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Argomento presente: « ZI CUMPARE E PAPPIELLO PAPOTE »
ID: 9669  Discussione: ZI CUMPARE E PAPPIELLO PAPOTE

Autore: Enzo Bottigliero  - Email: enzob@fastwebnet.it  - Scritto o aggiornato: giovedì 19 dicembre 2013 Ore: 15:26





Enzo Bottigliero enzob@fastwebnet.it

P.S. : Stò scrivendo un piccolo libro su mio nonno (classe nientemeno 1865) ai tempi dell’Unità d’Italia e della legge Coppino sull’istruzione obbligatoria.

 
 

ID: 9677  Intervento da: Enzo Bottigliero  - Email: enzob@fastwebnet.it  - Data: lunedì 3 novembre 2008 Ore: 18:11

Caro Luigi

confesso che sono rimasto sorpreso di tanta benevolenza nei miei riguardi e del breve racconto di mio papà.
Grazie per tutto, anche all'Ing Argenziano, e spero di finire presto il mio libretto su nonno Vincenzo.
Un cordiale saluto a tutti della Comunità

Enzo Bottigliero
tel. 069413233


ID: 9672  Intervento da: salvatore argenziano  - Email: salvatore.argenziano@fastwebnet.it  - Data: domenica 2 novembre 2008 Ore: 11:24

Nel racconto che ci riporta Enzo Bottigliero si fa riferimento a i “guappi di coppo o Cafè”.
Poi si parla dei guappi di vasciammare, un riferimento preciso al Corso Garibaldi.
Mi piacerebbe avere conferma a proposito di questo “cafè”.

Nei miei ricordi il termine toponomastico “ncoppucafè” era riferito alla zona a ponente del Corso Garibaldi, prima della discesa del fronte. Lì c’era un caffè di non chiara fame. Ne feci riferimento nel testo della Toponomastica Torrese e nei Ricordi:

Dalla scesa del Fronte / e della banchina nel porto, / ncopp’û Cafè, / misterioso e vietato ritrovo / dove giocano a zecchinetto / uommini malacarna / tra risse e ghiastemme,[I/]

C’è qualche vicchiariello che ricorda qualche cosa a proposito?

Complimenti a Enzo per questo bellissimo racconto e auguri per il suo libro ricordo del Nonno che spero di leggere presto.



Ing. Salvatore Argenziano


ID: 9670  Intervento da: Enzo Bottigliero  - Email: enzob@fastwebnet.it  - Data: sabato 1 novembre 2008 Ore: 18:16

ZI CUMPARE TURRESE e PAPPIELLO
PAPOTE



I nostri avi erano grandi pescatori di corallo. Questo il racconto di mio zio Ciccio (Francesco) Bottiglieri di Genova, ricordando ciò che gli raccontava il padre Vinenzo.
Verso il 1848-1849 un capo pescatore di corallo di nome Pappiello zi cumpare cioè Giuseppe Bottiglieri, dopo una lite col suo padrone Pappiello Papote cioè Giuseppe Mazza armò una barca per conto suo e andò in cerca di banchi di corallo. Poiché Pappiello Papote, il capo dei pescatori di corallo gli aveva proibito di pescare sulle secche dove pescavano le sue barche, O Zi cumpare da solo fece rotta per il nord in cerca di fortuna.
Sapeva che sulle coste sarde e della Corsica vi era del corallo. Aveva intenzione di andare presso Bastia, ma per paura dei pirati e dei banditi, si infilò nello stretto di Bonifacio, aggirò Capo Testa e fece rotta per l'isola Asinara e si diresse poi su Capo Caccia.
In quella zona O Zi Cumpare trovò un nuovo banco di corallo ed essendo solo, e volendo dimostrare a Pappiello Papote che cosa era capace di fare si caricò di sola paccottiglia (così si chiamava il tronco di corallo) ricacciando in mare il terragno o scarto. 

Ritornato a Torre con tutta quella grazia di Dio, il grande Pappiello Papote andò su tutte le furie e minacciò O Zi Cumpare che non gli avrebbe svelato il nuovo banco di corallo.
O Zi Cumpare non ebbe paura e non rivelò dove aveva pescato però durante la sosta a Torre non usciva di casa temendo un brutto scherzo da parte dei guappi di Coppo o Cafè i quali quando si avvicinavano all'abitazione di Zi Cumpare andavano sempre in gruppo.
Una sua sorella che abitava con lui avvisò il fratello-cugino detto Luigi Cannone, il quale gestiva una cantina nei pressi di Mmieze a Torre (zona dei Mammasantissime). Questo si recò dal fratello-cugino Zi Cumpare, che abitava al Largo della Pastora (sua proprietà) e insieme andarono in Coppa o Cafè.
I guappi della Marina vedendo Don Luigi lo riverirono e gli chiesero in che cosa potevano essere utili, al che Don Luigi presentò il fratello-cugino: la pace fu fatta e O Zi Cumpare rimase solo e indisturbato sul suo banco di corallo, portando a Torre solo paccottiglia fino a quando fu seguito da altri pescatori che lo seguivano.
Durante questo tempo O Zi Cumpare accumulò una discreta fortuna, tanto da essere tra i 3 armatori di corallo di Torre: Giuseppe Mazza, Giuseppe Bottiglieri e Giuseppe Liguori (a Murena) Molte volte O Zi Cumpare arrivava a Torre senza merce, avendola venduta a Livorno, e invece di corallo portava Napoleoni d'oro, e dato che non sapeva coatare li misurava nelle giare.
Pappiello O Zi Cumpare morì giovane, dopo aver varato il primo bastimento costruito a Torre del Greco, rarità per quell'epoca.



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