
Continua, anche in autunno, l’azione dei
carabinieri del mare di Torre del Greco,
guidati dal comandante Vincenzo Amitrano:
tre persone denunciate per violazione
dei vincoli ambientali e confiscato l’ex
stabilimento balneare.
Ad
aprile era riuscito a passarla liscia.
Per questo quando ieri ha visto
sequestrare la sua struttura balneare a
Torre del Greco, l’ex lido Miramare,
Diego Faraone Mennella, non poteva
credere ai suoi occhi. Grazie al suo
difensore, l’avv. Romeo del Giudice,
sette mesi fa il Gip non aveva
convalidato il sequestro disposto dai
carabinieri, sostenendo che la
documentazione in possesso del titolare
del lido, era adatta per i “lavori di
risanamento conservativo”, che erano in
atto.
Ieri, però, in seguito ad una complessa
indagine svolta dai carabinieri del
mare, coordinati dal comandante Vincenzo
Amitrano, e agli ordini del capitano
della compagnia di Torre del Greco,
Luigi Buonomo, disposta dal procuratore
presso il tribunale di Torre Annunziata,
il dott. Emilio Prisco, ha portato il
giudice per le indagini preliminari, il
dott. Sandro Ciampaglia, ad emettere un
decreto di sequestro preventivo
dell’intera struttura.
L’edificio si estende su due livelli per
1800 metriquadri, in cemento armato, in
costruzione sulla spiaggia, per un
valore di oltre 5 milioni di euro.
L’ex lido Miramare versava in uno stato
fatiscente. Demolita, l’edificio è stato
demolito e poi ricostruito in cemento,
in barba alle norme vigenti nelle zone a
rischio sismico e violando i vincoli
ambientali e paesaggistici. Insomma
siamo di fronte ad un vero e proprio
scempio, un mini ecomostro, che a breve
– si spera- sarà demolito.
Autore: Rachele Tarantino