Il Bar Sportivo
Di
Peppe D’Urso
Non
poteva mancare agli appuntamenti della beata gioventù torrese di una
volta il locale denominato "Bar Sportivo" (da molti ricordato
come "Bar Sporti- vo") del mitico Aniello Di Rosa (classe 1924)
in quel di viale Ungheria, la strada inaugurata nei primi anni cinquanta
che conduceva allo stadio A. Liguori e che agli inizi era a malapena
asfaltata. In viale Ungheria nel 1957 il buon Aniello apri il bar
iniziando una fortunata attività espletandola con arte e professionalità
per quarant’anni, passando poi la mano e ritirandosi in buon ordine.
"A trait de vie" della gioventù. Vari ricordi legati ad una
serena giovinezza, quanti personaggi, quante facce amiche, frequentatori
fissi ed occasionali, un punto di ritrovo ed incontro di giovani, studenti
e lavoratori. Vi hanno transitato una miriade di persone: tanti calciatori
e allenatori della Turris, e addetti ai lavori di tante squadre: Salar,
Portelli, Bruno, Losi, De Grandi, Volpi, il brasiliano Dirceu accompagnato
dall’indimenticabile Arcangelo Aliani ("’Ngioletto")
tifosissimo e organizzatore di trasferte per i supporters di Napoli e
Turris, 1’attore Giuliano Gemma, Peppe e Concetta Barra, mons. Garofalo,
il leader radicale Marco Pannella, e tanti tanti altri che ricorderanno
sempre con immensa simpatia e piacere Aniello e il "suo" bar.
Aniello Di Rosa e stato un vero mago del gelato (da giovane imparo 1’arte
gelataia lavorando al bar "Cardinale" di don Ciccio Sorrentino).
Apri nel 1940-41 una gelateria "Grotta Azzurra" (attuale
elettrodomestici di Mario Bono), nel 1949 lavoro presso il bar pasticceria
"Blanco" in via B.V. Romano, nel 1955 all’Afiican Bar.
Innovatore ed alchimista di tanti gusti, i primi dei quali vari
generi di frutta di stagione ed |
esotica.
Per il gusto di creare invento il gelato "Riso amaro" (riso
soffiato e cioccolato) e "After eight" (cioccolato e menta);
negli ultimi tempi specializzato in ottimi cocktails e coppette di gelse.
Ma il "gelato", preparato e lavorato da questo artista, rimane
sempre il suo pezzo forte. Chi giocava al flipper (rappresentato dalle
guardie della regina Elisabetta) e superava un totale di punti, aveva
diritto ad una consumazione, Con il passar degli anni, Di Rosa decise di
smettere e andare in pensione. Qualche volta lo si incontra per strada. E’
come se fosse ieri, non e cambiato nell’aspetto, fisico giovanile ed
asciutto. Quando si parla dei tempi che furono, non nasconde un attimo di
commozione. Nel 1997 il bar cambiò in "Roxy Bar" ed in seguito
"Caffetteria Mily’ gelateria-coloniali. Oggi transitando a piedi
per viale Ungheria non ci si può esimere di volgere lo sguardo all’ex
Caffè Sportivo. Sembra di osservarlo gremito di persone, in special modo
giovani che si intrattenevano a consumare un buon caffè, gelato od altro
e a discutere dei problemi di una generazione, che pian piano ha mosso i
primi passi verso il futuro. Ognuno con le proprie preoccupazioni ed
ansie, gioie e dolenze. |