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1960
2000

40 anni
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Luigi M@ri, unico autore e webmaster 

TORREOMNIA è, allo stato, il più grosso archivio amatoriale, storico-culturale torrese esente da lucro, sostenuto solo dall'autore.
Nessun opera torrese cartacea od elettronica concentra da sola tutto ciò che riguarda Torre del Greco in maniera così totale e capillare. 
Un punto di partenza e di arrivo unico.

           La redazione: Francesca, Virna, Serena e Veronica Mari             gigiomari@libero.it 

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28.000 foto, 15.000 letture, 800 brani musicali, 4.800 ampie  pagine web
Ricerca di utilità sociale senza scopo di lucro. Nulla, da nessuno, di nessuna natura percepisce l'autore, direttamente o indirettamente, per la raccolta, la compulsazione, e la costruzione di questo vastissimo sito, anche per la trattazione di professioni e mestieri. Questo lavoro è specificamente culturale ed è esente da sponsorizzazioni, pubblicità, scopi commerciali e secondi fini. 

La forza motrice di questa immane fatica è solo l'amore che nutre l'autore Luigi Mari per le proprie origini, per la propria terra, per la propria gente, per il proprio lavoro di artigiano tipografo della plaga vesuviana. 

PREMESSA
Dedico questo lavoro alle diecine di esperti informatici ed altrettanto detentori della cultura torrese che mai mi invieranno una e-mail o comporranno il mio numero telefonico.  
(Non è una polemica per gli addetti ai lavori. Stimo e rispetto i webmaster e gli artisti in genere e sarò sempre disponibile nei riguardi di tutti). Per dirla andreottianamente l'umiltà logora chi non ce l'ha. Lungi da me ogni metafora o ironia...
Un ringraziamento particolare all'amministratore del server di Torreomnia: il torrese Luigi Tucci, uno dei più esperti informatici locali, il quale ci assicura l'efficienza e la costanza del sito sulla rete. 

Questa iniziativa è fuori da ogni scopo di lucro, il fine è culturale. 
"Carmina not dant panem" Dante impose alla figlia di farsi monaca perché non aveva dote. Non solo non ricavo compenso ma ci rimetto le spese annuali del server e del dominio.
E, credete, stando a Torre non mi aspetto il mezzo busto dopo morto. Ma quello che costa di più, credete, è l'immane fatica, svolta di notte, nei giorni festivi, quando il mio lavoro di bottegaio tipografo me lo consente. Ciò non mi duole poiché, infondo, quello che costa veramente di più è la morte. E già, essa ci costa la vita.  
Questo sito, per dirla in chiave retorica, è nato perché il Signore così ha voluto, perché Egli sa, il Grande Vecchio, ribadisco, che non è stato pensato a scopo di lucro. Anzi.  Non è facile a 55 anni non già imparare ad usare il software, ma a stare a passo con la rapidità, la mutevolezza, la imprecisione con cui esso viene ripetutamente messo sul mercato. E' come laurearsi in giurisprudenza ed il giorno dopo iscriversi a medicina, e così via. La cosa talvolta viene ovviata grazie alle news, i forum, i gruppi di discussione della stessa rete (l'unione fa la forza). Questo va bene per chi ha tempo e non per chi già lavora 14 ore al giorno.
E l'aiuto degli addetti ai lavori locali? La migliore risposta che ho avuto da un webmaster torrese, (dopo aver chiesto aiuto a diecine di essi infruttuosamente ) è stata: "ma cos'è il Web?, un nome commerciale Wafers?". Che Dio li benedica! Come benedica, Dio, tutti coloro che custodiscono come reliquie o feticci cose e fatti di cultura torrese personali e collettivi, terrorizzati dall'idea che tutti possano, non già appropriarsene, ma conoscerli, goderne il substrato, condividerne la gioia. Eppure siamo grandi fautori e produttori di cose d'arte. Che strana, imprevedibile, meravigliosa città è la nostra!  
E così, tentativo oggi, prova domani sono riuscito ad impostare questo lavoro.
Alla fatica non meno intensa e difficile di reclutare aderenze artistiche, culturali, informative, ho associata questa elettronica; appena reduce dell'esperienza del CD Torre, ancora più traumatica di questa, sotto tutti i punti di vista, perché era la prima volta che fui molteplicemente snobbato.
Questo non è un mettere le mani avanti per lacune, errori elettronici o incongruenze di contenuti che senz'altro riscontrare in questo sito. Non sto vendendo o imponendo nulla a nessuno. Molto umilmente, credete, lancio messaggi, spero, utili e piacevoli, in una società confusa egoistica ed egotistica come quella attuale. Ma non dispero. Se qualche Webmaster "pentito" vuole farsi avanti sono ben felice di ascoltare i suoi consigli. Ciò per il bene comune della comunità torrese. In caso contrario continuerete a vedere, di tanto in tanto, pagine che non si adattano al cambiamento di risoluzione, discrepanze e quant'altro.      

Questo sito è stato costruito, però,  sulla scia del CD Torre del Greco multimediale, uscito nel 1988: titoli ed elementi grafici volutamente grossi, policromi, vistosi. Voglio dire che molti fattori non sono dovuti ad incapacità ed impreparazione tecnica ma voluti per punti di vista personali, per uscire dalla standardizzazione che, spesso, compromette i contenuti.  Conosco bene, signori cari,  l'eleganza delle proporzioni la grazia dei tratti, l'espressività della miniaturizzazione, ma, anche se non sembra, la massa di navigatori è impreparata o sprovveduta. Sto nella grafica dall'età della pietra, da quando internet era un protocollo militare americano, da quando i genitori dei webmaster odierni erano ancora in fasce. E non mi tacciate di immodestia perché, quantunque, sarebbe meglio della falsa modestia.
Credo che l'uomo della strada insieme al bambino o all'anziano sono invitati più da una grafica tradizionale di tono cartaceo che richiama libri e riviste ebdomadario e finanche i testi delle scuole elementari. In più i contenuti di questo lavoro che sono, infondo, l'essenziale di esso, sono di stampo umanistico; la pigrizia mentale del lettore italiano, i temi culturali e un certo ermetismo dell'arte, associati al tono elitario dei webmaster, scoraggiano i navigatori non iniziati a spaziare nel sito.
Amici miei, non mi fate adoperare le frasi fatte: non ci nascondiamo dietro un dito. Da secoli gli intellettuali, i detentori di dottrine non solo laici (in questo casi gli esperti informatici) hanno adoperato linguaggi astrusi, ermetici, allo scopo di intimidire e sottomettere per suscitare stima e ammirazione, non solo, ma per ricavarne sicuri profitti (vedi le guide in linea, i manuali, mai chiari, ecc., ma l'ermetismo insegna e diffonde poco. Non è il caso di questo sito.  Finché persisterà la filosofia del settoriale ed i siti avranno un'impronta pragmatica non ci sarà mai una reale cultura di massa, vale a dire una franca, reale democrazia.
Una delle maggiori preoccupazioni, infatti, dei webmaster, è quella di stare tassativamente nelle norme di rete. La "regola" fondamentale, ancora prima di non appesantire le pagine, è quella di realizzare scritte piccolissime, specie i link. Le energie vengono bruciate a scaricare interi siti per scrutarli, analizzarli fino ad emularli alla perfezione. Sfondo nero o bianco, scritte sfumate, effettistica d'avanguardia. Software Flash un dio! Ma quanti sono gli iniziati, gli esperti di Web ed HTLM? il 5% dei navigatori, cioè i fanatici ed i perfezionisti, in altri parole gli addetti ai lavori. La verità sta nel mezzo. Una grafica povera equivale ad una grafica esasperata, quindi dispersiva per i contenuti. Accade la stessa cosa pure nella filmografia cosiddetta minore delle cerimonie di carattere familiare:matrimoni, ecc. Vengono prodotte schede sempre più sofisticate. Gli effetti  divorano le sequenze come i pirana. I films si somigliano tutti. In essi vi è solo la personalità dei produttori di Hardware e software.
Il successo di pubblico, intanto, è prioritario su quello di critica. L'esteriorità tecnica è quasi necessaria nella società dell'apparire, però quando si regge sui contenuti. Dove sono i veri messaggi sociali? L'arte e la cultura come catarsi spirituale? Dobbiamo proprio soccombere nei masi chiusi del mestiere o, peggio, nell'autarchia, sulle tastiere consunte, dietro lo scudo del monitor, tra protocolli, e password di una dilaniante burocrazia nostrana dura a morire, nel timore della detronizzazione, nell'oppressiva gelosia di mestiere di stampo medioevale?
Si calcola che sulla rete ci siano due miliardi di siti, uno ogni tre abitanti del globo. Amici miei, siamo ben poca cosa. Diceva Aulo Cellio: "L'uomo non vive altro tempo che il presente, il resto o lo ha già vissuto o non sa se lo vivrà. Piccola cosa è il tempo che l'uomo vive, piccola cosa il luogo dove egli vive, piccola cosa la fama, anche più lunga che egli lascerà dietro di se". Se lasciamo un sito ai posteri, anche se ben poca cosa, facciamo che sia il meno poca possibile!!! Nessun uomo è migliore di un altro; tutt'al più ciascuno è  differente da ogni altro suo simile, ciascuno ha il suo valore unano e culturale, la sua filosofia, anche se etichettato dalla società come un tapino che non ha seguito studi regolari. Cioè che non ha avuto l'opportunità di imparare una serie più o meno nutrita di nozioni e ripeterle innanzi ad una commissione d'esame, talvolta, anche se di rado, addirittura corrotta o politicamente di parte. Quanti laureati all'università della strada mi sconcertano, mi commuovono, mi insegnano tante cose autentiche, di prima mano, non acquisite sui banchi di scuola. "La differenza che passa tra un filosofo ed un laureato in filosofia - diceva Galileo - e quella che intercorre tra un artista che crea un quadro ed un'altro che lo copia".  
La rete, quindi, porta veramente a comunicare, ad avvicinare gli animi? Meglio i sodalizi, le periodiche di una volta. Le passeggiate per il paese, i sorrisi, le strette di mano, le pescate in compagnia, le pacche sulle spalle, il contatto epidermico?
Ma cos'è 'sta roba? dicono le mie figlie avanguardiste, ribelli e trasgressive (vedi foto sopra); i webmaster, come esse, sono purtroppo nati già lasciando dietro il decadentismo, nell'era elettronica, il loro operato è solo e nient'altro che pragmatico. Ed io voglio bene alle mie figlie e ai webmaster, perché, come tutti i giovani sono confusi in quest'epoca sfortunata. Sfortunata per un motivo paradossale: oggi che le angherie di potere sono meno esplicite e manifeste del passato; oggi che la scienza aiuta la vita umana come non mai. Si avverte, come non mai, l'angoscia, il disorientamento, l'insoddisfazione e il  malcontento fino a degenerare la qualità della vita. E sono cose, queste che a vent'anni non si devono subire. Vi amo giovani, comprendo i vostri disagi generati da ipocrisie e democrazie camuffate. Generazione sfortunata, più della nostra che lottava su problematiche concrete di sopravvivenza alimentare, Umanità, sei finita dalla padella nella brace! Alle prevaricazioni e sopraffazioni esplicite di potere di un tempo oggi devi combattere con quelle implicite, con le ipocrisie, consapevoli che non ci saranno più Masanielli a sovvertire le cose poiché l'umanità giace sotto il giogo del deterrente atomico.  
Non mi lascerò corrompere, quindi, Signori miei, dalle norme del Web, tenterò di dare priorità ai messaggi umani e sociali. Anche se c'è stato qualche giovane compaesano che ha detto: "ha fatto il sito dei vecchi"; senza cogliere i significati traslati, le metafore attuali, ecc.; come se i vecchi, fossero "roba" da buttare, da ghettizzare e basta. Ho detto tenterò. Forse inseguo chimere, sto fuori epoca, sbaglierò? Mi consola il saggio che diceva: "meglio sbagliare ed agire che non aver mai sbagliato e mai agito".                           (Luigi Mari)   

     

Nella foto sopra: a sinistra Luigi Mari, autore dei contenuti e webmaster del sito ''TORRE DEL GRECO omnia'', già autore dell'oramai noto ''CD Torre del Greco''. A destra le collaboratrici: Francesca, Virna, Serena e Veronica Mari.
Come nell'esperienza precedente, appena citata, lo scopo di questa seconda fatica elettronica è quello di racimolare gli ultimi vapori di napoletanità e romanticismo in una cintura vesuviana anch'essa quasi del tutto fuoriuscita dalla cultura umanistica. Per questo motivo l'autore sottolinea essenzialmente i contenuti, tralasciano i tecnicismi più o meno avanzati e le ultime sofisticherie del web.
Navigherete in un sito desueto, spesso figurativo o retorico come tutti i revival classici, quasi uno zibaldone, ma che si rifà ai canoni classici dell'editoria cartacea di una volta. Quindi un ripescaggio dei vecchi valori, un messaggio mirato alla gratificazione che ricaviamo, noi vesuviani, dalla scoperta del nostro immenso bagaglio culturale, delle nostre ataviche capacità artistiche, anche se compromesse talvolta da difficili rapporti di convivenza. E soprattutto sapere che il degrado o la decadenza, anche del nostro territorio, sono relativi soprattutto a fattori epocali e non solo ambientali.
Ricordare che noi torresi siamo così ottimisti da ricostruire la città fino alla sommità di uno dei crateri attivi più devastanti del mondo. No problem. Anche se talvolta osserviamo squallore e lordure ricordiamo che...

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