ID: 955 Discussione: BUSIELLO. CLASSI SEPARATE?
Autore:
luigi mari
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Email:
gigiomari@libero.it
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Scritto o aggiornato:
lunedì 7 febbraio 2005 Ore: 23:46
FORUM: CLASSI SEPARATE?
Gentile signora/na Pina Busiello,
(non metto faccine e non uso "Cara") non voglio ripartire col piede sbagliato. Scriverò con tutti i crisma.
Per oltre trent'anni mia moglie ha risposto alle mie domande con altre domande, consentitemi una volta nella vita che lo faccia io, visto che Lei, con mia moglie ha in comune la gonnella, nell'accezione più lirica della parola.
In pratica non rispondo alla Sua risposta, ma imposto un argomento, non già "La donna vesuviana" già formulato dal Dott. Langella, ma "La donna nel forum".
Faccio una premessa. Farò ogni sforzo per non "spaccare più il capello in quattro" come mi disse una persona del forum in privato, Né mi farò accusare di uno dei maggiori difetti dei torresi, quello di spocchiare sedicenza, mostrando di “sapere una pagina più del libro”. Perché una cosa è conversare con i maschi e un'altra è farlo con le donne, specie se vesuviane, per dirla con Aniello e con tutto il rispetto per le donne torresi. In fondo ne ho cinque a casa e. credo, non siano né migliori, né peggiori delle altre, ma tutte degne del massimo rispetto.
La signora/ina Pina Busiello ha scritto in risposta al messaggio "Un incentivo per il forum":
> Ecco ora posso inserire il mio intervento.
L'amministratore risponde (come vede mi sono spogliato di "genere").
Mi è sembrato di rivedere la scena di "Così parlò Bellavista" di De Crescenzo, dove il nonno vegeta su una poltrona e risponde solo quando in casa si parla di "milioni". Si destava dal come e biascicava. “ ’O milione”, e risprofondava.
Io non credo, invece, che gli incentivi di Torreomnia nemmeno per Lei, persona indubbiamente sensibile alla cultura ed al sociale, possano sostituire il tesoro che si stà tessendo giorno per giorno in questa tela di Penelope che è il forum di Torreomnia, il quale, un giorno, statene certi, sarà un'opera socio-storiografico-letteraria che mai è stata non dico solo scritta, ma pensata; grazie anche e soprattutto alla pruralità di idee, all'assenza del monologare tipico e spesso purgato delle opere monoautore, quindi grazie anche alla democraticità della struttura, se così si può dire.
La signora/ina Pina Busiello scrive:
> Come le dicevo in posta elettronica, è diventato difficile poter leggere gli interventi privilegiando i propri interessi - fermo restando che tutto può essere interessante.
Luigi Mari risponde:
Certo che tutto è interessante. Se i torresi fossimo idealmente legati gli uni agli altri (come la sia pur eterogeneità degli argomenti che fanno Torre), allora avremmo meno paura degli occhi del mondo e dell'opinione altrui e non saremmo costretti a custodire serietà e compostezza (o seriosità e mani conserte) come le clarisse.
Il progresso, credo, non si fa solo privilegiando i propri interessi culturali o settoriali, ma conoscendo e discutendo anche quelli degli altri. Non è un monito rivolto a Lei. E' un discorso generale. Mettiamo i puntini sulle “i” e le tacchetelle sulle “t”. Così, anche se mi capita di sezionare il capello nessuno se ne risente.
La signora/ina Pina Busiello scrive:
> Il professor Ciavolino venne alla scuola dove insegno x conoscermi e insieme valutammo l'idea di proporre una suddivisione degli interventi in "sezioni"/ dipartimenti per argomento.
Cosa ne pensa in merito?
Luigi Mari risponde:
Mi sono girato un attimo e non vedo nessuno. Ah, si rivolge a me? Se si, questa è stata una mia idea con la discussione con identificativo n. 572 “Urge uno statuto per il forum” del mese scorso, dopo che la Signora M. lamentò la promiscuità del forum e la sua poliedricità che sfociava in goliardie e doppi sensi.
Scrissi così nel 572: “Il forum prevederà tre tipi di sezioni contrassegnati da un numero: - 1 messaggi culturali,- 2 messaggi di folklore, - 3 messaggi di intrattenimento ed evasione, dove sono consentiti, scherzi, goliardie, umorismo anche con doppi sensi erotici. (E’ risaputo che l’umorismo vesuviano fa perno su queste componenti) N.d.r.
Attendo risposte di conferma o proposte diverse o migliori.
Non ho ottenuto nessuna risposta. Quindi l’idea delle sezioni non è piaciuta, sembra discriminatoria e antiprogressista. E’ un po’ come ritornare alla “classi separate” della vecchia scuola”. E poi chiunque può fare capolino sull’uscio delle “classi protette” e fare la linguaccia. Ma, infondo, la linguaccia la fece pure Einstein e. sembra, non solo quella volta della foto famosa. Sembra fosse una sua abitudine per non prendersi e prendere sul serio, per vivere meglio, insomma.
La signora/ina Pina Busiello scrive:
> E' interessante la proposta di incentivo, ma forse non la merito per non aver prodotto argomentazioni esaustive e tuttavia mi imbarazzerebbe chiedere un premio.
Buon lavoro, e ancora complimenti.
Pina
Luigi Mari risponde:
Come non la merita! Allora la parabola del “figliuol prodigo” non le dice nulla? Sono le “pecorelle smarrite” che vanno riconquistate.
Io non ho mai recuperato nemmeno parte delle spese con Torreomnia e con i “gadgets” culturali che le fanno da contorno. Quasi sempre regalo i libri su Torre, le stampe, i puzzle, ecc. Non parliamo del DVD di 4.700 mega, l’opera massima che è cento volte superiore a quello che c’è in rete. Ebbene un membro del primo opificio torrese ha comprato una copia (10 euro iva compresa per supporto, copertine a colori e quei piccoli, mirmicolanti sei anni di lavoro) e ne hanno copiato 1000. In pratica hanno contraffatto il DVD.
Via amo torresi, vi amo anche per questo. Vi amo perché le dominazioni ci hanno messo nel DNA la scaltrezza e l’arte di arrangiarsi. Per questo dicono di noi: “O napulitano se fa sicco, ma n un more”!.
Spero che Lei sia una donna di spirito e si faccia qualche sorriso sotto i baffi che, spero per Lei, non abbia. Le dirò: Dopo che furono nate le mie quattro “figlie femmine” mi dissi: “Va be’ spenderò danaro per il “ciclo” , ma risparmierò le lamette. Macché! Tra lamette, cerette e diete dissociate o meno, e incidenti con l’auto, altro che risparmio.
Diciamo con Benigni: “La vita e bella” e con San Francesco “ Non temere, non temere mai”. E con Bernanos: “Nulla accade ad un uomo che non sia capace di sopportare”.
Venga pure a ritirare i regali, signora/ina Pina, anche se non scriverà mai sul forum. In tipografia c’è pure mia moglie io mi nasconderò come un Lucifero punito, come un Giuda Iscariota pentito. Se proprio non vuole rischiare di vedere Belzebù, mandi qualcuno al posto suo. Fa lo stesso.
E’ molto bello amare la gente soprattutto quando non ti dà nulla in cambio, quando è lontana da te, e tu non solo sai, ma hai la consapevolezza che hai compiuto un gesto gentile, che abbia potuto, almeno per un attimo, renderla felice. La gente. Che grande meravigliosa parola è “la gente”. Non è la stessa cosa dire “gli altri”, “la folla”, persino “noi” è riduttivo; si prevede in queste parole un tornaconto, anche se salvifico post-mortale. Com’è squallida ed interessata “la carità” soprattutto se cristiana. “Il dare per avere” shakespeeeriano si consola vedendola ridotta in quel modo, povera carità, com’era bella quando era predicata da Cristo.
Invece pensi ad un dono disinteressato…Esso è l’amore materializzato. Legga la risposta con identificativo 949 dell’argomento “Le donne Vesuviane” del Dott. Langella. Dopo tanto trambusto, incomprensioni, reticenze (in seguito all’uscita della Signora M.) veda come un dono abbia trasformato un uomo di cultura e d’ingegno in un pargolo nella notte della befana.
Questa è la grandezza di un forum. Oltre alla cultura, al sapere, alla varietà di idee, alla miscellanea di concettualità si scopre l’uomo, il suo animo, il suo calore e candore interiore spesso soppresso o soffocato dai canoni della convenzione, quello che non si vede e si nota mai nei libri di testo di tutte le università del mondo.
E Lei parla di settorializzare il forum? Sarebbe inutile e dannoso perché lo disumanizzeremmo. E per cosa? Per gli occhi del mondo e l’opinione altrui; ma opinione di chi, di persone che giacciono inermi ed infelici sotto il giogo di un provincialismo medievale?
Sono le mie quattro figlie a dirlo: “spesso essere donne nel meridione è come vivere nella prigione del proprio genere biologico”.
Pina Busiello, le voglio bene. (E non mi faccia precisare “come un fratello”).
Luigi Mari