Dire che il nostro
concittadino Ciro Ascione si esprime similmente ad un libro stampato è
riduttivo, egli, malgrado la giovane età, ha al posto del cervello una
memoria di massa con centinaia di migliaia di informazioni o dati, come
più vi pare, che sono nozioni che partono dal decadentismo dannunziano o
il futurismo marinettiano e finiscono con la sovversione grafica di
David Carson, con la complessa terminologia tecnocratica informatica. Non escludo che al posto delle coronarie abbia percorsi dei
circuiti stampati e al posto del miocardio un processore.
Ma non è questo che lo rende singolare, è invece la smodata ricerca del trash
non solo nella plaga vesuviana. Nei meandri del suo blog si celano
migliaia di link essenzialmente filmati, foto, brani sonori di quanto
più assurdo possa allignare nella seriosità. Infatti la serietà non lo
tange.
Trasgressione e stravaganza sono i cardini su cui si fondano le sue
ricerche, tanto che qualche sezione di Comunità Torreomnia fuori le
righe, (come ad esempio la recensione delle poesie depravate napoletane
anche di noti poeti), sembra la preghierina del mattino rispetto al
contenuto del suo blog tanto da farmi somigliare ad un monaco certosino
del memento mori.
Insomma un sito torrese che tale non sembra, visto il perbenismo ed il
provincialismo locale, ma sfora e sfonda qualsiasi barriera tradizionale
dell'analisi scelta, evidenziando appunto il trash (immondizia) di tutta
la presunta saccenza vesuviana, persino quella intellighentzia che si
poggia siull'ignoranza e sull'ingenuità popolare per esprimere zavorra e
sub-mediocrità per facciatosta o inconsapevolezza, senza nessuna facoltà per
discernere il dilettantismo dalla professionalità.
Buon divertimento con Trashopolis.
Luigi Mari
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