LA NAVE SCARFOGLIO DOPO IL VARO NEL PORTO DI TORRE DEL GRECO
A lato la statua
di Edoardo Scarfoglio in una piazza di Napoli
GEMELLAGGIO
TRA TORRE DEL GRECO
E SAN VITO LO CAPO
E' il senso del gemellaggio promosso per la giornata di domani dalle Pro Loco della citta' vesuviana e di San Vito lo Capo (Trapani) dove nella notte tra l'11 e il 12 aprile 1938 affondo' la nave-goletta "Edoardo Scarfoglio", fatta costruire dall'armatore torrese Antonio Altiero in onore dell'amico giornalista e fondatore del giornale "Il Mattino".
Gli altri sei marinai furono tratti in salvo grazie al coraggio e all'abnegazione dei fratelli Marco e Salvatore Randazzo, pescatori di San Vito lo Capo.
La tragedia, passata completamente sotto silenzio, fatta eccezione per i giornali dell'epoca, e' stata richiamata alla memoria oggi grazie alle segnalazioni dei familiari dell'armatore torrese e ha trovato pienamente riscontro nel racconto di Giuseppe Lucido, 83enne pescatore sanvitese, che, all'epoca dei fatti, fu testimone oculare, sia dei soccorsi sia del rinvenimento dei due cadaveri.
Nel corso della manifestazione, una delegazione di Torre del Greco (composta da Pro Loco, lega navale e Comune) consegnera' una targa alle autorita' siciliane.