
Dal giornale "IL TORRESE" Michele Tuoro
Iniziato il cont-down per la festa dell'otto dicembre difatti è
stato esposto il bozzetto del carro 2009 titolato "Maria, Madre
dei sacerdoti e dell’intero popolo di Dio".
E’stato esposto lo scorso sabato, puntuale come ogni anno, il
progetto del carro dell'Immacolata che il prossimo otto di
dicembre sfilerà trionfale per le strade cittadine, fedele ad
una devozione ormai secolare che il popolo esprime nei riguardi
della Vergine Santa. Con l'esposizione del bozzetto del carro,
per il popolo torrese inizia una sorte di conto alla rovescia
che trova il suo epilogo nel giorno della festività dell'otto di
dicembre. Ne sono a dimostrazione i "dodici sabato della
Madonna" che hanno avuto inizio proprio sabato scorso nella
Basilica Pontificia di Santa Croce. Il carro votivo dal titolo "Maria,
Madre dei Sacerdoti e dell'Intero Popolo di Dio", anche quest'anno
porta la firma dell'Ucai di Torre del Greco.
Il bozzetto nato dalla matita dell'artista Nicola Consiglio,
coinvolgerà nel corso della realizzazione anche i pittori
Vincenzo Ciliberto ed Agostino Lombardo, gli scultori Vincenzo
Cirillo e Donato Frulio coordinati da Giacomo Fiorentino. "Il
tema del carro di quest'anno - spiega il parroco di Santa Croce
don Giosuè Lombardo - nasce dalla lettera del Pontefice
Benedetto XVI datata 9 giugno 2009, giorno del Sacratissimo
Cuore di Gesù, e giornata tradizionalmente dedicata alla
preghiera per la santificazione del clero. Nello stesso giorno
il Papa ha pensato di indire ufficialmente un "Anno Sacerdotale"
in occasione del 150° anniversario del "dies natalis" di
Giovanni Maria Vianney, il santo patrono di tutti i parroci del
mondo. Tale anno, che vuole contribuire a promuovere l'impegno
d'interiore rinnovamento di tutti i sacerdoti per una loro più
forte ed incisiva testimonianza evangelica nel mondo di oggi, si
concluderà nella stessa solennità del 2010. Giovanni Maria
Vianney - continua il parroco - fu contemporaneo del nostro
Beato Vincenzo Romano, due vite da santi che trovano il loro
parallelismo nel tema del prossimo carro dell'Immacolata.
Davanti al carro è rappresentato uno scudo con un cuore
circondato di spine, "Il Sacerdozio è l'amore del cuore di Gesù",
soleva dire il santo curato d'Ars. Questa toccante espressione -
spiega don Giosuè - ci permette anzitutto di evocare con
tenerezza e riconoscenza l'immenso dono che i sacerdoti
costituiscono non solo per la Chiesa, ma anche per la stessa
umanità. Lo stesso pensiero, la stessa teologia la troviamo
anche nel Beato Vincenzo Romano, il quale sosteneva che Gesù nel
voler fare i sacerdoti, pensò di fare dei santi che facessero
altri santi, e la santità trova la sua fonte proprio nel cuore
di Cristo. Al centro - commenta il parroco - si erge in tutta la
sua bellezza l'Immacolata circondata da quattro angeli, a
significare che la Madonna è la
madre del sommo ed eterno sacerdote Gesù Cristo. Su uno dei due
lati della struttura centrale è raffigurata una delle tante
gesta di carità del Beato.
L'artista riprodurrà una delle scene di vita di don Vincenzo,
nel modo specifico, rappresenterà l'episodio di quando dalla sua
abitazione di via Piscopia, il santo curato cala giù dal balcone
le masserizie della sua casa. Un gesto di carità rivolto alle
persone povere, coloro che mancavano di nulla, neanche di un
materasso sul quale dormire. Abbiamo voluto rappresentare -
spiega il parroco di Santa Croce - un episodio che esprime la
concretezza, la totalità,la radicalità, della carità sociale del
Beato. Dall'altra parte della struttura vi è un immagine
dell'Eucaristia adorata dal Beato Vincenzo Romano e da San
Giovanni Maria Vianney.
L'unione di due parroci santi conquistati dell'Eucarestia,
fonte, forza ed energia di carità. Sul retro del carro, troviamo
un grosso bassorilievo, sulquale è rappresentata la famiglia,
segno del popolo di Dio sotto la guida dello Spirito Santo, a
significare che il sacerdote non solo è inserito nel popolo di
Dio, ma ne è a servizio, aiutandone il cammino e la crescita
nella santità. Tutto il carro, infine, è avvolto da grandi
gigli, intrecciati a spighe di grano e grappoli d'uva, per
richiamare la purezza di Maria, Madre della chiesa e dei
sacerdoti, e del popolo di Dio che si nutre del corpo e sangue
del suo figlio Gesù". La realizzazione, come sempre sarà
affidata all'artista Riccardo Lamberti.
Michele Tuoro del giornale "Il Torrese" - Redazione Torreomnia
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