LO
SCULTORE ALIMENTARE
NON SI VIVE
DI SOLO PAN...dispagna
Dicevo, nella pagina che vi ha swicciato a questa, che ero crucciato quando
generai questa sezione. Armonizzare gli alimenti con l'orientamento, come
dire, immateriale di
questo sito mi sembrava un'impresa. E così escogitavo come cucire insieme
le cose in sincretismo. Tapino. Ignoravo come l'arte, il sentimento,
certa sublimità può svelarsi pure in un bigné. Non solo tiro in ballo
il Convivio dantesco, ma avverto che il concetto va locupletato perché quelli del Nostro non sono dolciumi propriamente detti, ma opere
d'arte.
Scamardella Onofrio, detto Lello dagli amici, è nato il 14 giugno 1949
nel modesto quartiere - mi dice - di S. Giuseppe alle Paludi - oggi tutto
diverso - aggiunge.
Ma oggi Torre del Greco è tutta diversa rispetto al passato, è diversa
Napoli, l'Italia, il pianeta. E mi viene il sospetto che sia mutata pure
la nostra galassia, per non scomodare l'universo, in questo ultimo secolo
di stravolgimento scientifico e filosofico.
Egli sgambettava franco e sciolto, con l'impetuosità e l'azione dei
giovinetti imberbi, tra l'abecedario e ciò che adesso si chiamano lavori
interinali: falegname o garzone di bar, con la differenza sostanziale che
allora erano le mamme a corrispondere la "settimana" ai mastri
pur di inculcare un mestiere nei figli.
Benedette siano loro; ma cosa hanno subito le mamme moderne per
stravolgere il modo attuale di educare i figli nel superproteggerli, nel
fare da stato sociale mantendoli, nel parcheggiarli nelle Università e
non capire che il mondo ha bisogno di tecnici, prima che di teorici. Ha
bisogno di persone che si insudicia le mani e non di bulimici dietro le
scrivanie.
Le mamme d'allora venivano dall'inedia, reduci dai disagi degli anni
ruggenti, prima, e dal rovinoso conflitto mondiale, dopo. Lo so che sto
escludendo il ruolo di padre; ma quello di madre è prioritario, spesso
prevaricante, contrasta, si insinua, permea, infine vince e talvolta
danneggia, anche se a fin di bene. Non è la sede adatta per inserire qui
Nietzsche che recitava "più che amare il figlio, la marde si ama
nel figlio". Ma il problema della disoccupazione nel sud ci
coinvolge troppo per non tentare almeno di analizzarne le cause che
possono essere politiche e le concause che possono essere gli schemi
mentali inquinati da fattori regionale o epocali.
Tutti gli anta odierni hanno o si sono inventati un lavoro e, come afferma
De Crescenzo, allora si contavano gli occupati... Certe predisposizioni al
lavoro, senza limite di intensità e di durata a cui, ad esempio, si
sottopone il sottoscritto (scusate l'immodestia) o l'amico Scamardella non
rientra neppure nell'ordine di ideo di molti giovani, oggi.
Onofrio Scamardella consolidò in se l'arte pasticcera perché se ne
scopì incline. Ma egli, sin d'allora è stato alla ricerca di esprimere
emozioni e sentimenti un po' velati da componenti caratteriali ed epocali
con veicoli trasmissivi diversi da quello che può essere insito
nell'artigianato del dolciume.
Onofrio detto
Lello e la figliuola all'opera
Dal 1962 a 1969 acquisì te lecniche del mestiere dalla Pasticceria
"Collaro". Ma il vero perfezionamento l'ebbe sulle navi da Crociera
"Costa" da 1969 al 1989. Per questo motivo i tecnici torresi
vantano prerogative che è difficile trovare. La scuola del mare con
tecnologie sempre all'avanguardia, con aggiornamenti di carattere
internazionale, con moduli globali di apprendimento fanno dell'artigianato
torrese, a prescindere dalla lavorazione del corallo, uno dei più
perfezionati del Mondo. Oggi, aimé, gli aeromobili hanno sovvertito la
cosa. Insieme alla crisi del corallo greggio, alla concorrenza orientale,
alla recessione mondiale, ecc. Torre del Greco esce dal clichè di città
ricca, dove il reddito pro-capite- sperequato, s'intende, superava di gran
lunga quello della media nazionale.
Intanto Onofrio Scamardella alial Lello realizzava, nel lugli dell'89, il
suo vecchio sogno dell'imprenditoria. Impiantava il suo primo negozio con
annesso laboratorio a Via Cimaglia della nostra città. Fu un esploit. Chi
non ricorda le lunghe file di studenti dell'Istituto Pantaleo adiacente
per procacciarsi le squisite pizzette di Lello? Fu così che scoprì il
proprio talento. Intanto esordiva con le prime architetture di zucchero e
pan di spagna. Sprigionava un senso artistico latente. Fu come una
rivelazione. Il segreto di un buon pasticciere, intanto, è la coscienza:
cioè adoperare ingredienti genuini e non vendere dolciumi fatti il giorno
prima.
Oggi la sua nuova bottega artigiana dista pochi passi dalla mia tipografia
di Via Purgatorio. Ed io di tanto in tanto mi reco da lui non già per
rifocillarmi o placare i languori con i suoi fragranti manicaretti, ma per
ammirare le mirifiche riproduzioni di Chiese torresi, monumenti o presepi
fatti di pastigliaccio commestibile: zucchero, gelatina, farina e uova.
Luigi Mari |
Onofrio Scamardella detto Lello dagli amici
Un suggestivo presepe
Una torta nuziale
Lello presso le sue vetrine
Un altra composizione di Onofrio
L'imgresso del suo negozio-laboratorio
Notate il particolare della carrozza con i cavalli
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