Via Diego Colamarino
Lo specchio della città
di Peppe d’Urzo
Ad
un illustre figlio di Torre del Greco, Diego Colamarino (1857-1888) gran
giurista, fervente patriota e titolare della cattedra di Leggi Civili all’Università
di Napoli, e dedicata l’omonima via (ex via Principe Amedeo, come si
evince da un atto pubblico dell’amministrazione civica del 1921)
importante "train d’union" che da Capo Torre con- duce a
piazza S. Croce. L’itenerario dei negozi corre sulle coordinate della
memoria che raccoglie fatti, episodi e personaggi che riguardano, nel bene
e nel male, la storia della nostra città. Fra i più vitali e rilevanti
locali commerciali va segnalata la salumeria "Baldassarre"
(detto "Vadassare") dal 1932 (ubicata in quello che un tempo fu
ex deposito di carrozze per funerali e mangiatoie per cavalli) la cui
attività, ereditata dal padre, continua grazie al corpulento e simpatico
Aniello Savastano.
Durante
il passaggio delle forze alleate a Torre verso la fine di settembre 1943,
che transitarono in via D. Colamarino nei pressi della salumeria, il padre
Baldassarre sollevò il piccolo Aniello su di un carro armato americano,
ove un sol- dato gli diede un pizzicotto sulla guancia e gli regalo un
pezzo di cioccolato (che poi consumo in un angolo della salumeria, lontano
da occhi indiscreti...). Il buon Aniello e stato, per le cronache
sportive, presidente della Turris nelle stagioni calcistiche 1982-83 e
1983-84 con la squadra in Serie C2. Sempre in via Colamarino, la ditta
"Venditti" (libreria, cartoleria, rilegatoria) dei fratelli
Giuseppe e Vittorio (originari di La Spezia). |
Dal
dopoguerra in avanti, i Venditti hanno erogato testi scolastici a quasi
tutte le scuole di Torre del Greco. Il locale, ai nostri giorni, e rimasto
sempre li, all’angolo con viale Castelluccio. I Altri negozi (e
titolari) meritevoli di mehzione: "Mast’Austino ’o scarpaio"
(Agostino Guida, oggi Ondeggia tessuti), Ada (negozio di scarpe),
Avam (abbigliamento), farmacia D’Aniello (ex Rossi), salumeria Bianco
("Cacapietro") attuale Cuccurullo maglieria, Fiore (cartoleria)
attuale Ciliberti, Candurro (salone) attuale Anny abbigliamento, P. Di
Rosa (salone) famoso barbiere che serviva diverse personalità dell’epoca.
Bavarese (pasticceria) attuale "II bauletto" boutique del
regalo, Brancaccio (pasticceria), "’e signorine"
(tabaccheria), Lisetta (giocattoli), "Papoff’ (lavanderia), Casa
del Caffè, Faticato (vini e olii), Di Cristo (tessuti, all’angolo dell’Ecce
homo), Romano (pasticceria). "Mastu Ciro ’o mandamentaro" (e
Idarella, la moglie), Raffaele (panetteria), Ipri (parrucchiere),
trasferito poi in via Roma) e "’a cafunara" (inizio viale
Castelluccio). Inoltre via D. Colamarino e stata la sede (" ’A
Residenza") del Comando Vigili Urbani (poi in via Falanga), la sede
della polisportiva Turris (nel palazzo Acquaviva-Cicchella), il portale di
viale Castelluccio che conduceva alla scuola d’avviamento, il dopolavoro
Ferroviario (poi al c.so V. Emanuele), il dopolavoro Mugnai e Pastai, 1’abitazione
dell’ex podestà cav. Gaetano Longobardi (1895-1986), il Circolo
Cacciatori, l’Ufficio Enel (riscossione), 1’antica chiesa di S.
Michele Arcangelo (da cui "’ncopp San Michele"), terminata nel
1727 con l’attiguo ex convento-conservatorio dell’Immacolata
Concezione (1638), largo Santissimo (zona mercato) e diversi fabbricati di
antica tradizione e nobile architettura. |