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Argomento presente: « SCIOPERO RIVOLTA MARITTIMI 1959 »
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ID: 9569  Discussione: SCIOPERO RIVOLTA MARITTIMI 1959

Autore: camillo scala  - Email: doncamillo57@libero.it  - Scritto o aggiornato: venerdì 17 marzo 2017 Ore: 13:43

…..

La rivolta dei marittimi torresi del 1959

Carissimo Gigi al sito www.torremare.net, del web master Russo Bartolo abbiamo ricevuto in redazione la seguente e-mail:

Gentile Sig. Russo,
la contatto perché ho visto l´interessante sito dedicato alla famosa comunità marittima di Torre del Greco. Io sono un ricercatore universitario presso la Statale di Milano e mi occupo principalmente di lavoro marittimo e di relazioni sindacali nel settore del trasporto su nave. Il mio interesse per la gente di mare però non è confinato all´attività accademica, va ben oltre, al punto che mi sono recentemente "imbarcato", in compagnia di un giovane regista, in un ambizioso progetto di produzione di un docu-film sul grande sciopero dei marittimi del 1959.

Come sicuramente saprà i marittimi torresi hanno dato un importante contributo a quella lotta che richiedeva il riconoscimento della dignità e della piena cittadinanza, a dieci anni dalla fine del fascismo, per questa categoria di lavoratori. Inoltre, come ricordano due bei libri dedicati a quegli eventi ("Fermi al primo approdo" scritto dal Comandante Ciavardini e "La sfida ai padroni del vapore" di Giordano Bruschi), la stessa comunità locale si esposta in prima persona in appoggio dei propri famigliari e amici, anche con manifestazioni di piazza molto determinate.Nel nostro documentario ci piacerebbe raccontare anche queste vicende.
La contatto quindi per chiederle se è disponibile ad aiutarci alla realizzazione del progetto, e in particolare nel reperimento di materiale fotografico e se esiste, audiovisivo, relativo ai quei fatti. Ci piacerebbe anche poter intervistare qualche persona che ha vissuto quei momenti, come marittimo o come famigliare. Credo che ricordare quel evento, a distanza di cinquantanni, sia molto importante non solo per il mantenimento della memoria storica, ma anche per far scoprire una categoria di lavoratori fondamentale per la nostra società e paradossalmente invisibile o descritta con lo stereotipo del romantico giramondo. Una descrizione che mistifica la reale fatica e le privazioni che la gente di mare ben conosce.
Spero apprezzerà il progetto e quindi vorrà aiutarci nella sua realizzazione.
In attesa di una sua risposta le porgo distinti saluti
Luca Dall´Agnol

Questo è il contenuto della missiva.
Ma ahimè! i collaboratori del sito www.torremare.net, non hanno una "memoria storica" capace di far fronte alle richieste ricevute, (torresi nati più o meno in quegli anni) e quindi lanciano un appello attraverso la Comunità Torreomnia con "Notizie Cercasi".
Speranzosi di ricevere adesioni, materiale e testimonianze, nell'attesa vi inviamo i nostri Cordiali Saluti

INVIARE ULTERIORI NOTIZIE A QUESTO INDIRIZZO:
luca.dallagnol@unimi.it Luca Dall´Agnol



Scala Camillo della redazione

 

 
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ID: 9705  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: sabato 8 novembre 2008 Ore: 11:28

Ci è pervenuto in redazione il numero telefonico di Luca Dell'Agnol che raccoglie notizie sullo sciopero dei marittimi torrese del 1959 per realizzare un film.
Tel. 340 3768869



ID: 9584  Intervento da: Mari virna  - Email: virnapaola@hotmail.com  - Data: giovedì 16 ottobre 2008 Ore: 03:20


La sfida dei marittimi ai padroni del vapore. Lo sciopero di quaranta giorni del 1959 Autore: Bruschi Giordano Anno: 2006
Pagine 176 - 15x21 - Brossura - Editore: Fratelli FrilliCollana: Xenos

Prezzo copertina:€ 13,50 Sconto:10% Prezzo: € 12,15 Risparmio: € 1,35

Giugno 1959: Torre del Greco prese parte allo sciopero in maniera massiccia. La rottura delle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro (per la parte normativa in vigore dal 1931) causò quaranta giorni (8 giugno - 18 luglio) di sciopero dei marittimi italiani nei porti nazionali e, fatto eccezionale, negli scali internazionali. Dalla penna di un protagonista degli episodi, la cronaca e la storia di uno sciopero riuscito ma allo stesso tempo violato dal padrone e fallito per la sopraffazione dell'armatore, e la ricostruzione delle violenze poliziesche, della repressione, dell'uso della denuncia. E ancora il trasferimento della battaglia dalle navi ai quartieri delle città marinare, nelle strade accanto ai moli.

Acquista qui:
http://www.bookweb.it/autori/bruschi_giordano.php



ID: 9583  Intervento da: Mari virna  - Email: virnapaola@hotmail.com  - Data: giovedì 16 ottobre 2008 Ore: 03:08

Quel pomeriggio
di un giorno d'estate

Racconto
di Luigi Capano

Il pomeriggio del 29 giugno 1959 ero comodamente seduto per terra, fuori al balcone della mia abitazione di via Ven. V. Romano (il secondo piano è tuttora adornato da due busti).
Era lunedì, il giorno prima ero riuscito a trovare al mercato dei fumetti, al cinema Iris, una introvabile raccolta di Tex. Divoravo le pagine, quando sentii degli spari provenienti dalla vicina piazza Santa Croce.
Subito pensai a fuochi d'artificio, poiché era in atto la Festa dei Quattro Altari. Ma, guardando bene, mi accorsi, che in piazza c'era una folla enorme di persone, che incendiava una jeep della polizia.
Mi resi subito conto che stava succedendo qualcosa di grosso.
Erano i marittimi che protestavano per le precarie condizioni di lavoro, ma questo lo seppi anni dopo.
Ancora infervorato dalle storie di Tex, imbracciai il mio fucile (giocattolo) "Daisy", originale americano del 1903, per dare una mano ai dimostranti (o alla polizia?).
Per fortuna mia madre, prontamente accorsa, mi strappò il fucile dalle mani e mi scaraventò all'interno.
Al cinema Metropolitan davano il film "Missili in giardino" (titolo che non promette nulla di buono), ma i cartelloni furono utilizzati come scudi dai dimostranti.
All'altezza del mio portone costruirono una barricata con i pali delle luminarie, ma un poliziotto altissimo con gambali di cuoio, fornito di un idrante, sbaragliò pali e uomini.
Mentre calavano le prime ombre della sera, la rivolta era quasi sedata, solo pochi gruppi di marittimi resistevano asserragliati sul sagrato di Santa Croce.

Per anni ho cercato di trovare, tra i vari libri di "storia" torresi traccia di questo episodio, mai nessun cenno, forse era qualcosa di cui vergognarsi.
Per fortuna, a tale lacuna, ha sopperito un libro di recente pubblicazione "La sfida dei marittimi ai padroni del vapore" di Giordano Bruschi.
Quella notte non dormimmo, infatti, strani rumori si susseguirono: porte aperte con violenza, urla di donne, pianti di bambini.
Era iniziata la "retata", squadre di poliziotti in borghese si aggiravano per i vicoletti alla ricerca dei presunti capi della rivolta.
Un uomo con una valigia di cartone si aggirava furtivamente tra i vicoli: era mio padre.
Da mesi non lavorava e proprio quel giorno doveva imbarcarsi.
Mio padre Raffaele Capano, cugino dell'omonimo sindaco di quel periodo, ha sempre navigato.
Il 24 maggio del 1918 mio nonno Francesco si trovava a Melilla (Marocco) con il suo piroscafo Maria Pia, fu silurato da un sommergibile tedesco e si inabissò in quel mare, insieme alla sua nave.
Aveva sette anni mio padre e, pochi anni dopo, era già mozzo sulle navi a vela.
Con la sola licenza elementare, riuscì a conseguire il diploma di piccolo cabotaggio.
In seguito lavorò alla base navale di Napoli sui rimorchiatori che portavano l'acqua all'isola di Ischia.
In quel periodo conobbe il libraio Falanga, che lavorava con lui, e divennero molto amici, anche se di idee politiche molto distanti.
È stato uno dei timonieri del transatlantico Rex, nastro azzurro nell'agosto del 1933, la cui storia è ben narrata in "Il romanzo del Rex" di Ulderico Munzi.
In questi giorni ho visitato il "Museo del Giocattolo" in Corso Avezzano, lodevole iniziativa in una città che, in questo periodo, è nota solo per gli omicidi di camorra.
Ebbene quel mio "Daisy" del 1903 sono certo che non sfigurerebbe tra tutti quei giocattoli.

Luigi Capano



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