodico Lapilli. Vale la pena di sottolineare che è stato davvero difficile organizzare tale evento in quanto la notizia di questa serata si è sparsa in città rapidamente e tutti gli amici di Gianni lo hanno voluto onorare con la loro presenza, offrendo il loro contributo culturale spontaneamente.Lo spettacolo è stato presentato da Pierino Vitiello, ottimo antifrione, ed ha seguito il percorso di alcune tappe della vita artistica di Pernice. La vita di cantante, con alcuni brani a lui cari proposti da Gianni Visciano, Giuseppe Sangiovanni e lo stesso Pierino Vitiello; in proposito sono state commoventi le esecuzioni di tre note canzoni del grande Raimir, nostro illustre concittadino; la vita di attore-regista, con brani tratti da alcune opere da lui messe in scena e cioè: “l’Otello”, (proposto da Andrea e Raimondo Esposito ed Angela Mazza); “Giulietta e Romeo”, (proposto dalla figlia Rosalba e da Nello Pernice); il “Giulio Cesare”, (proposto da Franco Ientile); “Filumena Marturano”, (proposto da Anna Pernice e Mario Frulio); un brano del “Rigoletto”, (proposto da Raffaele Guarracino). Anedotti e ricordi sono stati presentati Francesco Raimondo (che gli ha dedicato anche una sua poesia “Tiatro”) e Ciro Loffredo. Due targhe sono state consegnate alla memoria dall’associazione La Giostra a Gianni Pernice ed al compianto Elio Polimeno, che recitò anche con Pernice. Commovente è stata la testimonianza di Andrea Noto, che ha fatto ascoltare un brano cantato dalla viva voce di Gianni.Il ricordo di Gianni Pernice avrà, però, il suo momento clou, allorquando, in occasione del primo anniversario della morte, il prossimo aprile, sarà messa in scena la commedia di Eduardo De Filippo, “Filumena Marturano”, realizzata dal Gruppo Giovani&Dintorni dell’Oratorio Beato Vincenzo Romano, per la regia di Antonello Aprea. Questa commedia è stata una delle ultime messe in scena da Gianni Pernice ed il Gruppo teatrale torrese ha inteso sceglierla proprio per dare un maggior effetto, una maggiore efficacia all’evento. La commedia è stata realizzata grazie al contributo organizzativo dell’Associazione Culturale Prometeo e con il Patrocinio del Comune di Torre del Greco, Assessorato alla Cultura.Nella vita non è importante essere qualcuno, ma vedere che segni, che idee, che influenze si lasciano dopo aver lasciato questa terra. E’ questa la prima considerazione che mi viene nel ricordare la figura di Salvatore Sorrentino, il professore, come molti di noi all’Oratorio Beato Vincenzo Romano eravamo soliti chiamarlo affettuosamente. Ed in tal senso vanno anche ricordate le commosse parole del celebrante i suoi funerali, Don Raffaele Borriello, che per trent’anni circa lo ha avuto ottimo collaboratore e sincero amico, nella conduzione ed animazione dell’Oratorio: “la figura del nostro carissimo Salvatore Sorrentino si misura nel vostro silenzio in questa Chiesa oggi, voi che siete la sua famiglia”.Ed è proprio vero. Il prof. Sorrentino ha forgiato generazioni di persone, nel mondo della scuola, dello sport, della comunità ecclesiale, del teatro. Ed ha sempre, con abnegazione ed in maniera disinteressata dato il suo massimo contributo di collaborazione, affetto, formazione, comprensione. Testimonianza di questa sua vita spesa con amore per tutti, per i suoi fratelli, per il suo prossimo, per i più giovani, è stata la grande, commossa, sentita partecipazione alle solenni onoranze funebri. Il mondo della scuola, con la presenza dei suoi colleghi di una volta, anche di alcuni direttori didattici; il mondo dello sport, con tutti gli amici dell’Olimpia La Salle di handball, che fondò e creò grande fino a portarla e tenerla per tanti anni in serie A, primo fra tutti Enrico Di Cristo che ne ha fatto un sincero e vero ricordo anche a nome dei presenti Coppola, Colantuono, Panariello, Rivieccio e tantissimi altri; la comunità ecclesiale, non solo quella torrese, rappresentata dalle realtà in cui ha vissuto, la Parrocchia della SS. Annunziata, l’Oratorio Vincenzo Romano, la comunità di Terzigno, il mondo del teatro amatoriale, con la presenza degli amici dell’Annunziata e dell’Oratorio: l’Oratorio, che negli ultimi anni lo aveva impegnato molto di più. E nel giorno dell’addio, vecchi e nuovi, hanno voluto salutarlo. I giovani, a sinistra sull’altare, i meno giovani, mescolati nella grande folla di amici e parenti, stipati nella Parrocchia dello Spirito Santo.Senza timore di facile retorica, l’Oratorio in particolare, più in generale Torre del Greco, perde prematuramente uno dei suoi figli migliori. Una consolazione, la speranza che qualcuno raccolga i suoi insegnamenti per proseguire sulla strada da lui tracciata nell’impegno di amore per tutti, soprattutto per i giovanissimi.Grazie professore Sorrentino.Tommaso Gaglione (da Lapilli di Cultura)IL GRANDE ATTORE DEL POPOLO GIANNI PERNICENuova pagina 1IL TEATRO TORRESE IN TORREOMNIANuova pagina 11 SECOLO DI TEATRO TORRESE IN TORREOMNIANuova pagina 1Dott. Franco Penza della redazione
NEL PRIMO ANNIVERSARIO DELLA MORTE DEL PIU' UMANO ATTORE TORRESEIl 12 febbraio la figura poliedrica di Gianni Pernice (scomparso lo scorso 24 aprile), cantante, attore e regista è stata ricordata, non commemorata, come alcuni hanno detto, da quanti, amici, colleghi ed estimatori, hanno avuto la fortuna di conoscerlo e volergli bene. Diciamo subito che nel corso della serata è emersa agli occhi dei presenti la personalità del galantuomo, dell’uomo onesto, dell’appassionato di cultura e teatro, che per decenni ha lavorato con umiltà ed entusiasmo, forgiando generazioni di attori e di cantanti. E’ stato un ricordo affettuoso e completo quello di Gianni Pernice, che è riuscito a toccare il cuore del folto pubblico accorso allo spettacolo e a far conoscere anche ai moltissimi ospiti non Torresi la figura che si stava ricordando, suscitando in essi le medesime emozioni e considerazioni che sono scaturite nei cuori di chi Gianni lo conosceva e bene.L’evento è stato fortemente voluto dalle Associazioni Prometeo e Giovani&Dintorni, il Gruppo Teatrale dell’Oratorio Vincenzo Romano in cui recita fra gli altri la figlia Rosalba ed il nipote Nello, in collaborazione con il Circolo Professionisti, l’Associazione La Giostra ed il nostro periodico Lapilli. Vale la pena di sottolineare che è stato davvero difficile organizzare tale evento in quanto la notizia di questa serata si è sparsa in città rapidamente e tutti gli amici di Gianni lo hanno voluto onorare con la loro presenza, offrendo il loro contributo culturale spontaneamente.Lo spettacolo è stato presentato da Pierino Vitiello, ottimo antifrione, ed ha seguito il percorso di alcune tappe della vita artistica di Pernice. La vita di cantante, con alcuni brani a lui cari proposti da Gianni Visciano, Giuseppe Sangiovanni e lo stesso Pierino Vitiello; in proposito sono state commoventi le esecuzioni di tre note canzoni del grande Raimir, nostro illustre concittadino; la vita di attore-regista, con brani tratti da alcune opere da lui messe in scena e cioè: “l’Otello”, (proposto da Andrea e Raimondo Esposito ed Angela Mazza); “Giulietta e Romeo”, (proposto dalla figlia Rosalba e da Nello Pernice); il “Giulio Cesare”, (proposto da Franco Ientile); “Filumena Marturano”, (proposto da Anna Pernice e Mario Frulio); un brano del “Rigoletto”, (proposto da Raffaele Guarracino). Anedotti e ricordi sono stati presentati Francesco Raimondo (che gli ha dedicato anche una sua poesia “Tiatro”) e Ciro Loffredo. Due targhe sono state consegnate alla memoria dall’associazione La Giostra a Gianni Pernice ed al compianto Elio Polimeno, che recitò anche con Pernice. Commovente è stata la testimonianza di Andrea Noto, che ha fatto ascoltare un brano cantato dalla viva voce di Gianni.Il ricordo di Gianni Pernice avrà, però, il suo momento clou, allorquando, in occasione del primo anniversario della morte, il prossimo aprile, sarà messa in scena la commedia di Eduardo De Filippo, “Filumena Marturano”, realizzata dal Gruppo Giovani&Dintorni dell’Oratorio Beato Vincenzo Romano, per la regia di Antonello Aprea. Questa commedia è stata una delle ultime messe in scena da Gianni Pernice ed il Gruppo teatrale torrese ha inteso sceglierla proprio per dare un maggior effetto, una maggiore efficacia all’evento. La commedia è stata realizzata grazie al contributo organizzativo dell’Associazione Culturale Prometeo e con il Patrocinio del Comune di Torre del Greco, Assessorato alla Cultura.Nella vita non è importante essere qualcuno, ma vedere che segni, che idee, che influenze si lasciano dopo aver lasciato questa terra. E’ questa la prima considerazione che mi viene nel ricordare la figura di Salvatore Sorrentino, il professore, come molti di noi all’Oratorio Beato Vincenzo Romano eravamo soliti chiamarlo affettuosamente. Ed in tal senso vanno anche ricordate le commosse parole del celebrante i suoi funerali, Don Raffaele Borriello, che per trent’anni circa lo ha avuto ottimo collaboratore e sincero amico, nella conduzione ed animazione dell’Oratorio: “la figura del nostro carissimo Salvatore Sorrentino si misura nel vostro silenzio in questa Chiesa oggi, voi che siete la sua famiglia”.Ed è proprio vero. Il prof. Sorrentino ha forgiato generazioni di persone, nel mondo della scuola, dello sport, della comunità ecclesiale, del teatro. Ed ha sempre, con abnegazione ed in maniera disinteressata dato il suo massimo contributo di collaborazione, affetto, formazione, comprensione. Testimonianza di questa sua vita spesa con amore per tutti, per i suoi fratelli, per il suo prossimo, per i più giovani, è stata la grande, commossa, sentita partecipazione alle solenni onoranze funebri. Il mondo della scuola, con la presenza dei suoi colleghi di una volta, anche di alcuni direttori didattici; il mondo dello sport, con tutti gli amici dell’Olimpia La Salle di handball, che fondò e creò grande fino a portarla e tenerla per tanti anni in serie A, primo fra tutti Enrico Di Cristo che ne ha fatto un sincero e vero ricordo anche a nome dei presenti Coppola, Colantuono, Panariello, Rivieccio e tantissimi altri; la comunità ecclesiale, non solo quella torrese, rappresentata dalle realtà in cui ha vissuto, la Parrocchia della SS. Annunziata, l’Oratorio Vincenzo Romano, la comunità di Terzigno, il mondo del teatro amatoriale, con la presenza degli amici dell’Annunziata e dell’Oratorio: l’Oratorio, che negli ultimi anni lo aveva impegnato molto di più. E nel giorno dell’addio, vecchi e nuovi, hanno voluto salutarlo. I giovani, a sinistra sull’altare, i meno giovani, mescolati nella grande folla di amici e parenti, stipati nella Parrocchia dello Spirito Santo.Senza timore di facile retorica, l’Oratorio in particolare, più in generale Torre del Greco, perde prematuramente uno dei suoi figli migliori. Una consolazione, la speranza che qualcuno raccolga i suoi insegnamenti per proseguire sulla strada da lui tracciata nell’impegno di amore per tutti, soprattutto per i giovanissimi.Grazie professore Sorrentino.Tommaso Gaglione (da Lapilli di Cultura)IL GRANDE ATTORE DEL POPOLO GIANNI PERNICENuova pagina 1IL TEATRO TORRESE IN TORREOMNIANuova pagina 11 SECOLO DI TEATRO TORRESE IN TORREOMNIANuova pagina 1Dott. Franco Penza della redazione
Il 12 febbraio la figura poliedrica di Gianni Pernice (scomparso lo scorso 24 aprile), cantante, attore e regista è stata ricordata, non commemorata, come alcuni hanno detto, da quanti, amici, colleghi ed estimatori, hanno avuto la fortuna di conoscerlo e volergli bene. Diciamo subito che nel corso della serata è emersa agli occhi dei presenti la personalità del galantuomo, dell’uomo onesto, dell’appassionato di cultura e teatro, che per decenni ha lavorato con umiltà ed entusiasmo, forgiando generazioni di attori e di cantanti. E’ stato un ricordo affettuoso e completo quello di Gianni Pernice, che è riuscito a toccare il cuore del folto pubblico accorso allo spettacolo e a far conoscere anche ai moltissimi ospiti non Torresi la figura che si stava ricordando, suscitando in essi le medesime emozioni e considerazioni che sono scaturite nei cuori di chi Gianni lo conosceva e bene.L’evento è stato fortemente voluto dalle Associazioni Prometeo e Giovani&Dintorni, il Gruppo Teatrale dell’Oratorio Vincenzo Romano in cui recita fra gli altri la figlia Rosalba ed il nipote Nello, in collaborazione con il Circolo Professionisti, l’Associazione La Giostra ed il nostro periodico Lapilli. Vale la pena di sottolineare che è stato davvero difficile organizzare tale evento in quanto la notizia di questa serata si è sparsa in città rapidamente e tutti gli amici di Gianni lo hanno voluto onorare con la loro presenza, offrendo il loro contributo culturale spontaneamente.Lo spettacolo è stato presentato da Pierino Vitiello, ottimo antifrione, ed ha seguito il percorso di alcune tappe della vita artistica di Pernice. La vita di cantante, con alcuni brani a lui cari proposti da Gianni Visciano, Giuseppe Sangiovanni e lo stesso Pierino Vitiello; in proposito sono state commoventi le esecuzioni di tre note canzoni del grande Raimir, nostro illustre concittadino; la vita di attore-regista, con brani tratti da alcune opere da lui messe in scena e cioè: “l’Otello”, (proposto da Andrea e Raimondo Esposito ed Angela Mazza); “Giulietta e Romeo”, (proposto dalla figlia Rosalba e da Nello Pernice); il “Giulio Cesare”, (proposto da Franco Ientile); “Filumena Marturano”, (proposto da Anna Pernice e Mario Frulio); un brano del “Rigoletto”, (proposto da Raffaele Guarracino). Anedotti e ricordi sono stati presentati Francesco Raimondo (che gli ha dedicato anche una sua poesia “Tiatro”) e Ciro Loffredo. Due targhe sono state consegnate alla memoria dall’associazione La Giostra a Gianni Pernice ed al compianto Elio Polimeno, che recitò anche con Pernice. Commovente è stata la testimonianza di Andrea Noto, che ha fatto ascoltare un brano cantato dalla viva voce di Gianni.Il ricordo di Gianni Pernice avrà, però, il suo momento clou, allorquando, in occasione del primo anniversario della morte, il prossimo aprile, sarà messa in scena la commedia di Eduardo De Filippo, “Filumena Marturano”, realizzata dal Gruppo Giovani&Dintorni dell’Oratorio Beato Vincenzo Romano, per la regia di Antonello Aprea. Questa commedia è stata una delle ultime messe in scena da Gianni Pernice ed il Gruppo teatrale torrese ha inteso sceglierla proprio per dare un maggior effetto, una maggiore efficacia all’evento. La commedia è stata realizzata grazie al contributo organizzativo dell’Associazione Culturale Prometeo e con il Patrocinio del Comune di Torre del Greco, Assessorato alla Cultura.Nella vita non è importante essere qualcuno, ma vedere che segni, che idee, che influenze si lasciano dopo aver lasciato questa terra. E’ questa la prima considerazione che mi viene nel ricordare la figura di Salvatore Sorrentino, il professore, come molti di noi all’Oratorio Beato Vincenzo Romano eravamo soliti chiamarlo affettuosamente. Ed in tal senso vanno anche ricordate le commosse parole del celebrante i suoi funerali, Don Raffaele Borriello, che per trent’anni circa lo ha avuto ottimo collaboratore e sincero amico, nella conduzione ed animazione dell’Oratorio: “la figura del nostro carissimo Salvatore Sorrentino si misura nel vostro silenzio in questa Chiesa oggi, voi che siete la sua famiglia”.Ed è proprio vero. Il prof. Sorrentino ha forgiato generazioni di persone, nel mondo della scuola, dello sport, della comunità ecclesiale, del teatro. Ed ha sempre, con abnegazione ed in maniera disinteressata dato il suo massimo contributo di collaborazione, affetto, formazione, comprensione. Testimonianza di questa sua vita spesa con amore per tutti, per i suoi fratelli, per il suo prossimo, per i più giovani, è stata la grande, commossa, sentita partecipazione alle solenni onoranze funebri. Il mondo della scuola, con la presenza dei suoi colleghi di una volta, anche di alcuni direttori didattici; il mondo dello sport, con tutti gli amici dell’Olimpia La Salle di handball, che fondò e creò grande fino a portarla e tenerla per tanti anni in serie A, primo fra tutti Enrico Di Cristo che ne ha fatto un sincero e vero ricordo anche a nome dei presenti Coppola, Colantuono, Panariello, Rivieccio e tantissimi altri; la comunità ecclesiale, non solo quella torrese, rappresentata dalle realtà in cui ha vissuto, la Parrocchia della SS. Annunziata, l’Oratorio Vincenzo Romano, la comunità di Terzigno, il mondo del teatro amatoriale, con la presenza degli amici dell’Annunziata e dell’Oratorio: l’Oratorio, che negli ultimi anni lo aveva impegnato molto di più. E nel giorno dell’addio, vecchi e nuovi, hanno voluto salutarlo. I giovani, a sinistra sull’altare, i meno giovani, mescolati nella grande folla di amici e parenti, stipati nella Parrocchia dello Spirito Santo.Senza timore di facile retorica, l’Oratorio in particolare, più in generale Torre del Greco, perde prematuramente uno dei suoi figli migliori. Una consolazione, la speranza che qualcuno raccolga i suoi insegnamenti per proseguire sulla strada da lui tracciata nell’impegno di amore per tutti, soprattutto per i giovanissimi.Grazie professore Sorrentino.Tommaso Gaglione (da Lapilli di Cultura)
IL GRANDE ATTORE DEL POPOLO GIANNI PERNICENuova pagina 1IL TEATRO TORRESE IN TORREOMNIANuova pagina 11 SECOLO DI TEATRO TORRESE IN TORREOMNIANuova pagina 1Dott. Franco Penza della redazione
IL TORRESE CHE COMMUOVEAscoltate attentamente i due braniIl secondo un poema musicale dei marinai torresi sulle barche coralline
GIANNI PERNICE NEI RICORDI 3
GIANNI PERNICE NEI RICORDI 5 GIANNI PERNICE NEI RICORDI 6
Ogni risposta fa saltare la discussione al primo posto nella prima pagina indice del forum. L'ultima risposta inviata, inoltre, che è la seconda in alto a questa pagina "leggi", aggiorna sempre pure data e ora della discussione (cioè il messaggio principale), pur se vecchio.
T O R R E S I T A'
Autore unico e web-master Luigi Mari
TORRESAGGINE