(Vita e morte di una spia, poetessa e drammaturga a pagamento
del 600 inglese) del giudice drammaturgo
Gennaro Francione, recitato da Giuliana Adezio che
cura la regia
Un monologo protofemminista e libertino su Aphra Behn
(1640-1689)
Prima donna inglese che scrive per denaro, guadagnandosi
l'appellativo di "poetessa prostituta": vende il suo ingegno,
non il suo corpo.
Soprannominata Astrea, per il nome di battaglia come agente
segreto inglese ad Anversa, la commediografa descrive la sua
vita avventurosa e soprattutto la battaglia per affermare la
libertà della donna di scrivere letteratura, elevata - come da
sempre facevano gli uomini - fino alle soglie di un universale
anticopyright.
"E tutte le donne insieme dovrebbero cospargere di fiori la
tomba di Aphra Behn, che si trova assai scandalosamente, ma
direi giustamente, nell'abbazia di Westminster, perché fu lei a
guadagnare loro il diritto di dar voce alla loro mente.
È lei - quella donna ombrosa e amorosa - che questa sera mi
permette di dirvi abbastanza realisticamente: guadagnatevi
cinquecento sterline l'anno col vostro talento" (1)
[1] Virginia Woolf, Una stanza tutta per sè, Newton Compton,
Roma, p. 63.
E' gradita la prenotazione essendovi solo 40 posti telefonando
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[isabellamonza@alice.it
Per altre informazioni:
http://www.antiarte.it/adramelekteatro/aphra_behn.htm
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Per la locandina:
http://www.antiarte.it/adramelekteatro/manifesto26.htm
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