Venerdi 6 Novembre 2009
Sfiducia
al sindaco, atto secondo.
Dopo il flop in consiglio comunale - la mozione
presentata a settembre, alla fine, non è stata discussa
per mancanza del numero legale in aula - l’opposizione a
palazzo Baronale parte nuovamente alla carica per
disarcionare Ciro Borriello e la sua squadra di governo
cittadino.
Stavolta, non ci saranno improvvisate scelte politiche o
fughe strategiche a salvare l’ex deputato di Forza
Italia dai fulmini e dalle saette della minoranza:
“Giunta
Borriello, una sola parola: fallimento”,
il titolo
di un manifesto pubblico sottoscritto dai sei esponenti
del Pd (il capogruppo Lorenzo Porzio, Vittorio
Cuciniello, Michele Farinaro, Ciro Di Donna, Antonio
Altiero e Antonio Donadio), dall’Udc (Angelo Nocerino e
Valerio Ciavolino), e da Catello Esposito (Verdi),
Alfonso Ascione (gruppo misto), Vittorio Guarino
(Insieme per la Città) e Massimo Meo (Udeur).
L’opposizione al completo, insomma, in modo da
rispondere nero su bianco pure alla “coesione”
sventolata dalla maggioranza e in primis dal sindaco.
Finito letteralmente sotto il fuoco di fila
dell’opposizione, impietosa nel tracciare il bilancio di
due anni e mezzo di gestione targata Ciro Borriello.
Bilancio riassunto in una sola parola: “Fallimento”. Un
concetto che passa, secondo gli esponenti della
minoranza, attraverso sei punti chiave. Sei capisaldi
della mozione di sfiducia mai discussa in consiglio
comunale che partono proprio dal caso che ha proiettato
Torre del Greco al centro delle cronache non solo locali
ma addirittura nazionali:
l’aumento choc dell’83%
della tassa sui rifiuti che ha trasformato la città del
corallo in una delle città più care della Campania, per
quanto riguarda l’aliquota Tarsu. Ma poi sott’accusa
finiscono i disservizi alle fasce deboli, le promesse
non mantenute sulle opere pubbliche, la spesa pubblica
sempre più alta e le consulenze d’oro a parenti e amici.
“Tutto ciò non è più tollerabile -
la conclusione del manifesto - l’amministrazione
comunale non può continuare a governare: il sindaco deve
prendere atto del proprio fallimento e farsi
definitivamente da parte”.
Un vero e proprio guanto di sfida, lanciato dalla
minoranza a Ciro Borriello: “Sarebbe opportuno - afferma
l’avvocato Massimo Meo, capogruppo dell’Udeur e
portavoce dell’opposizione a palazzo Baronale - che il
sindaco si confrontasse pubblicamente con la minoranza
per cercare di smentire, dati alla mano, ciò che
contestiamo alla sua amministrazione comunale”. In
pratica, una sfida a discutere seriamente i risultati di
due anni e mezzo di governo a Torre del Greco, senza
fughe che potrebbero lasciare il dubbio sull’effettivo
lavoro svolto dal giorno dell’insediamento a palazzo
Baronale.
Alberto Dortucci