Quando, più di un mese fa, ho cominciato ad occuparmi del
Monastero degli Zoccolanti pensavo di riuscire a reperire
velocemente delle informazioni sulla struttura, di entrare al
Monastero per scattare qualche foto e scrivere il mio articolo,
ma la realtà che mi sono trovata di fronte è stata
completamente diversa.
Il Monastero dei Padri Osservanti Minori detti Zoccolanti
dell’ordine dei Francescani, rappresenta il monumento storico
più importante e più ricco della città di Torre del Greco ma
che oggi versa in condizioni pressoché disastrose.
L’immobile è di proprietà della Curia e abitato, fino a poco
tempo fa, dalle
suore dell’Addolorata per le quali è stato ristrutturato
l’intero piano superiore del Monastero. Dopo il trasferimento
delle Suore, avvenuto circa quattro anni fa, la situazione già
precaria è precipitata nel degrado totale. Mobili abbandonati,
muri crepati, porte e scale pericolanti è lo scenario che si
prospetta a chiunque abbia la possibilità – ardua – di
entrare all’interno di una delle più belle strutture della
nostra città.
Nel 2007, la Soprintendenza per i Beni Architettonici e
Paesaggistici di Napoli e Provincia si è occupata del Monastero
degli Zoccolanti. “Abbiamo fatto un intervento campione da cui
è scaturita una perizia per il restauro del ciclo di affreschi.
Ci siamo occupati di una sola campata su cui abbiamo valutato
che tipi di
interventi erano necessari. Abbiamo portato avanti il progetto
nell’annata del 2008, fin quando avevamo a disposizione i
Fondi straordinari dell’otto per mille ma poi il Ministero ha
revocato tali fondi ed il progetto e gli annessi lavori di
restauro del ciclo pittorico sono stati bloccati”, ha
dichiarato l’Architetto Pierino Vacca che ha coordinato i
lavori.
L’Architetto Vacca ci ha anche indicato quali sono i progetti
futuri per il Monastero. “L’unico progetto valido, di cui
ancora oggi si parla, è quello che prevede la realizzazione di
un parcheggio sotterraneo alle spalle del Monastero. Tale
progetto è stato accolto con un certo favore anche dalla
Soprintendenza perché permetterà di realizzare sì i parcheggi
nel sottosuolo ma successivamente sarà possibile lavorare in
superficie per recuperare il ciclo pittorico, che è
l’intervento da effettuare con maggiore urgenza. Tale proposta
è stata trasformata in un progetto virtuoso che permetterà in
futuro di finanziare l’intervento di restauro al Monastero”.
Noi possiamo solo augurarci che i tempi per l’approvazione del
progetto e la partenza effettiva dei lavori non siano troppo
lunghi poiché un intervento di restauro, valorizzazione e
successiva promozione appare d’obbligo nei confronti di un
bene architettonico che potrebbe rivelarsi una struttura davvero
utile per la città di Torre del Greco.
Flavia Pontillo
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