Torre del Greco, il sindaco multa chi toglie il crocifisso
TORRE DEL GRECO - Nessun tocchi il crocifisso. È
il monito che arriva dalle stanze di Palazzo Baronale a Torre del Greco. Il
sindaco corallino, Ciro Borriello, lancia la sua personale battaglia alla
sentenza emanata dalla Corte di Strasburgo poche settimane fa.
La notizia di togliere il crocifisso dalle aule italiane aveva già sconvolto
l’opinione pubblica nazionale, e in particolare l’ala cattolica del BelPaese. In
supporto degli ideali cristiani, si era subito schierato il Governo preparando
un ricorso contro la decisione di eliminare dalle aule scolastiche il simbolo
del cristianesimo. Una mossa che però non ha portato frutti, anche se il caso si
è riversato sulle aree comunali fino a coinvolgere le amministrazioni locali.
È il caso proprio di Torre del Greco, città campana situata in una delle Regioni
più cattoliche del sud Italia. Ieri pomeriggio il primo cittadino, Ciro
Borriello, ha messo in chiaro la sua posizione nei confronti della decisione
presa dalla Corte di Giustizia Europea, allineandosi, da ex parlamentare di
Forza Italia, alla posizione della maggioranza di Governo. Con un’ordinanza
firmata di suo pugno, Borriello ha categoricamente vietato ai dirigenti
scolastici degli istituti cittadini la rimozione dei crocifissi dalle aule.
“Ho ritenuto doveroso – ammette il sindaco della città del corallo – emanare
l’ordinanza di mantenere il crocifisso nelle aule delle scuole di ogni ordine e
grado del Comune di Torre del Greco come espressione dei fondamentali valori
civili e culturali dello Stato Italiano. Un atto fortemente sentito
dall’Amministrazione e dalla collettività in particolare nel nostro territorio”.
Uno dei simboli più importanti della religione nazionale è stato più volte messo
in discussione da esponenti di altre culture religiose, in quanto offensivo
verso il credo altrui. Un’accusa che viene condannata da Borriello che rilancia:
“L’esposizione del crocifisso in una sede religiosa non esprime assolutamente
valenze discriminatorie. Anzi, i contenuti rappresentati ispirano sia la nostra
Carta Costituzionale che il nostro quotidiano convivere civile e sociale”.
Così il sindaco ha dato il via a una vera e propria crociata contro chi, sul
territorio corallino, volesse rispettare la sentenza europea. Nell’ordinanza di
Borriello sono previste addirittura multe salate per coloro i quali si
opponessero al divieto comunale. Chi tocca il crocifisso dai muri delle aule
scolastiche, sarà costretto a pagare una salata ammenda di circa 200 euro.
Ora si attende la risposta dei cittadini ed in particolare dei dirigenti
scolastici divisi tra due fuochi. Nei prossimi giorni, in molti istituti torresi
ci saranno assemblee di studenti e docenti per affrontare la spinosa questione
politico-cattolica.