A processo ex comandante capitaneria Torre del Greco

L'accusa: pubblicò libro con atti falsi

E' imputato per i reati di truffa aggravata ai danni dello Stato, falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, l'ex comandante della capitaneria di porto di Torre del Greco, capitano di Fregata Giuseppe Troina. Il gup Sandro Ciampaglia, del Tribunale di Torre Annunziata, non ha accolto le istanze della difesa e lo ha rinviato a giudizio. Il processo comincerà l'8 Gennaio 2010. Al centro dell'indagine della Procura di Torre Annunziata e dei carabinieri del Servizio Navale di Torre del Greco, agli ordini del luogotenente Vincenzo Amitrano e del capitano Pierluigi Buonomo, un libro curato da Troina dal titolo "Il porto del corallo" per il quale l'imputato avrebbe ottenuto finanziamenti da armatori, titolari di cantieri navali, amministrazione comunale e circolo nautico per un totale di oltre 50mila euro. Il libro fu presentato, il 27 luglio del 2007, a bordo della nave "Grecale" che, per l'occasione, ormeggiò nella rada del porto torrese, come un libro promozionale per la Marina Militare stessa e per il Comune di Torre del Greco senza scopo di lucro, tant'è che fu organizzata addirittura una cena a bordo della nave con la partecipazione di numerose persone con invito esclusivamente riservato.
La cena che terminò anche con fuochi a mare offerti dalla Lega Navale Italiana di Torre del Greco, secondo le indagini dei carabinieri del mare, fu offerta dai pescatori di Torre del Greco e Portici, che protestarono per non essere stati nemmeno invitati a bordo della nave, per partecipare alla presentazione del libro. Secondo l'accusa il libro in questione, in realtà, era un'operazione commerciale a favore dello stesso curatore, Giuseppe Troina, in quanto viene tutt'ora venduto in libreria al prezzo di 30 euro. Il capitano di fregata, allora comandante della capitaneria di porto di Torre del Greco, approfittando della sua qualità di pubblico ufficiale, aveva raccolto soldi per la produzione e la pubblicazione del libro chiedendo a vari armatori del centro campano, ai titolari di vari cantieri navali e ai responsabili del circolo nautico di contribuire alla realizzazione del tomo di 333 pagine con una quota procapite.
Circa 2mila euro cadauno fu la somma sborsata dalle varie società contattate. La stessa Marina militare - in base ad una ricostruzione degli investigatori dell'Arma - sarebbe stata tratta in inganno dall'imputato, il quale avrebbe fatto passare il libro come un'attività promozionale per la Marina stessa. La motovedetta Cp 549 di Torre del Greco fu utilizzata dal Troina per trasportare gli invitati a bordo dal porto alla nave Grecale. Il Comune di Torre del Greco partecipò con un contributo pubblico di 5mila euro su esplicita richiesta scritta del Troina. I carabinieri del Servizio Navale, che per oltre due anni hanno svolto articolate e delicate indagini, anche presso la Marina Militare in Roma, sono stati diretti dal sostituto procuratore Francesco Cerullo della Procura di Torre Annunziata.