ID: 12234  Intervento da: Pasquale Infausto  - Email: inpa77@libero.it  - Data: sabato 21 novembre 2009 Ore: 09.56

 

PASQUALE INFAUSTO HA RIPORTATO IN TORREOMNIA UNA LETTERA DI CIRO GENTILE APPARSA SU "IL TORRESE". IL DIRETTORE DI TORREOMNIA EVIDENZIA GLI ASPETTI DEL SUBSTRATO NON A TUTTI NOTI, INDIPENDENTEMENTE DALLA SUA APPARTENENZA ALLA QUESTIONE,

                      A DOMANDA RISPOSTA

                                Lettera di Ciro Gentile in marrone - Commenti di Luigi Mari in blu

 

Egregio Direttore del giornale  Il Torrese,

il nuovo dispositivo di traffico ha sorpreso un po' tutti, cittadini comuni, commercianti, fruitori occasionali. Le reazioni, scomposte in alcuni casi, non si sono fatte attendere: "via il nuovo senso di marcia e ripristino del vecchio".

Questo il pensiero più gettonato. Le accuse mosse sono le più svariate: si inizia da legittime preoccupazioni per un calo vendite, a una supposta pericolosità per l'alta velocità,
 

Legittime preoccupazioni per il calo di vendita per una economia già vessata non è poca cosa.  Tanta legittima protesta quando il raket fa chiudere un negozio, e quando le autorità ne fanno chiudere molti anche se indirettamente non si può almeno protestare?
Per la “supposta” alta velocità bisogna aspettare il morto perché non sia più supposta?
In mezzo secolo della mia presenza fisica in Via Purgatorio già col doppio senso ho subito in passato due incidenti gravi con trauma cranico (documentazioni disponibili) .

 

alle proteste qualunquiste un po' banalizzanti.

Quali sarebbero queste prese di posizioni qualunquistiche e banalizzanti? Se il senso unico era utile proprio a tutti e nocivo a nessuno chi avrebbe protestato? Se l’autore di questa lettera Ciro Gentile avesse avuto una bottega a Via Purgatorio avrebbe ragionato diversamente.

Unico comune denominatore il voler abolire tutto senza proporre alcuna alternativa: via il

nuovo piano e basta.  Un autentico e categorico aut-aut di fronte al quale il sindaco dovrebbe piegarsi.

Commento di Luigi Mari:
Non è vero, nessuno vuole piegare il Sindaco Borriello che comunque agisce in buona fede. Noi torresi amiamo la  competizione, la contraddizione, per noi imporre la nostra opinione sugli altri concittadini equivale ad una sorta di orgasmo.
Si è proposto, ad esempio di invertire il senso unico, per favorire tir e traffico in uscita all’autostrada di non doversi intrufolare in vicoletti,  e di fare su un lato di via Purgatorio un parcheggio a strisce blu come già esiste in diecine di strade torresi a senso unico.


Detto già in tante altre sedi della deprecabile mancata informazione preventiva sia alle associazioni dei commercianti che agli stessi cittadini; detto di una partenza tragicomica, con l'assenza di segnaletica e il completo disorientamento da parte di tutti, vorrei dire la mia su alcuni aspetti: a scanso di equivoci secondo me l'attuale dispositivo sta dando i suoi frutti, almeno in termini di viabilità. Ho personalmente provato in più momenti della giornata a percorrere la circolare provenendo da varie direzioni e impiegando circa 1/3 del tempo rispetto a quello del periodo precedente all'entrata in vigore del piano.

Commento di Luigi Mari:
Una donna che spazza il pavimento e butta l’immondizia sotto ai mobili non ha risolto nulla, dà solo l’impressione di una casa pulita. Il traffico si è spostato inaltri punti della città, specie in Piazza Luigi Palomba .

Certo, i momenti di intasamento si sono registrati: ma solo chi è di memoria corta potrà negare che prima era differente. L'amministrazione, specie nella persona del comandante dei vigili urbani, ha mostrato disponibilità a monitorare quotidianamente la situazione, dandosi un tempo (30 giorni) entro il quale fare una prima valutazione. Saggiamente alcuni correttivi sono stati già apportati come il ripristino della sosta sul lato sx in via De Gasperi prima di immettersi in via Nazionale, o la posa di dossi in viale Campania, onde evitare che i nostri cittadini-piloti da formula 1 potessero dare il meglio di sé, incuranti della sicurezza altrui.

Ecco, signor Ciro Gentile, incomincia a lenire un po’ il Suo partitopresismo.

Non è certo la panacea, ma senza dubbio un interessante inizio. Tuttavia continuano a levarsi grossi mugugni (vedi la manifestazione del 9 novembre): i commercianti legittimamente protestano per il calo di vendite ma, stranamente, non ricordo l'abbiano mai fatto prima per condannare il modo selvaggio con cui si accedeva ai loro esercizi, parcheggiando ovunque, quasi sempre in sosta vietata, sugli stalli destinati agli autobus, con i motorini in ogni dove etc. etc… Che dire dei pulmini che si fermavano per far scendere coloro che si recavano presso gli esercizi in questione, sosta che rallentava fino alla noia mortale il traffico? Altro mugugno sollevato riguarda la velocità: giusto farlo,

In primo luogo Via Purgatorio non ospita solo commercianti, il quale termine conserva un vetusto significato di “possidente”, di benestante, ma anche piccole botteghe ed artigiani che oggi “friggono il pesce con l’acqua”. Veda il sottoscritto, in mezzo secolo di tipografia paga il pigione della bottega da 45 anni e possiede appena una casa pagata col mutuo, e le sue figlie femmine sono state costrette a lavorare nel nord italia come moltissimi giovani torresi senza nessun santo in paradiso...  perché disdegnano connivenze e vassallaggi.

Per quanto riguarda i mugugnii, le iperbole, il folclore canoro delle nostre proteste sono solo innocente tradizione, una tendenza al comico e all’ironia che non potete sottrarci.

Poi chi l’ha detto che gli ercenti di Via Purgatorio favorivano il caos della viabilità locale. Il caos comunque penalizza gli acquisti e l’esercente non ne è favorevole. Ciò dipende invece dalla logica deviata comune del cittadino in generale, dalla mancanza di senso civico, della cattiva osservazione dei turni, insomma il partenopeo casinaiuolo, vociferante e un po’ invadente che si comporta così in qualsiasi sede, non solo quella dello shopping. Il caos è dovuto all’assenza di una linea di parcheggio autorizzato che oggi si può realizzare col senso unico.

Poi, il caos e l’estrema intolleranza delle “sovrabbondanti” forze dell’ordine sono due estremi opposti parimente infruttuosi. Inoltre in fatto di pluralità di controllo civico ed urbano quello del centro meridionale è un investimento sicuro, data l’inadempienza del dovere civico dei cittadini. Comunque tutti i “troppi stroppiano”

ma chi è che corre? Ho già detto dei dissuasori su viale Campania, non vedo perché non possano essere posti anche su via Nazionale - via Purgatorio. Quanto alla mancanza dei parcheggi (altro problema già esistente), suggerirei di pensare di ridurre i marciapiedi almeno di un metro (sempre nel tratto sopra citato), rendendo possibile la sosta su entrambi i lati, essendovi spazio sufficiente.
Non capisco anche il rilievo circa il massiccio utilizzo dei vigili con conseguente notevole impegnativo di spesa.


Cosa vuole, sono posti di lavoro, comunque…

Ma abbiamo mai pensato se non ci fossero di cosa saremmo capaci di stravolgere? Se quando sono in strada vengono presi a legnate, figurarsi senza.

Siamo vissuti non certo in condizioni disastrose dal dopoguerra ad oggi senza i “quarantaquattro gatti” Beneficiammo magnificamente del boom economico, con la nostra lavorazione del corallo ed i proverbiale beneficio del lavoro marittimo, oggi quasi estinti.
Il problema sta a monte è da ricercare nello stravolgimento planetario dovuto al movimento demografico, al progresso-regresso e a tutte le belle cosine che ben conosciamo, innanzitutto le falci mediatiche.


Io penso che questa semplice disposizione, oltre a saggiarne la sua fattibilità, possa saggiare anche la capacità di mettere a confronto amministrazione e cittadini, sia esso esercente o

quant'altro. Un confronto che si svolga su base seria, pensando a misure che prevedano lo sviluppo della città e non a semplici interessi di categoria.

La lotta alla sopravvivenza di artigiani e piccole botteghe non è affatto un interesse di categoria, è l’estremo tentativo di non perire, e non parlo per me, oramai anziano e con una bottega storica destinata ad estinguersi con me proprio per il cambiamento epocale, Io, che nato povero e destinato a morire tale, ho speso, tra l’altro, trent’anni della mia vita per tenere presente ed alta la cultura e la tradizione corallina senza mai aver chiesto un soldo bucato di contributo sia pubblico che privato. 

… e poi, uno dei “quarantaquattro gatti” primo venuto, chissà da quale entroterra campano mi dice; “no, non le è consentito nemmeno trenta secondi di sosta innanzi alla sua bottega, si arrangi, deve procurarsi un parcheggio privato per i suoi clienti”…
E su preterizione non dico che le multe "'ndo cojo cojo" servono, sì, giustamente a garantire l'ordine pubblico, ma anche ad assicurare gli stipendi di assunzioni quasi mai eque e corrette...

 

Abbiamo bisogno di vivibilità, anche se questa dovesse iniziare da interventi miranti alla decongestione del traffico cittadino. Dovrebbero aprire le famose bretelle (speriamo al più presto) che da S. Antonio - via del Monte ci collegheranno con l'autostrada, bypassando via Nazionale - via Purgatorio: cosa faremo, ci dovremo opporre all'apertura di queste infrastrutture perché la gente, non passando più per il tratto di strada in questione, farà registrare un calo di vendite?

Beata miopia di noi torresi, condannati a non guardare al di là del proprio naso!
 

Ciro Gentile

Tra i prodotti della mia bottega vi soni i cartelli commerciali: “VENDESI”, “FITTASI”, “CEDESI NEGOZIO”, questi ultimi  li ho venduti tutti negli ultimi 10 anni. Il calo di vendite, oggi, equivale a chiusura, cioè meno servizi per i cittadini e meno tasse per il Comune e lo Stato.

Luigi Mari

Lettera di Ciro Gentile tratta da il torrese del 20 Novembre 2009 settimanale gratuito a Torre del Greco