Al
Piccolo Re di Roma
Via Trebula, 5
NANI
DITTATORI E SCIMMIE SFATICATE
AVANSPETTACOLO D’AVANGUARD CON MUSICHE, CHIACCHIERE,
MONOLOGHI DI GENNARO FRANCIONE
E VINCENZO SARTINI
Regia Vincenzo Sartini
Con Luigi Toto, Fiore Ranauro, Ilaria Sartini, Vincenzo Sartini
Fonica e luci: Carlo di Odoardo - Grafica: Ilaria Sartini
PROGRAMMA
MONOLOGHI
(IN SEQUENZA INTERVALLATA DA MUSICHE, CANTI ETC.)
1)SANTA TECLA DEI NANI DA GIARDINO
Monologo di Gennaro Francione, con Ilaria e Vincenzo Sartini.
Regia di Vincenzo Sartini.
Monologo di Tecla, la brigatista nanista. La ragazza è seguace
del movimento per le liberazione dei nani da giardino, quel
"Front de libération des nains de jardin" nato in
Francia nel 1995 e poi diffusosi in tutto il mondo. Il suo
programma politico è semplice: liberare i nani dalla loro vita
alienante per riportarli nel loro habitat naturale, la foresta.
Dopo l'ennesimo furto Tecla perora la sua causa davanti al
pubblico con toni tra tra il grottesco e il patetico, per rivelare
come siamo tutti, volenti o nolenti, nani di gesso per decorare i
prati dei Signori del Vapore.
http://www.antiarte.it/adramelekteatro/santa_tecla.htm
2)
KAROSHI (MORTE DA ECCESSO DI LAVORO)
di G. Francione che cura la regia con Fiore Ranauro.
Monologo grottesco. Karoshi è termine giapponese indicante
"morte per eccesso di lavoro". Di eccessiva fatica si
muore ed è quello che capita a Ciro Sciancalepore, amico
dall'infanzia di Gennaro Esposito il quale, tra una maledizione,
un ricordo e un discorso politico, santifica l'abitudine
napoletana della fannulloneria. Meglio non lavorare o lavorare
poco che morire stecchiti in un ufficio, divorati dalla macchina
mostruosa della società pseudolibertaria che rende schiavi,
lanciando slogan orwelliani del tipo "il lavoro nobilita
l'uomo". Una valanga saettante di meditazioni, di gesti, di
sussulti fino all'esito finale rivelatorio: lavorare non solo
stanca e stressa, come diceva Cesare Pavese, ma per davvero
uccide.
http://www.antiarte.it/adramelekteatro/karoshi.htm
3)
L’URLO DELLA SCIMMIA di Gennaro Francione
Adattamento testo e regia: Luigi Toto
In questo monologo un attore racconta la sua vita e il problema
sommo di chi recita: l'identificazione col personaggio. Si parte
dalla frammentazione originaria del recitante in erba fino alla
professionalità talmente pregnante che l'attore non riesce più a
liberarsi da un ruolo animalesco impersonato tanto da doversi
recare dallo psicanalista per liberarsi dalla paranoia emulativa.
L'ultimo rischio è quello della dissociazione totale, nel
fallimento della cura abreativa con caduta nella scimmia che si
sostituisce al maiale. Dopo quest'altra lesione estrema della
personalità l'estremo tentativo è di coniugare col volo della
morte la dissociazione dell'attore per tornare, nell'assenza
definitiva del teatro-vita, a una forma rudimentale di identità.
E' quella del cadavere ambulante.
Note di regia:
... [Sul palcoscenico] ogni uomo ha il suo posto, un posto che si
conviene al giusto come al malvagio:... là parla e agisce, nella
bestemmia e nel delitto come in ogni forma di bontà; perché gli
attori portano in questa commedia quello che erano prima che la
commedia fosse messa in scena...». (Plotino, filosofo
neoplatonico - 205-270 d. C.)
Motto di presentazione:
L'attore non recita, non imita, o pretende. Egli è se stesso.
Jerzy Grotowsky
4)
IL DITTATORE di Vincenzo Sartini
Un monologo grottesco che in chiusura descrive un prototipo di
dittatore sudamericano davvero singolare.
Giorno venerdì 24 aprile h. 21
Informazioni e prenotazioni
Tel: 06.77591270; cell. 338.4789713
Per altre informazioni, locandina etc. clicca su
http://www.antiarte.it/adramelekteatro/avanspettacolo_ard.htm
ADRAMELEK THEATER: Il TEATRO MAGICO E UROBORICO DI
GENNARO FRANCIONE:
http://www.antiarte.it/adramelekteatro
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