Gino,
il mio capo redattore, mi rimprovera di tralasciare le
lamentele per una pace comune, forse perché, scrivo solo per
lamentarmi di ciò che non mi piace vedere a Torre del Greco e,
non solo a Torre del Greco. Questo però, non è vero: dovete
credermi. …
Esulto quando il nostro sito riesce a ottenere dei risultati che
fanno onore alla città. Non sono uno stupido e so bene che
alcuni problemi nascono da un branco di imbecilli che si credono
artisti e invece, sono dei soggetti psicolabili. Malati oltre
ogni consapevole giustificazione. …
E vengo al dunque. Cammino per strada, e mi basta alzare o
girare un po’ la testa, per vedere sui muri dei palazzi,
scritte oscene “non nel contenuto frasariato”, ma per
l’oscena sporcizia perpetrata e giustificata dai dementi
psicolabili scrittori fasulli, per lo più, imbottiti di
Marijuana o peggio ancora, di cocaina, elementi negativi che
usano firmare oscene demenze randagie, per confermare il loro
stato politico o disagio mentale “per i meno informati”,
oserei definirli: gli scansafatiche, fieri di esserlo; pronti a
raggrupparsi nei centri sociali, per dividersi metadone o pochi
grammi di sostanze che lì aiutino oltre che a urinarsi addosso,
anche a piangere sulla loro mala sorte di esseri incompresi da
madre, padre, nonno e nonna. Alla fine, condannano la società
che lì rifiuta, perché non comprendono la loro …genialità.
Si attaccano a Che Guevara o a una svastica, per ottenere plausi
da chi si accomuna alla loro fede politica di comodo. … Vili
cerebrolesi che offendono chi di questa malattia ne soffre per
davvero. Usciti da comunità di comodo, spesso
fuori sede, scelgono la strada: per la pace delle loro
famiglie che, con sollievo e placido consenso, si liberano di
loro, accelerando la devastazione mentale di questi individui,
capaci solo di piangersi addosso e diventare una buona
manovalanza per un potere occulto, che è facile immaginare. …
Ma questo mi porta fuori ogni dire: il mio messaggio doveva
condannare i graffiti. Le scritte viste
sui muri e che insozzano i nostri palazzi, con la
compiacenza dei centri sociali pieni di: “Tossici per
eccellenza” abituati ad agire contro ogni buon senso
d’igiene, per avvicinarsi presto a quella mentale. Questa
gente per ignoranza, non risparmiano luoghi sacri come:
monumenti storici, chiese e lasciateci da gente che credevano in
generazioni in grado di salvaguardare la cultura del passato.
Il comune può fare poco contro questi energumeni sporchi dentro
e fuori. Incapaci di ragionare perché solo gli stupidi
dilapidano la ricchezza che ci offre la democrazia: “Ogni
persona è libera di agire come e fin quando non ostacola la
libertà degli altri”. Direi a questi artisti imbecilli che,
possono dipingere e scrivere dentro casa loro, quando vogliono,
come vogliono, e cosa desiderano vedere sulle pareti di casa
loro. Ma non hanno nessun diritto di farlo sui muri delle
Chiese! Sui monumenti
e sui muri dei palazzi che non sono di loro proprietà. Ma
soprattutto sono le mura della casa di tutti i concittadini.
Direi alle forze dell’ordine di prendere questi soggetti e
dargli l’opportunità di pitturare per davvero! Iniziando dai
carceri che li custodiscono per proteggere quelli che, con
sacrificio, hanno pagato spese condominiali per la pitturazione
del palazzo. Le carceri hanno bisogno di una mano di pittura e
questi dementi artisti possono far risparmiare alla collettività
denari per sistemarli.
Un paio di anni di lavori di pitturazione, dati a questi
individui, toglierebbe loro ogni velleità d’artista di
strada. E noi avremmo Chiese, monumenti e palazzi puliti
compresi le carcere in attesa di essere evidenziate da pittori
dichiaratamente artisti fasulli.
Cingolo Cristofaro
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Molte
mura di Torre del Greco sono imbrattate da queste scritte




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