Il consueto, il convenzionale, l’allineamento ai canoni artistici epocali richiamano i termini “normalità” e “regolarità”. Oggi la rete trabocca di layout web convenzionali, i cosiddetti templates gratuiti a valangha che consentono anche al web-master più sprovveduto di customizzarli e creare un sito dalla grafica che va a braccetto con i tempi. L’articolazione e la grafica di Torreomnia non è migliore, né peggiore di quella degli altri siti, ma è sostanzialmente diversa perché la multimedialità è volutamente somigliante più al broadkast televisivo della post-produzione di stampo disneyano, cioè con la vecchia grafica ornata di cui Marinetti in nuce e Carson oggi hanno stravolto. Il motivo è l’adoperare, diciamolo pure, l’accattivante grafica ornata pluricolore del primo cartaceo quadricromico dei rotocalchi dall’origine agli anni 70, quella grafica obsoleta, ma legata agli anziani, i fruitori più interessati ai contenuti storico-artistici e “revaivalistici” per così dire, di Torreomnia. Una grafica allineata all’ultimo romanticismo che è stato estinto dall’elettronica e dalla globalizzazione, e non dal decadentismo. I giovani web-master non possono comprendere il substrato psicologico degli anta a cospetto del monitor, perché sono nati non solo dopo “Hiroscima”, ma appresso alla bomba dei due Stive di Silicon Valley.
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A cura del Dott. Franco Penza della redazione
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